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Sistema di telecontrollo Tutor, un anno dopo....
Scritto da Niko - Pubblicato 24/10/2007 16:28
La Polizia Stradale ha recentemente reso noti i dati relativi all'utilizzo del Tutor, il sistema di rilevazione automatica della velocità media in autostrada.

Ebbene... i dati mi hanno davvero sorpreso perché da un anno all'altro, sui tratti autostradali nei quali tale sistema di telecontrollo è presente, il tasso di mortalità è diminuito del 50% e quello relativo ai feriti del 34%; se poi si fa un confronto diretto con i tratti in cui questo sistema non è ancora attivo, si scopre che la diminuzione è stata appena del 6,71% per la morti e dell'11,44% per i feriti: in pratica, un vero successo.

Come purtroppo tutti noi sappiamo, in Italia la prima causa di morte in assoluto sulle strade è dovuta alla velocità, e mai come ora si era visto un calo così marcato degli incidenti; questo perché nei tratti in cui la rilevazione è attiva (ricordiamo che tale sistema non funziona sempre, bensì in determinate fasce orarie e deve essere segnalato come previsto dalla legge) si rispetta - nella maggior parte dei casi - il "fatidico" limite dei 130 km/h. Portando anche il mio esempio, ogni qual volta mi capita di leggere sui tabelloni luminosi che il sistema Tutor è attivo, mi guardo bene dal superare (anche per sbaglio) i limiti di velocità vigenti....

Potremmo star qui a discutere ore ed ore sui suoi pro e sui contro ma, anche se alle volte lo si maledice per paura di "vedersi alleggerito" il proprio portafogli, i numeri parlano chiaro ponendo ora un importante interrogativo: visto il notevole risultato in termini di sicurezza passiva ottenuto, questo sistema si estenderà nei prossimi anni a tutta la rete autostradale Italiana??

Ebbene, sempre stando alle notizie che si leggono sulla rete in questi giorni, sembra che tali dati raccolti abbiano provocato la "scintilla" che promuoverà - in via definitiva - l'utilizzo sempre maggiore in futuro del sistema Tutor sulle strade Italiane.

Al momento sono 1.120 i km di autostrade coperti, che diventeranno però 1.700 entro la fine del 2008 (con prelazione sui tratti con tasso di mortalità statisticamente maggiore), ma personalmente non escludo che nei prossimi anni verrà coperta la sua totalità. E c'è anche di più: la sua applicazione si sta spostando anche nelle principali città. A Torino infatti, tale sistema è già operativo su Corso Margherita, mentre a Roma e a Genova sta per essere installato.

Per tutti i chiarimenti sul suo funzionamento nel dettaglio, fare riferimento a questo articolo esplicativo.
 

Commenti degli Utenti (totali: 25)
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Commento di: Davide il 24-10-2007 16:40

Come avevo già scritto nel primo articolo di presentazione dei tutor, a mio parere questo sistema ha due caratteristiche positive che l'autovelox non ha:
- non punisce lo sgarro momentaneo bensì la sistematica velocità eccessiva - viene collocato in punti il cui limite di velocità in genere non è "assurdamente basso".

Se bisogna fargli un applauso glielo faccio volentieri, personalmente credo che in autostrada il limite di 130 km/h sia corretto; spero però che non iniziano a metterlo nei punti dove i limiti di velocità sono troppo bassi.

