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[nuove Harley-Davidson] Moto Made in USA...o cloni asiatici?

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15678413
15678413 Inviato: 14 Ago 2016 15:57
Oggetto: [nuove Harley-Davidson] Moto Made in USA...o cloni asiatici?
 

Buongiorno a tutti, oggi vi scrivo per esporvi una mia perplessità (spero sciocca e facilmente verificabile): dove vengono prodotte le moto che vediamo?

Mi spiego meglio: sono da sempre molto attratto da Harley Davidson e Indian, ed ho sempre creduto che queste moto fossero progettate, fabbricate ed assemblate negli Stati Uniti.
Leggendo tuttavia alcuni articoli, ho scoperto che alcune Harley vengono prodotte in India, e non in America!
Leggendo meglio ho capito che gli stabilimenti indiani, non soltanto producono la Street 500 e 750 (anche per l'Europa!) ma assemblano anche altri modelli, in teoria dedicati al mercato asiago, come le Sportster...
Nel contempo ho scoperto che le Indian vengono prodotte a Spirit Lake, nell'Iowa, insieme alle Victory. Tuttavia leggendo un articolo, mi sembra di aver capito che in realtà una parte della produzione (Polaris è un colosso internazionale) è stata spostata fuori dagli Stati Uniti.

Ora, non ho nulla contro gli stabilimenti indiani o cinesi, e sono sicuro che la qualità costruttiva sarà la medesima. Tuttavia il problema per queste moto riguarda a mio avviso l'originalità del prodotto...che di fatto ne giustifica il prezzo. In altre parole, se spendo 15.000€ per un'Harley o una Indian, voglio mettermi nel garage una moto Americana al 100%, non un clone made in China o India...

È quindi possibile capire all'acquisto, se il prodotto che andiamo a scegliere dal concessionario, sia realmente Made un USA oppure no?...

Voi cosa ne pensate?
 
15678433
15678433 Inviato: 14 Ago 2016 17:24
 

Se in giro vedi una Yamaha pre 2010, molto probabilmente è stata fatta in Brianza.

Compri un BMW C600 perché credi nell'inossidabile qualità teutonica? Peccato che praticamente sia un Kymco rimarchiato.

Sei in vacanza negli States, vedi una MV Agusta e ti esalti pensando che sia arrivata addirittura da oltreoceano? Hai perfettamente ragione... ma probabilmente sbagli oceano, visto che al 90% viene dall'India. Sempre che non abbia fatto una semplice transvolata dal Brasile.

Un tuo amico fanboy che disprezza tutto ciò che è made in Italy, compra a suo figlio quattordicenne una TZR o una DT perchè "le jappe sono meglio punto e basta"? Uh uh... vagli a dire che sotto quei mezzi c'è un propulsore Minarelli.

Hai paura che con l'acquisizione di Pirelli da parte dei cinesi smettano di produrre gomme in Italia e di conseguenza la qualità cali? Vai sereno, tanto non le facevano in Italia neanche prima, lo stabilimento principale della produzione moto è in Germania.

E così via... La nazionalità del marchio non c'entra un accidente con il paese di produzione, ognuno produce dove più gli conviene. Se vuoi essere sicuro di un prodotto al 100% made in USA, vai lì e ti fai fare un chopper su misura da una delle tante officine che ti costruiscono una moto a colpi di tornio, saldatore e flex. Sperando che non ti mettano di soppiatto un carburatore Mikuni icon_smile.gif
 
15678439
15678439 Inviato: 14 Ago 2016 17:53
 

Che la H.D. street 750 fosse prodotta in India non è certo un mistero e secondo me se ne accorgerebbe anche un occhio non esperto.... le finiture e la qualità costruttiva per me non sono a livello delle altre H.D ma non solo anche se guardiamo marchi meno blasonati ed economici io non la consiglierei mai!!! Il fatto che dici che anche la serie Sportster non lo mai sentito personalmente.... ma nell'ottica delle economie di scala essendo un modello non particolarmente costoso potrebbe ancora starci se il risultato non è cosi evidente come in altre moto, certo che delusione !!
Per me possono farlo tranquillamente ma dovrebbero dirlo chiaramente e abbassare il prezzo di listino almeno... il problema e chissà quanta componentistica delle nostre moto arriva da questi mercati emergenti e mira all'affidabilità delle nostre moto, in questo caso non lo sapremo mai almeno finchè non si rompe... ma ultimamente questi tarocchi sembrano all'ordine del giorno.. ma se uno lo sa e all'interno dello stesso marchio vi sono prodotti di serie A e B è c'è ancora possibilità di spesa e scelta và ancora bene il problema e quando tutti faranno cosi per qualsiasi tipologia e spesa di moto...
 
15678460
15678460 Inviato: 14 Ago 2016 18:49
 

anche diverse honda sono prodotte in abruzzo ma la qualità globale rimane quella chiesta dai giapponesi. con la cina/india nutro ancora forti dubbi ma non è detto che in un futuro prossimo non riescano anche loro a creare una generazione di operai tecnici scolarizzati in grado di garantire gli stessi standard di noi "paesi del primo mondo".
TommyTheBiker ha scritto:

Sei in vacanza negli States, vedi una MV Agusta e ti esalti pensando che sia arrivata addirittura da oltreoceano? Hai perfettamente ragione... ma probabilmente sbagli oceano, visto che al 90% viene dall'India. Sempre che non abbia fatto una semplice transvolata dal Brasile.

ma questa dove l'hai sentita? finora fanno tutto a casa loro. hanno detto che assembleranno le moto per l'india direttamente in loco ma i pezzi saranno inviati dalla casa madre. forse hai confuso marchio.
 
