Oggi, complice il bel tempo, sono uscito per fare un giretto.
Nonostante il traffico intenso sono riuscito a macinare un pò di chilometri piuttosto in fretta, anche se purtroppo, essendo uscito un tantino tardi causa pranzo con parenti, mi sono presto trovato sulla via di casa.
Qui è avvenuto il mio incontro più strano degli ultimi anni.
Mi avvicino a Scorzè e, all'uscita di una rotonda, vedo un tizio in tenuta da moto in piedi sul ciglio della strada.
Almeno 1.90m di uomo, casco modulare con interfono, tuta intera in pelle Dainese, stivali, guanti; vestito di tutto punto come si fa per affrontare in sicurezza un'uscita di una certa durata.
Mi avvicino e rallento, pensando che potesse essere uscito di strada o avesse qualche problema.
Lui mi fa il gesto del pollice come a chiedere un passaggio, mi chiedo se non sia il passeggero di qualcuno che per un'emergenza sia dovuto "volare" da qualche parte chiedendo al proprio passeggero di aspettarlo.
"Tutto a posto? Problemi?"
"Tutto ok, puoi darmi uno strappo fino a Scorzè?"
Non ci penso un attimo.
"Certo, sali! Sicuro che sia tutto ok?"
"Si si, tranquillo. Mi riesci a portare fino a (frazione che non ricordo)?"
"Andiamo"
Niente domande, niente presentazioni.
Volendo semplicemente essere d'aiuto ad un altro motociclista in difficoltà, parto.
Non ho mai avuto un passeggero così pesante (la mia zavorrina pesa meo di 50kg) e non sono di certo un veterano della moto, anzi, guido solo da novembre, per cui procedo un pò incerto nei pochi chilometri che ci separano da quella che è ora la destinazione di entrambi.
Al primo semaforo scambiamo qualche parola e ripartiamo.
Mentre guido mi chiedo chi sia questa persona e perchè abbia avuto bisogno di un passaggio; non mi è mai successo niente del genere e sono un piuttosto nervoso, soprattutto perchè sono praticamente oramai convinto che qualcuno si sia fatto male.
Altri 5 minuti e siamo arrivati a destinazione, mi fa segno di fermarmi, scende, si leva il casco:
"Piacere, sono Enrico"
"Piacere, Davide"
"Grazie del passaggio, sono un motostoppista"
Quasi incredulo, lo guardo
"Credo di essere l'unico al mondo, non ho una moto, non la so guidare, sono anni che viaggio chiedendo passaggi ai motociclisti"
Al che mi lascia un biglietto da visita, mi dice che ha un sito e mi invita a visitarlo
Ci salutiamo e lui si allontana a piedi verso quello che credo sia un albergo.
Sorridendo ancora un pò stranito dagli eventi, mi rimetto alla guida.
La moto pare una piuma e senza sforzo vola fino a casa...
Che dire, quello della moto è davvero un mondo a parte.
E devo dire di essere davvero felice di farne parte





















