JO74 ha scritto:
Ammetto che leggere certe notizie non mi fa certo piacere.
Vero che in Italia vi sono molte eccellenze, ma quando un'azienda nostrana alza i tacchi, non è mai bello...
I motivi possono essere tanti e vari, ma alle volte penso "ma perché è passata in mani straniere e non in quelle di un altro nostrano?", "perché tutto questo fuggi-fuggi, senza far qualcosa?"...
Mah...
Kimo, hai ragione che siamo abitanti del mondo nell'era della globalizzazione, ma è anche vero che prima che abitante del mondo, prima che europeo, io mi sento Italiano. Sono nato in Italia, qui vivo e lavoro, sui miei documenti alla voce "cittadinanza" è scritto "italiana", la mia bandiera è il tricolore, la mia lingua l'italiano e canto pure l'inno di Mameli...
E son nazionalista sì...!!
Ed ammetto che i discorsi moderni sul "tutt'uno", sulla "visione d'insieme", sul "lasciamo da parte il nazionalismo" e tutto quanto porti alla cancellazione della propria identità, mi irritano un poco...
Ma questo, oltre che OT, è un'altro discorso...

Già, altrimenti potrei dirti che prima che Italiano mi sento Padano.... poi Lombardo...Poi Pavese... ma non è così. Purtroppo. Io mi sento abitante del mondo.
Il vero problema è (e lo si comprende cambiando punto di osservazione... se mi permetti di criticare un pochino senza offese..
che lo sai che ti voglio bene) che TUTTI tengono all'individualità prima di tutto, poi via via accettano (ma non vogliono farne parte) il mondo che li circonda. Ora se la cosa la guardiamo su un piano "globale" (va di moda, e lo uso il termine
) che c'è di male se una cosa viene fatta qui, ma non c'è sede legale qui. O se viene fatta da un'altra parte al fine di poter mantenere i prezzi di mercato?
Il vero problema è un altro poi... Molto comunista
Che tutti dovremmo avere le stesse capacità economiche. Allora si che non ci sarebbero movimenti come questi. Ma qui sto sforando alla grandissima