Moto
No, non siamo tutti uguali
Scritto da zealot87 - Pubblicato 31/07/2006 11:01
Uno dei vanti dei motociclisti di ogni generazione è sempre stato quello di essere solidali tra di loro, di appartenere ad una ristretta casta imperniata su un forte cameratismo: ma è ancora così al giorno d’oggi?

Bisogna distinguere i fatti dalle parole. Non è filosofia spicciola, è semplicemente una considerazione, o meglio, una regola del vivere civile, che ognuno di noi dovrebbe fare propria. Non sono qui a fare il moralista, non sono qui per giudicare: sono qui per esporre le mie idee, e come tali potrebbero essere non condivisibili, ma comunque, a mio avviso, meritano attenzione.

Bisogna distinguere i fatti dalle parole, dicevamo. Leggendo molto il nostro forum, noto che molti di noi si dicono motociclisti a “tutto tondo”, motociclisti che non discriminano chi ha la moto diversa dalla propria o “sgasano” in faccia a chi ha meno cavalli di loro. Questo è lo spirito che ci dovrebbe guidare, questo è il codice non scritto al quale ci dovremmo attenere. Ma, come spesso accade, la realtà è molto, troppo distante dalle facili parole che leggiamo e sentiamo ogni giorno.

Mi ritrovo così a notare che nelle nostre strade, i motociclisti non sono una vera grande famiglia. Le moto di piccola cilindrata che non siano appena uscite di fabbrica vengono derise, il saluto è appannaggio di coloro che cavalcano mezzi dello stesso segmento. Se hai sedici anni e non cavalchi la mito, non sei un motociclista. Se hai 18 anni, e il paparino non ti compra il 636 depotenziato appena uscito di fabbrica, non sei un motociclista. Non sei un motociclista se indossi abbigliamento tecnico sulle piccole cilindrate, anzi, vieni deriso. Non sei un motociclista neanche quando ti rechi dalle concessionarie: i tuoi pezzi arrivano dopo l’ultimo scarico in titanio che-detto per inciso-ha un prezzo pari a quello di uno stipendio da statale.

L’altro giorno sentivo discorrere due motociclisti: dicevano che non salutavano le Harley perché chi le possiede si crede superiore: poi hanno detto che non salutano le piccole cilindrate, perché quelle non sono da considerare nemmeno moto.

Potrei portarvi alti esempi, dilungarmi sul perché a mio avviso la situazione attuale è questa. Ma non voglio: questo articolo è semplicemente un breve inciso sulla situazione che vive uno studente di 18 anni, con una famiglia normale alle spalle e una passione per le due ruote innata.

E non mi si venga dire che siamo tutti uguali: le ipocrisie, almeno quelle, lasciamole da parte.

 

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Commento di: Vetro il 31-07-2006 11:27
Sono d'accordo con te.
Posso dire sinceramente di salutare davvero tutti i motociclisti. Nessuno escluso.
Alcune volte ho salutato anche qualche scooter.
Che importanza ha?
E' bellissimo che sia così.

Saluto anche le moto più piccole perché immagino l'emozione di chi le guida.
Siamo passati più o meno tutti dal 50ino. E' come snobbare una parte di noi.

E infine, i veri manici non hanno bisogno dello scarico in titanio o della moto appena uscita... Loro li senti arrivare e al secondo lungo per stargli dietro lasci perdere e non li vedi più!

Commento di: alekabi il 22-12-2009 01:43
Giustissimo.. sono d'accordo con te che sei d'accordo con zealot87!
Questo articolo è del luglio 2006 eppure recentissimo come se fosse stato scritto stamattina, la realtà è che la differenza tra scooteristi e motociclisti è si molto amplia, ma anche molto stretta se vista in un'altro punto di vista, ora mi spiego meglio:

-Non siamo tutti uguali, perchè i motociclisti spesso hanno l'esperienza e la conoscenza che gli ferma e gli dice di non correre perchè ogni corsa equivale solo a benzina buttata e un rischio per se e per gli altri, cosa che molti " sboroni ", scooteristi non riescono a ricevere. NON SIAMO IN UNA GARA!!

