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Test Caschi Altroconsumo 2012
13210772
13210772 Inviato: 6 Apr 2012 13:40
 

MatthewTheWorst ha scritto:
E' ovvio che il mio ragionamento parte dall'ipotesi, tutta da verificare, che i singoli test eseguiti su ogni casco siano gli stessi per tutta una serie di fattori: temperatura, tipo di urto, angolazione, ...

Sapere che i test sono stati fatti dal Laboratorio X non è così fondamentale, secondo me, se poi non si ha comunque conferma dell'omogeneità dei test sui campioni in esame.

Comunque, per puro diletto, da Socio di Altroconsumo, cercherò di ottenere maggiori informazioni sui test eseguiti.


Anche il laboratorio deve essere omologato e riconosciuto sennò... mi faccio il mio laboratorio in casa e pubblico test.

In queste cose ci deve essere la massima trasparenza sennò... eusa_naughty.gif

Ps. sono stato anche io (o meglio mia madre) socio di AltroConsumo e ne ho letto a bizzeffe di test fatti in modo approssimativo.
 
13210794
13210794 Inviato: 6 Apr 2012 13:49
 

Sono pienamente d'accordo con te in quello, che scrivi, purché sia dimostrato. Ora, ho appena scritto ad Altroconsumo in veste di Socio con formazione da ingegnere, che vuole interpretare personalmente i dati dei test. Ho chiesto loro il nome del Laboratorio e i risultati crudi delle prove di laboratorio. Attendo una loro risposta, penso ormai dopo la pausa pasquale. Se si rifiuteranno di fornirmeli chiederò loro una motivazione credibile e qualora non volessero fornirmela, chiarirò con loro che in questo modo avranno un ulteriore ex Socio e che farò loro cattiva pubblicità circa la trasparenza delle loro prove.
 
13210822
13210822 Inviato: 6 Apr 2012 13:57
 

Iskander66 ha scritto:
Anche il laboratorio deve essere omologato e riconosciuto sennò... mi faccio il mio laboratorio in casa e pubblico test.


Nella lettera indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altroconsumo dichiara di aver fatto eseguire le prove in un laboratorio specializzato e certificato per l'omologazione.
Cito il passaggio.

Citazione:
Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, ha nuovamente[1] voluto testare la sicurezza dei caschi integrali per moto sottoponendo alcuni caschi regolarmente omologati alle prove previste per l’omologazione ed a prove ulteriori.
A tale scopo abbiamo fatto testare in un laboratorio specializzato e certificato per l’omologazione i seguenti 10 modelli di caschi integrali appartenenti alla fascia di prezzo media delle marche più vendute.


Questo, unitamente al nome del Laboratorio, dovrebbe essere garanzia di come sono stati condotti i test. Ovvio che se pongono tutto il materiale da loro interpretato, non esigibile, per questioni di riservatezza, viene a cadere la trasparenza.
E' anche vero che il Laboratorio possa aver chiesto riservatezza ad Altroconsumo per non subire una pressione mediatica e delle case costruttrici.
 
13211348
13211348 Inviato: 6 Apr 2012 16:41
 

MatthewTheWorst ha scritto:
Sono pienamente d'accordo con te in quello, che scrivi, purché sia dimostrato. Ora, ho appena scritto ad Altroconsumo in veste di Socio con formazione da ingegnere, che vuole interpretare personalmente i dati dei test. Ho chiesto loro il nome del Laboratorio e i risultati crudi delle prove di laboratorio. Attendo una loro risposta, penso ormai dopo la pausa pasquale. Se si rifiuteranno di fornirmeli chiederò loro una motivazione credibile e qualora non volessero fornirmela, chiarirò con loro che in questo modo avranno un ulteriore ex Socio e che farò loro cattiva pubblicità circa la trasparenza delle loro prove.

Bene! eusa_clap.gif 0509_up.gif Sono curioso di vedere se a te risponderanno.
Se a loro sta a cuore la sicurezza dei consumatori (e non la tiratura della rivista) non dovrebbero farsi tanti problemi...
 
13211363
13211363 Inviato: 6 Apr 2012 16:47
 

MatthewTheWorst ha scritto:


Questo, unitamente al nome del Laboratorio, dovrebbe essere garanzia di come sono stati condotti i test. Ovvio che se pongono tutto il materiale da loro interpretato, non esigibile, per questioni di riservatezza, viene a cadere la trasparenza.
E' anche vero che il Laboratorio possa aver chiesto riservatezza ad Altroconsumo per non subire una pressione mediatica e delle case costruttrici.


A casa mia si chiama lanciare il sasso e nascondere la mano. Dato che le affermazioni di AltroConsumo possono avere rilevanza penale, in un processo per diffamazione, la trasparenza totale e assoluta sarebbe l'unico modo per dimostrare la bontà di tali affermazioni, come a dire: non abbiamo nulla da nascondere, l'abbiamo fatto per la tutela del cittadino.
Se si rifiutano di rivelare tali informazioni mi auguro che Arai li trascini in tribunale, con un'esosissima richiesta di risarcimento danni e che il Giudice imponga loro di parlare.
 