15678474
15678474 Inviato: 14 Ago 2016 19:47
 

Link a pagina di Mvagusta.com
Citazione:
Tutta la gamma è prodotta in collaborazione con DAFRA Ltd nello stabilimento di Manaus [in Brasile, appunto - ndT] che, dal 2011, assembla le moto in CKD (Complete Knock Down/Kit Parti sciolte) per la MV Agusta


Sì ok, i brasileiros le montano e basta, gli arrivano i kit di montaggio già fatti, non progettano e non producono nulla. Ma sai che secondo parecchie normative (inclusa quella italiana) se prendi pezzi fatti all'estero e li assembli a Nonsodove, ci puoi comunque schiaffare un'etichettozza "made in Nonsodove"? Così per dire, eh.

Intendiamoci, non ho intendo denigratorio verso nessuno dei marchi citati. Né di una nazionalità particolare. E per quanto mi riguarda, "fatto in c**o al mondo" non significa automaticamente che faccia schifo, né "fatto nel Primo Mondo" significa automaticamente che sia fatto bene.

Volevo solo porre l'accento sul fatto che nazionalità del brand e luogo di produzione non sono per forza direttamente collegati. Anche perché affibbiare a un brand una nazionalità precisa è spesso una questione di lana caprina, considerando che spesso se il "cuore" è in un posto, gli stabilimenti sono in un altro, la sede legale in un terzo posto e quella fiscale è in un altro ancora.
 
15678487
15678487 Inviato: 14 Ago 2016 20:49
 

TommyTheBiker ha scritto:
Link a pagina di Mvagusta.com

Volevo solo porre l'accento sul fatto che nazionalità del brand e luogo di produzione non sono per forza direttamente collegati. Anche perché affibbiare a un brand una nazionalità precisa è spesso una questione di lana caprina, considerando che spesso se il "cuore" è in un posto, gli stabilimenti sono in un altro, la sede legale in un terzo posto e quella fiscale è in un altro ancora.


Credo che il punto sia esattamente questo: per te non sono collegati, ma per altri assolutamente sì!!!
Diciamolo chiaramente, uno non acquista un'Harley perché va meglio di una Yamaha o perché è rifinita meglio!...se parliamo di moto sportive, o comunque caratterizzate da certi contenuti tecnologici, ti potrei anche dare ragione, ma qui conta l'originalità del marchio!

Tra un'Harley fabbricata in India ed una del tutto identica prodotta a Milwaukee (per assurdo, visto che le producono in altri stati dell'Unione) quale sceglieresti???

Io non avrei alcun dubbio...
 
15678492
15678492 Inviato: 14 Ago 2016 21:19
 

blackbetty ha scritto:
Credo che il punto sia esattamente questo: per te non sono collegati, ma per altri assolutamente sì!!!
NON sono collegati PUNTO, perché praticamente nessuno produce più al 100% in loco, con materiali al 100% locali, senza avere anche solo indirettamente "padroni" stranieri e così via. Salvo rarissime eccezioni.

Poi uno può preferire un marchio ad un altro per la sua storia, per il prestigio e tanti altri motivi, e questo ci sta. Qualcuno può anche preferire un marchio semplicemente perché è stato fondato e ha operato a lungo in una certa nazione, cosa che francamente non capisco ma va bene, ci può stare.

Ma se qualcuno crede "compro X così ho un prodotto al 100% made in..., fatto al 100% da operai che vivono e lavorano in...", beh, nel 2016 è solo una pia illusione. Quasi sempre, almeno.

blackbetty ha scritto:
Tra un'Harley fabbricata in India ed una del tutto identica prodotta a Milwaukee (per assurdo, visto che le producono in altri stati dell'Unione) quale sceglieresti???
DEL TUTTO identica, dal primo all'ultimo bullone? Tanto che se le metti sotto il naso di un esperto non ti distingue l'una dall'altra? Quella che costa meno, qualsiasi delle due sia.
 
15678508
15678508 Inviato: 14 Ago 2016 22:08
 

No, no aspetta: "non sono collegati PUNTO" lo dici tu, e non puoi imporre la tua opinione ad altri. Quindi, almeno per rispetto del tuo interlocutore, ti inviterei a moderare i toni.

Detto ciò, ti ripeto che (mia modestissima opinione) acquistare una moto come Harley Davidson, significa acquistare un simbolo, un'icona del motociclismo americano. Pertanto se mi permetti, vorrei acquistare una moto prodotta e progettata negli USA.

Ovviamente parlo di quelle componenti che rappresentano l'anima della moto, come telaio, motore...oltre all'assemblaggio, per me fondamentale che sia fatto in USA.

TommyTheBiker ha scritto:
DEL TUTTO identica, dal primo all'ultimo bullone? Tanto che se le metti sotto il naso di un esperto non ti distingue l'una dall'altra? Quella che costa meno, qualsiasi delle due sia.


Per quale motivo una delle due dovrebbe costare di meno???

