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Vivere nell'ombra dei propri famigliari.
13957006
13957006 Inviato: 26 Nov 2012 18:50
Oggetto: Vivere nell'ombra dei propri famigliari.
 

E un argomento che tocca sia i figli che i papà.. Questo credo sia uno dei forum migliori per sottoporre questa domanda.

Lavorare nelle aziende di famiglia, potrebbe essere un vivere nell'ombra di padre/madre/zio/cugino/nonno per un figlio?

Si spera sempre che le persone (i figli in questo caso) portino avanti le cose costruite dal proprio padre.. rendendole anche migliori; ma al giorno d'oggi non è così semplice... ci sono grandi responsabilità in ballo e il futuro è molto incerto...

Naturalmente io capisco che chi ha questa fortuna in questo periodo non dovrebbe lasciarsela scappare da un lato economico; ma la mia domanda tocca più un lato Morale... non so se mi sono spiegato bene...

Voi da figli cosa pensate?

E voi da padri? cosa pensate di questa osservazione?
 
13957071
13957071 Inviato: 26 Nov 2012 19:06
 

cchiedilo ai figli di agnelli.
 
13957165
13957165 Inviato: 26 Nov 2012 19:33
 

Come in tutte le cose dipende dall'atteggiamento delle due parti in questione.

Io ho visto figli approfittare di questa condizione per non fare nulla e padri lasciar fare.

Ma ho visto anche Capi litigare con un proprio dipendente SOLO per questioni di lavoro... per poi scoprire dopo 1 anno che erano padre e figlio.
 
13957253
13957253 Inviato: 26 Nov 2012 19:57
 

KIMO ha scritto:
Come in tutte le cose dipende dall'atteggiamento delle due parti in questione.

Io ho visto figli approfittare di questa condizione per non fare nulla e padri lasciar fare.

Ma ho visto anche Capi litigare con un proprio dipendente SOLO per questioni di lavoro... per poi scoprire dopo 1 anno che erano padre e figlio.


Infatti è una continua variabile!!

Ma il punto è che spesso e volentieri (perfortuna/purtroppo) il coltello dalla parte del manico ce l'ha il vecchio... nel bene e nel male...

Quindi diventa un problema di futuro per il figlio, mentre per il padre potrebbe essere un grande dispiacere... Ma lui ha già dimostrato e naturalmente non ha il problema di dover lavorare o intraprendere una carriera.

La cosa migliore sarebbe dialogare e venirsi incontro... Ma non è possibile purtroppo... almeno all'interno dell'azienda.
 
13957266
13957266 Inviato: 26 Nov 2012 20:01
 

KIMO ha scritto:

Ma ho visto anche Capi litigare con un proprio dipendente SOLO per questioni di lavoro... per poi scoprire dopo 1 anno che erano padre e figlio.


Mi sono scordato di chiedere una cosa, quindi questo è un esempio del "non vivere nell'ombra"? far valere le proprie idee a costo di litigare?
 
13957302
13957302 Inviato: 26 Nov 2012 20:11
 

MonsterStation ha scritto:


Mi sono scordato di chiedere una cosa, quindi questo è un esempio del "non vivere nell'ombra"? far valere le proprie idee a costo di litigare?
questo significa riuscire a vivere un rapporto sano capo/dipendente.

Io sono un grande amico dei miei capi...ma non hai idea delle litigate che facciamo sul lavoro...

Poi sono a cena da uno e dall'altro... sono lo zio delle figlie icon_smile.gif)))
 
13957449
13957449 Inviato: 26 Nov 2012 21:00
 

mio padre aveva una piccola impresa artigiana, elettricista industriale.

ora l'impresa è di mio fratello, il quale non ha mai avuto in vita sua il problema di cercare lavoro e si è ritrovato in mano tutto pronto.

che dire, chi non ci metterebbe la firma?
 
13957466
13957466 Inviato: 26 Nov 2012 21:05
 

Quoto in toto kimo.(troppe maiuscole icon_razz.gif)
 
13958042
13958042 Inviato: 26 Nov 2012 23:54
 

Ho visto la mia precedente azienda, settore stampa.

Il bisnonno l'ha fondata nel 1860, nonno e padre l'hanno l'anno sviluppata sino al 1980, poi il declino con la gestione del figlio (laureato in economia e commercio), fino alla chiusura e vendita di tutti gli immobili.