13211758
13211758 Inviato: 6 Apr 2012 19:43
 

MatthewTheWorst ha scritto:
Nella lettera indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altroconsumo dichiara di aver fatto eseguire le prove in un laboratorio specializzato e certificato per l'omologazione.
Cito il passaggio.

Citazione:
Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, ha nuovamente[1] voluto testare la sicurezza dei caschi integrali per moto sottoponendo alcuni caschi regolarmente omologati alle prove previste per l’omologazione ed a prove ulteriori.
A tale scopo abbiamo fatto testare in un laboratorio specializzato e certificato per l’omologazione i seguenti 10 modelli di caschi integrali appartenenti alla fascia di prezzo media delle marche più vendute.


Dichiarano che il laborotario è specializzato ma non ne fanno il nome, e noi dobbiamo credergli sulla parola??
Non sanno fare altro che dichiarare, ma quando sei alla prova dei fatti hanno solo aria fritta.
Se fossero una rivista seria,se non avessero niente da nascondere, avrebbero invitato i responsabili delle ditte produttrici ad assistere ai test, anche perchè così facendo si che li avrebbero sputtanati per bene.

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13218206
13218206 Inviato: 9 Apr 2012 1:10
 

La superficialità con cui vengono trattati certi argomenti è imbarazzante, cosi come è imbarazzante sostenere che uno dovrebbe scegliere il casco solo in base alle stelline o alle cazzate che spara altroconsumo ed è ancora più imbarazzante sostenerlo se si è motociclisti con esperienza e non società a scopo di lucro (come altroconsumo).

Oltre alla resistenza meccanica che comunque è garantita dall'omologazione i punti determinanti per scegliere un casco a mio avviso sono:
icon_arrow.gif il confort della calzata in quanto su una lunga percorrenza può pregiudicare la concentrazione della guida e quindi la sicurezza.
icon_arrow.gif l’areazione che è fondamentale per la sicurezza in quanto respirare aria con una concentrazione alta di anidride carbonica può aumentare l'affaticamente ed abbassare i riflessi, i caschi della Schuberth ad esempio sono costruiti con una particolare attenzione a questo aspetto anche quando in inverno ci sono tutte le prese d'aria chiuse, non ho capito per quale motivo questo costruttore non è stato preso in considerazione da Altroconsumo così come non ho capito perchè hanno preso il modello più scarso di ARAI.
icon_arrow.gif La rumorosità che pure può pregiudicare la concentrazione e dopo molte ore di guida a velocità autostradali può inebetirti.
icon_arrow.gif L'aereodimanica, in quanto un eccessivo carico aereodimanico si ripercuote sui muscoli del collo causando affaticamento.

Esiste inoltre la sicurezza nella rimozione di un casco dalla testa di un pilota che ha avuto un incidente, pochi anni fa un gruppo di medici motociclisti Irlandesi sollevò questo problema, ARAI non se lo fece dire due volte e sviluppò immediatamente un dispositivo che permette di rimuovere i guanciali da sotto (emergency relase system), dopo averlo introdotto, molti altri costruttori gli sono corsi dietro e si sono adeguati al nuovo standard definito da ARAI, quindi hanno potuto beneficiare di questa innovazione anche gli utenti che non comprano ARAI, ma è ARAI che devono ringraziare; ovviamente nessuna macchina e nessun test tengono conto di queste cose, ma io si.

E poi oltre alla sicurezza che ovviamente viene prima di tutto, io che sono un comune mortale considero anche la durata del casco, anche questo incide sul costo finale, se io compro un casco, bello sicuro e confortevole e lo pago diciamo 200 € non è detto che io abbia fatto un affare rispetto a chi compra un casco altrettanto bello sicuro e confortevole ma che magari costa il triplo, perchè poi se il primo mi dura meno di 2 anni ed il secondo 10, secondo me l’affare l’ho fatto con il secondo.

Ho sempre l'impressione che altorconsumo sia molto attiva nel cercare di sgretolare la fama dei marchi più blasonati e dimostrare che si può avere la stessa qualità (o anche superiore) spendendo meno, forse perchè diversamente non avrebbe senso abbonarsi ad una rivista che ci dice cose che sappiamo già tutti.

Qualche settimana fa, dopo aver letto l'articoletto farlocco di altroconsumo sono andato a comprare il mio nuovo casco, rigorosamente ARAI... altro che cazzate...
 
