In sé, questo giro sarebbe quello del cane (come direbbe Edo
Eh sì, perché saranno due anni che non andiamo "comodamente" da queste parti, visto il problema alla galleria del Lago del Ciambone che ha separato questa parte di Francia in due tronconi per mesi e mesi: in pratica, o facevi giri assurdi per passare verso Grenoblo, oppure te ne andavi da un'altra parte.
Ora però, la strada d'emergenza che bypassa la galleria di cui sopra è completa e praticabile... quindi noi, curiosi come marmotte,
non ci facciamo sfuggire l'occasione di andare a ficcare il naso da quelle parti, usando come pretesto le Due Alpi da andare a vedere fuori stagione!
Solita sveglia insensata per essere Sab,
Arrivo a Rivoli in perfetto orario e trovo (come la volta precedente) una sorta di motoraduno, con un sacco di gente conosciuta e qualche viso nuovo che fa sempre piacere.
L'argomento del pre-giro è la benzina in Francia: viste le agitazioni del periodo, qualche distributore sarà aperto?
O, con la mia moto saggia che consuma poco, dovrò pensare io a trainare tutti, al ritorno? Ma soprattutto: visto che potremo avere problemi con la benza... perché Edo, oggi, ha preso la BCS, ovvero proprio la moto con meno autonomia del suo parco-mezzi???
Forse perché la sua scaletta dell'utilizzo delle sue moto non prevede cambiamenti nemmeno in caso di guerra nucleare? Probabile...
Pieni di dubbi e di domande senza risposta, partiamo alla volta di Susa, dove troveremo il Ter zavorrante il piccolo-grande Gabry e Noemi, con la sua motina perfettamente in scala con lei.
Saluti baci abbracci e si parte alla volta di Cesana, dove faremo rifornimento prima della frontiera (in modo da minimizzare i rischi di appiedamento).
Già a partire dalle Scale di Susa si capisce che sulla prima pagina del topic di presentazione del giro c'era un palese refuso tipografico, che diventerà il tormentone del giro:
"TIPOLOGIA DELLA GITA: TURISTICA ADATTA A TUTTI".
In realtà, dall'andatura dei primi 15 km si evince che si sarebbe dovuto scrivere
"ANDATURA: VELOCITA' DI CURVATURA PROSSIMA A WARP 9"
tanto che vediamo lo spazio/tempo davanti e dietro a noi contrarsi inequivocabilmente.
Arrivati al distributore di Cesana viaggiando indietro nel tempo,
io sono il quinto del gruppetto, a circa 50-60 m da Alex che lo guida, e sento nitidamente i suoi bestemmioni in Calabrese!!!
Giunti a Brianzone notiamo che il mega-distributore dove siamo soliti rifornirci è chiuso... questo getta ombre fosche su di noi, ma pensiamo bene di fugarli andando a comprare un sacco di roba da mangiare.
Salutati il Ter, Gabry e Noemi che tornano in italia, ci dirigiamo verso una tappa importante del nostro viaggetto, ovvero il colle del Lotaretto.
Percorriamo quest'ultimo ad una media di Warp 8 sia in salita che in discesa,
giungiamo a Villaro d'Arena e poi alla Grave, proseguiamo con grinta lungo il fiume Romanza ed arriviamo all'incrocio tra la strada principale D1091 e la "deviazione" RS1091: ci buttiamo a capofitto lungo la novità dell'anno e ci godiamo una stradetta molto stretta, senza banchine ma realizzata con perizia ed asfaltata di fresco, che assolve perfettamente il proprio compito ed accompagna il viandante tra il frondoso ed umbratile bosco ed il lago.
Arrivati dall'altro lato, iniziamo immediatamente la salita verso le Due Alpi ma la fame ha nettamente il sopravvento...
Il pranzo termina con i festeggiamenti di compleanno di Fabry,
a base di una torta da ben 6€ che non avremmo nemmeno mangiato se non ci fosse stato il capiente bauletto di Mauro!
Dopo il baccanale, decidiamo di andare a prendere un "buon" caffè alle Due Alpi attraverso il ben noto stradone larghissimo con tornanti: in alto, il vento è abbastanza forte e fastidioso, ed alza un sacco di polvere.
Il caffè non è malaccio... quello americano è "formato cappuccino"... ma la nostra attenzione è tutta rubata dal solito gallo cedrone - decisamente più attratto dalla barista - il quale ci fa scassare dalle risate con la sua reazione inconsulta all'arrivo della malcapitata a prendere le ordinazioni!
Ripartiamo per il ritorno, non prima di aver deciso di passare dal Colle della Scala in luogo del Monginevro, e di esserci più o meno accordati col sopraggiungente Peppe, che ritroveremo a Brianzone.
Primo tratto tutto ok, fino ad un distributore inaspettatamente aperto lungo la D1091: qui, aspettiamo una vita il buon Edo che, al suo arrivo, può finalmente rifornire la BCS e proseguire senza patemi.
Nei dintorni di Villar d'Arena, in un sorpassino, provo il tasto "Campo magnetico per levitazione" presente sulla mia moto BMW: devo dire che funziona! Ne sanno un casino 'sti Tedesconi!
Lautaret a fuoco, poi ci diamo una specie di calmata prima di Brianzone, dove incontreremo Peppe e proseguiremo verso Valle dei Prati e il Colle della Scala: in questo tratto, sono sincero, si trovano tra i più bei panorami della zona. Vale la pena chiudere il gas, respirare profondamente e godersi il paesaggio con calma... senza dimenticarsi dei fossati trasversali per lo scolo delle acque (chiamati affettuosamente "whoops" da Edo), che si possono trasformare in trampolini di lancio se presi senza la giusta accortezza!
Si arriva a Bardonecchia e, da qui, si prosegue verso Ulzio.
Fino a Gravere facciamo ancora un po' di cine, poi ci fermiamo all'economico distributore per eventuali rabbocchi e per i saluti finali.
Qui, tra una chiacchiera e l'altra, notiamo quanto sia ipertecnologico Trial88 (tra stop sul casco e led anteriori con dissipatori fantasmagorici
), cerchiamo di calmare - invano - il solito gallo cedrone, che non lascia stare né le novantenni né la fioraia
e troviamo persino il tempo di fare benzina.
Da qui, il gruppo prosegue un po' alla spicciolata, chi per pallostrada, chi per statali.
Io e Fabry ci salutiamo all'uscita della statale 20, in tangenziale; proseguo in solitaria fino ad Asti, tagliando via l'ultimo tratto di autostrada e facendomi pian pianino la SR10 perché, per una volta... NON E' TARDI!





