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sapete dirmi com'è la moto one?
8026711
8026711 Inviato: 6 Lug 2009 11:02
 



NaE ha scritto:


L'importante non è chi li fa ma come vengono fatti. 0510_help.gif


In parte sono d'accordo però se pensi che molti capi sono fatti con materiali scadenti e non conformi alle direttive europee mi girano di brutto.
Ci sono aziende che comperano materie prime in europa (e quindi corredate di analisi, test, ecc..) e vengono spedite in cina, o romania o chissadove per il confezionamento dei capi e questo può andare bene.
Altri invece comperano la giacca bellepronta prodotta con materiali scelti in loco e di qualità non testata. Io eviterei di aquistare un prodotto di questa categoria fintantochè la cina e altri paesi non si adegueranno alle normative cee a riguardo delle sostanze nocive contenute.
Se riesci a capire bene questo discorso capirai anche il motivo per cui molti capi non si possono omologare.... icon_rolleyes.gif
 
8027484
8027484 Inviato: 6 Lug 2009 12:11
 

GINOX ha scritto:


In parte sono d'accordo però se pensi che molti capi sono fatti con materiali scadenti e non conformi alle direttive europee mi girano di brutto.
Ci sono aziende che comperano materie prime in europa (e quindi corredate di analisi, test, ecc..) e vengono spedite in cina, o romania o chissadove per il confezionamento dei capi e questo può andare bene.
Altri invece comperano la giacca bellepronta prodotta con materiali scelti in loco e di qualità non testata. Io eviterei di aquistare un prodotto di questa categoria fintantochè la cina e altri paesi non si adegueranno alle normative cee a riguardo delle sostanze nocive contenute.
Se riesci a capire bene questo discorso capirai anche il motivo per cui molti capi non si possono omologare.... icon_rolleyes.gif


sono assolutamente allineato al tuo pensiero e vorrei scoprire altri capi come i guanti della ixon. Ma vorrei sopratutto che le persone che lavorano in cina/pakistan/ovunque venidde pagato in modo decente. Così la localizzazione delle fabbriche manifatturiere resterebbe in casa propria con relativi benefici per la qualità e per l'economia locale. ma questo è un altro discorso.
 
8028255
8028255 Inviato: 6 Lug 2009 13:15
 

NaE ha scritto:

Così la localizzazione delle fabbriche manifatturiere resterebbe in casa propria con relativi benefici per la qualità e per l'economia locale. ma questo è un altro discorso.


La penso così anch'io NaE.. 0510_abbraccio.gif

Qui purtroppo la delocalizzazione delle produzioni è iniziata paradossalmente per la mancanza di manodopera.... non c'è stato un ricambio generazionale per vari motivi che non stò ad elencare... siamo già troppo OT icon_rolleyes.gif
 
8028930
8028930 Inviato: 6 Lug 2009 14:05
 

GINOX ha scritto:


La penso così anch'io NaE.. 0510_abbraccio.gif

Qui purtroppo la delocalizzazione delle produzioni è iniziata paradossalmente per la mancanza di manodopera....


Su questo ho qualche dubbio. Credo piuttosto alla ricerca del profitto ad ogni costo. Infatti, i benefici della riduzione dei costi di produzione si traducano solo in minima parte nel contenimento dei prezzi al consumo. Specialmente quando il prodotto gode di un'immagine (o marchio) molto forte...
comunque hai ragione, stiamo andando un un po' OT.
ciao
 
8029547
8029547 Inviato: 6 Lug 2009 14:53
 

rossouno ha scritto:


Su questo ho qualche dubbio. Credo piuttosto alla ricerca del profitto ad ogni costo.


Ti sbagli credimi
Lo so' e l'ho scritto che è paradossale, ma solo chi è della mia zona sa che è tutto nato per la mancanza di manodopera da fine anni '80
Il profitto ad ogni costo lo fai se rivendi con i ricarichi di una grossa marca ( da 3.4 fino a 8.5) ciò che comperi in asia.
Il discorso è lungo.... meriterebbe un proprio topic
 
8029672
8029672 Inviato: 6 Lug 2009 15:07
 

Si ma oggi come oggi,
si produce fuori per 1 motivo: costi minori. E quindi profitti migliori.

Anche se qui da noi la qualita` del lavoro e dei lavoratori e` migliore.
La quantita` e` migliore da loro.
Non a caso spesso si progetta nei Paesi sviluppati e si fa eseguire nei Paesi orientali
dove non essendoci tutele per il lavoratore, i costi sono inferiori.