13218519
13218519 Inviato: 9 Apr 2012 10:55
 

Tutto giusto tranne un punto: un casco non può durare 10 anni e sono sicuro che, se interpellata, Arai ti direbbe lo stesso. Anche con la migliore manutenzione possibile e la cura di questo mondo, i materiali di cui il casco è composto, esposti all'azione continua di sole, acqua, vento, sbalzi termici, smog e lo stesso uso perdono elasticità e resistenza quindi, se uno può comprarsi un buon casco, per 200 € che lo protegga bene per 2 anni, ben venga; se poi vuole spendere di più, sono solo affari suoi, del suo gusto e del suo portafoglio.
Per il resto, come ho già detto sono d'accordo con te. 0510_saluto.gif
 
13220995
13220995 Inviato: 10 Apr 2012 10:51
 

tanguero ha scritto:
La superficialità con cui vengono trattati certi argomenti è imbarazzante, cosi come è imbarazzante sostenere che uno dovrebbe scegliere il casco solo in base alle stelline o alle cazzate che spara altroconsumo ed è ancora più imbarazzante sostenerlo se si è motociclisti con esperienza e non società a scopo di lucro (come altroconsumo).

Oltre alla resistenza meccanica che comunque è garantita dall'omologazione i punti determinanti per scegliere un casco a mio avviso sono:
icon_arrow.gif il confort della calzata in quanto su una lunga percorrenza può pregiudicare la concentrazione della guida e quindi la sicurezza.
icon_arrow.gif l’areazione che è fondamentale per la sicurezza in quanto respirare aria con una concentrazione alta di anidride carbonica può aumentare l'affaticamente ed abbassare i riflessi, i caschi della Schuberth ad esempio sono costruiti con una particolare attenzione a questo aspetto anche quando in inverno ci sono tutte le prese d'aria chiuse, non ho capito per quale motivo questo costruttore non è stato preso in considerazione da Altroconsumo così come non ho capito perchè hanno preso il modello più scarso di ARAI.
icon_arrow.gif La rumorosità che pure può pregiudicare la concentrazione e dopo molte ore di guida a velocità autostradali può inebetirti.
icon_arrow.gif L'aereodimanica, in quanto un eccessivo carico aereodimanico si ripercuote sui muscoli del collo causando affaticamento.

Esiste inoltre la sicurezza nella rimozione di un casco dalla testa di un pilota che ha avuto un incidente, pochi anni fa un gruppo di medici motociclisti Irlandesi sollevò questo problema, ARAI non se lo fece dire due volte e sviluppò immediatamente un dispositivo che permette di rimuovere i guanciali da sotto (emergency relase system), dopo averlo introdotto, molti altri costruttori gli sono corsi dietro e si sono adeguati al nuovo standard definito da ARAI, quindi hanno potuto beneficiare di questa innovazione anche gli utenti che non comprano ARAI, ma è ARAI che devono ringraziare; ovviamente nessuna macchina e nessun test tengono conto di queste cose, ma io si.

E poi oltre alla sicurezza che ovviamente viene prima di tutto, io che sono un comune mortale considero anche la durata del casco, anche questo incide sul costo finale, se io compro un casco, bello sicuro e confortevole e lo pago diciamo 200 € non è detto che io abbia fatto un affare rispetto a chi compra un casco altrettanto bello sicuro e confortevole ma che magari costa il triplo, perchè poi se il primo mi dura meno di 2 anni ed il secondo 10, secondo me l’affare l’ho fatto con il secondo.

Ho sempre l'impressione che altorconsumo sia molto attiva nel cercare di sgretolare la fama dei marchi più blasonati e dimostrare che si può avere la stessa qualità (o anche superiore) spendendo meno, forse perchè diversamente non avrebbe senso abbonarsi ad una rivista che ci dice cose che sappiamo già tutti.

Qualche settimana fa, dopo aver letto l'articoletto farlocco di altroconsumo sono andato a comprare il mio nuovo casco, rigorosamente ARAI... altro che cazzate...