Una cosa che mi lascia sempre perplesso però è che le statistiche vengano elaborate e diffuse dalla Polizia Stradale, che tutto sommato è parte in causa a fare figurare positivamente i provvedimenti di questo genere. Non sostengo affatto che i dati vengano manipolati, tuttavia credo che per trasparenza e maggiore credibilità sarebbe meglio che fossero agenzie esterne ad occuparsi dei rilievi e dell'elaborazione delle statistiche sugli incidenti stradali.
Commento di: Vetro il 24-10-2007 17:04
Hai scritto esattamente quello che avrei voluto scrivere io, rappresentando in pieno anche il mio pensiero...
Commento di: stevalier il 26-10-2007 10:53
In effetti state ben sicuri che tutor sarà allargato alla maggior parte delle autostrade, soprattutto quelle dove sono più frequenti gli incidenti mortali. In particolare se i dati sulla mortalità sono così positivi come dite. Infatti, il progetto della Scietà Autostrade è di aumentare molto il costo dei pedaggi, ed il Governo ha sostentuo che autorizzareà atli aumenti solo a fronte di una drastica riduzione dei morti. Quindi aspettiamoci tutor diffusi quasi ovunque e pedaggi autostradali ancora più salati. Ma anche meno morti sulle autostrade.
Commento di: Ospite il 24-10-2007 18:44
i risultati sulle autostrade sono ottimi. tuttavia, bisogna notare che in autostrada è piuttosto difficile che un incidente avvenga per motivi diversi da velocità eccessiva o sorpasso azzardato.
per questo motivo, sono dubbioso sulla diffusione del tutor su strade che non siano autostrade o superstrade. sulle semplici strade statali o nei centri abitati, molto raramente è la velocità eccessiva a causare incidenti, al contrario della distrazione cellulofona, della mancata segnalazione di una svolta, di cambi improvvisi di direzione o corsia e via dicendo.

riguardo alla velocità, secondo me non andrebbe presa come un assoluto. specialmente in autostrada o su strade dritte e (idealmente) ben mantenute, conta di più la differenza fra la velocità del singolo e la media della velocità di tutti gli altri veicoli. più grande la differenza, più pericoloso è il transito. il tutor non ha fatto altro che costringere gli utenti delle autostrade ad uniformarsi ad una velocità decisa in partenza. ma se questa velocità fosse stata 150, piuttosto che 130, secondo me, i risultati sarebbero stati gli stessi identici.
Commento di: Aki58 il 24-10-2007 23:37
Condivido questo pensiero.
In genere la propensione ad eludere una legge è direttamente proporzionale alla percezione che l'utente ha che essa è sballata, errata, esagerata o non giusta.
In realtà il limite imposto di 130 Km/h non è assolutamente adeguato all'affidamento che i moderni veicoli hanno raggiunto in questi anni; per non parlare dei limiti assurdamente più bassi che spesso incontriamo lungo le nostre strade ed autostrade.
Chi di noi ha qualche anno in più, ricorderà che tipo di auto e moto giudavamo negli anni ottanta e novanta.
Quando ero piccolo (40 anni fa avevo nove anni) viaggiare a 120 Km/h era una grande velocità in auto, figuriamoci in moto.
Oggi si viaggia in tutta sicurezza e comodità almeno a 150 Km/h.
Non credo che alcuno protesterebbe se il limite di velocità massima fosse proporzionato alle moderne potenzialità delle nostre auto e moto.
Un altro fattore di grande importanza è anche quello del rilascio di una abilitazione alla guida solo dopo avere accertato, in maniera seria, le effettive abilità di guida, non solo in strade urbane, quanto anche in strade extra urbane ed autostrade.
Cambiando il tipo di percorrenza cambiano necessariamente le abilità necessarie.
A tal proposito và sottolineato che spesso (specie noi motociclisti - ALMENO IO) il sorpasso a destra del veicolo che precede viene causato dalla inutile permanenza di veicoli sulla corsia di sorpasso.
Con l'atto di confessione di cui sopra non voglio passare per un pazzo e folle, ma, se dopo avere segnalato all'auto che precede il mio arrivo a maggiore velocità, più volte, questi non si sposta, è troppo facile (data la maggiore agilità della moto - la repentina ripresa - il minore ingombro - etc.) cedere alla tentazione di passare tranquillamente a destra.
Come per questo esempio, credo che ciascuno di noi potrà trovare le mille occasioni in cui una nostra manovra, certamente contro legge, è determianta da un comportamento assolutamente non conforme alla legge tenuto da chi ci precede.
E' recente il caso del collega Filippo Caliari che, tornando da un incontro in costiera da noi a Napoli, a causa di una brusca frenata dell'auto che lo precedeva (causata dalla presenza di un autovelox visto all'ultimo momento), ha scampato un grandissimo pericolo tamponandola e volando in piena autostrada alla velocità di 130 Km/h.
Di chi è la colpa?
Dal punto di vista giuridico non vi è molta incertezza, anche se si volesse chiamare in causa la manovra del tamponato, molto probabile è la risposta che la distanza di sicurezza non era poi così precisa; oltretutto lo stesso non direbbe mai che ha frenato per la presenza di un autovelox ma basterebbe dire che un gatto ha attraversato la corsia (e chi altri lo avrebbe potuto vedere oltre lui?). Nella realtà è evidente che la manovra del tamponato è la principale, se non esclusiva, causa del incidente (ovviamente non desidero con questo criminalizzare il signore che guidava, così come lo stesso Calieri, nel nostro forum, raccontando l'episodio ha chiaramente e signorilimente giustificato).
Scusate ho scritto troppo e Vi saluto cordialmente.
Achille
Commento di: MAK1 il 26-10-2007 10:29
Mi trovo daccordo con la riflessione, i limiti di velocità non sono oggi adeguati ai mezzi attuali!
Che senso ha migliorare meccanica ed elettronica di un mezzo. se lo standard di sicurezza a 130km/h è ampiamente coperto?
Ben vengano i controlli e limiti, o meglio dire regole per l'utenza stradale, ma aggiornate e più affini agli attuali standard dei mezzi in circolazione.
Ma come utenti stradali 43.600 membri del Ting'avert non possiamo raccogliere un pò di firme e renderci promotori del limite a 150km/h?
Commento di: maturin il 24-10-2007 23:28
Secondo me questa dei controlli a tappeto, chiari ed evidenti, in luogo degli "agguati ammazzapatenti", è la strada giusta per combattere la cattiva e italianissima abitudine di gareggiare su strada con i coltelli tra i denti, non solo, ma di farlo a velocità worp (dicevano a star trek)...
La diffusione su tutta la rete autostradale sarebbe la giusta prevenzione al fenomeno, cosa che gli sporadici ed eccessivamente severi controlli non riescono a fare.
Condivido anche le perplessità sull'utilizzo del tutor sulle strade normali: prima si dovrebbe rivedere completamente il sistema dei limiti, che francamente in diversi punti risultano assurdamente bassi... Responsabilità delle amministrazioni locali in cerca di facili introiti?
L'unica risposta al problema sicurezza è la prevenzione, e forse il tutor è il primo passo verso questo tipo di mentalità: imparino i Comuni...