Bisognerebbe dare ulteriori incentivi a chi produce QUI e fa crescere l`occupazione QUI.

Chi produce senza dare dignita` ai proprio dipendenti, dovrebbe essere diffidato dall`esportazione in UE.
Attenzione: Produci dove vuoi (incentivi o non incentivi),
ma secondo protocolli mondiali, di tutela del lavoro.
Se sei al di sotto qui non vogliamo i tuoi prodotti. Perche` sono concorrenza sleale.

Quindi distinguere, Libero Mercato da Concorrenza Sleale.
Va bene il primo, non il secondo.
 
8030785
8030785 Inviato: 6 Lug 2009 17:35
 

Devo spezzare un'arancia per il discorso di GINOX... oggi come oggi sembra paradossale, ma c'è stato un periodo che l'industria veneta non aveva più operai. Da noi erano più ricercati gli operai specializzati che i laureati, ma nessuno voleva fare più l'operaio ma preferiva laurearsi in qualche laurea inutile.

Risultato: un sacco di laureati in scienze della comunicazione disoccupati o a 800 euro al mese e fabbriche in cina.

Nel vicentino e trevigiano c'era una tradizione lunghissima di manifatture e pelletterie... tradizione che probabilmente a parte alcune sacche di artigianato si è persa.

Siamo dei poareti.
 
8030813
8030813 Inviato: 6 Lug 2009 17:40
 

Si ma e` anche un dato di fatto che alcune ditte hanno chiuso qui
(avendo TUTTI i loro dipendenti) per aprire altrove.

Il motivo e` facilmente intuibile, e non e` la carenza di manodopera. Se poi vogliono dire che e` quello, e` un altro discorso.
 
8031443
8031443 Inviato: 6 Lug 2009 19:04
 

frabiker ha scritto:
Si ma e` anche un dato di fatto che alcune ditte hanno chiuso qui
(avendo TUTTI i loro dipendenti) per aprire altrove.

Il motivo e` facilmente intuibile, e non e` la carenza di manodopera. Se poi vogliono dire che e` quello, e` un altro discorso.


Ragazzi, se una sola azienda delocalizza e produce in Cina, le altre seguiranno per poter competere con i prezzi conseguentemente piu' bassi. Quale che sia la ragione per l'inizio del fenomeno, e' iniziato e continuera' per motivi di mera concorrenza, secondo me.

Ed e' giusto che sia cosi'.

Quel che non e' giusto e' che i bassi costi di manodopera cinesi o di molte altre economie in via di sviluppo siano dovuti non a maggiore efficienza, tecnologia, o altri motivi economicamente virtuosi, ma a meccanismi economicamente dannosi, ed eticamente dannosi, quali la scarsita' di diritti dei dipendenti, trattamento al di sotto del rispetto dei diritti umani, e quant'altro con l'economia non c'entra nulla.

Accusare molte aziende di avvalersi di simili subcontractors e' giusto da un punto di vista etico, cosi' come e' giusto criticare chi vede un sopruso e fa finta di nulla, ed anzi lo usa a suo vantaggio. Ma da u punto di vista legale una simile cririca non ha alcun senso, perche' la questione e' politica/legale, non economica: io sono da sempre un sostenitore del limitatissimo intervento del governo in economia, ma quando deve intervenire... deve intervenire. Ed in questi casi dovrebbe, proprio per difendere il libero mercato dalla concorrenza sleale. Invece di mettere tariffe e balzelli alle dogane, forse si potrebbe rendere illegale stipulare conttratti con parner che non soddisfino requisiti specifici di rispetto dei diritti dell'uomo, con ispezioni annuali, semestrali, mensili di UN e agenzie corrleate. Vedrai allora che la manodopera cinese non costera' poi meno della nostra. O, se lo costera', sara' per motivi meritevoli di efficienza. E, in tal caso, sara' giusto che la produzione si sposti li'.

I miei 5 cents.
 
8031792
8031792 Inviato: 6 Lug 2009 19:48
 

Esattamente quello che dicevo io.

Quello ci vorrebbe, e quello nessuno ha il coraggio di fare.
Poi si parla di diritti umani, ma e` una mera ipocrisia.