-Siamo tutti uguali, perchè rischiamo la vita ugualmente, il neomotorizzato come il 40enne con l'harley come il 30enne con la 1098r. Siamo uguali perchè siamo sempre li in sella, sotto la pioggia, sulla neve e al caldo torrido.

Ma la cosa che più mi disgusta dell'essere scooterista è che tutti ti trattano come un bambino anche se sai guidare meglio di un'adulto, che ti danno del pericolo pubblico anche se hai più conoscenza e esperienza acquisita del motociclista, che anni or solo era uguale a te.. SIAMO TUTTI UMANI.

Continuerò a salutare ogni persona sullo scooter/moto che mi sembri almeno un po scooterista o motociclista (la vecchietta che va a fare la spesa no xD)!
Commento di: crashd il 31-07-2006 20:38
ti dirò.. io mi sono fermato ad aiutare uno con la vespa che gli si era fermata, diverse volte ho avvisato gli scooter della pula, saluto tutti i motociclisti in genere e rispondo al saluto degli scooteristi. per me sono tutti uguali.
Commento di: Cuggino il 01-08-2006 00:02
E no che non siamo tutti uguali, il mondo dei motociclisti, quello degli automobilisti, degli harleysti, dei bmwisti dei "mangiariso", degli scooteristi...il mondo del tinga, sono sempre e comunque uno spaccato del mondo in quanto tale...ci puoi ritrovare - in percentuali più o meno vicine alla media "mondiale" - tutte le varietà di esseri umani.

Dal cogli*ne al dritto al furbo all'onesto al disonesto al matto al saggio allo sborone ecc ecc...tutto qui, è naturale che sia così.

Commento di: ty90 il 01-08-2006 04:07
secondo me nn è giusto che uno se ha un 50 debba essere discriminato, nn è giusto ha pur sempre 2 ruote lo so che ce questa distinzione ma non è giusta in quanto cm è gia stato detto chi nn è passato x un 50ino?poi secondo me chi compra u ntmax spendendo 10000 euro nn è molto furbo soltanto poi per farsi vedere.....semmai uno che compra una r1 o r6 ecc lo è perche non si è fatto intortare da i rivenditori....questo è il mio parere...
Commento di: marko112 il 01-08-2006 16:01
io mi sento parte di una grandissima e bellissima famiglia quella dei motociclisti...io saluto le moto e vengo ricmbiato (ancora x qualche ora) anke con il ciao e qundo ieri si era rotto un motociclista si è fermato a darmi una mano anke se la sua moto era molto più grossa del mio ciao (rsv 1000 aprilia)...sn e mi sento un motociclista che fa parte di una casta sempre più ampia...
Commento di: natan il 03-08-2006 11:00
Grand bel articolo. Quanto scrivi dovrebbe valere non solo per i motociclisti ma anche per gli esseri umani tutti. Pensare che ci siano persone di serie A e altre di serie B, o addirittura da non considerarsi é vergognoso. Rimanendo nella categoria moto, in questi ultimi anni, viaggiando parecchio, ho notato che sono sempre meno coloro che ricambiano il saluto incrociandoli sulle strade. C'é chi dice che alla fine, a conti fatti, non tutti i motociclisti sono simpatici e per questo non vedono perché salutarli solo perché possiedono una moto. Io sono dell'avviso che la solidarietà é importante e supera di grand lunga la simpatia o l'amicizia. Un motociclista in difficoltà non potrà che avere il mio aiuto, anche se limitato alle mie possibilità e capacità. Così come un essere umano.
come funziona Oltr'alpe
Commento di: de_corsa il 03-08-2006 13:37
Esperienza personale:

La prima volta che sono andato in moto in territorio francese mi sono trovato a riesumare piacevolmente l'usanza di salutarci tra motard (intesi come motociclisti in genere)
usanza che avevo abbandonato verso la fine degli anni '70 dopo la che la popolarizzazione delle due ruote a motore ne fece svanire i caratteri di "setta".

ok, tutti mi salutavano ed io presi a salutare felice tutti: strada, sport, CUSTOM (!) enduro, Velosolex (per chi se li ricorda...) fino a che... mi resi conto che in Francia gli snob non sono i chopperisti o gli smanettoni, gli scooteristi o gli "artigliati" ma... gli utenti delle grosse Cruiser con tanto di motoradio accesa e compagna vestita uguale!