Commento di: stavrogin il 25-10-2007 04:16
certamente andare più piano significa diminuire rischi e conseguenze di incidenti, tanto che basterebbe ridurre la velocità a zero per annullare automaticamente le probabilità di collisioni. altrove affermai che con l'impetuoso aumento del traffico sarebbe piuttosto ragionevole ridurre i limiti di velocità

come qualcuno ha già sottolineato più della velocità in sè sono temibili le differenze di velocità, ma a parte questa sottigliezza la vera sciagura rimane sempre il livello di attenzione

ovvero il tutor diminuisce gli incidenti anche perchè è una novità. io osservo che la buona parte degli automobilisti dimostrano cautela al tachimetro e alla strada, scaricati dall'ansia di guadagnare tempo di percorrenza

personalmente imposto il cruise control e mi rilasso, stimo d'essere in un ambiente più sicuro e pertanto svolgo quelle attività lavorative che non farei in normali condizioni diciamo più svincolate o anarchiche. di conseguenza suppongo che se il tutor dovesse diffondersi ovunque i benefici sarebbero sempre rispettabili ma più limitati

s.

Commento di: DusTech il 25-10-2007 11:08
Sono di Torino e volevo far presente che in corso Regina Margherita il sistema non è settato a "media" ma a scatto...
L'impianto è costato centinaia di migliaia di euro e sta fruttando altrettanti soldi a spese dei cittadini. Personalmente ho gia preso 2 volte la multa andando distrattamente ai 75 km/h mentre il limite è ai 70...la strada è a 3 corsie ed è assolutamente dritta.

Il tutor può anche servire, ma se viene usato per fare cassa fa solo incazzare.

Le multe le ho prese in auto perchè in moto per andare sotto i 70 in discesa in strada a 3 corsie si deve fare PROPRIO ATTENZIONE.

Lamps.
Commento di: ilbrazzo il 26-10-2007 08:44
A tal proposito sono state scritte pagine e pagine di un topic infuocato la cui conclusione (un po' sommaria) era: i limiti di velocità vanno rispettati SEMPRE e COMUNQUE e chi sbaglia... paghi senza lamentarsi. Anche se la macchinetta viene installata per evidenti motivi di cassa, in realtà si tratta sempre di prevenzione....

