salve a tutti amici, oggi vi metto di fronte ad un dilemma etico-morale, e vi chiedo la vostra partecipazione con le vostre impressioni, consigli e pareri.
Mi chiamo Alessandro 25enne laureato e lavoratore precario, residente in una splendida cittadina della provincia di Napoli: Pozzuoli.
Da che ne ho memoria ho sempre sognato di girovagare in sella ad una moto: assaporarne la libertà, la grazie dei movimenti, cullarsi nella sinfonia dei rombi del motore, ammirare il paesaggio....o meglio far parte del paesaggio stesso.
Da quando ho 18 anni mi sposto in macchina e credetemi ogni giorno di più somiglia ad una gabbia di ferro.
Ho manifestato interesse verso le due ruote da subito e arrivata l'età di 14 anni (quella per il 50ino) ho iniziato a tartassare i miei genitori per farmelo comprare, ma la risposta è sempre stato un gretto: "finchè vivrai sotto questo tetto non salirai mai su un mezzo a due ruote....bicicletta a parte".
Ebbene col passare degl'anni la rispostata sopracitata non è cambiata di una virgola.
Mio padre un uomo tutto d'un pezzo, rude e austero, ma dotato di gran intelligenza, nel corse degl'anni non ha mai mollato la presa....spalleggiata da mia madre moderna e conservatrice allo stesso tempo.
Insomma come avete potuto capire moto e motorini a casa mia sono visti come "mezzi del diavolo"
Ancora intorpidito dal lungo sonno ho accennato la cosa in casa e ovviamente la risposta è sempre la stessa.
A questo punto mi chiedo: considerando che ho 25 anni, considerando la mia inesperienza con in mezzi a due ruote, considerando la mia passione e considerando la repulsione dei miei genitori verso questo tipo di mezzi....è giusto comprare una moto a loro insaputa e avvisarli solo a cosa fatta? Certo gli darei un gran dolore e preoccupazione che sinceramente vorrei non dovergli dare, ma il desiderio è troppo forte.
Cosa faccio seguo il desiderio o desisto per amore parenterale?