E per quale motivo ti chiedi se siano indistinguibili???

....dalla tua risposta mi viene da pensare che anche se esattamente identiche (anche nel prezzo) a parte una targhetta con scritto Made in USA e Made in India...anche tu sceglieresti la prima!!!
 
15678520
15678520 Inviato: 14 Ago 2016 22:50
 

blackbetty ha scritto:
No, no aspetta: "non sono collegati PUNTO" lo dici tu, e non puoi imporre la tua opinione ad altri. Quindi, almeno per rispetto del tuo interlocutore, ti inviterei a moderare i toni.
Ma non è una opinione: è un fatto. Esistono delle aziende storicamente di una certa nazionalità, che però producono anche al di fuori di tale nazione? Sì, e ti ho fatto parecchi esempi mi pare.

Non penso sia una rivelazione così sconvolgente e mi auguro che nessuno ci resti male per questo... che c'è di sbagliato nel dirlo?

blackbetty ha scritto:
Per quale motivo una delle due dovrebbe costare di meno???

E per quale motivo ti chiedi se siano indistinguibili???
Perché il pensiero comune è che, se si produce in India, in Cina, in Bananaland, allora la qualità cala. Pensiero comune che talvolta è vero, verissimo.

E dato che per me la qualità di una moto conta, prima di scegliere tra le due guardo se una ha delle magagne in più rispetto all'altra. Se sono equivalenti come qualità, baso la mia scelta su altro. Il punto immediatamente successivo nella lista sono i soldi: sono ugualmente valide, ma una costa meno? Mi prendo quella più economica. Costano uguale? Bene, sceglierò sulla base di altri fattori.

blackbetty ha scritto:
dalla tua risposta mi viene da pensare che anche se esattamente identiche (anche nel prezzo) a parte una targhetta con scritto Made in USA e Made in India...anche tu sceglieresti la prima!!!
Beh, certo. Se non cambia niente niente niente, se sono praticamente la stessa identica moto e cambia solo la targhetta, ha più senso prendere quella un più legata alla nazione simbolo di quel marchio.

Ma la rilevanza della nazionalità nella scelta di una moto, per me finisce lì. Perché? Perché appunto comprare una moto di una Casa che è nata nella nazione X non significa automaticamente comprare un prodotto realizzato nella nazione X, non significa automaticamente foraggiare operai della nazione X, e così via... e quindi tenere in elevata considerazione tale parametro per me non ha senso (e questa sì, è una opinione che ognuno è libero di condividere o meno)
 
15678539
15678539 Inviato: 14 Ago 2016 23:31
 

Permettimi di obiettare: il fatto che tu abbia citato molti esempi NON SIGNIFICA che non cambi, anzi l'autenticità di un prodotto passa anche dal luogo di produzione...non a caso noi stessi basiamo un'intero business sul Made in Italy!

Quando dici che ciò che conta del marchio è la sua storia e non il luogo di produzione, ma a mio parere sbagli: la storia di un marchio passa anche attraverso le sue origini e dunque a dove ha prodotto le motociclette...

Non a caso lo stabilimento di Milwaukee è diventato un simbolo...

Inoltre poi tu poni la questione sulla qualità del prodotto, mentre per me la questione è ancora più sottile: il fascino di un'Harley prodotta negli USA non è paragonabile a quello di una moto identica prodotta in India....

...se non ci credi, prova ad immaginare una Ferrari Made in China, e priva a chiedere ai possessori di quelle auto, se per loro non cambierebbe nulla.

È solo una mia opinione, ma l'originalità e il fascino di un prodotto non dipendono solo dalla targa del marchio.

Luca
 
15678547
15678547 Inviato: 14 Ago 2016 23:45
 

TommyTheBiker ha scritto:

Beh, certo. Se non cambia niente niente niente, se sono praticamente la stessa identica moto e cambia solo la targhetta, ha più senso prendere quella un più legata alla nazione simbolo di quel marchio.


Lo stesso legame marchio-nazione lo riconosci anche tu, magari dai meno importanza di quanta ne dia io, ma il fatto che al giorno d'oggi la maggior parte dei prodotti non siano fatti nel paese di origine del marchio, non significa che sia un aspetto trascurabile...specie per marchi come Harley che proprio su un'immagine legata allo spirito USA, ha costruito la sua storia...

Ps: comunque dal numero di telaio si può determinare il luogo di produzione.
 
15678623
15678623 Inviato: 15 Ago 2016 8:16
 

blackbetty ha scritto:
Detto ciò, ti ripeto che (mia modestissima opinione) acquistare una moto come Harley Davidson, significa acquistare un simbolo, un'icona del motociclismo americano. Pertanto se mi permetti, vorrei acquistare una moto prodotta e progettata negli USA.


Concordo, anche alla luce di un altro aspetto mica tanto secondario : il prezzo!

Proponi mezzi che costano un 30-40% in più rispetto alla concorrenza motivandolo con la storia, la provenienza, il mito... e poi vai a cercare lo stabilimento in giro per il mondo dove ti costa meno produrle?

Mi sa molto da presa per i fondelli!
Se punti su un immagine fatta di esclusività e tradizione (=legata al territorio di origine) non scappi, oppure allinei i tuoi listini (più o meno) a quelli degli altri che hanno le stesse politiche produttive.