Io invece, nonostante sia il primo a dire che l'articolo di Altroconsumo non va considerato per i motivi già detti, non concordo quasi su nessuna delle motivazioni citate... mi sembra una parzialissima difesa di Arai fatta da un suo "fan" cercando di vedere quello che vuole vedere...
Posso concordare che la comodità/silenziosità di un casco è importante, ma non mi sognerei nemmeno minimamente di metterle alla pari sotto il profilo della sicurezza alla protezzione passiva negli impatti o a quella attiva della visibilità.
Anche perchè se poi ci metti l'interfono, che te ne fai della silenziosità? A sentire meno i rumori della strada e a sentire meglio il tuo passeggero o il tuo cantante preferito? icon_asd.gif
La comodità poi non ha nulla a che fare con la qualità/sicurezza oggettiva del casco: a me un Arai può essere scomodissimo e un "marca del cavolo" può essere comodissimo... in quel caso diresti che il "casco del cavolo" è più sicuro dell' Arai?
Inoltre l'aerazione del casco sotto il profilo della sicurezza la trovo proprio una cavolata... un casco poco areato fa respirare tanta anidride carbonica facendo perdere lucidità? Soprattutto d'inverno quando le prese d'aria sono chiuse?
L'aerazione in zona bocca-naso è sempre abbondante con qualsiasi casco, siamo noi che con balaclave, passamontagne e sottocaschi vari la limitiamo.
Volendo potrei rispondere che, al contrario, un casco troppo areato in inverno è molto più pericoloso perchè ti fa "congelare" narici e cornee obbligandoti a battere le palpebre più spesso (chi gira in moto a temperature sottozero sa cosa intendo)... e poi vorrei vedere quanto funziona un sistema (per quanto evoluto) di aerazione, quando mettiamo sottogola, sottocasco o magari 2 passamontagna...
Se uno vuole spendere 5-700 euro o più per un casco è liberissimo di farlo, non sto dicendo il contrario, ma non mi si vengano ad inventare storie dicendo che è più sicuro ed è un affare perchè dura di più di uno che ne costa 100/200 che magari nei test della sicurezza ha ricevuto voti analoghi o superiori...
doppio_lamp_naked.gif

PS: per chi diceva che un casco non può durare 10 anni perchè sole e intemperie trasformano e logorano i materiali, vale solo per i caschi in policarbonato.
La calotta dei caschi in fibra, se non subiscono urti, non sono suscettibili al trascorrere del tempo. Ma questo vale sia per un casco da 700euro che per quello da 100.
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13221085
13221085 Inviato: 10 Apr 2012 11:17
 

AlbertoSSP ha scritto:


PS: per chi diceva che un casco non può durare 10 anni perchè sole e intemperie trasformano e logorano i materiali, vale solo per i caschi in policarbonato.
La calotta dei caschi in fibra, se non subiscono urti, non sono suscettibili al trascorrere del tempo. Ma questo vale sia per un casco da 700euro che per quello da 100.
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A parte che non alludevo solo alla calotta ma a tutto il casco che è fatto anche da cinghiolo, imbottiture interne, etc. detto questo materiali che non sono suscettibili al trascorrere del tempo non esistono.
 
13221442
13221442 Inviato: 10 Apr 2012 12:33
 

Che siano attendibili o meno i test di Altroconsumo, comunque servono almeno due test indipendenti per poter scegliere un casco.
Premetto che a me interessa un casco economico, perché di spendere una valanga di soldi e dopo 3-4 anni doverli rispendere perché i materiali si deteriorano, preferisco rinunciare a qualcosa in fatto di design, comodità (soggettiva) e non da meno, moda!
Ora, il Grex R2 è stato posizionato da Altroconsumo tra lo Shoei XR-1100 (5 stelle Sharp) e il Nolan N85 (4 stelle Sharp) e ha ottenuto ben 4 stelle da Sharp.
Per quale motivo non dovrei considerare i test di Altroconsumo per scegliere il casco, indipendentemente dal fatto che rivelino o meno il Laboratorio o forniscano i dati grezzi dei test?
In fin dei conti qui si sono portate solo delle insinuazioni circa l'attendibilità dei test e non delle prove tangibili, sicché anche le tesi contro Altroconsumo lasciano il tempo che trovano...
 
13221544
13221544 Inviato: 10 Apr 2012 13:00
 

Anche io ho acquistato un casco economico (100 euro) con 5 stelle Sharp che tra l'altro trovo comodissimo anche se un po' rumoroso.
Però l'articolo di Altroconsumo senza citare i dati ottinuti o il laboratorio che ha ottenuto le analisi vale tanto quanto il parere di un qualsiasi motociclista che dopo aver usato caschi per anni da il suo parere: utile, certo, ma sempre soggettivo e confutabile.
 
13221556
13221556 Inviato: 10 Apr 2012 13:02
 

AlbertoSSP ha scritto:

Io invece, nonostante sia il primo a dire che l'articolo di Altroconsumo non va considerato per i motivi già detti, non concordo quasi su nessuna delle motivazioni citate... mi sembra una parzialissima difesa di Arai fatta da un suo "fan" cercando di vedere quello che vuole vedere...
Posso concordare che la comodità/silenziosità di un casco è importante, ma non mi sognerei nemmeno minimamente di metterle alla pari sotto il profilo della sicurezza alla protezzione passiva negli impatti o a quella attiva della visibilità.
Anche perchè se poi ci metti l'interfono, che te ne fai della silenziosità? A sentire meno i rumori della strada e a sentire meglio il tuo passeggero o il tuo cantante preferito? icon_asd.gif
La comodità poi non ha nulla a che fare con la qualità/sicurezza oggettiva del casco: a me un Arai può essere scomodissimo e un "marca del cavolo" può essere comodissimo... in quel caso diresti che il "casco del cavolo" è più sicuro dell' Arai?
Inoltre l'aerazione del casco sotto il profilo della sicurezza la trovo proprio una cavolata... un casco poco areato fa respirare tanta anidride carbonica facendo perdere lucidità? Soprattutto d'inverno quando le prese d'aria sono chiuse?
L'aerazione in zona bocca-naso è sempre abbondante con qualsiasi casco, siamo noi che con balaclave, passamontagne e sottocaschi vari la limitiamo.
Volendo potrei rispondere che, al contrario, un casco troppo areato in inverno è molto più pericoloso perchè ti fa "congelare" narici e cornee obbligandoti a battere le palpebre più spesso (chi gira in moto a temperature sottozero sa cosa intendo)... e poi vorrei vedere quanto funziona un sistema (per quanto evoluto) di aerazione, quando mettiamo sottogola, sottocasco o magari 2 passamontagna...
Se uno vuole spendere 5-700 euro o più per un casco è liberissimo di farlo, non sto dicendo il contrario, ma non mi si vengano ad inventare storie dicendo che è più sicuro ed è un affare perchè dura di più di uno che ne costa 100/200 che magari nei test della sicurezza ha ricevuto voti analoghi o superiori...
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PS: per chi diceva che un casco non può durare 10 anni perchè sole e intemperie trasformano e logorano i materiali, vale solo per i caschi in policarbonato.
La calotta dei caschi in fibra, se non subiscono urti, non sono suscettibili al trascorrere del tempo. Ma questo vale sia per un casco da 700euro che per quello da 100.
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Che io sia un fan di ARAI credo si sia capito, ciononostante non voglio convincere nessuno, mi limito a dire che è inaccettabile pensare di scegliere un casco solo in base alle stelline o al prezzo.
La comodità è uno degli aspetti legati alla sicurezza attiva, se viaggi tanto non puoi non sapere che dopo molte ore con addosso una cosa scomoda la concentrazione ne risente, specialmente se la cosa in questione ti fascia tutta la faccia, poi di persone che mi hanno detto che l'ARAI è scomodo io non ne ho mai trovate, ma ovviamente è soggettivo quindi tutto può essere.
Comunque se un casco a buonmercato ti è più comodo certo che è da preferire (anche se ci sono molti altri parametri da valutare) ovviamente deve avere i requisiti di sicurezza necessari.
Poi io non mi sogno nemmeno di mettermi in cuffia la musica o la radio o peggio una persona che parla mentre guido la moto, men che meno vado in giro con temperature polari.
La durata di un casco non è una storia inventata, secondo me è molto più sensato (anche nell’ottica del risparmio) comprare un casco che dura molto anche se costa molto piuttosto che scegliere un casco a buon mercato, se hai avuto un ARAI lo sai benissimo.
Il mio vecchio ARAI, un modello base di fine anni 90, l’ho acquistato nel 2001 e fino all’anno scorso ha fatto egregiamente il suo lavoro, ci ho fatto 50.000 km (che in 10 anni non sono molti) ma per almeno 7 anni lo usavo anche per andare al lavoro quindi lo mettevo e toglievo almeno 4 volte al giorno, ultimamente i guanciali hanno iniziato a smollarsi per cui è meglio cambiarlo, ma se fosse stato un modello interamente sfoderabile (come quello che ho preso adesso) sarebbe stato sufficiente cambiare solo gli interni.
 
13221639
13221639 Inviato: 10 Apr 2012 13:27
 

Qualsiasi costruttore di caschi, Nolan, Arai, o Shoei che sia, ti dirà sempre che, anche se tenuto benissmo, è meglio cambiare il casco ogni 3-4 anni.
 
13222499
13222499 Inviato: 10 Apr 2012 16:29
 

MatthewTheWorst ha scritto:
Che siano attendibili o meno i test di Altroconsumo, comunque servono almeno due test indipendenti per poter scegliere un casco.
Premetto che a me interessa un casco economico, perché di spendere una valanga di soldi e dopo 3-4 anni doverli rispendere perché i materiali si deteriorano, preferisco rinunciare a qualcosa in fatto di design, comodità (soggettiva) e non da meno, moda!
Ora, il Grex R2 è stato posizionato da Altroconsumo tra lo Shoei XR-1100 (5 stelle Sharp) e il Nolan N85 (4 stelle Sharp) e ha ottenuto ben 4 stelle da Sharp.
Per quale motivo non dovrei considerare i test di Altroconsumo per scegliere il casco, indipendentemente dal fatto che rivelino o meno il Laboratorio o forniscano i dati grezzi dei test?
In fin dei conti qui si sono portate solo delle insinuazioni circa l'attendibilità dei test e non delle prove tangibili, sicché anche le tesi contro Altroconsumo lasciano il tempo che trovano...