Forse erano altri tempi, ma nonno e bisnonno avevano fatto solo le elementari icon_eek.gif
 
13958081
13958081 Inviato: 27 Nov 2012 0:12
 

Guitarman ha scritto:
mio padre aveva una piccola impresa artigiana, elettricista industriale.

ora l'impresa è di mio fratello, il quale non ha mai avuto in vita sua il problema di cercare lavoro e si è ritrovato in mano tutto pronto.

che dire, chi non ci metterebbe la firma?


Non è detto credimi.. Può essere una grande responsabilità...

ripeps ha scritto:
Ho visto la mia precedente azienda, settore stampa.

Il bisnonno l'ha fondata nel 1860, nonno e padre l'hanno l'anno sviluppata sino al 1980, poi il declino con la gestione del figlio (laureato in economia e commercio), fino alla chiusura e vendita di tutti gli immobili.

Forse erano altri tempi, ma nonno e bisnonno avevano fatto solo le elementari icon_eek.gif



La laurea non ti dà l'esperienza... ma sopratutto non cambia il modo di capire dalle esperienze... certo che per alcuni settori è fondamentale (vedi informatica - biologia - medicina) Li devi esser sveglio tu... anche per percepire che è il momento di dire "basta".
 
13958270
13958270 Inviato: 27 Nov 2012 1:20
 

Citazione:
Non è detto credimi.. Può essere una grande responsabilità...


può essere una grande responsabilità perchè l'attività era dei tuoi genitori o perchè sei un imprenditore, con tutti i rischi che ne derivano ?

nel primo caso non la vedo la responsabilità, posso al massimo ricondurmi al secondo.



in ogni caso prima chiedevi se ciò non significasse vivere nell'ombra di un famigliare.
bhè, il lavoro dipendente in tal caso ti farebbe vivere nell'ombra di un datore di lavoro: non credo che una persona viva nell'ombra di un altra perchè ne dipende in un contesto lavorativo (o, se vogliamo vederla meglio, economico).

per quanto riguarda la questione morale non ho cpaito a che ti riferisci.
 
13958328
13958328 Inviato: 27 Nov 2012 3:12
 

Guitarman ha scritto:
che dire, chi non ci metterebbe la firma?
Io, avevo la possibilità di portare avanti l'attività di famiglia, ma ho preferito cercare una strada che fosse mia. Se avessi scelto di lavorare per la mia famiglia credo che mi sarei sentito alla loro ombra. La loro presenza si sarebbe sempre fatta sentire e non potrei dire di avercela fatta, starei semplicemente portando avanti il progetto di qualcun'altro.
 
13958407
13958407 Inviato: 27 Nov 2012 9:09
Oggetto: Re: Vivere nell'ombra dei propri famigliari.
 

MonsterStation ha scritto:

..........ma al giorno d'oggi non è così semplice... ci sono grandi responsabilità in ballo e il futuro è molto incerto.............


Non era semplice nemmeno tanti anni fa, è solo che quando le responsabilità se le assumono gli altri sembrano più piccole, quando toccano a noi sembrano molto più grandi.


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13958417
13958417 Inviato: 27 Nov 2012 9:13
 

MonsterStation ha scritto:


Infatti è una continua variabile!!

Ma il punto è che spesso e volentieri (perfortuna/purtroppo) il coltello dalla parte del manico ce l'ha il vecchio... nel bene e nel male...

Quindi diventa un problema di futuro per il figlio, mentre per il padre potrebbe essere un grande dispiacere... Ma lui ha già dimostrato e naturalmente non ha il problema di dover lavorare o intraprendere una carriera.

La cosa migliore sarebbe dialogare e venirsi incontro... Ma non è possibile purtroppo... almeno all'interno dell'azienda.


In una azienda padre e figlio non andranno mai d'accordo, specialmente all'inizio.
Ma quando il padre si invecchia ed il figlio messe insieme esperienza le cose migliorano di molto e si smette di litigare, fino al punto in cui le partui si invertono ed è il figlio a decidere ed il padre ad adeguarsi.


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13958434
13958434 Inviato: 27 Nov 2012 9:19
 

pain90 ha scritto:
Io, avevo la possibilità di portare avanti l'attività di famiglia, ma ho preferito cercare una strada che fosse mia. Se avessi scelto di lavorare per la mia famiglia credo che mi sarei sentito alla loro ombra. La loro presenza si sarebbe sempre fatta sentire e non potrei dire di avercela fatta, starei semplicemente portando avanti il progetto di qualcun'altro.


