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Normative antinquinamento e adeguamento della propria moto
Scritto da boltoa - Pubblicato 18/08/2008 22:28
Come omologare la propria moto per categorie EURO superiori

Come me credo che un po' tutti abbiano mal gradito le restrizioni decise dallo stato nella corsa all'aggiornamento delle normative antinquinamento.

Dopo anni di eccessiva tolleranza (se così la si può definire) si è decisi di correre ai ripari senza tutelare però i possessori di veicolo definiti ad "alto potenziale inquinante" e classificati come Euro0 o Euro1. Infatti questi ultimi sono stati quasi banditi dalle maggiori città, soprattutto se 2 tempi.

Io personalmente sono favorevole alla tutela della natura e al contenimento dell'inquinamento, così come alla restrizione della circolazione dei veicoli sopra citati, ma non all'applicazione coatta dalla mattina alla sera, senza offrire nessuna soluzione alternativa valida per la sostituzione o rivalutazione del proprio veicolo. A tal proposito di seguito descriverò come sia possibile omologare i proprio veicolo Euro0-Euro1 in Euro1-Euro2.

Le operazioni non sono complesse, bensì onerose e non sompre applicabili. Come prima cosa va detto che molte case che hanno sempre lavorato a livello internazionale hanno sempre preferito portarsi un pò avanti con il lavoro e per la fortuna di qualcuno, si sono attenuti alle normative europee e non italiane.

Ma torniamo in Italia: a partire dal 1999 è stata proibita l'immatricolazione di veicoli che non hanno eplicita dichiarazione della direttiva di emissioni inquinanti sulla carta di cirolazione. Tali veicoli sono considerati Euro0 e ne è stata proibita l'immatricolazione a partire dal 2001. Ma dato il mancato obbligo di dichiarazione non presente fino al 1999, molte case non si accollavano gli oneri di omologazione e quindi possiamo trovare in circolazione modelli Euro1 erroneamente dichiarati Euro0 per assenza di appartenenza ad una normativa. Per tali veicoli è possibile richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione e la verifica del tasso di inquinamento, con la relativa assegnazione ad una dirattiva Euro superiore.

Ma prima di lanciarsi in questa operazione è bene verificare se il proprio motore rientra nella categoria sopra citata. Per fare ciò si deve richiedere alla casa cotruttrice la copia dei certificati di omologazione della propria moto. Ogni casa ha un proprio iter per tale richiesta, ma generalmente si invia una richiesta tramite mail a cui la casa risponderà con le modalità di inoltro della domanda e la quota da versare (in genere tra i 20€ e i 50€).

Nel giro di una quindicina di giorni vi arriverà (via mail o raccomandata a seconda della casa) un documento con tutti i dati tecnici inerenti l'omologazione del veicolo. A questo punto dovete andare a controllare i "Limiti di inquinamento" e sperare che questi siano sotto i limiti inposti dalla normativa Euro1.

Se siete fortunati potete andare alla motorizzazione e con il modulo TT2119 richiedete l'AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI CIRCOLAZIONE per VARIAZIONE DATI TECNICI AL PUNTO Va, ovvero RILASCIO CONTRASSEGNO IDENTIFICATIVO DEL POTENZIALE DI INQUINAMENTO DEL VEICOLO. Allegate la documentazione inviatavi dalla casa e prenotate la revisione. A tale richiesta corrisponde la revisione del veicolo con l'aggiornamento alla nuova direttiva. Il tutto ha un costo di 80€.

Attenzione però: poiché questo argomento non è molto chiaro presso gli uffici della motorizzazione, vi potrà essere detto che la moto deve sottoporsi al collaudo. Sbagliato, in quanto non state modificando alcuna caratteristica della moto, semplicemente richiedendo un'aggiornamento della carta di circolazione per cui è sufficiente la sola revisione.

Se siete sfortunati, c'è comunque rimedio, ma è un pò più complicato. Infatti dovete adeguare il vostro veicolo. Recandovi presso una concessionaria ufficiale dovete richiedere il kit atto a tale scopo e... sono dolori. Se vi va bene si limita alla sostituzione delle marmitte (per passare ad E1) o all'installazione di un kit vero e proprio (per passare ad E2, ma non sempre possibile e a volte necessario anche solo per passare ad E1).

Una volta fatto ciò, andate presso un centro revisioni ed effettuate una rilevazione delle emissioni (vi costerà circa 35E). Con il precedente attestato, la certificazione di omologazione del kit e la documentazione inviatavi dalla casa vi recate alla motorizzazione e operate la stessa richiesta precedentemente esposta. In questo caso però, può esservi richiesto leggittimenete il collaudo se sul veicolo sono state apportate modifiche meccanico/motoristiche per l'installazione del kit.

Per i veicolo Euro1 il passaggio ad Euro2 è più facile e probabile, ma non meno oneroso. Essendo quasi tutti ad iniezione, si tratterà nel peggiore dei casi nell'aggiornare la centralina e sostiruire le marmitte. L'iter burocratico e le condizioni precedentemente esposte non cambiano.

I tempi di consegna dei documenti poi dipendono dall'efficienza dell'ufficio della motorizzazione in cui si è recati. Una volta che il tutto si sia concluso con successo curatevi che presso il PRA che i dati della vostra moto siano stati aggiornati, in modo che il prossimo bollo sia adeguato.