E' come se un consumatore americano spendesse 50$ per un pezzo di Parmareggio e scoprisse che è fatto in Argentina.
 
15678634
15678634 Inviato: 15 Ago 2016 9:29
 

Faustwald ha scritto:
Concordo, anche alla luce di un altro aspetto mica tanto secondario : il prezzo!

Proponi mezzi che costano un 30-40% in più rispetto alla concorrenza motivandolo con la storia, la provenienza, il mito... e poi vai a cercare lo stabilimento in giro per il mondo dove ti costa meno produrle?

Mi sa molto da presa per i fondelli!
Se punti su un immagine fatta di esclusività e tradizione (=legata al territorio di origine) non scappi, oppure allinei i tuoi listini (più o meno) a quelli degli altri che hanno le stesse politiche produttive.

E' come se un consumatore americano spendesse 50$ per un pezzo di Parmareggio e scoprisse che è fatto in Argentina.


Esattamente!!!!!

La storia che ciò che conta è l'idea mi sembra una storpiatura atta a giustificare prezzi esagerati per prodotti fatti al risparmio!

Come se comprassi una sciarpa Made in Italy, fatta in India: cosa me ne frega che il design sia italiano? Io voglio (e pago!...) per avere un prodotto fatto da sarti italiani, con tutto il rispetto per quelli indiani!

E tanto per la cronaca, ecco un video della Indian Motorcycles in cui mostra l'originalità delle sue moto, assemblate a Spirit Lake...rievocando la storia e lo spirito americano...

Link a pagina di M.youtube.com
 
15678682
15678682 Inviato: 15 Ago 2016 12:49
 

Blackbetty, non ci stiamo capendo.

Quello che sto dicendo da quattro post è che se compri una moto di un marchio che è storicamente legato a una certa nazione, NON è automaticamente detto che la moto che ti porti a casa sia automaticamente proveniente da tale nazione. E che è ormai normale che sia così, e stupirsene ha poco senso. Punto.

Che ha che non va in questo fatto?
 
15678701
15678701 Inviato: 15 Ago 2016 13:40
 

Ho capito il tuo punto di vista e purtroppo ti devo dare ragione, nel senso che molte componenti sono ormai prodotte altrove...

...tuttavia a differenza tua, per me è fondamentale che un prodotto sia come me lo immagino, e se voglio mettermi in garage una moto americana, pretendo che telaio e motore siano Made in USA!...e pure che la moto sia assemblata ed esca da uno stabilimento americano e non indiano!

Ripeto, PER ME è fondamentale, capisco che a te non importi acquistare un'Harley Made in Brasile, o India...ma a me importa eccome, pago per un prodotto statunitense e voglio un prodotto USA.

Fortunatamente dal numero di telaio e motore, è possibile capire queste caratteristiche, a cui do grande importanza. Tanto quanto se non di più del marchio stesso...

E fortunatamente molte Harley sono ancora prodotte in USA!!!

Non vedo cosa ci sia di errato nel mio ragionamento che da importanza anche al luogo di produzione....se per te non è di fondamentale importanza, non ho nulla da dire...A me però importa eccome!
 
15678730
15678730 Inviato: 15 Ago 2016 15:47
 

Vorrei precisare che dal numero di telaio non si può risalire dove la moto viene assemblata.

Fa fede dove il marchio ha la sua sede icon_wink.gif individuabile come prima lettera del telaio, esempio personale possiedo una Benelli al 100% cinese, ma molto astutamente il marchio la sede è rimasta a
Pesaro quundi la prima lettera del telaio è Z= Italia.....per HD sarà in questo caso un numero 1anche se assemblata prodotta progettata su Marte....tutto questo non aiuta....anzi icon_rolleyes.gif
 
15678960
15678960 Inviato: 16 Ago 2016 10:43
 

fabrifax ha scritto:
Vorrei precisare che dal numero di telaio non si può risalire dove la moto viene assemblata.

Fa fede dove il marchio ha la sua sede icon_wink.gif individuabile come prima lettera del telaio, esempio personale possiedo una Benelli al 100% cinese, ma molto astutamente il marchio la sede è rimasta a
Pesaro quundi la prima lettera del telaio è Z= Italia.....per HD sarà in questo caso un numero 1anche se assemblata prodotta progettata su Marte....tutto questo non aiuta....anzi icon_rolleyes.gif


Sicuramente avrai ragione tu, ma ho letto che in Nord America sono molto più rigorosi che in Europa. Il codice VIN (sul telaio) è costituito da 17 lettere/numeri di cui l'undicesimo indica il luogo dello stabilimento da cui è uscita la moto, Harley Davidson ad esempio utilizza le lettere:

Y o B = York, PA, USA
K o C = Kansas City, MO, USA
D = H-D Brazil-Manaus, Brazil (CKD)
N = Haryana India

Poi certamente molte parti saranno prodotte altrove ma almeno la moto che compri sarà uscita da uno di questi stabilimenti
 
15680128
15680128 Inviato: 18 Ago 2016 18:01
 

blackbetty ha scritto:
...tuttavia a differenza tua, per me è fondamentale che un prodotto sia come me lo immagino, e se voglio mettermi in garage una moto americana, pretendo che telaio e motore siano Made in USA!
Comprendo, ma per me ha poco senso intestardirsi così: se anche le fanno lì, molto probabilmente avranno qualche componente fatto all'estero (perché produrre TUTTO in casa è quasi impossibile, perché magari così risparmiano, perché boh).

