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Vespa Sidecar [cerco info]
4674887
4674887 Inviato: 5 Giu 2008 17:54
Oggetto: Vespa Sidecar [cerco info]
 



ciao, ho una vespa VNB2T del '61, (125 tre marce faro alto ancora scomponibile),è segnata sulla visura "motociclo con carrozzetta per trasporto di persone", vorrei ovviamente montarci il sidecar, sapete che modello? avete delle foto?
le sidecar di solito erano le 125 faro basso e le 150 struzzo, ho visto già i sidecar longhi
Link a pagina di Sidecar.it
sapete darmi indicazioni a riguardo?
 
4677923
4677923 Inviato: 5 Giu 2008 21:29
 

prima di tutto hai il libretto e targa?
sul libretto avrai depennato la dicitura motociclo e non motocarrozzetta
poi controlla che deve avere posti a sedere 3......
se hai solo la visura controlla pure lì .non deve comparire la scritta "a solo"
tu se ho capito bene hai solo la vespa..giusto?
posta una foto del mezzo e poi ne riparliano
ciao
 
5839742
5839742 Inviato: 30 Set 2008 12:12
 

Io mi trovo in una condizione simile.
Ho una Vnb3 del '62, sul libretto risulta motociclo (è depennata la voce motocarrozzetta), mentre al pra (e sul certificato di proprietà) risulta motociclo con carrozzetta.
Quale fa fede? il libretto o il Cdp e la registrazione al pra?
cosa dovrei fare per montarci un sidecar ed essere in regola?

grazie
 
5842090
5842090 Inviato: 30 Set 2008 15:30
 

fa fede il libretto comunque parli di cdp e' perche' hai fatto un passaggio recente? sul libretto all'interno ai 2 o 3 posti? le misure della 3 ruota sono scritte?
il vecchio foglio complementare non l'hai visto? fai una ricerca al pra come estratto cronologico generale e da lì vedrai oltre tutti i passaggi anche come all'epoca e' stata iscritta la moto (o sciolta o motocarrozzetta)
ciao
 
5842376
5842376 Inviato: 30 Set 2008 15:50
 

eleboronero ha scritto:
fa fede il libretto comunque parli di cdp e' perche' hai fatto un passaggio recente? sul libretto all'interno ai 2 o 3 posti? le misure della 3 ruota sono scritte?
il vecchio foglio complementare non l'hai visto? fai una ricerca al pra come estratto cronologico generale e da lì vedrai oltre tutti i passaggi anche come all'epoca e' stata iscritta la moto (o sciolta o motocarrozzetta)
ciao


si, ho fatto il passaggio di proprietà un paio di anni fa, e il vecchio foglio complementare l'ho dovuto dare indietro (e non avevo letto attentamente cosa c'era scritto).
è proprio quando ho fatto il passaggio di proprietà che al PRA mi hanno detto che risultava (nei loro archivi) iscritta come motociclo con carrozzetta (infatti per questo ho dovuto pagare anche un imposta in più, mi pare l'IPT, che per i motocicli non era da pagare) e sul nuovo Cdp mi hanno appunto scritto "motociclo con carrozzetta".

purtroppo sul libretto non c'è nessuna indicazione su una terza ruota e non ricordo se è riportato il numero di posti (ma sicuramente non ho visto indicati 3 posti).

cosa posso fare? posso chiedere di aggiornare il libretto a quanto indicato al PRA, senza dover fare collaudi alla motorizzazione civile? cosa mi consigli di fare in questa situazione?

grazie per l'attenzione
 
5842646
5842646 Inviato: 30 Set 2008 16:10
 

ma sulla sua vespa vedi "segni" di un passato con sidecar? cioe' sulla pedana vi sono dei fori? comunque il mio consiglio e' di fare l'estratto cronologico generale ( il vecchio foglio complementare potevi tenerlo annullato semplicemente facendo domanda al momento che ti hanno fatto il cvp) la tassa che hai pagato purtroppo e' una tassa che colpisce i mezzi d'epoca x una svista del legislatore.
il libretto e' il suo vecchio o e' un duplicato?
 
5843329
5843329 Inviato: 30 Set 2008 17:01
 

eleboronero ha scritto:
ma sulla sua vespa vedi "segni" di un passato con sidecar? cioe' sulla pedana vi sono dei fori? comunque il mio consiglio e' di fare l'estratto cronologico generale ( il vecchio foglio complementare potevi tenerlo annullato semplicemente facendo domanda al momento che ti hanno fatto il cvp) la tassa che hai pagato purtroppo e' una tassa che colpisce i mezzi d'epoca x una svista del legislatore.
il libretto e' il suo vecchio o e' un duplicato?


grazie ancora per la tempestività delle tue risposte.

