Eccola, Fratello, a chi mi regala, come Te, sempre un soffio di bella Vita.
Sono un Uomo delle cause perse. . . .
sciagurato, a volte
con idee diverse.
Sono piccolo, stò al pian di sotto
per ricucir, uno strappo
l'indumento ormai rotto.
A volte l'Anima, questa insita
non vuole vedere Amicizia
come giacca ormai sdrucita.
Che volete farci, sono scemo
non è il ghiaccio a farmi freddo
ma al gelo dell'Anima, io tremo.
Sono stupido e ignorante
vado avanti avanti e sbaglio
ma sono in trincea, son solo un fante.
Chiedo scusa, io sono così siffatto
non per voler mio, forse, ahimé
ma da cretino io sui muri sbatto.
Ma certo non per colpa di Niuno
solo mia, solo del mio appetito di Amore
quando invece dovrei star digiuno.
Che far allora dei miei strafalcioni?
Non ve ne avete a male, vi prego,
si nasce come me, cogl...ni.
Vi prego solo di poter capire
che non per bello esser faccio ciò
ma per poter solo non troppo soffrire.
Siate buoni, siate comprensivi
ma già vedete che son scemo
Voi siete tutt'altro che cattivi.
Indulgete con me, lo so, ci vuole scienza
ma insomma, dai, io lo so chi siete
siete Uomini e Donne armati di Pazienza.
Vi ringrazio ora, di aver ascoltato
cercherò d'ora in poi, con forza
di non cader di nuovo in quel peccato.
A Mio Fratello Maurizio, con enorme e immutato affetto.
Max, Tinga 27/10/2011