Poi certo, a me farebbe molto piacere sapere che la moto o l'auto dei miei sogni sono uscite da dove ha la sede iconica, piuttosto che da uno stabilimento chissà dove... Ma conoscendo le logiche di mercato moderne, se così non fosse, eh pace.

Se mi passi il paragone, è come dire "voglio solo moto nuove perché voglio essere il primo a metterci il sedere sopra": in realtà il sedere ce l'ha messo anche il meccanico nel giro di prova di preconsegna (obbligatorio), l'addetto allo showroom che l'ha portata dal furgone al salone e non aveva voglia di spingere, il dipendente che "ah ma questa è la nuova XYZ? vediamo come ci si sta sopra"... non so se rendo l'idea.

blackbetty ha scritto:
Sicuramente avrai ragione tu, ma ho letto che in Nord America sono molto più rigorosi che in Europa
Dato che la moto è omologata EU, deve avere il numero di telaio con formato europeo. Poi non so se abbia anche quello statunitense...
 
15680142
15680142 Inviato: 18 Ago 2016 18:45
 

[quote="TommyTheBiker"#15680128]
blackbetty ha scritto:
Poi certo, a me farebbe molto piacere sapere che la moto o l'auto dei miei sogni sono uscite da dove ha la sede iconica, piuttosto che da uno stabilimento chissà dove... Ma conoscendo le logiche di mercato moderne, se così non fosse, eh pace.


Bene, allora diciamolo che non vendono più il "sogno americano" ma una moto progettata (forse?) in USA e fatta dove costa meno in giro per il mondo.
A questo punto però mettano la Sportster a 7.000 euro non più oltre i 10, perchè la differenza che il loro marketing usa per valorizzare quel gap viene a mancare.

Non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena.
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15680239
15680239 Inviato: 18 Ago 2016 22:17
 

Faustwald ha scritto:
A questo punto però mettano la Sportster a 7.000 euro non più oltre i 10, perchè la differenza che il loro marketing usa per valorizzare quel gap viene a mancare.
E perché? Se c'è gente che compra comunque, sarebbero scemi a rinunciare a dei guadagni.

Anzi: ammettendo di avere a listino moto "di serie B" (passatemi il termine, che non vuole essere spregiativo, ma solo per capirci facilmente) l'immagine del marchio ne risentirebbe, facendo calare le vendite.

Nah, è meglio che la situazione resti così: finché l'illusione regge, il cliente sborsa soldi contento perché crede che le sue aspettative non siano state deluse, i portafogli di qualche magnate si incicciottiscono ulteriormente e una nutrita schiera di operai in giro per il mondo ha di che sfamare le proprie famiglie. Tutti felici, insomma.

Ti sembra un comportamento poco etico? Beh, se ci pensi bene, il vendere qualcosa a più del suo reale valore è l'essenza stessa del commercio. Senza questo "comportamento poco etico", saremmo ancora al baratto o quasi.

PS: ovviamente è un discorso generale, riferito a tutte le Case (anzi, a tutte le umane attività svolte per profitto)
 
15680399
15680399 Inviato: 19 Ago 2016 10:24
 

TommyTheBiker ha scritto:
Nah, è meglio che la situazione resti così: finché l'illusione regge, il cliente sborsa soldi contento perché crede che le sue aspettative non siano state deluse, i portafogli di qualche magnate si incicciottiscono ulteriormente e una nutrita schiera di operai in giro per il mondo ha di che sfamare le proprie famiglie. Tutti felici, insomma.


E' proprio così, dissento invece sul resto : il fine del commercio è generare guadagno nella giusta misura, non inc***re i clienti.
Ci sono delle medie che il mercato detta, per andare oltre devi dare al consumatore qualcosa in più che motivi l'eborso superiore.

Se questo è reale bene, se è "un illusione" come dici tu non lo trovo corretto.

Ma l'harleysta medio lo è per "religione" (oppure per "moda") e per questo difenderebbe il marchio contro tutto e contro tutti, anche se spostassero la fabbrica e la sede a Papua.
Pagano cifre (IMHO) altissime e poi ti senti dire "usare la moto tutti i giorni per andare a lavoro, ma che scherzi? Sono km inutili" oppure "poi me la rubano o la graffiano".
In effetti quando paghi qualcosa tanto tendi a "preservarla", è ovvio e umano.

Lo stesso modo di vivere il marchio come una fede lo trovi nei patiti della Golf, che davanti al dieselgate sono andati avanti a comprare VW come se nulla fosse, anzi sostenendo che era il miglior marchio del mondo, che lo facevano tutti, bla bla bla.

Io appartengo invece a quella categoria che guarda. valuta e acquista mettendo a confronto ciò che il mercato offre.
La fede la tengo per altri ambiti.
rotfl.gif
 
15680414
15680414 Inviato: 19 Ago 2016 10:58
 

TommyTheBiker ha scritto:
Dato che la moto è omologata EU, deve avere il numero di telaio con formato europeo. Poi non so se abbia anche quello statunitense...


