ManhattanPoker ha scritto:
Bah, secondo me l'operaio incapace può essere italiano come tedesco come cinese come polacco, per me sono tutte 'seghe mentali'...
da una parte hai ragione..io ho lavorato in SEVEL dove uscivano 1203 furgoni al giorno tra Ducato (FIAT),Boxer (PEGEOUT) e Jumper (CITROEN)..in pratica è lo stesso furgone solo con marchio differente e posso dirvi che molti fanno i lavori giusto per farli..su 140/160 porte scorrevoli durante le mie 8 ore lavorative 100 venivano scartate perchè "bollate" (io ero addetto alla lastratura,facevo le porte che poi venivano mandate in verniciatura e successivamente al montaggio)..però c'è anche da dire che chi lavora all'estero (una nostra piccola produzione veniva mandata in russia o in brasile per aiutarli a fare la produzione) lavorano in condizioni davvero pietose e nocive alla salute quindi è normale che non puoi pretendere chissà cosa da chi lavora in queste condizioni...
Daniele_89 ha scritto:
Se non c'è differenza mi spiegate perchè una scarpa prdotta in Italia con materiali italiani dura il doppio del tempo di una scarpa prodotta in Cina, Tailandia, Burundi, Indonesia e chi più ne ha più ne metta.
ne sei sicuro??ho fatto anche il commesso per un'azienda di calzature 100% italiana.. beh,ti dico lascia perdere..finiture pietose,cuciture lo stesso per non parlarti che certe pesavano un botto..il prodotto italiano potrebbe essere il migliore del mondo ma molti pensano solo a risparmiare utilizzando tessuti scadenti e quant'altro per vendere un prodotto a un basso costo al fine di invogliare le persone che con la crisi che c'è spendono sempre meno...