[Report] - Tingavacanza Dolomitica 1-2-3 Ottobre 2021

Dal 1° al 3 Ottobre è in programma la Motovacanza Dolomitica a Castello Tesino, nome in codice covid di quello che è stato il DolomiTingavert, raduno Ting'avert nelle Dolomiti.
L'aver fatto vacanza fino alla settimana precedente e la coincidenza con l'inizio del mese non mi permettono di prendere ferie al lavoro e quindi decido di partire sabato mattina ad un orario antelucano per arrivare in tempo al motogiro. Alle 6:00 esco dal garage

, pieno e colazione e mi infilo in autostrada. I pannelli a messaggio variabile di ASPI mi avvisano che c'è un'interruzione per incidente dopo il bivio con la tangenziale esterna di Milano. Rapida decisione: farò la costosissima BreBeMi fino a Brescia. Di lì in poi fila tutto liscio, uscita a Peschiera e superstrada fino ad Affi, di nuovo autostrada fino a Trento sud e quindi statale della Valsugana. Percorso a tratti noioso ma necessario per arrivare in tempo al motogiro. Poco prima della svolta per il Tesino mi fermo a fare rifornimento e ricevo un messaggio di Maurizio (beep_beep) che chiede come vada il trasferimento. Lo avviso che tra una ventina di minuti sarò arrivato ed è abbastanza stupito. In effetti sono le 9:20 del mattino e al campeggio chi è arrivato il venerdì si è appena alzato (forse nemmeno tutti...

).
Partito da casa con cielo nuvoloso e temperatura accettabile (16/17°C) man mano che viaggiavo verso est il cielo si rasserenava e la temperatura si abbassava. In Valsugana si sono raggiunti gli 11°C, freschetto!
All'arrivo al campeggio sono riuscito finalmente a capire quanti km ci sono da casa mia a Castello Tesino, giacché le volte precedenti avevo raggiunto la location del raduno facendo il "giro largo": per dovere di informazione (so che ve ne fregherà poco e punto) sono 347 segnati dal parziale delle mia moto

.
Maurizio fa accoglienza (lo scorso anno furono Marcello e Jackseba in accappatoio...

) e ci beviamo un caffé insieme (per me un cappuccino che utilizzo anche come scaldamani). A poco a poco arrivano Marko60 con Mukkona VII, Klaus e Mirco dal bungalow dove alloggerò pure io, Jackseba e via via tutti gli altri.
All'arrivo di Saverio (zavetti) partiamo per il motogiro da lui proposto che ci porta prima al passo Brocon poi a Primiero, San Martino di Castrozza e al Passo Rolle. Qualche nuvola copre le Pale di San Martino ma il paesaggio è comunque spettacolare. Le Dolomiti (per me che arrivo da lontano sono da visitare almeno una volta all'anno) rimettono in pace con se stessi!

Scendiamo verso Predazzo ad andatura allegra, poi in Val di Fiemme tutti compatti verso Masi di Cavalese dove ci fermiamo a pranzo al Birrificio di Fiemme. Ottimi taglieri e panini ad accompagnare un'altrettanto ottima birra artigianale (ne acquisto anche due bottiglie da portare a casa come souvenir). A pranzo siamo in 13, ci raggiungono anche Davidebia, Macho e CBR125_R che rivedo a distanza di una settimana dal motogiro della Lessinia.

Si riparte con destinazione camping passando per la piacevolissima strada della Valfloriana. Come battistrada abbiamo Davidebia, che conosce la strada a menadito, subito seguito da Macho (che nonostante la sosta forzata non ha perso lo smalto in sella) poi da Klaus e dal sottoscritto. Ci siamo divertiti!

Raggruppati nei pressi del lago di Lases, procediamo tranquilli fino alla statale della Valsugana e un po' più spediti (eufemismo...) da Strigno a Castello Tesino.

Giunti al campeggio e posate le moto è il tempo di un sano relax in piscina dove abbiamo sfruttato anche l'idromassaggio e il bagno turco.