Allora, sicuramente la vespa non ha mai montato un sidecar, perchè ha avuto (prima di me) solo due proprietari, quello che me l'ha venduto e il suo vicino di casa. per cui so per certo che da quando è uscita dal concessionario non ha mai montato un sidecar. Non è neppure predisposta perchè sulla pedana non ci sono fori per montare le staffe.

Purtroppo non sapevo che potevo richiedere di conservare il foglio complementare, altrimenti l'avrei sicuramente fatto icon_redface.gif

il libretto è il suo originale è non è mai stato rifatto.

io credo che sia stato un errore di trascrizione sui registri PRA, e dal momento che per questo ho dovuto pagare più caro il passaggio di proprietà, volevo capire se posso approfittare della situazione per poter eventualmente, in un futuro, mettere un sidecar ed essere in regola.

Non capisco perchè dovrei fare l'estratto cronologico. Al PRA mi hanno già detto che risulta iscritta come motociclo con carrozzetta.
Se anzichè l'estratto cronologico faccio la visura (che costa molto meno) va bene lo stesso per capire quando è stata iscritta come motociclo con carrozzetta?

grazie
 
5845297
5845297 Inviato: 30 Set 2008 19:47
 

non hai pagato di + perche' motocarrozzetta,si paga uguale.
il cronologico generale ti dice cose che la visura non ti da' infatti ri racconta tutta la sua storia giuridica del mezzo e se hai mai avuto nel passato una iscrizione come motocarrozzetta.il libretto e' il suo originale di quando e' uscita x la prima volta la vespa ed iscritta al pra oppure un duplicato anche + recente di poco che si faceva x cambio delle caratteristiche tipo da motocarrozzetta a moto sciolta o viceversa.
controlla le date o al limite posta le pagine oscurando la dai del proprietario.
ciao
 
5847901
5847901 Inviato: 1 Ott 2008 9:56
 

in realtà mi hanno fatto pagare l'IPT in più (mi pare circa un 50 euro se non ricordo male), che se fosse stato solo "motociclo" e lo avessi dichiarato d'epoca, non avrei pagato (almeno così mi hanno detto).

comunque ieri sera ho riguardato il libretto e sono menzionati solo due posti e non c'è traccia di sidecar o terze ruote o terzo passeggero in nessun punto.

Il libretto dovrebbe essere quello originale perchè ci sono riportati tutti i proprietari (che conosco per certo) e le date dei timbri corrispondono all'anno (e probabilmente anche al mese) in cui la vespa era stata acquistata dal concessionario.
Quindi o il libretto è stato rifatto nei primissimi mesi di vita o è l'unico mai esistito.

Appena riesco posto una foto del libretto.

Ma cosa potrei fare nei casi:
1 - non esistesse nella storia della vespa nessun indicazione di un libretto con sidecar
2 - esistesse nella storia della vespa un momento iniziale in cui aveva un libretto con sidecar ma poi è stata convertita a motociclo normale ?

Sempre contando che al PRA risulta tuttora motociclo con motocarozzetta?

grazie
 
5851636
5851636 Inviato: 1 Ott 2008 15:49
 

molto probabilmente allora e' un errore del pra,m recente xche' all'epoca le motocarrozzette pagavano di + di bollo. x toglierti il dubbio ha solo la strada dell'estratto generale. (dovrebbero essere circa 20 euro).
i tuoi questiti:
1. allestisci la vespa sidecar (con navetta d'epoca o conforme,non quelle cagate di vetroresina o con gli okki a mandorla) quando sei pronto smarrisci il libretto e richiedi il duplicato (che probabilmente faranno come motociclo e tu allora ti presenterai con la tua motaccozzetta e lo rifaranno corretto.
2. se da motocarrozzetta e' stato passato motociclo non puoi + tornare indietro a meno che omologhi il mezzo fmi/asi e con questo rifai l'iter.
ciao
 
5852120
5852120 Inviato: 1 Ott 2008 16:26
 

grazie eleboronero per le tue risposte. icon_biggrin.gif

A questo punto, quando toverò tempo andrò a fare l'estratto cronologico.
 
