da appassionato di musica colta occidentale (classica, nel gergo comune) e rock di qualità, storco spesso il naso quando sento i prodotti di pseudo-artisti commerciali dell'ultima ora, ma, questa volta, sono rimasto davvero stupito.
stupito non tanto per la canzone in sé o che altro, ma per l'ottima interpretazione della cantante in relazione al testo, oltre che per il suo timbro di voce particolare.
trovo, appunto, il modo di cantare quel testo, perfettamente coerente con il suo contenuto (non eccelso a dirla tutta, ma comunque ben sopra la media del genere): una voce ferma, cruda, quasi esule da emozioni che riflette perfettamente la drammaticità della situazione in cui si trova l'autrice, della grigia accettazione della sua condizione.
insomma, un pezzo senza troppe pretese, l'unico buono fra i suoi che ho sentito, ma che comunque, nonostante gli immensi pregiudizi che serbo verso queste canzonette, mi ha colpito.
sarei curioso di sapere se c'è qualcuno che la pensa come me o sono io che pian piano sto perdendo le mie facoltà di giudizio!


Guitarman , spero tutto bene 