Credo di capire quello che dici, anche se credo che più che stare nelle loro ombra, il discorso sia che quello che decidi di fare nella vita come lavoro ti deve anche piacere perchè ci devi passare un sacco di tempo a farlo.
E se un attività non ti piace, anche se è l'attività di famiglia, e potrebbe anche essere una soddisfazione portarla avanti è meglio trovare qualcosa altro.

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13958443
13958443 Inviato: 27 Nov 2012 9:27
 

Io sono dipendente dal 2002 dei miei zii che hanno un'officina metalmeccanica. Prima di questo ho fatto mille altri lavori, bastava guardarsi attorno e difficilmente ci si trovava a girarsi i pollici. Ho iniziato a lavorare per potermi permettere una birra con gli amici senza essere di peso ai miei genitori, e poi via via le "necessità" hanno aumentato il loro valore economico, fino ad arrivare ad oggi, dove io personalmente lavoro per pagare il mutuo e crescere dignitosamente due gemelline di poco più di un anno.
Quanto premesso per dire che la mia scelta è stata quella di portare avanti l'azienda di famiglia. Mi sono sempre posto umilmente e varcata la porta dell'officina sono sempre stato il dipendente e non il nipote. Questo per far capire che tutto è relativo e tutto dipende da noi. Le responsabilità sono tante, davvero tante e credo che solo chi lo vive in prima persona possa capire cosa voglia dire andare avanti oggi. Quando i soldi non ci sono si pagano prima i dipendenti (ora non ci son più), poi i fornitori, e noi a tirare la cinghia. Ho sempre fatto le mie commissioni personali in pausa pranzo, le fisioterapie fuori dalle ore di lavoro, fisso le visite delle bimbe in maniera tale da prendere meno permessi possibili, e questo mi permette di andare avanti a testa alta, nonostante possa essere "all'ombra" dei miei zii.

scusate se mi sono dilungato più del dovuto.

giò
 
13958451
13958451 Inviato: 27 Nov 2012 9:33
 

Ecco, gio si pone nel modo migliore, dentro l'azienda dipendente come gli altri, fuori nipote.
 
13958478
13958478 Inviato: 27 Nov 2012 9:52
 

Ma il Punto non è come porsi, Giò si pone come tutti i Figli/nipoti si dovrebbero porre all'interno dell'azienda.

Il fattore responsabilità lo vedo più rivolto verso il soggetto stesso... ovvero svegliarsi una mattina e dire:

"ma io, se non ci fosse stato tutto questo... sarei stato all'altezza di essere nel posto in cui mi ritrovo?"

La responsabilità imprenditoriale è mostruosa nel campo economico odierno... un pazzo farebbe l'imprenditore in questo periodo... Ma quando ti guardi allo specchio e ti chiedi se sei veramente adatto, se riuscirai a non deludere te stesso, se riuscirai a essere un esempio, se riuscirai a non farti prendere dallo sconforto nei momenti bui come questo.... e ti fai domande su domande, ma non hai una risposta diventa dura...

Anche perchè chi ha questa possibilità al giorno d'oggi, potrebbe non averne altre.
 
13958487
13958487 Inviato: 27 Nov 2012 9:58
 

Delle domande senza senso solo per farsi seghe mentali.
Forse ci saresti da un'altra parte o forse no, ovvio che se è dei tuoi tu prima o poi la erediterai.
Da quest'ultimo punto, oggi come oggi, ti dico No, non ci saresti perchè aprire un'azienda ed essere in attivo con un bel giro di clientela è quasi impossibile e quindi ereditando un'azienda sei a "posto"...però devi essere capace se no mandi a rotoli anche un'azienda avviata...e questo lo impari solo con umiltà e con l'esperienza di tutti i giorni.
Oltre che dipende da che ruoli ricopri nell'azienda, se lavori come operaio nell'azienda o se sei appena arrivato e fai il dirigente o altre cose...
 
13958545
13958545 Inviato: 27 Nov 2012 10:29
 

MonsterStation ha scritto:


"ma io, se non ci fosse stato tutto questo... sarei stato all'altezza di essere nel posto in cui mi ritrovo?"