NESSUNO di quelli incontrati in una settimana, porse il dovuto omaggio all'Aquila di Mandello (...) che cavalcavo nonostante i miei sempre meno convinti tentativi. Fino a che non cominciai a snobbarli anch'io!

Morale: paese che vai, usanza che trovi. Da noi si snobbano Harleysti e motociclisti (pardon: ormai l'ho detto) in Francia si snobbano motociclisti e Cruiseristi (ma poi vorrei vedere le crociere che fanno...)

Ecco: così vi sarà chiaro che NON sono assolutamente prevenuto sulle ALTRE categorie a due ruote.
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Cartello che avevo esposto nella vetrina del mio negozio: "Pneumatici per Qualsiasi Tipo di Moto & Custom"

Chiaro, no?
Commento di: Tomek il 03-08-2006 21:07
io col mio runner 180 2t non faccio mai il figo sorpassando gli scooter inferiori, non c'è gusto a sfidare uno scooter che non sia pari al mio, una 125 2t ripotenziata o almeno un 400 4t.
e chi sgasa davanti a chi ha meno cv è uno sfortunato, purtroppo di gente cosi ce n'è tanta, però me ne frego.
chi a 18 anni ha la 636 depotenziata subito ripotenziata è in genere un figlio di papà, non un centauro, e ci metto le palle sul fuoco che se andiamo in pista con la stessa moto si mangia le mani ;)
Commento di: CASCONERO il 04-08-2006 00:47
CIAO
si hai pienamente ragione, quello che dici avviene puntualmente sulle strade.
Io saluto praticamente tutti...ma molto spesso (soprattutto quest'anno) ricevo poche risposte, alcuni ti prendono anche per matto! Non sanno cosa vuol dire essere motociclista e che siamo tutti una famiglia...sono quelli che usano la moto solo come mezzo di spostamento estivo... e poi la tengono da settembre a maggio chiusa nel box!!

Ecco perchè sono cambiate tante cose come dici tu.
ciao
lamp
Commento di: jan_hus il 04-08-2006 10:23
ciao,
io ho 29 anni e un ninja usato del 2001. non sono mai passato per un 50ino, il ninja e' la mia seconda moto dopo un cbr 600. chi mi ha insegnato a portare queste belve mi ha insegnato: "per prima cosa, devi sempre salutare". io lo faccio, e spesso vengo ricambiato. non sempre, e' vero.

la cosa che pero' piu' mi da' fastidio non e' il saluto. e' il fatto che esiste una equazione, almeno per le moto da strada, che sei piu' fico se porti una moto con piu' cavalli e che va piu' veloce.
poi incontro gente che sui rettilinei va come un missile perche' ha avuto i soldi in tasca per prendersi una r1 mentre io non me la posso permettere. quando la strada si fa a curve, la differenza si riduce molto. e quando viene inverno o piove spriscono tutti, a lucidare la moto in garage.

io personalmente ho la moto da solo un anno, ma non ho l'auto e la uso ogni giorno, anche quando piove. ci faccio la spesa, ci esco di sera, ci torno a casa nei weekend (500 km per volta). scusate ma mi sento molto piu' centauro io (nonostante la breve esperienza di un anno) che non tanti che hanno una r1 lucidata in garage per farci 3000 km all'anno per andare al bar a farsi vedere. anche se la mia moto ha solo 100 cavalli e non 160 e quando l'accendo non si gira tutto il quartiere a guardarmi.