Sarebbe molto semplice mettere in pratica questo regolamento,
il problema e` avere il coraggio di farlo e dare contro a chi e` potente e ha agganci
pure politici. E soprattutto prendere una posizione chiara verso questi governi. Ma evidentemente qualcosa o qualcuno ha paura o non conviene farlo. Non si andrebbe fuori a dettare legge, semplicemente siamo NOI che prendiamo posizione per quel che CI riguarda. Della serie, non rispettate i vostri diritti, vi disturbiamo se lo facciamo notare,
bene ci dispiace ma non vogliamo esserne complici.

Oltre tutto non e` che chiuderebbero, solo che dovrebbero, finalmente, dimostrare davvero il loro valore di imprenditori e non di strateghi politico/sociali.
Andare in Cina magari non converrebbe piu` cosi` tanto, soprattutto se ci fossero anche agevolazioni che si sommano, ma comunque ognuno potrebbe farsi i suoi calcoli e decidere di produrre dove vuole.

Il discorso e` comunque in parte stato affrontato,
i sequestri di capi cancerogeni, di giocattoli tossici ecc ecc sono un esempio di come
almeno in fatto di salute ci siamo dissociati dal mercato cinese (o altri) dicendo:
se volete esportare rispettate il marchio CE.

Adesso si tratta di fare la stessa cosa eticamente parlando.

A dimostrazione che e` fattibilissimo.
 
8031907
8031907 Inviato: 6 Lug 2009 20:01
 

Coniglione ha scritto:

Risultato: un sacco di laureati in scienze della comunicazione disoccupati o a 800 euro al mese e fabbriche in cina. [omissis] Siamo dei poareti.


Chapeau!
 
8031995
8031995 Inviato: 6 Lug 2009 20:11
 

frabiker ha scritto:
Si ma e` anche un dato di fatto che alcune ditte hanno chiuso qui
(avendo TUTTI i loro dipendenti) per aprire altrove.


Chi da qui ha licenziato tutti per portare la produzione fuori lo ha fatto per vari motivi:
- Maggior guadagno
- Minore rottura di scatole con sindacati, dipendenti, USL, SPISAL, ecc..
- Facevano un articolo economico
- Producevano un articolo con molta manodopera e magari pure con stagionalità (es. scarpe)

C'è chi invece è stato costretto perchè la manovalanza specializzata era irreperibile, nel settore scarpe han cominciato con le tomaie da far cucire in romania per il motivo che qui i tomaifici non trovavano più personale e non erano in grado di gestire grossi lotti

Ma c'è chi è rimasto puntando sulla qualità, investendo in tecnologia, a dimostrazione che volendo si può fare ma anche questi han seri problemi di manodopera e col tempo andrà sempre peggio
Se provate a dire a una ragazza di andare a cucire in un laboratorio a 1000 euri al mese vi risponderà che preferisce lavorare in un call center a 500/600.
Provate ad andare in quei laboratori artigianali che ogni tanto se ne parla in vari topic... guardate l' età media di chi vi lavora....senz'altro è over 40
 
8035137
8035137 Inviato: 7 Lug 2009 9:32
 

...a proposito del "saper fare" che si è perso nel tempo: io provengo da una provincia del sud (il Salento) in cui la produzione tessile, la pelletteria e la produzione di capi d'abbigliamento e accessori in generale (scarpe, abiti, cappelli, cravatte, etc.) è stata tradizionalmente patrimonio di migliaia di famiglie che, come in Veneto, hanno per lungo tempo ospitato in casa laboratori artigianali per la lavorazione in conto terzi. Il cottimo non è un fenomeno d'altri tempi! Continua in qualche misura ad esistere.
Il problema è che quando produci per conto di marche (prevalentemente del nord Italia) che poi assemblano o semplicemente etichettano i capi prodotti altrove, ti metti in una condizione di debolezza strutturale. Infatti il contoterzista che non emerge con un marchio proprio (per quel tipo di sviluppo avremmo avuto bisogno di banche e politica all'altezza della situazione...) si espone alla concorrenza del prezzo più basso.
Se questo rischio una volta era limitato dalla qualità della manifattura (un prodotto di fascia alta aveva una qualità enormemente superiore), ora anche i marchi più prestigiosi spesso vendono roba "usa e getta", in grado di durare una stagione o fino a che la moda del momento passi. Così non è più necessario formare operai o artigiani capaci. Piuttosto si addestrano degli operai di altri paesi (che però non hanno nessuna tradizione, e tu amico del Veneto sai cosa vuol dire) a sufficienza per produrre quello che la gente usa e butta nel giro di poco tempo.
E quello che fa incavolare è che ci facciano pagare per buono quello che spesso non lo è. Magari indossando qualche logo su una maglietta di cotone scadente...