Questa risposta è dentro te stesso.
La mia è che ho dato più di quello che ho ricevuto, e che oggi forse sarei almeno dove sono in questo momento, e non si tratta di essere poco o tanto riconoscenti o di sputare nel piatto in cui si mangia icon_wink.gif

come vedi tutto è MOLTO soggettivo

PS: per fortuna faccio un lavoro che mi piace, e lo faccio con passione, ma questo credo sia fondamentale per non vivere all'ombra di se stessi con tutti i rimpianti del caso 0510_saluto.gif
 
13958555
13958555 Inviato: 27 Nov 2012 10:36
 

Dimelius ha scritto:
Delle domande senza senso solo per farsi seghe mentali.
Forse ci saresti da un'altra parte o forse no, ovvio che se è dei tuoi tu prima o poi la erediterai.
Da quest'ultimo punto, oggi come oggi, ti dico No, non ci saresti perchè aprire un'azienda ed essere in attivo con un bel giro di clientela è quasi impossibile e quindi ereditando un'azienda sei a "posto"...però devi essere capace se no mandi a rotoli anche un'azienda avviata...e questo lo impari solo con umiltà e con l'esperienza di tutti i giorni.
Oltre che dipende da che ruoli ricopri nell'azienda, se lavori come operaio nell'azienda o se sei appena arrivato e fai il dirigente o altre cose...


Domande senza senso solo per farsi seghe mentali sono: "ma mi sta meglio la maglietta blu o quella nera!!?? oddio!! quale metto!!? dopo sono Brutta! Blu o Nera??"

Le domande che ho posto non sono senza senso, e non sono nemmeno seghe mentali, si chiamano responsabilità. Che non ci siano risposte concrete o che possiamo trovare nel giro di 2 secondi può esser vero.. ma se questo è senza senso, mi chiedo cosa abbia davvero un senso....

giio ha scritto:
vivere all'ombra di se stessi


Questo può essere l'avvicinarsi al problema...
 
13958577
13958577 Inviato: 27 Nov 2012 10:52
 

MonsterStation ha scritto:


Questo può essere l'avvicinarsi al problema...


Ti capisco, anche io ho passato una fase di lotta interiore, di pensieri e preoccupazioni.
E' un periodo che spero per te duri il meno possibile, perchè si sta male, ci si sente inadeguati o "raccomandati". Continua questa strada, ma sempre a testa alta con se stessi e con umiltà verso gli altri.
Non sò se è il tuo caso, ma non si è mai arrivati, nel nostro caso più che mai, sbattiti più che puoi e anche se fa paura, guarda sempre avanti 0510_saluto.gif
 
13958595
13958595 Inviato: 27 Nov 2012 11:01
 

pain90 ha scritto:
Io, avevo la possibilità di portare avanti l'attività di famiglia, ma ho preferito cercare una strada che fosse mia. Se avessi scelto di lavorare per la mia famiglia credo che mi sarei sentito alla loro ombra. La loro presenza si sarebbe sempre fatta sentire e non potrei dire di avercela fatta, starei semplicemente portando avanti il progetto di qualcun'altro.



perchè ti dovresti sentire nella loro ombra?

voglio dire, lavori come dipendente? non è la stessa cosa ma con ombra derivante da un datore di lavoro?

oppure hai aperto un'attività? magari senza aiuti dalla famiglia però, sennò, secondo questa logica, ci sarebbero comunque delle "ombre".


non riesco a capire il discorso, mi dispiace: da come si è strutturato pare che il metro di giudizio per determinare se uno ha una vita che brilla di luce propria piuttosto che celata nelle tenebre sia il lavoro, io credo in realtà che questo sia un mero mezzo.
 
13958613
13958613 Inviato: 27 Nov 2012 11:12
 

Era riferito al essere in quel luogo in quel momento...inutile pensare a come sarebbe stata la vita Se qui o Se là; il fatto delle responsabilità è normale e più si ha una posizione di prestigio e più responsabilità hai...se ne sarai capace? Lo scoprirai nel tempo e imparerai quello che serve da chi c'è prima di te(con impegno e sacrificio), poi se non sbaglio sei giovane, quindi dai tempo al tempo, nessuno è nato imparato.

Ne avessi avuto la possibilità mi sarei spaccato in 4 per mandar avanti un'azienda di famiglia e avrei cercato di imparare tutto da chi più "anziano" di me sul posto di lavoro.