opinione mia, ditemi la vostra. scusate se sono andato un po' fuori tema...
Commento di: v60magnesium il 04-08-2006 13:06
A volte mi capita di non salutare solamente perche sono distratto,o sono con la testa altrove,o sono in uno stato d'animo in cui non verrei essere sempre io il primo a dover salutare....e allora aspetto il saluto che arriva all'ultimo momento.......e poi una volta si salutava con un braccio....adesso , almeno dalle mie parti,la maggioranza alza due dita senza neanche staccare la mano dalla manopola......in poche parole dico che motociclisti che snobbano altre categorie di motoclisti soffrono di GRAVI COMPLESSI DI INFERIORITA',dobbiamo cercare di compatirli
Commento di: natan il 05-08-2006 22:43
Il metodo usato per un saluto in moto io non lo giudicherei tanto. Ci sono coloro che lasciano il manubrio con facilità, altri che faticano e alzano due dita, altri ancora che salutano con il piede. Ci sono anche varie situazioni. Se un motociclista, in piena curva, non mi saluta, posso capirlo. A volte si é anche distratti. Durante un lungo viaggio si é anche stanchi. Penso che anche un dito alzato può dare quel segno di solidarietà tra motar che fa bene al cuore. Non siamo tutti uguali ma non per questo i diversi sono da giudicare negativamente. Quello che oggi si può percepire é che il saluto é sempre meno generalizzato e questo é un segno dei tempi, dei tempi che cambiano e che danno sempre meno spazio alla solidarietà.
Commento di: lello72 il 07-08-2006 18:37
Io in genere non saluto.

Mi spiace, non è per cattiveria ma, usando la mia moto per 12 mesi all'anno, non è che tutte le mattine che vengo al lavoro, ancora mezzo assonnato e magari pure in ritardo, posso mettermi a salutare tuute le moto che vengono in direzione opposta sulla statale. Certo, nelle fredde giornate d'inverno i pochi motociclisti che s'incontrano meritano il saluto col braccio, altro che dita a V.

Ben diverso è il discorso quando sono a fare un giro la domenica o, quando mi è capitato, di andare in vacanza in moto. In quei casi saluto tutti e, in effettim non sempre sono ricambiato. A dire il vero, a conferma di ciò che diceva zealot è più facile ricevere un saluto da chi è maturo piuttosto che da giovani.