No, il telaio esce con il codice VIN: un codice di 17 cifre che è presente sui prodotti americani. Quindi se acquisti un'Harley (tanto per fare un esempio) da quel numero saprai anno, mese, numero seri del modello, mercato a cui è destinato e anche l'ubicazione dello stabilimento dove è stata assemblata la moto che hai nel garage.

Mi sembra una bellissima cosa, altrimenti si tratterebbe di una frode bella e buona. Il cliente deve avere il diritto di sapere che prodotto acquista e dov'è stato fatto (o assemblato...) . Inoltre un codice simile esiste anche per il motore...e dunque, anche in questo caso è possibile capire da quale stabilimento sia uscito.


Non è una questione di fede (che per me non esiste anche in altri contesti) ma di rispetto e trasparenza nei confronti di chi compra le tue moto. Che poi al cliente interessino o meno certi dettagli, non deve essere rilevante.
 
15680662
15680662 Inviato: 19 Ago 2016 19:42
 

Faustwald ha scritto:
E' proprio così, dissento invece sul resto : il fine del commercio è generare guadagno nella giusta misura, non inc***re i clienti.
Ma infatti mica ti truffano, truffare è quando sulla brochure ti dicono che è una moto con 200 cavalli e che fa i 300 orari e poi è un chiodo apocalittico.

Le specifiche tecniche dichiarate sono rispettate? Sì. Il logo sulla moto è quello che ti è stato promesso? Sì. È passata per stabilimenti ufficiali della Casa? Sì. E allora non ti stanno inchiappettando: ti stanno vendendo una moto fatta esattamente come dichiarato. Se poi "la gente" a quel logo solitamente ci associa determinate cose, beh, è un altro discorso.

Certo è che non ci possono poi ficcare un adesivozzo con su scritto "proudly&entirely made in the U.S.A"; quella sì, sarebbe una truffa.

Faustwald ha scritto:
Io appartengo invece a quella categoria che guarda. valuta e acquista mettendo a confronto ciò che il mercato offre.
La fede la tengo per altri ambiti.
Idem, motivo per cui non capisco il perché scandalizzarsi di certe cose...

Io ho una GSX-R del 2001. Non è del 2001 perché sono povero e non posso prendermi una moto nuova di trinca, è del 2001 perché volevo certe caratteristiche che le serie precedenti e successive della GSX-R non hanno. Ho scelto questo esatto modello perché corrispondeva a ciò che cercavo in una moto; detto questo, che sia fatta ad Hamamatsu o meno francamente non me ne frega nulla. Anzi, sinceramente non mi importa neanche che sia una Suzuki, perché sul serbatoio anziché una S ci fosse stato uno scudetto, un'ala, un leone o tre diapason me la sarei comprata ugualmente. Io guardo la moto in sé, non marchi marchini marchietti, "grande storia" e balle varie.

So bene che non tutti la pensano come me e rispetto la loro opinione, ma che non si pretenda di piegare il mercato a fattori del tutto soggettivi.

Faustwald ha scritto:
In effetti quando paghi qualcosa tanto tendi a "preservarla", è ovvio e umano.
Qua si va un po' off topic, quindi concedimi una dichiarazione-lampo e poi chiudiamo la parentesi: dire "compro una moto, ma non la uso perché vale tanto e se la uso poi si rovina" è come sposarsi una straf**a ancora vergine e non combinarci mai niente perché "poi si rovina"... almeno, io la vedo così.

blackbetty ha scritto:
Mi sembra una bellissima cosa, altrimenti si tratterebbe di una frode bella e buona. Il cliente deve avere il diritto di sapere che prodotto acquista e dov'è stato fatto (o assemblato...) .
Di nuovo: no, non è una frode; lo è se dichiari il falso, qua nessuno sta dichiarando il falso, è la gente che ha false aspettative, è diverso.

Sono però d'accordo che sia doveroso dare all'acquirente i mezzi per verificare vita, morte e miracoli della propria moto. I mezzi, però, non un cartello formato gigante con su scritto "io sono nata in America", "io in Pakistan", "io a Fanc***landia"... quello, se lo mettono ok, bravi bene bis clapclap, se non lo mettono pace: se ti interessa le info te le cerchi.
 
15680690
15680690 Inviato: 19 Ago 2016 21:17
 

TommyTheBiker ha scritto:


....Se poi "la gente" a quel logo solitamente ci associa determinate cose, beh, è un altro discorso.

...Certo è che non ci possono poi ficcare un adesivozzo con su scritto "proudly&entirely made in the U.S.A"; quella sì, sarebbe una truffa.

...Idem, motivo per cui non capisco il perché scandalizzarsi di certe cose...

...detto questo, che sia fatta ad Hamamatsu o meno francamente non me ne frega nulla.


Per prima cosa, se mi permetti, una Suzuki non è una Harley Davidson e i criteri di originalità sono sostanzialmente differenti. Se ci si scandalizza, è per un malinteso che potrebbe crearsi tra chi compra una moto e chi la produce: tu potrai anche non scandalizzarti e non interessarti su dov'è stata costruita la tua moto, in quanto interessato alla qualità costruttiva e alla tecnica, tuttavia ti ripeto, una Suzuki non è un Harley Davidson.

Pertanto, visto che Per alcuni appassionati del marchio americano l'originalità, intesa anche per quanto riguarda il luogo di costruzione, conta quanto la qualità stessa, non dirmi dov'è la moto è fatta risulta una grave mancanza.




