Moto
Sicurezza per i motociclisti e associazione Aisico
Scritto da dampyr-77 - Pubblicato 19/10/2007 17:24
Scatta l’operazione sicurezza per le due ruote, operazione sicurezza centauri.

Per la prima volta in Italia vengono effettuate prove su strada per il controllo della sicurezza delle infrastrutture stradali e la loro adeguatezza alla circolazione su due ruote.

L'Aisico - Associazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione, in collaborazione con i produttori di moto e accessori moto riuniti in Confindustria Ancma - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, fa partire, nel suo campo prove di Anagni (Frosinone), un programma di crash test sulle barriere stradali specifico per le moto.

Tante volte abbiamo parlato di sicurezza stradale oltremodo importante quando si tratta di motociclisti, poiché le conseguenze degli incidenti con motociclisti coinvolti sono spesso fatali.
Il dato delle morti su due ruote è sconvolgente, considerando la proporzione del parco circolante a 4 e 2 ruote: circa il 25% delle morti causate da incidenti riguarda i cosiddetti utenti deboli, dei quali la gran parte sono motociclisti.

“Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e gli amministratori - afferma il Presidente di AISICO Eugenio Bernardi - sull’importanza della sicurezza delle infrastrutture stradali e degli ostacoli fissi posti alla circolazione, la cui progettazione e installazione deve tener conto della loro possibile pericolosità in caso di contatto con i mezzi. Nel caso delle due ruote il problema è ancora più sentito in quanto, anche da quanto risulta dall’analisi dei dati riguardanti le morti legate a incidenti stradali, i motociclisti sono i più esposti su questo fronte. Spesso la realizzazione delle infrastrutture non prende in considerazione la loro pericolosità in caso di impatto con una moto. In alcuni casi invece di contenere i danni barriere mal studiate contribuiscono ad amplificarli ”.

Va detto che il programma specifico per le moto è stato avviato da Aisico senza alcun contributo da parte delle istituzioni pubbliche e rappresenta uno sforzo molto impegnativo dal punto di vista dei costi. Ma l’Aisico, proprio grazie alla collaborazione con i produttori di moto e accessori moto riuniti in Confindustria Ancma è riuscita a portare a termine il progetto.
 

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Commento di: ice1300cc il 19-10-2007 17:54
Si fosse mai alzata una voce che gridasse: "GLI ESAMI DI PRATICA PER LA PATENTE AUTO E PER QUELLA MOTO SONO RIDICOLI!!!"

Non si può dare la licenza di andare anche fosse a solo 100 km/h ad una persona che ha dimostrato di saper "guidacchiare" a 35 km/h in città, in pieno giorno e su strade ben definite. Perché non si fanno esami di guida autostradale? Perché non si valuta la capacità di guida a 130 km/h in autostrada? E di notte? E con la pioggia? Perché non si simula lo scoppio di un copertone, una sbandata, un ostacolo imprevisto come avviene nei corsi (carissimi!) di guida sicura?

Ma chi l'ha detto che la patente sia un diritto di tutti? Dareste la licenza di volo ad uno che ha dimostrato solo di saper spostare un velivolo dall'hangar al parcheggio?

Per favorire l'industria autmobilistica, viene concessa a chiunque... e invece dovrebbe essere subordinata ad una chiara dimostrazione di capacità. Come per qualunque altra licenza di questo mondo... qui si parla di dare un'arma a persone che non hanno superato test specifici per qualunque condizione di utilizzo. Ma scherziamo?

Questo tasto non viene mai toccato... chissà perchè... eh?!
E allora... continuiamo pure a parlare di guard-rail, di velocità al di sotto di quella di un cavallo al galoppo, di multe astronomiche... le variazioni saranno impercettibili a fronte di quel che si potrebbe fare formando persone VERAMENTE capaci di guidare...

Alla fin fine, continua a regnare la legge del denaro industriale. Sono nauseato dei benpensanti che applaudono ogni volta che al tg si dice: "la probabile causa è stata l'alta velocità". Mai che si dica: "non è stato capace di governare la moto/auto!"... e oggi, con i veicoli moderni, si circola a velocità più basse di 30 anni fa...!