Ciao.
Commento di: trive il 07-08-2006 19:42
va be' ma scusate non dovete arrabbiarvi se qualcuno nn vi saluta!!!io ho la moto da un anno e l'ho scoperto da un mese che si saluta pensate voi!!!poi di solito io guardo la strada concentrato senza pensare a salutare gli altri che hanno la moto...
Commento di: jaco-is-back il 09-08-2006 16:20
Beh sono motociclista da poco e quello che capisco è che non si può non sentire affinità con gli altri moociclisti.
L'articolo di zealot87, mette in evidenza proprio questo fatto: un affinità. Qualcosa che va senz'altro oltre il salutarsi e che deve essere ricercato, almeno così mi pare, in una sereie di elementi che vorrei provare a elencare dal bsso della mia poca esperienza.
Così torno indietro negli anni, quand'ero giovane e giravo con la vespa di mio padre (anno di fabbricazione 1958).
All'epoca, fine anni settanta-primo ottanta, la diffusione delle moto era decisamente inferiore a quella attuale.
E quindi non si facevano troppe distinzioni tra vespa e moto, non si guardava alle deifferenze ma a quello che accomunava.
Se mi aveste chiesto allora chi era un motociclista, avrei risposto quello che oltre a sedersi sopra una sella ci perde delle ore a somtarsi il motore a modificarlo, a cambiare la sua due ruote. Insomma, per essere motociclisti veramente bisognava essere anche un po' meccanici.
Lo scopo di questi lavori non era quello di realizzare qualcosa di diverso dagli altri ma qualcosa che rappresentasse meglio se stessi, la propria singolarità. Paradossalmente proprio la ricerca di essere se stessi, individui unici, accomunava facendoci sentire tutti uguali.
Per questo, se si incontrava qualcuno in difficoltà ci si fermava a dare una mano senza guardare al modello o al tipo di moto, ma per pura e semplice solidarietà per un affiine.
Questo non vuol dire che non si facessero le gare, che non ci fossero gli sberleffi, le sgasate in faccia e così via, solo che queste cose poi finivano sempre tutti assieme davanti una birra.
Cos'è cambiato oggi? Forse siamo tutti un po' più schiavi del consumismo e delle mode e non ci si accontenta più di una moto, ma più potente è la moto e più sei motociclista e cose del genere. Tornassimo a fare di più i meccanici e pensassimo un po' meno ai cavalli e più ad andare per strada forse, ripeto FORSE, saremmo di nuovo più affini, più uguali e meno, molto meno idioti.
Ciao!
Commento di: BImoto il 12-08-2006 10:35
ho 47 anni e lo spirito di un sedicenne. Ho avuto la prima 2 ruote a motore a 14 anni ma NONmi sentivo un "MOTOCICLISTA" . Forse ero solo realista e volevo crescere. Ho fatto subito le gare con il "motorino" come si chiamava allora. Poi passai al fuoristrada e ero sempre più motociclista, anche se non andavo per la via.....
Gare in pista, giri fuori con l'enduro e spesso con la donna dietro. Poi pausa breve per ricominciare con i moderni scooter. Ovviamente l'ho tutto taroccato, potenziato, modificato e sono andato addirittura in autostrada col cinquantino (...l'ho detto che lo spirito è quello di un sedicenne!!) e l'ho fatto a 40 anni!. Motociclista per me significa girarsi ad ogni vetrina e ad ogni parcheggio quando vedo un bel mezzo. Mi piace vedere le cruiser cromate ma non le comprero' mai. Mi piacciono le cross di oggi in alluminio, ma non ci sono le piste. Sono passato dopo qualche anno a moto stradali vere. Oggi ne ho 2 ingarage. Saluto tutti quelli che mi riesce di salutare! SEMPRE. Anche se in inverno lascio la moto ferma. Non fate distinzioni: chi ha una moto sotto il sedere E' UN MOTOCICLISTA. All'inizio o alla fine della carriera. Quando non avrà più la moto, per mille motivi, non sarà più a salutare o ad essere salutato. Certo che i cinquantini sono troppi per essere salutati. Non sono una CASTA, ma la MASSA. Ma tutti cresceranno, come abbiamo fatto tutti. Ed allora: su con le dita alzate dalla frizione e basta; chi guida le moto ha il cambio e non la frizione automatica! BYE BYE
Commento di: ibizienco58 il 17-08-2006 18:59
CIAO, sono tuo coetaneo e anchio ho cominciato come tè facendo la scala dal 50 truccato in casa al cross e poi alle moto stradali, ma già dal 1980 giraqndo con una suzuky 550 gs ,si faceva distinzione allora andavano di moda le prime enduro e si diceva che quelli non erano motociclisti da solo dei frù,frù. e al 99% era vero ,era solo una moda.io ho avuto 12 moto e anche 1 vespa 200, e un burgman 400,tuttora ho 2 moto, ho capito negli anni girando anche x europa che si tende a discriminare le moto che fanno moda o tendenza pensando che chi la possiede è solo x metterla in mostra,vedi harley,scootteroni ,in parte è vero però io un lampegtgio o un saluto con la mano non lo nego a nessuno xchè mi sento di fare parte di quel meraviglioso mondo di chi con la moto nel sangue non invecchirà mai!!
Commento di: hokmah il 23-10-2009 17:19
Ragazzi,
io non ce la faccio più.
Ma com'è che a Milano non incrocio mai un motociclista onesto?
Sto pomeriggio sulla circonvallazione ho corso il campionato superbike con una decina di motorini e un'honda cbr 600f.
E il campionato, con la mia zetina l'ho perso. L'ho perso perché mi vergognavo a morte a stare in mezzo a quelli.
Ma cacchiarola, a 50 anni sul cbr, a fare partenze da motogp ad ogni semaforo?con un semaforo ogni 50 metri... Chissà quant'era felice ogni volta che partiva "...aha ah ah, l'ho bruciato quel pirla...ah ah ah..."
Mi sembrava di stare in mezzo a dei bambini assatanati.
Non diamo corda a sti motociclisti megalomani per favore... o se proprio dobbiamo dargliela, diamogli pure una caterva di merda.

Commento di: hokmah il 23-10-2009 17:26
Ps: "a 50 anni sul cbr" non deve essere frainteso