Purtroppo non esiste documentazione esplicita su tale operazione (su tre agenzie e 2 motorizzazioni nessuna mi ha saputo dare delucidazioni in merito) e spesso è un'operazione molto onerosa. Nel mio caso il costo si aggirava intorno ai 1000€, poco sotto il valore commerciale della stassa moto e ho desistito.

Quindi prima di spendere soldi inutilmente valutate bene le operazioni a cui andata incontro e il vostro tornaconto, ma soprattutto armatevi di pazienza, tanta pazienza. Spero di essere stato utile e invito chiunque abbia aggiornamenti più recenti in merito a postare un commento con tali informazioni.
 

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Commento di: csMICHELE il 19-08-2008 16:54
Davvero utile e chiarissimo, complimenti!
Io sapevo che alcuni degli ultimi modelli Euro1 erano già pronti al passaggio Euro2 tramite il semplice aggiornamento della carta di circolazione visto che "meccanicamente" avevano già quelle caratteristiche, a tale scopo ho contattato il call center "suzuki italia" il quale mi ha confermato questa possibilità, ma solo dopo che gli ho fornito i miei numeri di telaio mi è stato detto seduta stante che la mia moto non poteva essere "aggiornata".
Ora però voglio riprovarci seguendo le modalità da te descritte, anche se ho paura di una perdita di potenza visto che si va a metter mano alla centralina e allo scarico...
Commento di: boltoa il 20-08-2008 11:36
Il numero di telaio è necessario per identificare il motore a cui si fa riferimento. Se la suzuki già ti ha detto che non è possibile, la vedo dura... ma non impossibile
Commento di: robyracing46 il 24-08-2008 01:24
per fortuna che da me se ne sbattono le fdo dell euro 0 o 1,comunque bell articolo.
Commento di: startreck il 28-08-2008 12:22
Ottimo articolo, molto utile, aggiungo un mio piccolo contributo:
Ho fatto recentemente aggiornare la mia BMW R 1150 RT da euro 1 ad euro 2 con l'aiuto del call center BMW di Milano (molto gentili e competenti, non ho dovuto modificare la moto avevano già a suo tempo inoltrato una lettera al ministero con i numeri telaio delle moto che in realtà erano già euro 2), ho fatto anche il passaggio dal P.R.A. Ma.....piccolo particolare il ministero della motorizzazione aveva aggiornato il libretto di circolazione con riferimento al telaio e non alla targa, e per pagare il bollo risultavo sempre e comunque come euro1. Sono riuscito a colloquiare via mail col sito delle entrate della Regione Liguria ed ho trovato delle persone qualificate e gentili che mi hanno detto di far forzare il pagamento del bollo come euro 2 andando in una agenzia ACI. Per l'aggiornamento anche sui terminali del ministero mandando copia del mio libretto di circolazione, avrebbero fatto tutto loro col ministero anche se si prospetta una cosa lunghetta, vista l'ottusità burocratica. Per l'anno passato avendo pagato come euro 1, posso chiedere il rimborso della differenza all'ufficio delle entrate della Regione Liguria.
Lamps
Commento di: boltoa il 01-09-2008 17:49
Come ho segnalato nell'articolo, è bene preoccuparsi che siano state esplicitate tutte le incombenza buracratice, anche e soprattutto quelle statali. Purtroppo nonostante anni fa si è parlato tanto della rivoluzione dei registri nazionali con l''nfarmatizzazzione e centralizzazione delle basi dati per migliorare ed accelerare le incombenze burocratiche, in pratica è cambiato poco e ci sono ancora forti problemi di comunicazione tra le varie agenzie.
Quindi occhio sempre alla verifica di tutti i documenti.
Commento di: startreck il 03-09-2008 10:58
Ho ricevuto risposta, tramite mail dall'ufficio delle entrate regionali della Liguria, aggiornamento effettuato. All'ora la cosa funziona.....bisogna comunque fare riferimento agli Uffici delle Entrate Regionali per fare quadrare gli aggiornamenti col ministero dei trasporti.
Ciao
Commento di: bobosoz il 20-07-2009 11:53
scusate io vorrei comprare un africa twin e omologarla euro 4 pagando anche 10000 euro se necessario...ma la moto la cambio e compro come dico io...è possibile? :-) ciaograzie
Commento di: Marconi il 07-02-2012 13:53
L'articolo è stato esaustivo...ho trovato ciò che mi serviva...complimenti!
Con l'occasione vorrei provare a chiederVi se per caso qualcuno sà qualcosa di specifico sul passaggio da Euro 1 ad Euro 2 della Honda VFR 800 del 2000 (catalizzata ad iniezione).
Dovrei acquistarla, ma io vivo a roma e tra qualche mese ci saranno forti limitazioni alla circolazione per gli Euro 1.
Sul sito ufficiale dell'Honda ho trovato indicazioni in merito al fatto che in realtà il vfr 800, già dal 1999 era costruito in conformità con la normativa Euro 2 ma essendo l'obbligo entrato in vigore soltanto successivamente, sui modelli costruiti fino al 2003, anche se in regola, risulta l'Euro 1...c'è scritto persino che vi è modo di aggiornare la carta di circolazione in modo facile e veloce.
Ho chiamato più volte l'Honda ma sinceramente non sono stati in grado di rispondermi...ho inoltrato una formale richiesta in tal senso ma sono ancora in attesa!
Qualcuno ci è già passato in questa trafila?!
Sa darmi quale informazione o qualche dritta?! ... eventualmente anche sulle eventuali spese da dovere affrontare nel caso la moto non sia già conforme all'Euro 2?!

Grazie mille comunque!

Alla prossima,

Camillo.