Ben vengano queste iniziative... ma sono fumo agli occhi perché il vero problema è quello di cui nessuna parla mai: la formazione!
Commento di: Davide il 19-10-2007 17:59
La penso in un modo simile al tuo, tuttavia comprendo che non si possa negare la patente a tanta gente, allora la mia proposta sarebbe questa:

- esami di guida un po' più duri (cioè più seri) per TUTTI

- istituzioni di una "superpatente" per chi la vuole, con le prove in pista e in condizioni estreme che dici tu, e chi la consegue non deve più rispettare nulla del CdS (limiti, segnali, semafori ecc.)
Commento di: ice1300cc il 19-10-2007 18:37
Questa mi pare una proposta provocatoria. ;-)
Le condizioni "estreme" a cui ti riferisci, sono all'ordine del giorno e sono SEMPRE alla base di TUTTI gli incidenti.
Sicuro che siano così estreme? Mica ho detto che si deve saper effettuare una curva in controsterzo...! Quelle accennate prima sono situazioni di tutti i giorni. E già il fatto che vengano considerate estreme, è significativo di quanta faciloneria ci sia nell'insegnare a guidare.

Il c.d.s. lo devono rispettare tutti. Ma deve essere un c.d.s. in sintonia con la tencologia del 2007... non può essere ancor più restrittivo di quando le macchine non avevano lo specchietto laterale obbligatorio... figuriamoci il resto! E se invece il c.d.s. va in senso contrario alla tecnologia è solo per contrastare la crescente popolazione che guida senza che nessuno glielo abbia insegnato.

Ripeto: non capisco da quale principio sociale nasca il diritto alla guida (se non quello di sostenere l'industria automobilistica). Perché, allora, non c'è il diritto al "mezzo pubblico" e li rendiamo tutti gratis? Non sarebbe coerente?
Lo slogan, invece, è: "CHE GUIDINO TUTTI E TUTTI SI COMPRINO LA MACCHINA/MOTO! Poi, tanto, li facciamo andare a velocità inferiori rispetto a 30 o anche 40 anni fa... così ci guadagniamo anche con le multe."

Una povera ragazza, proprio ieri, è morta sul Raccordo Anulare di Roma. Era alla guida di uno scooter 150. Ha perso il controllo e ha tagliato la strada a tutti...
Condizioni estreme, eh? Ma per favore.... ;-)
Commento di: JH il 20-10-2007 15:45
Se ti riferisci a quella sul GRA - Nomentana, veramente era una zavorrina, sbalzata via da una Mercedes che ha tamponato lo scooter...
Commento di: ice1300cc il 21-10-2007 15:10
E' stato tamponato perché ha sbandato invadendo la corsia della macchina... ovvero chi guidava ha perso il controllo dello scooter.

