
La Ducati Multistrada rappresenta un fantastico esempio di evoluzione continua, una sorta di progetto in continua e radicale evoluzione che negli anni si è migliorata di generazione e generazione senza affinamenti di dettagli, ma attraverso pesanti metamorfosi estetiche e tecniche.
Nata nel 2003 in questi 17 anni di storia è cambiata più volte nel look e nella filosofia cercando di interpretare e mettere a disposizione degli appassionati sempre il massimo della tecnologia disponibile.
Nel 2010 ad esempio venne introdotto il concetto di “quattro moto in uno”, nel 2015 è arrivata la fasatura variabile ed ora ecco il primo motore V4 Granturismo, una delle principali novità che caratterizzano questa quarta e nuova generazione della tuttofare di Borgo Panigale. Il punto forte sarà la guida, più dinamica più confortevole, più vicina per certi aspetti al feeling di guida offerto dalle versioni sportive come la cugina Panigale V4, con un anteriore preciso e stabile come quasi nessuna maxi tourer oggi può fare.
L’estetica della nuova Multistrada V4 si rifà al passato: un design dinamico contraddistinto dal classico becco frontale e dal doppio faro anteriore a Led. I fianchetti nascondono il grande serbatoio da 22 litri e inglobano delle prese d’aria a forma di branchia che allontanano il calore dal corpo del pilota.
Per quanto riguarda l’altezza della sella, è possibile variare su due posizioni, 840 mm e 860 mm. In bella vista troviamo l’innovativo propulsore quattro cilindri a V di 90°, che tocca i170Cv di potenza massima e i 125 Nm di coppia.
L’albero motore controrotante migliora la maneggevolezza e l’agilità e, grazie alla tecnologia “Twin Pulse” con disposizione sfalsata di 70° dei perni di manovella, è stata però mantenuta una tonalità allo scarico simile a quella di un bicilindrico.
A livello tecnico è d’obbligo segnalare come sia stata abbandonata la distribuzione Desmo, un “must” sulle Ducati degli ultimi decenni:la scelta di un tradizionale sistema a molle privilegia l’affidabilità,migliora l’utilizzo ad ampio raggio e allontana gli intervalli di manutenzione sia del cambio olio che del controllo valvole. Scompaiono anche il telaio a traliccio in acciaio e il forcellone monobraccio, per far spazio ad una struttura monoscocca in alluminio ispirata a quella della superbike Panigale.
Disponibili anche le sospensioni elettroniche semi-attive che diventano più dure o più morbide a seconda dell’uso e a seconda del terreno e del peso del pilota e del passeggero. Migliora anche la sicurezza attiva ponendo nuovi standard per l’intero segmento: oltre alla piattaforma inerziale per la gestione dell’Abs Cornering e del Traction Control, infatti sono stati montati aggiunti due radar (uno anteriore e uno posteriore), che permettono di utilizzare il Cruise Control Adattivo e il Blind Spot Detection.
Tutti questi sistemi sono gestibili direttamente dal nuovo cruscotto fortemente interattivo. Sulla nuova Multistrada V4 cambiano anche gli allestimenti con tre versioni: base, S e S Sport, che si aggiungono ai nuovi pacchetti accessori per un’ulteriore personalizzazione estetica: Enduro, Touring, Urban e Performance.