Cmq. hai la mia solidarietà.
Commento di: Davide il 26-10-2007 12:17
Erano di certo opinioni; se è vietato installarli per fare cassa (nascosti ecc.) la legge vale anche per chi li installa ed è giusto contestare le multe, altro che pagare ;)
Commento di: ropons il 25-10-2007 17:36
Anch'io credo che i dati forniti dalla Polizia Stradale e dai gestori autostradali siano un pò, diciamo...sospetti?
La mia attenzione, però, è attratta da un altro, ben più grave, sospetto: ma siamo sicuri che il Tutor sia "costituzionale"?
Mi spiego. Parto dal presupposto che conosco un pochino la materia, lavorando nel campo del controllo e della rilevazione veicolare. Ho letto tutte le spiegazioni tecniche sul funzionamento e...qualcosa non mi torna.
Come fa, Tutor, a determinare che è proprio la MIA macchina a transitare sotto i sensori? Non certo tramite le spire di rilevamento interrate: esse possono solo determinare che transita UNA vettura ma non QUALE vettura (ovvero la sua targa). E allora come fanno a sapere che proprio io sono passato in quel giorno e a quell'ora? La telecamera? Hummm...vorrebbe dire fare una ripresa iniziale a tutti...dico tutti (sic!) i veicoli che transitano sotto il portale di partenza della rilevazione per poi fare una ripresa a tutti...e ri-dico tutti (sic! sic!) i veicoli che transitano! E non è finita qui! Tutta questa marea di dati in entrata ed in uscita devono essere confrontati per stabilire, in base ai parametri di velocità e distanza, chi ha sgarrato.
Senza contare che la lettura delle targhe (e, su questo, sfido chiunque a smentirmi!!!) ancora oggi comporta un margine d'errore (dovuto alla targa poco leggibile per innumerevolissime ragioni) elevatissimo.
Allora, direte voi, ma come fanno a rilevare la nostra...presenza nei vari punti dell'autostrada? Io ho un sospetto: il Telepass! Il sistema è perfetto, sicuro, con margine d'errore irrisorio e, soprattutto, il programmone software di gestione è bello che fatto (ed è, se ci pensate, esattamente identico a quello usato per determinare l'esazione ai caselli!!!)
E qui, se fosse confermata questa mia ipotesi, scatterebbe l'incostituzionalità in quanto non tutti gli utenti dell'autostrada verrebbero considerati eguali di fronte ad una legge dello Stato: infatti, perchè io che ho il Telepass devo essere a rischio di sanzione e tu che non ce l'hai no?
Su questa mia teoria sono pronto a scommettere: mi piacerebbe sapere se, tra tutti quelli che hanno ricevuto una multa dal Tutor, qualcuno era senza sistema Telepass!
In conclusione: perchè si parla di percentuale in meno di incidenti e non...quantità di multe comminate? Forse perchè sapendo che il Tutor è anticostituzionale, di multe non ne sono state mai fatte? Forse perchè si vuole solo utilizzare l'effetto deterrente del Tutor? Mha...quando vedo correre qualcuno come un matto nonostante l'avviso di Tutor in funzione...i sospetti aumentano!
Commento di: Carlo_FZ6 il 26-10-2007 15:13
Ciao,
sinceramente mi trovi un po' scettico riguardo alla tua idea:
ammetto di non conoscere esattamente il funzionamento del sistema tutor (non mi sono mai informato), ma come ingegnere elettronico posso dirti senza probabilità di smentita che il rilevamento di una targa può essere fatto senza grossi margini di errore semplicemente con una piccola rete neurale (in parole povere un piccolo software che si comporta un po' come le cellule cerebrali).
D'altra parte sono convinto come te che il fatto che i dati siano forniti dalla Polizia Stradale possa portare ad una presentazione "falsata".. Proprio in quest'ottica inquadrerei il fatto che si parli di percentuale di riduzione delle morti, piuttosto che di numero di multe. Si vuole mettere in evidenza la parte positiva, non quella che una parte dell'opinione pubblica potrebbe vedere come negativa!!
Comunque il dubbio potrebbe essere facilmente svelato se qualcuno che ha preso la multa e non ha il telepass si facesse vivo..
Altrimenti la prossima settimana prendo la moto, senza Telepass, sfreccio un po' e vediamo se mi arriva la multa.. ;-)