TommyTheBiker ha scritto:


blackbetty ha scritto:
Mi sembra una bellissima cosa, altrimenti si tratterebbe di una frode bella e buona. Il cliente deve avere il diritto di sapere che prodotto acquista e dov'è stato fatto (o assemblato...) .


Di nuovo: no, non è una frode; lo è se dichiari il falso, qua nessuno sta dichiarando il falso, è la gente che ha false aspettative, è diverso.


Di nuovo ti correggo, se spendo 20.000 € per una moto, devo poter essere in grado di sapere con certezza dove questa è stata costruita. Specie se il marchio in questione basa buona parte della sua immagine sul suo paese di origine.

Infatti, ho detto che è una bellissima cosa poter ottenere queste informazioni, la tuffa consisterebbe nel non poterle ottenere. Si tratta di una questione di trasparenza che non costa nulla se per l'appunto non c'è nulla da nascondere.
 
15680721
15680721 Inviato: 19 Ago 2016 23:17
 

TommyTheBiker ha scritto:

Sono però d'accordo che sia doveroso dare all'acquirente i mezzi per verificare vita, morte e miracoli della propria moto. I mezzi, però, non un cartello formato gigante con su scritto "io sono nata in America", "io in Pakistan", "io a Fanc***landia"... quello, se lo mettono ok, bravi bene bis clapclap, se non lo mettono pace: se ti interessa le info te le cerchi.


Di nuovo non sono d'accordo: l'informazione devono potermela dare loro, se gliela chiedo, e deve essere facilmente verificabile, con assoluta certezza.
Certo, nessuno obbliga loro a rendere la ricerca facile, ma si tratta di trasparenza ed onestà nei confronti dei loro clienti. Se rendono difficile tale indagine, significa che non sono onesti venditori...
 
15681070
15681070 Inviato: 20 Ago 2016 17:18
 

blackbetty ha scritto:
Per prima cosa, se mi permetti, una Suzuki non è una Harley Davidson
Permettiti pure, mica mi ferisci.

Non è questione di Suzuki o Harley, io lo penso di qualsiasi marchio, pure quelli "blasonati" tipo Ducati. Difatti nel mio futuro motociclistico vedo ugualmente probabili moto di Aprilia, Yamaha, Ducati e Honda. Perché a me del marchio sul serbatoio frega meno di zero. Ho anche io simpatie e antipatie eh, ma se una moto è valida è valida e se è un cesso è un cesso, e nessun marchio mi farà pensare diversamente di lei.

E perché questo? Perché ormai la storia del "compro un marchio di tale nazionalità = ho un prodotto fatto al 100,00% in tale nazione" è una chimera, è una logica morta da alcuni decenni. Per questo non comprendo chi casca dal pero come se fosse una novità avere moto di una Casa statunitense fatte fuori dagli USA e con pezzi non americani, anche solo in parte (e dico "statunitense" perché qua si parla di HD, ma vale per tutti).

blackbetty ha scritto:
Per alcuni appassionati del marchio americano l'originalità, intesa anche per quanto riguarda il luogo di costruzione, conta quanto la qualità stessa
Che si mettano il cuore in pace. Siamo nel 2016, non nel '76. Globalizzazione significa anche questo. E andrà solo "a peggiorare", dal loro punto di vista.

blackbetty ha scritto:
Infatti, ho detto che è una bellissima cosa poter ottenere queste informazioni, la tuffa consisterebbe nel non poterle ottenere. Si tratta di una questione di trasparenza che non costa nulla se per l'appunto non c'è nulla da nascondere.
Ma hai detto tu stesso che il VIN c'è, no? Quindi dove sta il problema?

PS: consiglio un giretto in questo topic... come vedete, cambia il continente e cambia la Casa, ma le logiche sono le stesse. Qualcosa vorrà dire.
icon_arrow.gif Ducati Scrambler [2015] [dove la producono?]
 
15681092
15681092 Inviato: 20 Ago 2016 17:54
 

TommyTheBiker ha scritto:
Che si mettano il cuore in pace. Siamo nel 2016, non nel '76. Globalizzazione significa anche questo. E andrà solo "a peggiorare", dal loro punto di vista.


Tommy, siamo d'accordo, ma c'è un aspetto mica da poco (scritto più volte) sul quale continui a sorvolare alla grande.

Te lo banalizzo : se tu mi chiedi il 40% in più dicendomi che compro il sogno americano, la storia, la tradizione ecc. ecc. poi non posso scoprire che tu quoque Brute hai la fabbrica in India.
Hai vestito un prodotto di un determinato fascino estremamente localizzato, poi delocalizzi?

Chiaro il concetto?

Non siamo nel '76 è vero, ma allora adegua la tua politica di marketing e anche il prezzo.

Francamente non mi pare che Ducati celebri il mito e primato italiano in ogni dove, così c'è poco da obiettare se produce fuori.
Certo da italiani fa male vedere know-how e posti di lavoro che se ne vanno, ma questo è un altro discorso.
 