Forse dipende in qualche misura anche da noi consumatori. Dobbiamo selezionare in base ai contenuti e non subire eccessivamente il fascino del marchio o delle mode.

R.

PS: Mi sorprende che i moderatori stiano tollerando il nostro clamoroso OT. Che sia interessante la discussione e tanto basta a fargli chiudere un occhio??? 0510_inchino.gif
 
8038671
8038671 Inviato: 7 Lug 2009 14:48
 

rossouno ha scritto:

R.

PS: Mi sorprende che i moderatori stiano tollerando il nostro clamoroso OT. Che sia interessante la discussione e tanto basta a fargli chiudere un occhio??? 0510_inchino.gif


Per fortuna i mod non son cinesi sennò ci avrebbero già lapidato pubblicamente.....ma la giornata è ancora lunga e non si può mai dire icon_asd.gif

Rossouno un grande 0510_abbraccio.gif
Le firme campano (...e prosperano) grazie a noi consumatori, senza questi le firme non esisterebbero.
Qui i calzaturifici più fortunati han venduto tutto ai vari LVH, Gucci, Armani, YSL, ecc...mentre gli altri son diventati terzisti.... per farti un esempio se uno stivale venduto dal produttore a 120 euro và in negozio a circa 300... ma se è di firma allora siamo sui 700 e il terzista ne prende 80 se vuol lavorare. Però chi vende nei negozi sono le firme... eusa_wall.gif
Discorso molto complesso questo...purtroppo vedo che tra i nostri distretti non ci sono grosse differenze....speravo da te fosse migliore
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8040190
8040190 Inviato: 7 Lug 2009 17:49
 

GINOX ha scritto:


Se provate a dire a una ragazza di andare a cucire in un laboratorio a 1000 euri al mese vi risponderà che preferisce lavorare in un call center a 500/600.


Certo. Ma è anche vero che in un paese civile la manodopera specializzata non può essere pagata briciole (e vale per tutti i settori). Nel Veneto questi lavori sono stati rifiutati perché c'è stato un recente sensibile arricchimento e le figlie di operai vogliono tutte fare le signore.

Peccato che sto contando i minuti quando che ci separano al momento in cui una generazione rimpiangerà i lavori (per quanto duri, per quanto difficili) dei genitori, lavori che non esisteranno più se non in estremo oriente.

Ora mi domando cosa stiano facendo tutte le migliaia di ragazzette venete buone per il cucito che invece "scelgono" altre carriere... chissà, forse presenziano ai festini di papi, o fanno fotocopie in qualche ufficio.

Siamo sicuri che sia un progresso perdere così delle tradizioni? Non era il caso di salvaguardare per lo meno le fasce premium?

Ma nessuno aveva convenienza a formare, pagare, mantenere operai specializzati e qualificati. Evidentemente.

Invece qualcuno aveva convenienza, ad esempio, ad aprire una quantità di fabbriche di automobili che nessuno vuole e nessuno compra, fabbriche nate per esigenze non produttive... quanto piuttosto come moneta di scambio. Così abbiamo un sacco di operai metalmeccanici a casa in cassa integrazione, ma nessuno che sappia fare uno straccio di stivale di pelle.
 
8041800
8041800 Inviato: 7 Lug 2009 21:09
 

rossouno ha scritto:
Mi sorprende che i moderatori stiano tollerando il nostro clamoroso OT


In effetti, l'hai detto, arrivare a parlare della ragazzina che va a fare le fotocopie al posto che cucire le tute in pelle nel veronese o dalle tue parti, evidenzia un grado di OT abbastanza elevato. icon_rolleyes.gif

Quindi, per quanto interessanti le vostre argomentazioni, vi chiedo se possiate sospendere questi discorsi e tornare IT argomentando unicamente sulla Moto-one.

Grazie!

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8043867
8043867 Inviato: 8 Lug 2009 8:27
 

Paolo558 ha scritto:


Quindi, per quanto interessanti le vostre argomentazioni, vi chiedo se possiate sospendere questi discorsi e tornare IT argomentando unicamente sulla Moto-one.

Grazie!

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oggi sono venuto in ufficio indossando il mio Moto One M1 BC 223: una sudata pazzesca! 0510_help.gif

una volta che togli l'imbottitura, la membrana impermeabilizzante (asportabile) si trova direttamente a contatto con la pelle. E non è bello!!!