Credo che a certe domande non si può dare risposta, ma le si deve vivere...c'è gente che non è adatta a far certi lavori o a caricarsi di una mole enorme di responsabilità. A mio parere ovviamente
 
13958809
13958809 Inviato: 27 Nov 2012 12:28
 

Dimelius ha scritto:
Era riferito al essere in quel luogo in quel momento...inutile pensare a come sarebbe stata la vita Se qui o Se là; il fatto delle responsabilità è normale e più si ha una posizione di prestigio e più responsabilità hai...se ne sarai capace? Lo scoprirai nel tempo e imparerai quello che serve da chi c'è prima di te(con impegno e sacrificio), poi se non sbaglio sei giovane, quindi dai tempo al tempo, nessuno è nato imparato.

Ne avessi avuto la possibilità mi sarei spaccato in 4 per mandar avanti un'azienda di famiglia e avrei cercato di imparare tutto da chi più "anziano" di me sul posto di lavoro.

Credo che a certe domande non si può dare risposta, ma le si deve vivere...c'è gente che non è adatta a far certi lavori o a caricarsi di una mole enorme di responsabilità. A mio parere ovviamente


farsi domande è normale, pretendere una risposta anche, pur essendo consapevoli che una risposta concreta non cè all'istante...

Io personalmente ho lavorato/sto lavorando "fuori casa"... ho intrapreso questa strada per farmi le ossa, ho lavorato anche per mio padre, ma non è andata bene.... e proprio da lì ho capito che sarei dovuto uscire per un pò.

Ormai sono 3 anni che lavoro altrove, ma i simpaticoni, dopo avermi promesso mari e monti, dopo avermi "sedotto", dopo avermi usato nei momenti di bisogno anche fuori dalle classiche 8 ore, e usato quando hanno licenziato il magazziniere per fare il lavoro sporco.... La scorsa settimana mi hanno detto che non gli servo più da Gennaio.

Ora io non mi sento pronto per entrare nell'azienda di Famiglia... non sento il carattere giusto ancora... sono diverso da come mio Padre mi vorrebbe. E sono preoccupatissimo.
Ma il futuro non offre molto purtroppo... ho cercato, sto cercando, ma senza risposte...

Prima ho dato del pazzo a uno che vorrebbe aprirsi una ditta da solo, ma non vi nascondo che ho già fatto un salto in banca a sondare il terreno, non si parla di importi stratosferici ma con una società potrebbero bastare.
 
13959202
13959202 Inviato: 27 Nov 2012 15:13
 

Personalmente ora come ora, farei il dipendente e aspetterei tempi migliori(oltre che a priori con le tasse che ci sono non mi aprirei azienda mia, perchè o fai fatturazioni da capogiro oppure sei disonesto per far soldi) e conosco gente che è onesta con azienda propria e prende meno di un operaio...

Provaci a lavorare nell'azienda di famiglia...poi son cose personali su come ti vede tuo padre o come ti vorrebbe...
 
13959246
13959246 Inviato: 27 Nov 2012 15:22
 

allora mettiamola così: il padre ha un'azienda ben avviata e remunerativa, e diciamo che ha cinquant'anni.


perchè io figlio dovrei andare ad impelagarmi in un'altro lavoro, quando in casa ne ho uno sicuro, remunerativo, che per di più un giorno diventerà tutto mio????

certo, se non si va d'accordo col padre è un'altro discorso, ma a quel punto la storia diventaq un'altra.....
 
13959352
13959352 Inviato: 27 Nov 2012 15:48
 

pazuto ha scritto:
allora mettiamola così: il padre ha un'azienda ben avviata e remunerativa, e diciamo che ha cinquant'anni.


perchè io figlio dovrei andare ad impelagarmi in un'altro lavoro, quando in casa ne ho uno sicuro, remunerativo, che per di più un giorno diventerà tutto mio????

certo, se non si va d'accordo col padre è un'altro discorso, ma a quel punto la storia diventaq un'altra.....


Così è semplice.. infatti il ragionamento standard è questo. Non ci piove e sono d'accordo con tè.

Il problema è che io vorrei che mio padre fosse solo mio padre.... e questo non sarà possibile... realisticamente parlando... e mi dispiace....

Non sarà impossibile, cè di peggio, le malattie sono cose ben peggiori che questo mio "dilemma" giovanile.. ma comunque cè sempre in ballo il mio futuro.

