Nonostante un tempo da lupi e un cielo che minacciava diluvio, alle ore 11 io, rossostrada e team93 ci incontriamo come prefissato all'"albergo della rotonda" di saronno, con un obbiettivo preciso: valganna e valcuvia. improvvisamente iniziano ad arrivare le prime gocce, gocce che ci avrebbero accompagnato fino varese.
"se prendi acqua mentre sei già in giro riesci a sopportarle, ma uscire di casa durante un diluvio è impossibile, ti demoralizzi e non vai da nessuna parte" (rossostrada ndr)
non sapendo cosa avremmo trovato una volta giunti a varese, prendiamo la statale che passando per gerenzano, turate e cislago diventa la varesina all'altezza di tradate. una decina di km dopo e siamo a varese. fortunatamente, nonostante il cielo ancora più brutto di prima, la leggera pioggerellina smette.
appena oltrepassata varese (nel centro della quale si tiene una "manifestazione medievale" che ci costringe a strane deviazioni
) in direzione brinzio, iniziamo a vedere i primi accenni di bosco. la strada porta segni di una piovuta, essendo a tratti bagnata.
la strada di "riscaldamento", ancora trafficata, passa per rasa e prosegue fino brinzio, oltre il quale ci delizia con una serie di belle curve
. proprio a brinzio ci aspettano tre compari: hidra, f12r_4_ever e un loro amico, i primi due scooter-muniti. ci aspettavano già da un po essendo arrivati loro in anticipo e noi in lieve ritardo rispetto l'orario prefissato (11:30) per via delle deviazioni a varese. 
fa frec. la strada è umida ma le gomme già calde. così affrontare le curve che separano brinzio al bivio per bedero valcuvia è un piacere
purtroppo uno dei nostri si fa prendere troppo la mano e non conoscendo la strada rischia grosso nella percorrenza di una curva cieca (sarà l'inesperienza del percorso, sarà il fondo non ottimane, sarà la voglia di andar forte)...
"occhio ragazzo, siamo appena partiti e già si rischia di saltare dall'altra parte.." sussurro nel casco.
nessun altro impiccio oltre a questo, e raggiungiamo il bivio che andando dritti porta a rancio, e girando a destra porta a bedero. altre curve
"non starmi appiccicato!" penso..
e raggiungiamo bedero. proseguiamo e qui, essendo la strada pressochè dritta, chi ha più motore se ne va. ci rincontriamo a ganna, appena in tempo per prendere la deviazione che porta a mondonico.
la strada in salita
"all'italiana" (rossostrada ndr)
tira più di quanto mi ricordassi
. la mia motina fa un po fatica. dopo una serie di tornanti (cosparsi di gusci di castagne matte e altri vegetali, come nel tratto di discesa tra l'altro..) raggiungiamo mondonico. da lassù (600m) si vede la valle. o meglio, si vedrebbe, perchè tutto è immerso nella nebbia, anche le cime delle montagne, e nel cielo grigio (che, per fortuna, tiene). sarebbe stato bello fare qualche foto, ma passiamo mondonico velocemente e tuffandoci nel la strada in discesa, immersa nel bosco, che ci avrebbe riportato a bedero. maledizione, la strada sarebbe stata più divertente da fare se fosse stata asciutta e se non ci fossero stati i frutti delle piante a ricoprirla. non l'avevo tenuto in conto.. aimè
ritornati a bedero, percorriamo nuovamente la strada che ci separa dal bivio, raggiungendolo e curvando a destra in direzione rancio. ma che belle curveee
(ma me le sarei godute appieno solo con l'asfalto completamente asciutto). superato rancio le curve non finiscono ancora!! be, prima o poi dovranno finire no? ed ecco, finiscono all'improvviso. al bivio giriamo a sinistra e raggiungiamo cuveglio dove, con un po di fatica, troviamo la svolta per arcumeggia . il cielo tiene ma le strade sono più asciutte. dopo una serie di tornanti, godibili appieno con qualcosa che sia più grosso di un 50, sbuchiamo ad arcumeggia, la famosa città dipinta. superata arcumeggia, la strada è completamente immersa nel bosco. chi ha malizia se ne va, mentre chi è lento.. rimane al palo. vediamo le indicazioni s. antonio - vararo - cittiglio e ci fermiamo per aspettare i "ritardatari": hidra non arriva più. il suo aerox aveva avuto problemi di avviamento ad arcumeggia ed era rimasto indietro . ma a quel punto, prima di ripartire, ci accorgiamo che a uno dei nostri manca benzina. decidiamo così di non salire sul cuvignone ma di scendere velocemente a luino per rifornire. intanto, mentre parliamo, io e rossostrada vediamo un gatto nero...
ripartiamo e neanche trenta metri dopo vedo in lontananza (ero partito con ritardo) una carambola di moto
. non avevo distinto subito di chi si trattasse, perchè l'ombra e la lontananza di certo non erano a mio vantaggio. avvicinandomi vedo per terra molto ghiaietto, hidea che si tiene la mano gonfissima e il loro amico steso a terra, cn un ginocchio sbucciato. sostanzialmente, lui è scivolato per colpa del brecciolino e hidra gli è andato addosso, cadendo a sua volta 
. ci è mancato poco che anche team93 facesse la loro fine. fortunatamente non si sono fatti altro! da notare però che il loro abbigliamento è lontano anni luce da uno consono per uscire in moto (o scooter che sia). 
il giro purtroppo, è finito li
. quello che è successo in seguito è privo di significato: passato il dolore alla mano di hidra, abbiamo ripreso la strada dell'andata senza passare per bedero, ma andando dritti da rancio a brinzio, e da li a varese. io comunque, mi sono molto divertito nelle solite curve: farle tutte di seguito in salita, nonostante la poca potenza della motina, è stato molto divertente.
arrivati a varese ci separiamo: io, team93 e rosso proseguiamo sulla varesina, mentre gli altri tre prendono una altra strada. una ventina di km dopo, le nostre strade si sono divise e io ho lasciato rosso e team.
non si può dire che il giro sia stato fantastico, a parte piccoli intensi tratti, ma senz'altro mi sono fatto una idea delle strade e riproporrò il giro successivamente
, ovviamente modificandolo in base a quanto ho appreso oggi, eliminando le strade inutili. appena torna il sole, cuvignone e.. lungolago aspettateci! 
)il giro e stato bellissimo 
