E’ anche una delle più vecchie, delle più popolari fra il pubblico e delle più dure per i piloti.
La sua storia dura da quasi 80anni, grazie alla passione di eroi anonimi ma anche di piloti che sono diventati leggenda.
Alle quattro di pomeriggio del 27 maggio 1922 si dava il via alla prima edizione di una delle gare di resistenza più emblematiche della storia del motociclismo: il Bol d’Or.
Così cominciava la storia di una competizione che mette ancora oggi a dura prova tanto le moto quanto i piloti, perché è una gara contro gli avversari, contro la fatica mentale e fisica e contro gli incidenti.
Il primo scenario di questa prova tanto dura fu il circuito di Vajours, dove si diedero appuntamento 28 partecipanti. Solo la metà di essi tagliò il traguardo, grazie ai più piccoli eroismi che non all’aiuto delle squadre come oggi: c’era infatti un solo pilota per motocicletta, secondo una regola che non cambiò fino al 1954.
Il primo eroe del Bol d’Or fu Zins, su una motosacoche 500 la quale percorse i 1.245 chilometri e 628 metri di gara a una media di 51,9 km/h.
La prova si svolse regolarmente fino alla seconda guerra mondiale e ricominciò dopo l’intermezzo bellico, benché mancasse l’entusiasmo che aveva caratterizzato la sua prima era.
Il momento di popolarità della gara venne superato nel 1969, anno in cui la rivista “Moto Revue” prese i diritti della corsa e la rilanciò.
Da allora, il regolamento venne definito con precisione sempre maggiore. Dal 1984 le squadre dovevano essere composte da tre piloti per ogni motore mentre sparirono le piccole cilindrate, gli scooter e i sidecar.
Vennero stabiliti i contorni tecnici delle moto che dovevano prendere parte alla gara: moto “ufficiali” di 750cc a quattro cilindri o di 1000cc a due cilindri.
Nello stesso tempo cambiò lo scenario dove si svolgeva la prova: il tracciato nel bosco di Saint Germani-en-Laye (Fontainebleau) e il nuovo tracciato di Saint-Germain-en-Laye cedettero il passo a una nuova creature imprenditoriale di “Moto Revue”. La corsa si disputò infatti sul circuito di Linas-Montlhéry dal 1969 al 1970, sul tracciato Bugatti dal 1971 al 1977 e infine sulla pista del Paul Ricard.