Ognuno di noi è libero di tenere in considerazione ciò che vuole, io personalmente non prendo in considerazione, per quello che riguarda la mia sicurezza, qualcuno che dice:
questo è buono e questo no, senza essere il più trasparente possibile e senza dare prove di quello che dice.
Personalmente considero i test di altroconsumo più e meno come le chiacchere da forum/bar.


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13222646
13222646 Inviato: 10 Apr 2012 17:07
 

Considerando che è una testata giornalistica non ci farei troppo affidamento, non si può sapere quali interessi ci sono dietro quell'articolo e se i test sono stati effettuati con la giusta perizia. Piuttosto faccio affidamento ai test di omologazione ed al test sharp icon_smile.gif
 
13222659
13222659 Inviato: 10 Apr 2012 17:10
 

Citazione:
Numero di riferimento: XXXXXXXXX-XX

Gentile Signor MatthewTheWorst,
riscontriamo la sua e-mail e la ringraziamo per averci scritto. In merito alla sua richiesta la informiamo che le prove sono state svolte da un laboratorio accreditato e certificato per l’omologazione (Regolamento ECE-R22-05). L’indagine è stata svolta da soggetti esperti e competenti e condotta secondo metodi di prova scientificamente e tecnicamente validi. Come facciamo sempre, manteniamo la riservatezza sul nome del laboratorio che ha eseguito i test per tutelarne l’indipendenza, giacché è evidente che se fossero noti a tutti i nominativi dei laboratori, questi potrebbero subire pressioni e influenze da parte delle aziende coinvolte.
Sono state eseguite prove di impatto, resistenza del cinturino e del sistema di ritenuta, sicurezza meccanica e ottica delle visiere, come stabilito dalle norme di omologazione.
In più abbiamo fatto alcune prove aggiuntive sull’assorbimento degli urti. Sempre seguendo le indicazioni della normativa sui punti fissi di impatto abbiamo deciso di testare la resistenza anche dei caschi di taglie piccole (da XXS a S).
Infine abbiamo valutato la protezione offerta dal casco in punti diversi da quelli indicati dalla normativa, ovvero in punti sempre selezionati all’interno dell’area di protezione prevista, ma in zone potenzialmente più a rischio (come accade nelle prove di omologazione dei caschi bici).
In quest’ultimo test, Altroconsumo ha testato 10 caschi integrali delle marche più vendute, abbiamo selezionato modelli nella fascia di prezzo medio. Per ogni modello sono stati testati un minimo di 13 prodotti.
Le prove di impatto sono state eseguite su un minimo di 5 campioni per ogni prodotto. Se il casco non ha superato la prova è stato ritestato lo stesso tipo di prodotto nelle medesime condizioni (stessa taglia, stesse condizioni di caldo o freddo, stesse superficie di impatto, stessi punti di urto).
I risultati sono stati sorprendenti: a fronte di 3 prodotti che garantiscono una buona protezione (Shoei Xr 1100, Grex R2 e Nolan N85), 7 caschi hanno mostrato di non proteggere adeguatamente la testa e sono stati bocciati nel test. Le forze misurate dagli strumenti indicano valori fino oltre il doppio dei limiti di legge, il che significa, in caso di impatto reale a seguito di un incidente, che il motociclista subirebbe gravi danni.
Altroconsumo, a dimostrazione del fatto che le prove sono state condotte conformemente alla normativa, ha segnalato i caschi non sicuri ai produttori e al ministero dei Trasporti. Infatti sulla base dei risultati dell’indagine i prodotti che non superano le prove di impatto previste dalla norma  andrebbero ritirati dal mercato. Pertanto abbiamo chiesto al Ministero di adottare le misure previste a tutela della salute e sicurezza dei consumatori anche effettuando immediati e diffusi controlli sui caschi in commercio.
Chiediamo che il Ministero sollevi il problema dell’inadeguatezza del regolamento R22 e proponga la creazione di un gruppo di lavoro per rivederlo, cui vorremmo venissero invitate anche le associazioni di consumatori.
Con l’occasione la salutiamo cordialmente.

D.ssa Daniela Klun
Responsabile Servizio Soci


La risposta di Altroconsumo alla mia richiesta.
 
13222721
13222721 Inviato: 10 Apr 2012 17:25
 

A prima vista la risposta che hai ricevuto sembra soddisfacente, però il fatto di mantenere l'anonimato del laboratorio che ha testato i caschi, sia pure per tutelarlo dalle pressioni delle aziende etc, non mi convince tantissimo, è giusto che ognuno sia disposto a prendersi le responsabilità delle proprie azioni, a maggior ragione se in ballo ci sono delle certificazioni in termini di sicurezza. Poi se volevano andare davvero fino in fondo nella loro indagine avrebbero dovuto far testare gli stessi caschi, mediante le stesse prove, ad un altro laboratorio ed ottenere i medesimi risultati icon_smile.gif Magari sono troppo pignolo, ma prima di fare uscire simili articoli nei quali, anche se non è quello l'obbiettivo, si rischia di screditare delle aziende, una prova del 9 mi sembra necessaria icon_razz.gif
 
