Tecnica
Come nasce un terminale di scarico
Scritto da Niko - Pubblicato 20/06/2007 21:48
Cenni ad alcune problematiche affrontate nella costruzione di un terminale di scarico

Come sappiamo bene, il silenziatore di serie è una sorta di "compromesso" derivante dall'esigenza del produttore di sottostare alle sempre più rigide leggi in materia di tutela dall'inquinamento acustico e gassoso. Mai come oggi però, questo accessorio caratterizza l'estetica della nostra moto, quindi diventa fondamentale - per i costruttori di terminali aftermarket - creare un prodotto bello, funzionale e che non costi troppo....

Ma come nasce un terminale di scarico? Bè, il procedimento è abbastanza complesso, e parte dallo studio del terminale di serie; a questo punto, si possono scegliere due distinte vie:
  • costruire un prodotto simile a quello originale, ottimizzando prestazioni ed estetica;
  • creare un prodotto che stravolga le solite linee, con un occhio di riguardo alle prestazioni offerte.

Si parte con lo studio di soluzioni alternative sulla base delle misure originali; successivamente, si passa ad una prima fase di prove al banco, per vedere che tipo di variazioni si sono ottenute sulla moto di serie: se il risultato non è soddisfacente, si ripete dall'inizio.

Quando viene trovata la configurazione migliore, si passa alla realizzazione del campione per la successiva produzione in serie, ed il pezzo ricavato viene attentamente testato per verificare che sia stato costruito secondo le specifiche tecniche definite.

Il processo sembra semplice, ma durante le varie fasi della produzione ci sono parecchie variabili "in gioco":
  • la lunghezza del terminale;
  • l'angolazione di curvatura del del tubo di raccordo ai collettori;
  • il diametro della canna forata;
  • la presenza (eventuale) del catalizzatore.

Con particolare riferimento a quest'ultimo dobbiamo precisare che, anche se il catalizzatore riduce sensibilmente la capacità di smaltire in fretta i gas di scarico, per rientrare nelle nuove e sempre più rigide normative alcune case costruttrici - italiane in testa - stanno già adeguando la propria produzione.

Una cosa che invece non influenza minimamente la resa del terminale, è il tipo di finitura utilizzata: in commercio sono disponibili in acciaio, in carbonio o in titanio (generalmente il più costoso), ma le particolarità di questi materiali vanno semplicemente ad incidere sul suo peso complessivo e sull'estetica della nostra moto...
 

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