Lammpss!!
Commento di: ropons il 27-10-2007 09:27
Esatto, è l'unico modo per saperlo! (prova pure tu...eh, eh!) A parte gli scherzi: una mia azienda installa sistemi di rilevamento targhe e ti posso garantire che SOLO TEORICAMENTE il sistema nel suo complesso è a punto. Il riconoscimento dei caratteri (emulando le reti neuronali umane) è stata studiata da un mio socio più di dieci anni fa quando lavorava in Philips!
Il problema non è gestire il dato in arrivo ma il rilevamento del dato tramite l'ausilio delle telecamere (esemplificando: non è il "cervello" che non funziona ma "l'occhio" che non riesce sempre a captarevla realtà, proprio come capita agli esseri umani!) Tieni presente, ad esempio, che basta una targa un pò sbiadita e sporca per confondere un 3 con un 8. Con bassa visibilità (nebbia) la telecamera avrebbe grossi problemi mentre il rilevamento in radiofrequenza no: questo non ti dice nulla? E questi sono solo due dei tanti esempi che puoi tranquillamente verficare tu stesso. Mi chiedo inoltre: perchè utilizzare un sistema costosissimo e poco affidabile come il rilevamento ottico quando hanno a disposizione (bello e fatto) il sistema Telepass?
Commento di: sakamoto il 27-10-2007 22:04
Hai detto giusto, si vuole mettere in evidenza un dato, quello che piu fà comodo per instradare l'opinione pubblica ad accettare una spesa esagerata ma si sà come funziona .....l'ha detto la polizia sarà vero!!!
Commento di: Ciuffettino il 26-10-2007 10:28
aggiungo questo pdf http://download.repubblica.it/pdf/motori/12mesitutor.pdf
;)
Commento di: hondacb600f il 26-10-2007 14:04
Secondo me, una buona parte degli incidenti stradali che avvengono in autostrada sono causate dalle, talvolta, pessime condizioni del manto stradale, che, a mio avviso, dovrebbe essere mantenuto in condizioni tali da garantire la sicurezza di chi chi utilizza la strada. A tal proposito vorrei dire che ritoccare ulteriormente i pedaggi, non garantisce maggior sicurezza. Cosa diamine significa....!!!!! L'unica cosa che si può trarre da un gesto simile, è l'esponente aumento degli incassi da parte della società autostrade. Per lavoro faccio spesso uso dell'autostada, e sinceramente in alcuni tratti, a volte posso notare limiti di velocità di 60, 80 km/h soltanto perchè la corsia d'emergenza è chiusa per 100 metri, ed immancabilmente, la pattuglia della polizia minaccia con l'autovelox. Ma vi immaginate se ad un certo punto tutti i veicoli che transitano nei pressi di tale limite decidessero di rallentare.......cosa accedrebbe ? Coda da Bologna ad Ancona su 3 corsie a velocità 0.
Il problema vero è l'assoluta incapacità di alcuni, di condurre un'automobile, o qualsiasi altro veicolo a motore. Qualcuno dovrebbe spiegare che la terza corsia è definita di sorpasso, non di stazionamento. Se transiti ad una velocità di 90 km/h, devi occupare la 1 corsia, non la 2, ostacolando così i veicoli che seguono. Ed in ogni caso va sempre occupata la corsia più libera a DESTRA.
Sono daccordo che in autostrada ci sia un limite, ma credo che in certi tratti sia assolutamente da rivedere. Secondariamente è troppo facile dire che un'incidente è causato dall'alta velocità, ci sono centinaia di altre cose che contribuiscono oltre a quello.
Commento di: Tenni il 26-10-2007 17:08
