Di seguito i miei interventi per "interpretare" il mio VFR, portando più vicino possibile a quello che secondo me dovrebbe essere il concetto ideale di VFR, ossia la Gen4 (94-97).
Per me, il G4 incarna la vera anima di un VFR: moto sportiva stradale, ottimamente rifinita, snob al punto giusto ma senza essere troppo ridondante o "superflua".
QUESTO è il VFR G4
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Per chi volesse approfondire la storia dei V4 Honda rimando a questo interessante articolo:
Link a pagina di V4dreams.com
Ma veniamo a noi.
Dopo alcune vicissitudini che mi hanno costretto a disfarmi del mio amato CBR1100XX, sono tornato in sella trovando un malandato VFR G5 ad un ottimo prezzo perché bisognoso di cure. Ci ho visto l'occasione di creare un VFR ideale, con in dote l'aggiornamento tecnologico della serie 800 G5 (iniezione, cilindrata maggiorata, copertura posteriore da 180) e lo spirito della G4.
L'obiettivo era togliere tutte le cose che ritenevo "ridondanti": la frenata combinata e alcuni ammennicoli sul motore.
Per cominciare, ho eliminato il sistema PAIR e il flap che tappa una delle due bocche dell'airbox. Il flap non riduce le prestazioni, aiuta più che altro a contenere la rumorosità, ma non mi piace portarmi appresso congegni e dispositivi vari non indispensabili.
Inoltre, via anche la paratia anticalore sulla pedana dx (di fatto, risulterà infatti del tutto ininfluente), maniglie e pedane passeggero (uso la moto da solo, visto che mia moglie ha la sua moto)
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Per continuare sul motore, oltre all'ovvio tagliando, ho sostituito le candele con unità all'iridio e ho eliminato le classiche e ingombranti bobine di accensione con modelli pipetta/bobina: oltre a garantire una minore dispersione data dall'assenza del cavo di alta tensione, permettono di "fare spazio" sotto al serbatoio, per un layout più pulito e ordinato. Sembra una sciocchezza, ma questo aspetto è importantissimo sul VFR, perché la disposizione del motore obbliga tutti i componenti in uno spazio strettissimo.
Il "vano motore" con le vecchie bobine (bancata posteriore):
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...e le bobine della bancata anteriore, "appese" al telaio. Brutte, e arcaiche
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le ho sostituite con pipette provenienti da una Triumph Speed 1050, ma vanno bene anche quelle di GSX-R1000 o simili; l'importante è che NON abbiano tre fili come ad esempio il VFR G6.
Per capirci, sto parlando di queste pipette qua:
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ce n'è una più lunga e una più corta perché ho fatto alcuni esperimenti prima di trovare la lunghezza giusta
Ecco il "vano motore" bello pulito, adesso.
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Finito il motore, mi sono concentrato sulla ciclistica.
Per alzare il retrotreno, troppo seduto, ho usato un link dedicato, che lo alza di circa 20mm
Ce ne sono anche di più estremi ma così è sufficiente, per me.
All'avantreno la cosa è stata più drastica; la completa eliminazione dell'impianto frenante e della forcella, eseguendo uno "swap" dell'avantreno del VTR1000F, perfettamente compatibile con piastre disterzo, manubri e ruota.
Così facendo ho potuto installare un impianto frenante "tradizionale" e un poco più prestazionale di quello di serie. In realtà la potenza frenante originale è più che sufficiente per il mio "riding" da pensionato
Con l'occasione, ho irrigidito la forcella con un ponticello antisvergolo di mio disegno, realizzato in Ergal 7075
Ecco il materiale pronto per l'installazione:
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alcune foto del montaggio:
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Ho fatto alcuni piccoli affinamenti, come i distanziali ruota rifatti in alluminio al posto degli originali in acciaio:
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Per darvi l'idea della complessità del sistema frenante originale, e del BUDELLO di tubi, tubicini, valvole e ripartitori che stanno nelle budella della moto, questa è la parte anteriore dell'impianto:
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Per completare il lavoro sui freni, ho installato una pompa freno da 5/8" (l'originale è da 12mm, ossia 1/2") presa per due lire in rete:
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Contrappesi manubrio in ergal:
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Per aggiustare la posizione delle pedane, un po' troppo basse secondo me, ho realizzato degli adattatori molto basici. Più avanti realizzerò delle staffe per sostituire le originali.
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Per concludere, ho eliminato le frecce anteriori (troppo barocche per i miei gusti) utilizzando specchietti con frecce incorporate, ed ho montato il pafango anteriore in carbonio proveniente dal vecchio CBR600 di mia moglie.
Ed ecco il lavoro finito:
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