In una combriccola ben assortita ci troviamo, abbondantemente prima dell'ora di cena, al bar e iniziamo con un paio di spritz. A tavola (in 10, pochi ma buoni) si fa replica di spritz con l'aperitivo offerto dal camping, e durante l'ottima cena tipica trentina il vino scorre piacevolmente. Caffé e "digestivo" e da lì in poi i miei ricordi si fanno un po' confusi

. Qualcuno narra di un altro paio di giri di Cirmolo in compagnia di una yogi (nel senso di praticante dello yoga, niente a che fare con l'orso) ospite del campeggio, ma non ci sono testimonianze attendibili

Quando ormai nel camping non c'è in giro più nessuno mi ritiro nel bungalow pure io a combattere contro il mal di testa causato dall'eccesso di alcool.

La mattina di domenica il tramestio nel bungalow mi sveglia, Klaus e Mirco si stanno già preparando per il rientro dovendo essere a casa presto. Facciamo colazione e guardiamo le previsioni. Sappiamo che prenderemo acqua, va capito quanta e dove

. Sembra che dalle parti della Speckstube, dove intendevamo pranzare sia prevista pioggia proprio a mezzogiorno. Un po' di indecisione e alla fine è il pessimismo a prevalere: tutti a casa

. Salutiamo quindi gli amici con la prospettiva di rivederci presto, più numerosi e sorretti dalla clemenza del meteo e mestamente ci mettiamo in viaggio verso le nostre dimore.
Con Maurizio, che abita a pochi km da me, decidiamo di fare strada insieme. Inizialmente il percorso più veloce verso casa, poi, incoraggiati da qualche timido raggio di sole puntiamo sulla Speckstube. Passiamo da Trento (volevo passare da Vigolo Vattaro ma mi sono perso l'uscita dalla superstrada

) quindi dai laghi di Santa Massenza e di Toblino. Giunti alle Sarche ci accorgiamo che arriveremmo troppo presto per il pranzo e, inoltre, il meteo non promette nulla di buono dalle parti del Garda. Decidiamo quindi di salire per la bella strada che conduce a Ponte Arche e da lì a Tione di Trento. Sulla salita da Tione di Trento a Sella Giudicarie, su un largo tornante a sinistra, succede il fattaccio: mi scivola l'anteriore e, senza quasi rendermene conto, mi trovo a terra, la moto ruota di 180° strisciando sull'asfalto e poi si ferma senza, fortunatamente, colpire alcunché

. Maurizio, dietro di me, si arresta e, verificato che fossi tutto intero (e lo ero), mi dà una mano a rimettere in piedi la moto che, sempre ringraziando la dea Fortuna, non ha gravi danni, solo graffi alla borsa laterale, al paramani e al carter dell'alternatore. Io mi rendo conto di aver preso una botta al costato ma di essere comunque in grado di guidare. Passato qualche minuto di "decompressione" mi rimetto in sella, scendiamo al lago di Idro, faccio le curve a sinistra con apprensione ma tutto sommato viaggio tranquillo

. A distanza di giorni non ho ancora ben capito cosa mi abbia fatto scivolare, probabilmente del gasolio sull'asfalto anche perché andavo piano, ero concentrato e non ero ad angoli di piega impossibili.
Ci fermiamo per un ultimo rifornimento di benzina a Idro, ero in riserva, e si decide di rientrare a questo punto per la strada più veloce. Nei pressi di Bergamo la pioggia inizia a scendere copiosa e mi devo fermare sotto un cavalcavia ad indossare la giacca dell'antipioggia (finora non era stata necessaria). A metà pomeriggio sono a casa dove trovo anche la sorpresa del garage allagato: la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo.

Nonostante il maltempo che non ci ha permesso di concludere degnamente il weekend alla Speckstube, anche questo evento Ting'avert è stato un successo: il piacere di ritrovarsi in moto con amici che vedi raramente (e pure con altri che vedi più spesso) nella splendida cornice delle Dolomiti, mangiando (e bevendo) bene e soprattutto passando due giorni in allegria, per me non ha uguali: a quando il prossimo?