Secondo me i moderni sistemi per il controllo della velocità hanno provocato (forse, io credo di no) una riduzione sensibile della mortalità ma sono installati solo e veramente per fare cassa, altro che storie, io non voglio contestare nessuno ma se credete che il limite di 130 riduca il numero dei morti vi sbagliate e di grosso.......il vero problem sulle autostrade non sono io che ci viaggio tutti i giorni, che guido ai 170 nella scioltezza più assoluta e mi sento strasicuro.......il vero problema è la poca destrezza, è la poca confidenza con il mezzo meccanico, come lo devo dire????? mi fa più paura il pensionato (vedi ultimo incidente accaduto al raduno in costiera con me come testimone oculare....vabbè....lasciamo stare) che va agli 80 che il tizio sicuro che va ai 200......ma possibile che non si capisce che la vera causa degli incidenti (almeno nell'80% dei casi) è la poca abilità nella guida????? ci sono imbranati che dopo mesi che non guidano prendono l'auto e si fiondano in 1000 km di autostrada....ecco il pericolo, altro che il bravo guidatore padrone del mezzo meccanico che va ai 200.....
i limiti non c'entrano nulla......ed io non mi piegherò all'autovelox nè al tutor, mai.......li evito ed io ho capito come......niente corsia d'emergenza......il tutor ha un punto "morto" che coincide con la linea di mezzeria....per le moto non rileva il passaggio, niente passaggio niente foto......semplice.....io mi posiziono esattamente sulla linea di mezzeria e passo in una zone dove non ci sono sensori, fateci caso, è di circa 10 cm di larghezza......
basta con le multe, nessuno ha il diritto di togliermi i soldi che ho guadagnato solo perchè vado ai 150 piuttosto che ai 130, ma fatemi il piacere......
Commento di: katayama il 26-10-2007 18:00
Più che su una miriade di sistemi di controllo, io punterei su un sistema a bordo del veicolo che limiti la velocità, come avviene per gli autotreni. Naturalmente più sofisticato, che "senta" la distinzione tra autostrada, extraurbana, urbana,ecc. Probabilmente Montezemolo non condividerebbe... e nemmeno i motociclisti. Lo stesso approccio potrebbe esserci per risolvere il problema dei telefoni portatili in macchina.
Commento di: MyDeStInY il 27-10-2007 14:41
concordo, quando si è in macchina e si usa il cellulare, indipendentemente che sia con auricolare o senza, si è distratti nela guida, l'auricolare serve solo ad avere le mani libere, però il cervello è occupato a rispondere al cellulare, in macchina, come in qualsiasi altro mezzo di trasposro, il conducente nono dovrebbe MAI poter usare il cellulare, stessa cosa secondo me vale per il volume della musica, un volume troppo alto, impedisce di sentire rumori esterni....
Commento di: gennarino il 26-09-2010 11:06
Secondo questa logica, il conducente non dovrebbe neanche parlare con chi sta in macchina. L'impegno del cervello a conversare con i passeggeri, o parlare al cellulare mediante "vivavoce" o auricolare è lo stesso.
Commento di: super1200 il 26-10-2007 18:20
Scusa hai parlato di "fasce orarie" nelle quali funzionano, e possibile conoscerle?
Commento di: sakamoto il 27-10-2007 22:01
Scusate ma chi ha detto che la causa prima degli incidenti è la velocità?
Lo dice la Polizia stradale che per salvare la vita di noi poveri beoti si dota di costosissimi impianti (saranno felici i loro produtori) gestiti da un piccolo e costoso esercito di persone in divisa, tutto questo lo paghiamo noi.
Ma la velocità in sè non può essere la causa, che differenza esiste tra chi viaggia a 130 su autostrada caotica e chi viaggia a 140 su autostrada libera?
Il primo rischia di piu molto di piu ma è il secondo che paga la multa!!!!!! Capiamolo una buona volta.
Commento di: TonioSan il 28-10-2007 18:41
C'è differenza... ed è la differenza imposta da un limite di velocità.

Infatti se tu prendi una multa a 140 o a 180 la sanzione cambia.

Poi onestamente ci vuole coraggio a scrivere che "la velocità in sè non può essere la causa", ti garantisco che è uno dei motivi principali.
Commento di: Niko il 03-11-2007 13:04
Esatto.... La velocità eccessiva è uno dei fattori principali perchè il suo mantenimento comporta alti livelli di concentrazione (è fuori discussione che la concentrazione media a 130 km/h è ben diversa da quella impiegata a 160 km/h) che non possono essere mantenuti a lungo: proprio per questo il pericolo è alto....