6408638
6408638 Inviato: 27 Nov 2008 10:25
Oggetto: Vespa sidecar, problemi con l´impianto elettrico
 

Nota automatica aggiunta dal sistema: i messaggi aggiunti da questo punto in poi sono stati generati dalla fusione di due topic.
______________

allora: una cosa non mi torna:
la mia vespa montava sul faro posteriore 2 lampadine da 10W, quando ho montato il sidecar, si sono aggiunte altrettante due lampadine da 5W (secondo stop e secondo faro): in queste condizioni la luce è solo pi§ un lumino da morto, e gli stop quasi non si accendono.
ho provato a mettere delle lampadine da 5W al posto di quelle da 10W della vespa, la situazione migliora nettamente, il problema è che se stacco il sidecar, il faro posteriore della vespa fa tantissima luce, con il risultato che dopo pochi km le lampade da 5W si bruciano.
è normale????

altra cosa: per quale ragione la lampadina da 5W montata sullo stop fa mooolta più luce della lampadina da 5W montata sul fanalino della vespa?????????

Ultima modifica di enricopiozzo il 27 Nov 2008 12:46, modificato 2 volte in totale
 
6408823
6408823 Inviato: 27 Nov 2008 10:46
 

A Padova c'era un tedesco che vendeva le lampadine a Led , non erano economiche , comunque credo che non si brucino......

x il resto , mi intendo di meccanica , ma di roba elettrica ,,,, non mi è mai piaciuta ,
 
6408846
6408846 Inviato: 27 Nov 2008 10:49
 

io mi intendo abbastanza di roba elettrica, ma qui siamo nelle stranezze.... che due lampadine, entrambe da 5W ed entrambe "a tubo" rendano in maniera nettamente diversa mi pare una cosa abbastanza singolare, fossero in serie potrei capirlo.... ma in parallelo no icon_question.gif icon_idea.gif icon_exclaim.gif

quelle a led sono interessanti, non le ho mai viste! se non erro però funzionano solo in corrente continua, per le moto senza batteria, l'impianto non è in alternata? quello attaccato al volano è una dinamo o un alternatore? icon_confused.gif
 
6408940
6408940 Inviato: 27 Nov 2008 10:59
 

se sulla vespa metti le 12v 10w hai luce da 5w6v quando stacchi la vespa fa più luce ma non si brucia.
io lo buttata li da discorsi che mi ricordo, ma tu enrico sei un più esperto, mi confermi che potrebbe funzionare?
comunque se stacchi il side in teoria non dovrebbero bruciarsi se anche monti le 5w6v, è strano,
mi ricordo che qualcuno a detto che le vespe hanno problemi di picchi di corrente è aveva messo una sorta di stabilizzatore(si chiama cosi?) artigianale per risolvere il problema.
 
6409065
6409065 Inviato: 27 Nov 2008 11:16
 

immagini visibili ai soli utenti registrati


Allora, andiamo con ordine, partiamo dai problemi:
con lampade da 10W sulla vespa, se collego il sidecar non fanno + luce, e questo mi potrebbe stare bene, in quanto può essere che necessitano di corrente che la vespa non è ingrado di fornire.
se metto lampade da 5W sulla vespa, la luce è corretta con il sidecar attaccato, se stacco il sidecar, le lampadine fanno troppa luce e si bruciano subito!
l'altro problema è che le lampade dei fari (vespa e side) fanno molta meno luce delle lampade degli stop, a parità di potenza!

per le lampade da 12V, occorre considerarle come delle resistenze
 
6409110
6409110 Inviato: 27 Nov 2008 11:23
 

non vorrei dire cavolate, ma una 12V-5W dovrebbe essere una R di 28,8 Ohm, mentre una 6V-10W dovrebbe essere una resistenza di 3,6 Ohm ... quindi molto differenti.....
sbaglio????
 
6409184
6409184 Inviato: 27 Nov 2008 11:34
 

a non dirlo a me,
ma scusa se sono in parallelo non dovrebbe influire la resistenza di una sull'altra,credo?
qui ci vuole uno pratico icon_wink.gif
 
6409200
6409200 Inviato: 27 Nov 2008 11:35
 

il problema che per avere una stessa resistenza bisogna prendere una 12 v 40 W.. xò non so se la cosa è matematica come sembra..

se due resistenze sono in parallelo

in un collegamento in parallelo il reciproco (inverso) della resistenza complessiva equivalente Rp è uguale alla somma dei reciproci (inversi) delle singole resistenze.