13222815
13222815 Inviato: 10 Apr 2012 17:46
 

Altroconsumo come tutte le aziende mira alla realizzazione di un profitto, oltre alla tutela del consumatore, e giustamente, come qualcuno mi ha fatto notare, il profitto è proporzionale al numero di Soci che ha.
Ora, nelle vesti di Altroconsume, prima di tutto ben mi guarderei dal rischiare la reputazione fornendo informazioni false, e in secondo luogo non mi arrischierei di perdere i profitti derivanti dal numero di Soci acquisiti, grazie alle inchieste, per difendermi legalmente dalle eventuali cause derivanti dalle mie insinuazioni.
Ho riscritto ad Altroconsumo per chiedere alla dott.sa Daniela se per lo meno è possibile accedere ai risultati numerici dei test effettuati sulle varie caratteristiche dei caschi.
Resto in attesa di una sua cortese risposta.
 
13222899
13222899 Inviato: 10 Apr 2012 18:10
 

Hai fatto bene icon_smile.gif
 
13223351
13223351 Inviato: 10 Apr 2012 19:50
 

MatthewTheWorst ha scritto:


La risposta di Altroconsumo alla mia richiesta.


Secondo me solo aria fritta.
Troppo comodo dire che il nome del laboratorio non viene reso noto per evitare pressioni da parte della case.
Visto che l'interesse finale di altroconsumo (come è giusto che sia) è fare profitto e visto che il profitto e direttamente proporzionale al numero dei soci che ha, deve cercare di attirare il maggior numero di soci possibile.
Vi pongo una domanda:
Secondo voi, fermo restando i risutati dei presunti test, si attirerebbero più soci facendo come hanno fatto loro o se ne attirerebbero di più chiamando i responsabili delle case ad assistere ai test e sputtanadoli senza ombra di dubbio???
Cioè se un casco arai fallisce un test, non è che se c'è il responsabile arai li che guarda il casco passa il test.

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13223731
13223731 Inviato: 10 Apr 2012 20:47
 

Siamo seri: la risposta è un compitino di marketing che non ha alcun valore. Avrebbero dovuto scriverti: per tutelare l'indipendenza delle nostre prove abbiamo comunicato gli estremi del laboratorio che ha effettuato le suddette prove al Ministero che lo ha trovato conforme in base etc, etc, etc.

E in seguito avrebbero dovuto riportare un documento del Ministero che conferma tale conformità; questo giusto per la trasparenza. Ora come ora siamo alla parola di una P.R. contro l'Arai e altre rispettate case.

Spero che ARAI trascini in giudizio AltroConsumo così sapremo finalmente nome e cognome di questo fantomatico laboratorio. E la voglio vedere frau Klun dire al giudice che deve rispettare la riservatezza del laboratorio, povera stellina.

Eccheccazzo... sembra che stiano lavorando al progetto Manhattan... icon_evil.gif
 
13224393
13224393 Inviato: 10 Apr 2012 22:22
 

Citazione:
Chiediamo che il Ministero sollevi il problema dell’inadeguatezza del regolamento R22 e proponga la creazione di un gruppo di lavoro per rivederlo, cui vorremmo venissero invitate anche le associazioni di consumatori.

Si, certo, come no. Abbandoniamo lo standard ONU/ECE 22.05 in vigore in tutta l'Europa e buona parte del resto del mondo e facciamo omologare i caschi da un comitato formato da Altroconsumo, Codacons e il Mago Otelma... ...
...
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13225084
13225084 Inviato: 11 Apr 2012 8:32
 

Django ha scritto:
Citazione:
Chiediamo che il Ministero sollevi il problema dell’inadeguatezza del regolamento R22 e proponga la creazione di un gruppo di lavoro per rivederlo, cui vorremmo venissero invitate anche le associazioni di consumatori.

Si, certo, come no. Abbandoniamo lo standard ONU/ECE 22.05 in vigore in tutta l'Europa e buona parte del resto del mondo e facciamo omologare i caschi da un comitato formato da Altroconsumo, Codacons e il Mago Otelma... ...


Questa mi era sfuggita, è davvero uno spasso, i test di altroconsumo sono più affidabili e più credibili della normativa europea. rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif



doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13225521
13225521 Inviato: 11 Apr 2012 10:52
 

Django ha scritto:

Si, certo, come no. Abbandoniamo lo standard ONU/ECE 22.05 in vigore in tutta l'Europa e buona parte del resto del mondo e facciamo omologare i caschi da un comitato formato da Altroconsumo, Codacons e il Mago Otelma... ...
...
...
...