Dovrò Probabilmente entrare con la testa bassa (cosa che non fà parte di me purtroppo/per fortuna) Dovrò "subire" cose di forma (che io odio) dovrò essere impeccabile e in orario tutti i santi giorni anche il sabato mattina (zero tolleranza) , non dovrò mai rispondere ma sempre stare zitto anche se x dire solo quello che penso (come avrei diritto) ma non si sà mai come gli altri potrebbero interpretare... Dovrò fare tutto quello che mi si dice di fare ed essere costantemente l'ultima ruota del carro quando tutto va bene, e quello che il carro lo tira perchè dovrò dare l'esempio quando le cose si fanno difficili...

Sembra una mia considerazione, ma non lo è icon_smile.gif mi è stato esplicitamente detto...
Per questo ho paura, perchè essere un lavoratore come è la descrizione sopra, è un pò una vocazione.. e se dovessi sgarrare a una di queste cose le ripercussioni sarebbero anche a casa... e non ne ho voglia.. dopo anni di inferno, ora che ho ritrovato la parola con i miei genitori non voglio ricaderci..

Credetemi, non mi sento superiore a nessuno, anzi, dovrei imparare da tutti e i "figli di papà" non mi piacciono e non mi sono mai piaciuti... Ho fatto un sacco di lavori di m***a in vita mia anche se per poco.. non mi sono mai tirato indietro.
Forse è una questione di carattere, o forse sono troppo giovane...

Mi dispace anche scrivere queste cose perchè ci sono ragazzi che un lavoro non ce l'hanno, e invece io baciato dalla fortuna, mi ritrovo a lamentarmi o a esser preoccupato.
Ma il dubbio di fare la scelta sbagliata... bussa sempre.. ed è una questione personale, non di soldi... Preferirei essere sotto la media, ma felice e con il cuore in pace, piuttosto che sopra la media, ma pieno di rabbia, rimpianti, preoccupazioni e frustrazioni...

Sono un pò in casino. eusa_doh.gif
 
13959746
13959746 Inviato: 27 Nov 2012 17:52
 

MonsterStation ha scritto:

Dovrò Probabilmente entrare con la testa bassa (cosa che non fà parte di me purtroppo/per fortuna) Dovrò "subire" cose di forma (che io odio) dovrò essere impeccabile e in orario tutti i santi giorni anche il sabato mattina (zero tolleranza) , non dovrò mai rispondere ma sempre stare zitto anche se x dire solo quello che penso (come avrei diritto) ma non si sà mai come gli altri potrebbero interpretare... Dovrò fare tutto quello che mi si dice di fare ed essere costantemente l'ultima ruota del carro quando tutto va bene, e quello che il carro lo tira perchè dovrò dare l'esempio quando le cose si fanno difficili...



perchè scusa, lavorando altrove credi che non dovrai fare le stesse cose?
se da te non è così dimmi dove vivi che mollo tutto e mi ci trasferisco pure io.
 
13960039
13960039 Inviato: 27 Nov 2012 19:27
 

Guitarman ha scritto:



perchè scusa, lavorando altrove credi che non dovrai fare le stesse cose?
se da te non è così dimmi dove vivi che mollo tutto e mi ci trasferisco pure io.


no lavorando altrove non è così... ho provato entrambe le cose sulla mia pelle.

Altrove, sono entrato a testa alta, rispondendo sempre in modo educato e quando mi è stato permesso ho dato una mia opinione, Da mio padre questo non succede, tu entri e fai quel che ti dicono, la tua opinione non conta perchè ogni volta che dici qualcosa potrebbe essere interpretata male dai malpensanti... (della serei "sei il figlio del capo hai sempre ragione")

La forma, bè la forma ha sempre un importanza, ma dove lavoro ora, se ho Un paio di scarpe da ginnastica o i pantaloni un pò più giù del solito (credimi nulla di esagerato) non succede nulla... lì, cominciavano già a strocere il naso e a farmelo capire...

L'orario è fondamentale, ma mi ricordo che per 3 mattine arrivai alle 8.35 (erano stati giorni difficili) per uscire alle 7.30 di sera, e comunque a cena abbiam litigato per una settimana...

Io non mi sento l'ultima ruota del carro sinceramente, credo che non ci siano ruote ma solo persone che lo sorreggono e alzandolo lo portano avanti (come la balaustra delle spose cinesi icon_asd.gif )

Ti riporto quella che è stata la mia esperienza... non credere che sia un cazzone o un presuntuoso... ma purtroppo essere il figlio del capo ha due facce della medaglia.
Io dovrei essere un esempio, e oggi non mi sento un esempio... O almeno dovrei essere come vuole mio Padre, ma non lo sono...
 
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