Sul raccordo è dura perdere il controllo...
Commento di: JH il 22-10-2007 22:25
...e come al solito ci rimette chi non c'entra nulla (o quasi)...
Commento di: iowabob1965 il 20-10-2007 09:10
potremmo discutere sulle capacità di guida, sulle condizioni del mezzo e su altri fattori "soggettivi" senza arrivare a nulla.
Quello che mi sembra importante e veramente "oggettivo" è il fatto che si continuano ad instalare guard rail e segnali inutili senza la minima percezione delle possibili conseguenze per i motociclisti.
Anche un ottimo pilota ottimamente equipaggiato su un'ottimo mezzo può trovare una strisciata d'olio e scivolare a 70 km/h verso un guard rail ... se c'entra sotto non la racconta.
Se il guard rail è di tipo adatto, come se ne trovano su alcune strade, i danni saranno molto minori.
quello che mi chiedo è come potremmo fare per sensibilizzare l'adozione di norme per l'installazione obbligatoria di tali dispositivi adatti anche per i motociclisti.
tutti insieme siamo tanti e sarebbe veramente difficile dirci di NO,
Commento di: LorusseMG il 22-10-2007 17:45
I controllori di volo ottengono risultati a proprio tornaconto rendendo disagi ad un servizio. I ferrotranvieri idem, ecc. Ma quando si tratta di sicurezza nessuno si muove, xchè a fermarsi va di mezzo la pagnotta. L'unico modo e rompere le scatole arrecando disagi, in modo da finire sui giornali, ma per lungo tempo e non solo per un fine settimana e continuare a stagli dietro. La sensiblità dei nostri rappresentanti al governo e nelle stanze del potere è nulla verso questi problemi. Attacchiamoci al clacson sotto i palazzi del potere, chissa!!!
Commento di: ropons il 21-10-2007 22:30
E' verissimo, come dice iowabob, anche i piloti professionisti possono morire (vedi il povero Norik Abe) a causa d'incidenti sulle strade poco sicure ma di queste stragi si parla, purtroppo, ogni giorno: quello del quale veramente si parla pochissimo, e sono perfettamente d'accordo con l'intervento di ice1300, è della paradossale inefficienza ed inutilità della scuola guida così come ancora oggi è concepita nel nostro paese! Un istituto vecchio di almeno cinquant'anni. Bisogna rendersi conto che i tempi (i mezzi, le strade, il traffico, i guidatori, ecc.) sono cambiati rispetto a trent'anni fa: tutti i mezzi di trasporto in mani non adatte possono diventare vere e proprie armi improprie! Per il bene della società (che non è poi, è bene ricordarlo, una cosa astratta ma sono i nostri figli, i nostri genitori, i nostri amici, ecc.) dobbiamo non tanto essere sempre più severi con le punizioni (tanto nel paese di...De Amicis non paga mai nessuno e la vita una volta persa non si riacquista!) quanto lavorare tantissimo di prevenzione in tutte le direzioni: e rifondare completamente il meccanismo di rilascio della patente, adeguandolo alle esigenze ed aspettative moderne, è cosa non più rimandabile per il nostro paese! Non sono assolutamente d'accordo che la patente non si possa negare a chi non ne ha le capacità psicofisiche: essa può, e deve, essere considerata alla stessa stregua di un brevetto di volo e non una quasi formalità burocratica. Smettiamo di considerare la nostra autovettura e la nostra motocicletta/scooter alla stessa stregua di un elettrodomestico!
Commento di: iowabob1965 il 22-10-2007 19:04
purtroppo l'aspetto sociale della guida non può essere sottovalutato.
viviamo in un mondo dove ci riteniamo fortunati se riusciamo a tornare a casa tutte le sere da lavoro senza dormir fuori e quindi è necessario e socialmente giusto assicurare a tutti la possibilità di muoversi e di guidare.
Non avremo mai una razza ariana sulle strade. Non sarebbe nemmeno giusto , se ci pensi.
Il paragone con il volo non tiene, io ho avuto il brevetto in gioventù e ti posso assicurare che volare è un po' più difficile che condurre un auto o una moto e le caratteristiche psicofisiche debbono essere diverse.
purtroppo per me...
dobbiamo secondo me distinguere tra ciò che è soggettivo e ciò che è oggettivo.
Non potendo impedire la guida anche a chi è un po' in la con gli anni o non perfettamente in forma dobbiamo agire sulla preparazione e sugli esami di guida (come dicevi tu ) implementandoli con corsi di guida al rinnovo della patente e contemporaneamente adeguare la nostra viabilità.
Il discorso sarebbe lungo ma non possiamo permettere che si usi ancora asfalto non drenante o che si installino ghigliottine guard rail o che si continui ad ignorare che le merci dovrebbero muoversi sui treni...
E' utopia, ne sono consapevole, ma io sono ottimista e spero che qualcosa si muova.
Da parte mia continuo a segnalare alla polstrada le anomalie sulle strade che frequento e , pur passando forse un po' ridicolo, qualche piccolo risultato l'ho ottenuto. Vi faccio un esempio: Da una cava che non nomino per paura di ritorsioni :-))), non escono più camion grondanti pieni di inerte gocciolante, ora lo lasciano asciugare in mucchi prima di caricarlo e sulle curve non trovo più quelle piacevoli ed improvvise chiazze di asfalto bagnato, poca cosa ?
Come essere ascoltati ? è sufficiente alla fine della telefonata chiedere gentilmente con chi si è parlato, funziona.