Bella Django,super quotone icon_asd.gif
 
13225621
13225621 Inviato: 11 Apr 2012 11:11
 

La mia testa non obbedisce alle prove di uno standard. Se altre prove possono dimostrare la bontà di un casco, rispetto ad un altro, in situazioni non standard, ben vengano. 0509_doppio_ok.gif
 
13225904
13225904 Inviato: 11 Apr 2012 12:11
 

tanguero ha scritto:
La durata di un casco non è una storia inventata, secondo me è molto più sensato (anche nell’ottica del risparmio) comprare un casco che dura molto anche se costa molto piuttosto che scegliere un casco a buon mercato, se hai avuto un ARAI lo sai benissimo.
Il mio vecchio ARAI, un modello base di fine anni 90, l’ho acquistato nel 2001 e fino all’anno scorso ha fatto egregiamente il suo lavoro, ci ho fatto 50.000 km (che in 10 anni non sono molti) ma per almeno 7 anni lo usavo anche per andare al lavoro quindi lo mettevo e toglievo almeno 4 volte al giorno, ultimamente i guanciali hanno iniziato a smollarsi per cui è meglio cambiarlo, ma se fosse stato un modello interamente sfoderabile (come quello che ho preso adesso) sarebbe stato sufficiente cambiare solo gli interni.

La teoria "risparmio perchè mi dura" è valida per molte cose, ma non per i caschi.
Se parliamo di calotta, sono daccordo che una calotta in fibra non risente del passare del tempo, ma la parte in polimeri espansi che deve assorbire l'urto (la calotta interna in polistirolo per capirsi) dopo alcuni anni perde la sua funzione "urto-assorbente".
Qui è spiegato bene...
Il nostro compagno fedele ad ogni uscita: il Casco
o qui:
Link a pagina di Moto.it

"Il polistirolo risente degli sbalzi di temperatura caldo/freddo e dell'umidità. Quindi sia che si parli di caschi con calotte in plastica che di caschi con calotte in fibre composite dobbiamo comunque considerare il periodo di validità della calotta interna. Per questo possiamo stabilire che un casco che venga utilizzato in modo corretto e perfettamente mantenuto, possa - indipendentemente dal materiale con cui è costruita la calotta esterna - avere una vita non superiore ai 5 anni, dopo i quali è meglio sostituirlo con uno nuovo."
 
13226451
13226451 Inviato: 11 Apr 2012 14:26
 

Ecco la seconda risposta:

Citazione:
Gentile Signor MatthewTheWorst,
prendiamo atto delle sue considerazioni e del suo punto di vista, tuttavia dobbiamo in primo luogo sottolineare che Altroconsumo ha oltre 300.000 soci, tra i quali sono sicuramente rappresentate molte categorie professionali (ingegneri, architetti, medici, commercialisti, avvocati, alimentaristi e via dicendo); come potrà comprendere non abbiamo sufficienti strumenti, spazio ed energie per fornire (ogniqualvolta pubblichiamo un test comparativo) i risultati tecnici nel loro dettaglio affinché ogni professionista possa fruirne nella maniera a lui più consona.
In secondo luogo abbiamo una regola generale assolutamente necessaria per la quale i rapporti tecnici e i loro contenuti, e dunque i risultati nella loro forma tecnica, non vengono comunicati al di fuori di Altroconsumo se non per motivi legati a contestazioni o valutazioni e in ogni caso soltanto ai soggetti coinvolti nell’elaborazione del test e nella produzione/distribuzione del prodotto.
Tutti gli altri soggetti, i lettori nonchè associati in primo luogo, possono accedere esclusivamente ai contenuti veicolati attraverso le riviste.
Riteniamo che la trasparenza sia elemento fondante del rapporto che intercorre tra Altroconsumo e i suoi lettori così come la fiducia dei lettori verso un soggetto che non è semplicemente editore di riviste, gesto finale e conseguente tutta la nostra attività di ricerca, verifica e informazione.
Ci auguriamo di avere chiarito la nostra posizione e le motivazioni che la reggono e, con l’occasione, le inviamo ora i nostri migliori saluti.

D.ssa Daniela Klun
Responsabile Servizio Soci
 
13226913
13226913 Inviato: 11 Apr 2012 15:59
 

MatthewTheWorst ha scritto:

Citazione:
... ... le inviamo ora i nostri migliori saluti.

Cosa significa? Che non ti risponderanno più? icon_wink.gif
Francamente capisco che non possano rispondere con tutti i dati richiesti ad ogni lettore/associato... i dati dei test dovevano pubblicarli in modo che fossero visibili a tutti!!! icon_asd.gif
 
13226931
13226931 Inviato: 11 Apr 2012 16:02
 

Magari a chi sta loro meno simpatico li inviano dopo 5 anni... 0509_doppio_ok.gif

Morale della favola: se sei sicuro che sono dei ciarlatani, denunciali. In quella sede riveleranno il nome del Laboratorio e mostreranno i risultati ottenuti, altrimenti... doppio_lamp_naked.gif
 
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