* la d.d.p. ai capi del sistema di resistenze è la stessa;
* la corrente si divide fra le varie resistenze.


immagini visibili ai soli utenti registrati


Ultima modifica di norkio il 27 Nov 2008 11:44, modificato 1 volta in totale
 
6409239
6409239 Inviato: 27 Nov 2008 11:39
 

le lampadine in serie fanno caduta di tensione dovuta alla resistenza della lampada, in parallelo no, diciamo che quelle in parallelo dovrebbero fare la stessa luce (fatta salva la cdt dei cavi), invece avviene che quella dello stop del side che ha cdt maggiore dovuta a 3m di cavo in più, fa più luce del fanalino della vespa!
 
6409256
6409256 Inviato: 27 Nov 2008 11:40
 

la tensione che arriva nei cavi del faro e dello stop sarà la stessa???? (blu e giallo) .... l'impinto prende corrente dalla stessa bobina, non avendo regolatori e centraline, dovrebbe essere la stessa tensione... o no?
 
6409283
6409283 Inviato: 27 Nov 2008 11:43
 

misurala
forse influisce la grandezza del filo?
il portalampade non fa contatto?
il filo al faro disperde da qualche parte?
 
6409319
6409319 Inviato: 27 Nov 2008 11:47
 

è proprio quello che mi chiedevo.... ma se io tolgo la lampada del faro della vespa, il faro del side si accende nettamente meglio, quindi la cdt del cavo non influenza...

i cavi hanno tutti la stessa sezione, a parità di W delle lampade, la resa luminosa dovrebe essere la stessa..... perche invece gli stop fan + luce dei fari?
 
6409348
6409348 Inviato: 27 Nov 2008 11:51
 

agli stop ci sono attaccate 1/2 lampade.. invece ai fari c'è anche quello anteriore..
 
6409363
6409363 Inviato: 27 Nov 2008 11:52
 

lo so, però la luce dietro è costante indipendentemente se metto posizioni/bassi/alti icon_confused.gif
 
6409500
6409500 Inviato: 27 Nov 2008 12:10
 

eusa_shifty.gif 0510_confused.gif
 
6412192
6412192 Inviato: 27 Nov 2008 17:23
 

Enrico, al di là di discorsi teorici, può darsi che c'è qualcosa che non va nel portalampada della vespa? Hai provato a smontarlo?

Sembra come se arrivasse un voltaggio troppo elevato per la lampada da 5w (che quindi scalda troppo e si brucia), che però la lampada da 10w regge...

lo so che a leggerla sembra una castroneria ma intanto... eusa_think.gif


PS: sconsigliato l'uso delle lampade a led: se non si ha una corrente minima costante (di 12v) lampeggiano.
 