sono stato lungo, perdonatemi.
Commento di: ice1300cc il 23-10-2007 10:10
"Razza ariana" sulle strade? Io preferisco dire "persone in grado di guidare", il che direi che suona diversamente, no?!
Dì un po'... ma tu lo daresti il porto d'armi ad un instabile mentale?
Ebbene, se è vero che la macchina può esserre un'arma, e se è vero che per guidarla in maniera corretta (che certo non è stando impalati sul sedile con le braccia alle 9 e 1/4) occorre una buona capacità psico-fisica, mi spieghi la differenza in che consiste, in termini, intendo, di VITE UMANE?

Diritto alla mobilità? Ma sicuro... è per quello che esistono i mezzi pubblici...

Ieri, tornando a casa, ho incrociato una signora di mezza età sul Raccordo Anulare di Roma. Aveva la freccia a destra... doveva uscire, quindi. Mi sposto a sinistra (ero in moto) ed inizio il sorpasso. Di colpo, si ributta (letteralmente) a sinistra e mi taglia la strada... praticamente quel che ha fatto quello scooter quando c'è scappato il morto. Io, però, ho l'abitudine di guardare non la vettura, ma chi la guida ed avevo notato che il suo sguardo non era andato a destra, intuendo quindi che non sarebbe uscita. Mi sono salvato solo per questa mia accortezza... A quella, la patente andrebbe stracciata!!! E invece guida beatamente e se mi avesse preso, magari, sarebbe pure risultato che io stavo facendo un sorpasso pericoloso, che ero alla guida di una moto potente, che correvo... e chissà quante altre cavolate!

Diritto alla mobilità, quindi. Non alla guida!
Commento di: iowabob1965 il 23-10-2007 20:56
e come lo decidi chi sa guidare da chi non sa guidare ?
finchè si pontifica è facile asserire tutto ma poi quando si tratta di arrivare al dunque ...
puoi guidare bene per 300000 km e poi fare una cazzata e uccidere 5 persone.
Fermo restando la formazione ( non ho detto selezione ) ciò su cui bisogna intervenire sono le strade.
Strade più larghe, con una pavimentazione ben curata e una segnaletica adeguata e non sovrabbondante, barriere sicure anche per noi, fari accesi anche di giorno per tutti e limiti di velocità credibili.
il resto sono bei discorsi....
Commento di: LorusseMG il 26-10-2007 15:33
Fermo restando quello che tu dici, su cui sono pienamente d'accordo, resta il fatto che la patente di guida resta un documento d idoneità tecnica per la conduzione di veicoli a motore e come tale deve esre considerato. I veicoli ed il traffico nei confronti di quando è stato introdotto sono notevolmente cambiati. Quindi la severità e la preparazione devono essere commisurate all'attuale situazione. Invece per quanto riguarda l'idoneità psicofisica li la cosa cambia. Per necessita lavorative ho avuto la possibilità di girare un po il modo ed ho potuto notare che negli altri paesi insieme al documento tecnico è necessario portare il documento medico attestante l'idoneita psicofisica che va rinnovato massimo ogni tre anni con controlli medici molto severi. In 10 anni può succedere di tutto. In Italia purtroppo non si può rovinare la festa ai costruttori di auto.
Commento di: iowabob1965 il 29-10-2007 00:01
si hai ragione.
se si approfondisce l'argomento poi ci si trova tutti d'accordo
1- idoneità alla guida, intesa come abilità e rispetto delle condizioni minime psico fisiche
2- miglioramento della sicurezza sulle strade

intanto andiamo piano e occhi aperti