Fratello. . . .
io vado controcorrente, lo Sai. . . . e Ti do il buon giorno, Amico Mio. E buon giorno a Tutti Voi che passerete di qui. . . .
Di solito, non mi piace quello che scrivo.
Questo invece è un delirio che mi emoziona ogni volta che lo leggo. . . .
25\03\2006
IL TEMPO
Il tempo. Il tempo ha tempo, non si ferma mai, scorre via come un liquido denso e frenetico. Il tempo consuma i minuti, le ore, i giorni, gli anni, che passano attraverso questo nome, tempo. Crediamo di averne tanto, di tempo, invece lui fugge via, ridendo del nostro stupore quando ci guardiamo indietro ed esclamiamo mamma mia quanto tempo è passato, e non ce ne siamo nemmeno accorti. Il tempo ha il potere di cambiare le cose, le vite, i momenti che abbiamo vissuto. E i ricordi, nel tempo, sbiadiscono e si fanno meno cattivi, si attenua la rabbia, il rimorso, la sete di rivalsa, nello scorrere del tempo. I colori si fanno meno vividi, la morsa si allenta, e l’anima un po’ si rasserena. E’ un magnifico linimento, il tempo. I dolori per le perdite si fanno meno atroci, il rosso della rabbia si fa tenue rosa pallido, con il passare del tempo. Ma chi ha dato il valore al tempo? Chi ha stabilito quanto deve durare il tempo? Chi ha in mano la clessidra del tempo? E chi la gira all’opposto, quando il tempo di un uomo ha fine? Chi decide il tempo di un amore? Chi vaglia il tempo delle nostre solitudini? Un minuto passa, e non tornerà mai più indietro. Può essere lungo il tempo di un minuto, può trasmettere angoscia, dolore, ansia, preoccupazione, felicità, emozioni, passioni, e tutto solo nello spazio di un misero minuto. Che fantastico mistero è il tempo! Non siamo mai sicuri del nostro tempo, non sappiamo quando la clessidra verrà capovolta per far scorrere la sabbia all’inverso, ignoriamo quando il filo della vita sarà tagliato dalla matassa già scorsa sulla via della vita. Ricordo che quando nel 1982 avevo 18 anni, pensavo mamma mia, nel 2000 ne avrò 36, il doppio, e mi sembrava così lontano, così irreale solo pensare di avere quell’età, e un po’ mi spaventava. Il 2000 è passato da un bel po’, e mi rendo conto di quanto ridicolo era quel pensiero, avendo compreso oggi, che quello che davo per scontato ieri, scontato non lo è affatto. Adesso, che non c’è più tempo, vorrei fare tutte quelle cose che non ho mai fatto, perché pensavo che, beh, tanto c’è tempo…. Solo adesso me n’accorgo che di tempo non ce n’era. Per certe cose è troppo tardi, sono ormai fuori. . . . tempo. Ma con quello che mi resta, e non so quant’è, cercherò di fare quello che mi prefiggo oggi di fare. Cercherò di usarlo e spenderlo bene. Anche perché il portafoglio del tempo è un po’ sgonfio, non è così bello pieno come, appunto, un tempo. E purtroppo, più di qualche anima cara, non ha avuto la possibilità di spenderne molti, dei quattrini del tempo. Giudice severo e inappellabile, ha tolto loro ogni possibilità. Ecco, dopo tanto tempo, riesco a scriverne. Ma ogni volta la ferita si apre, il cuore si fa gonfio e nessun tempo, nessun vento potrà mai cancellare il loro ricordo.




