Risultato: camicia pezzatissima! ....mmm... ma se sta' giacca l'avessero fatta le nostre sartine... eusa_think.gif Scherzo! icon_mrgreen.gif
 
8044381
8044381 Inviato: 8 Lug 2009 9:33
 

rossouno ha scritto:


oggi sono venuto in ufficio indossando il mio Moto One M1 BC 223: una sudata pazzesca! 0510_help.gif

una volta che togli l'imbottitura, la membrana impermeabilizzante (asportabile) si trova direttamente a contatto con la pelle. E non è bello!!!

Risultato: camicia pezzatissima! ....mmm... ma se sta' giacca l'avessero fatta le nostre sartine... eusa_think.gif Scherzo! icon_mrgreen.gif


Più che la sudata ( che capisco non sia il massimo! ) mi preoccupa il lato sicurezza.... A vederle non mi sembrano meglio della mia EX quasi INUTILE Clover RX2, anzi.
 
8083397
8083397 Inviato: 13 Lug 2009 10:24
 

ultimo e definitivo parere sulla mia giacca Moto One:

ho deciso di andare dal negoziante che me l'ha venduta per chiederne la sostituzione in garanzia o la restituzione dei soldi. Ieri alla luce mi sono accordo che il cotone si è scolorito in vari punti probabilmente per il sole (la giacca avrà un paio di mesi) e in alcuni altri ci sono delle scoloriture dovute o allo sventolio del tessuto stesso o al sudore.
Sono esterrefatto! icon_evil.gif

Sarà dura farsi cambiare l'articolo, però ci devo provare. Non è veramente ammissibile che una giacca nuova si rovini così dopo poche uscite.

Inoltre sono sempre più contrariato per la presentazione completamente acritica fatta da "Dueruote" (il numero del salone di Milano del 2008 mi pare) in cui si presentava il prodotto da me acquistato senza minimamente averne verificato la qualità o quanto meno la rispondenza dell'articolo alle caratteristiche pubblicate. Io mi sono fidato della rivista e ho comprato. Me ne sono pentito subito dopo.

Un giornale non dovrebbe prestarsi a queste "marchette" senza aver prima verificato con mano. Con i redazionali siamo buoni tutti a fare i giornalisti!!!! 0509_down.gif

SGRUNT!

r.
 
14966165
14966165 Inviato: 8 Mag 2014 13:57
 

Io ho comprato dei guanti in pelle della moto one, su internet.
Pagati 50 euro con la spedizione. in effetti costano almeno la metà degli Alpinestars.
Però devo essere sincero. dalla foto su internet sembravano meglio.
A vederli dal vivo sembrano ... come dire ... di fattura un pò cinese! eusa_think.gif icon_confused.gif
Cuciture non perfette e anche l'indossabilità non è perfetta.
Spero almeno che durino e che non si strappino subito. eusa_think.gif
In finale sono molto belli esteticamente, ma se li avessi visti dal vivo in un negozio non li avrei presi. 0509_down.gif

ps. Attaccata ai guanti c'è un etichetta riguardante Pittards. Link a pagina di Pittards.com
Non capisco! Li fanno in Italia o in Inghilterra? eusa_think.gif
 
14966989
14966989 Inviato: 8 Mag 2014 21:16
 

sembrano una cinesata proprio perché li fanno in cina o al max pakistan, rileggi questa (vecchissima) discussione...
 
14968055
14968055 Inviato: 9 Mag 2014 14:13
 

si ' l'ho letto! ma si diceva che era una fabbrica italiana. icon_confused.gif
 
15040639
15040639 Inviato: 1 Lug 2014 18:58
 

peppinomuto ha scritto:

......
A vederli dal vivo sembrano ... come dire ... di fattura un pò cinese! eusa_think.gif icon_confused.gif
Cuciture non perfette e anche l'indossabilità non è perfetta.
Spero almeno che durino e che non si strappino subito. eusa_think.gif
........


Rispolvero questo topic solo per dare conferma all'impressione che ho avuta.

Dopo quasi due mesi di utilizzo... i guanti Moto One sono indiscutibilmente cinesi!!! eusa_wall.gif
Si sono già squamati e alcune cuciture sono già saltate. 0509_down.gif

Il peggior acquisto mai fatto!!! eusa_wall.gif

Va beh vale come esperienza, Moto One eusa_naughty.gif MAI più!!
 
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