15681169
15681169 Inviato: 20 Ago 2016 20:47
 

Faustwald ha scritto:
Te lo banalizzo : se tu mi chiedi il 40% in più dicendomi che compro il sogno americano, la storia, la tradizione ecc. ecc. poi non posso scoprire che tu quoque Brute hai la fabbrica in India.
Il punto è che nessuno ti dice nero su bianco che stai comprando il sogno americano, la tradizione ecc; semplicemente vedi lo scudo con la barra e TU gli attribuisci quei significati. È ben diversa la cosa.

Come ho detto prima: se loro ci ficcano un adesivo con su scritto "proudly made in the U.S.A." hai ogni ragione del mondo ad arrabbiarti; così no, sei solo te che hai tratto una conclusione affrettata e hai ragionato per preconcetti ("è americana? La fanno in America!").

Che poi questi preconcetti siano diffusissimi e le Case ci lucrino sopra alla grandissima è indubbio, ma lo farei anche io al posto loro... Alla gente piace credere certe cose, io non infrango la legge (è scritto chiaro che producono pure all'estero no?), ti do pure gli strumenti per vedere dove è fatta la tua moto quindi mi sento a posto con la coscienza, che male c'è?
 
15681614
15681614 Inviato: 21 Ago 2016 22:36
 

TommyTheBiker ha scritto:
Il punto è che nessuno ti dice nero su bianco che stai comprando il sogno americano, la tradizione ecc; semplicemente vedi lo scudo con la barra e TU gli attribuisci quei significati. È ben diversa la cosa.

Come ho detto prima: se loro ci ficcano un adesivo con su scritto "proudly made in the U.S.A." hai ogni ragione del mondo ad arrabbiarti; così no, sei solo te che hai tratto una conclusione affrettata e hai ragionato per preconcetti ("è americana? La fanno in America!").

Che poi questi preconcetti siano diffusissimi e le Case ci lucrino sopra alla grandissima è indubbio, ma lo farei anche io al posto loro... Alla gente piace credere certe cose, io non infrango la legge (è scritto chiaro che producono pure all'estero no?), ti do pure gli strumenti per vedere dove è fatta la tua moto quindi mi sento a posto con la coscienza, che male c'è?



Ascolta, puoi raccontartela come vuoi, ma SAI BENISSIMO che in certi contesti il luogo di produzione è strettamente collegato alla tradizione. Quindi se mi permetti queste caratteristiche contano eccome...tant'è che ti propinano video in cui ti fanno edere moto assemblate in USA non in Indonesia...

Il non dire direttamente che una moto è stata ultimata (solo tu parli delle componenti secondarie) in un altro paese, genera un malinteso, e per quanto possa essere un dovere dell'acquirente sincerasi dell'originalità del prodotto che compra, il non rendere immediata quest'informazione non è un comportamento leale.

Che poi non sia legalmente scorretto, questo è un altro discorso, di cui a me non interessa, in quanto non sono un avvocato. Ma il concetto è semplice: se tu non ti sbatti a verificare i codici su motore e telaio (il codice VIN non lo conoscevi neppure tu mi sembra) è facile arrivare a conclusioni errate, che quadra caso favoriscono le tasche della casa e non dell'acquirente.

La cosa che mi fa specie è che tu sei il primo a non essere interessato a sapere dove sia fatta una moto, negando a priori un concetto di originalità, ed al contempo a giustificare le case qualora generino tale incertezza...criticando chi rispetto a te, desidera essere più agevolato nel reperire informazioni sulla moto che acquista, spendendo tempo ed energie (il VIN non è facile da decifrare, in quanto i criteri cambiano da casa in casa).

Che per te non sia un problema, va bene ed è affar tuo, ma per favore non negare il diritto a chi invece vuole sapere!

Ciao!
 
15681626
15681626 Inviato: 21 Ago 2016 23:00
 

E chi lo nega il diritto? Il VIN c'è, controlla quel che ti pare e vivi sereno.

Quello che sto cercando di dire da una paginata di post è che praticamente tutti i marchi hanno la "storia" radicata in un luogo ma producono (anche o solo, a seconda dei casi) altrove. Ed è così da una vita.

Indi per cui quando vedo qualcuno che casca dal pero come se fosse una novità dell'ultim'ora mi fa specie, perché io lo considero come fatto assodato e di pubblico dominio. E mi viene spontaneo cercare di far capire loro come gira il mondo da... trenta? quaranta?, anni a questa parte. E mi rattrista vedere che la gente addirittura si arrabbia per questo, manco fossi reo di lesa maestà (o forse ai loro occhi lo sono davvero).

Detto questo, sappi che se anche da codice VIN la moto risulta prodotta negli States, equipaggia componenti dell'italiana (o dovrei dire anglo-olandese?) Magneti Marelli, della (orrore!!!) giapponese Kokusan, della (orrorissimo!!!) britannica Dunlop (o in alternativa della francese Michelin)... e potrei continuare mooolto a lungo.

Capisci ora perché dico che attaccarsi alla nazionalità è insensato? C'è chi spende soldi per "l'originalità americana" e poi va' che orgia di razze che si ritrova sotto il sedere icon_lol.gif Ovviamente ognuno è libero di investire i tuoi soldi nelle chimere che preferisci, ma che non pretenda che il mondo cambi le sue logiche di mercato per giustificare la propria spesa.

Ciao a te icon_smile.gif

PS: sottolineo nuovamente come io mi riferisca ad H-D perché è oggetto del post, ma si può dire pari pari di chiunque ormai.
 
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