6412326
6412326 Inviato: 27 Nov 2008 17:38
 

Non avendo lo schema elettrico in questione non posso dare informazioni specifiche.
Ci sono però alcune regole fondamentali che potrebbero aiutarti.
Innanzitutto è bene usare componenti elettrici con il valore di tensione pari a quello nominale dell’impianto, che garantiscono la tenuta dell’isolamento per quella specifica tensione. Secondariamente il parametro da controllare è quello della corrente circolante sulle varie parti del circuito. Terzo le cadute di tensione.
Il generatore, sia esso dinamico (dinamo, alternatore) o statico (batteria), è caratterizzato da un livello di tensione (più o meno stabile) e da una corrente massima erogabile. La corrente erogata momento per momento è funzione dei carichi allacciati essendo il risultato del rapporto tra tensione applicata e carico equivalente. Con tensione continua i carichi si caratterizzano per la loro resistenza, con tensione alternata, o comunque in presenza di sbalzi di tensione, bisogna considerare l’impedenza che contempla la combinazione di resistenza e reattanza (induttanza e/o capacità). I carichi sono sia gli utilizzatori (es. lampadine, motori, ecc.) che gli organi di manovra (interruttori, deviatori, ecc.), ma anche i conduttori (fili, lamelle di contatto, telaio e masse elettricamente connesse) e gli organi di connessione (morsetti, faston, capicorda, giunzioni, ecc.). Il carico equivalente, cioè quello che il generatore “vede”, si ottiene considerando che le resistenze in serie si sommano RS=R1+R2 e quelle in parallelo seguono la regola RP=R1xR2/(R1+R2) (cioè la resistenza complessiva è inferiore alla più piccola delle due). Accade cioè che aggiungendo resistenze in serie la resistenza complessiva aumenta e la corrente diminuisce, mettendole in parallelo cala la resistenza e cresce la corrente. Ovviamente continuando a fare paralleli si può arrivare al limite del generatore con conseguenze che variano caso per caso.
Supponendo di essere entro il limite di capacità del generatore vediamo cosa succede a valle.
Ci saranno: morsetto, cavo, organi di manovra (chiave accensione, devioluci), forse un fusibile, ancora cavo, morsetto, lamella di contatto, la lampadina, altra lamella, contatto verso massa (bullone, saldatura,ecc), e infine il percorso di chiusura del circuito che normalmente avviene attraverso il contatto elettrico tra le parti metalliche della struttura della moto. Tutti questi elementi hanno una propria resistenza: in condizioni normali dovremmo riscontrare che la resistenza dell’utilizzatore (lampadina) è almeno di un ordine di grandezza superiore a tutte le altre messe insieme (es. 1Ω contro 0,1). Se ciò non avviene significa che sugli elementi che portano all’utilizzatore verrà “persa” parte della tensione generata in misura sensibile, potremmo cioè vedere la lampadina che fa poca luce. Questo perché una resistenza R attraversata da corrente I genera una “caduta di tensione” ai suoi capi pari a CDT=RxI, sull’utilizzatore ci sarà quindi la tensione V del generatore meno la CDT. Da ciò discende che se metto un altro utilizzatore in parallelo la corrente aumenta, aumenta la CDT e quindi cala la tensione sugli utilizzatori. Considera come resistenze in parallelo anche quei contatti più o meno “puliti” che possono verificarsi tra le parti elettriche e la massa, a causa di usura del materiale isolante.
Se hai un tester puoi fare delle misure, comunque anche empiricamente puoi capire alcune cose. Anzitutto prova le varie lampadine collegandole direttamente ad un alimentatore fisso, magari scopri che non rendono allo stesso modo in termini di luminosità. Verifica uno alla volta tutti gli elementi del circuito facendo un ponte con uno spezzone di cavo tra l’inizio e la fine di ogni elemento: se vedi la lampadina che magicamente fa più luce hai capito dove intervenire, non è raro che si creino resistenze di contatto consistenti anche dove a occhio sembra che il contatto sia buono. Considera che la resistenza di contatto dipende dai materiali, dal loro stato superficiale, dalla grandezza della superficie di contatto e dalla forza con cui sono premuti i due materiali. Per quanto riguarda i cavi considera che la resistenza aumenta al diminuire della sezione del conduttore e all’aumentare della lunghezza ma, se in buono stato, è trascurabile. Tieni sempre conto che i circuiti sono chiusi verso massa, spesso ci si dimentica che il cilindro, il parafango, alcuni bulloni ecc. fanno parte anche dell’impianto elettrico…

Non sono sicuro di aver capito bene il tuo caso ma: 2 lampadine da 5W 6V + 2 da 10W 6V ti porterebbero ad avere un carico equivalente di 1,2 Ω. Supponiamo che in giro ci sia una resistenzina di contatto da 0,5Ω. La corrente che passa è I=6/(1,2+0,5)=3,6 A che dà CDT=0,5x3,6= 1,8 V e quindi ti ritrovi sulle lampade solamente 6-1,8=4,2 V. Se togli le 2 lampade da 10W passi a carico di 3,6Ω con corrente di 1,5 A cui corrisponde CDT 0,7 V e tensione utile sulle lampade di 5,3V. Questo spiegherebbe l’aumento di intensità, il fatto che ti si brucino credo possa dipendere dal fatto che il generatore eroga tensione maggiore dei 6V previsti, anche se solo a sbalzi e non costantemente; allora però, presto o tardi, dovrebbero saltare anche le lampade anteriori.
 
6412717
6412717 Inviato: 27 Nov 2008 18:20
 

faccio qualche prova e vi aggiorno, quello che non capisco è perchè quelle da 5W si bruciano e quelle da 10 no !!!!!!!!! sono entrambe 6V !!!!!!
dovrebbero fare meno luce e non bruciarsi, invece, fanno il doppio della luce di una da 10 e poi si bruciano. per mettere le lampadine da 5W ci devo attaccare il sidecar, in questo modo l'impianto vede 10W (5+5) e funziona bene ..... non è normale!
 
7206607
7206607 Inviato: 20 Mar 2009 0:21
Oggetto: Sidecar per la mia PX [cerco info]
 

Nota automatica aggiunta dal sistema: i messaggi aggiunti da questo punto in poi sono stati generati dalla fusione di due topic.
______________

stavo facendo 2 conti per vedere quanto costa fare un sidecar con la mia bella PX 150 ma non ho la piu pallida idea di quanto costi



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