Per gli amici più stretti, era semplicemente Mimmo, ma in tutto il mondo dei Globetrotter era conosciuto come "il Mostrooo".
Non per la sua perfidia, ma per l'instancabile tenacia con cui macinava chilometri su chilometri, una forza della natura che non conosceva sosta. Lasciato il suo Castello Arechi che dominava Salerno, Mimmo si era messo in viaggio, richiamato alla corte del Re Ludwig II di Baviera. Il sovrano, eccentrico e visionario, voleva a tutti i costi ammirare il nuovo destriero del cavaliere, un prodigio meccanico che aveva sostituito la sua fidata, ma ormai "vecchia", BMW R 1250 GS.
Castello Arechi - Salerno
Il nuovo destriero non era un semplice cavallo, ma una KTM 1290 Super Adventure R, un'opera d'arte ingegneristica colorata di un acceso arancione. Sfidando la forza del vento e l'irruenza delle piogge, la moto si muoveva come un felino, agile e potente, e il suo motore bicilindrico, un cuore pulsante da 1301 cc, le permetteva di affrontare ogni tipo di terreno. Il Mostrooo non era più un cavaliere a cavallo, ma un'entità unica, un tutt'uno con la sua moto, come un centauro dell'era moderna. L'elettronica avanzata della KTM era il suo scudo e la sua arma, con una piattaforma inerziale a 6 assi che gestiva ogni aspetto della guida, dalle impennate controllate alle derapate precise, sempre in perfetta sintonia con il pilota.
La strada verso la Baviera era un banco di prova per il binomio cavaliere-moto. Dai tornanti scoscesi delle Alpi alle infinite lingue di asfalto tedesche, la KTM 1290 Super Adventure R si esibiva in una danza di potenza e controllo. Le sospensioni WP XPLOR semattive sembravano avere una propria intelligenza, assorbendo ogni imperfezione del terreno, dai ciottoli scivolosi alle radici sporgenti, trasformando una strada tortuosa in un'esperienza di pura armonia. Il Mostrooo, saldamente in sella, avvertiva la sensazione di volare, superando ogni ostacolo con una leggerezza sorprendente.
Dopo giorni di viaggio, l'imponente sagoma del Castello di Neuschwanstein si stagliava all'orizzonte, un castello da fiaba incastonato tra le montagne. Re Ludwig II, che aveva visto ogni genere di bellezza e grandezza, rimase a bocca aperta.
Non era il cavaliere che lo aveva stupito, ma il suo destriero, il suo colore brillante che contrastava con il grigio della pietra del castello, la sua forma aggressiva ma elegante. Il Mostrooo scese dalla sella, con un sorriso trionfante. Re Ludwig, ammirando la moto, esclamò: "Mostrooo, avevi ragione! Questa KTM non è una semplice moto, è un'anima meccanica!" Da quel giorno, ogni volta che il vento soffiava tra le torri del castello, si narrava che il Re vedesse la sagoma arancione del Mostrooo e della sua KTM 1290 Super Adventure R, uniti in un'avventura senza fine.
Il Re chiese al Mostrooo di fermarsi alla sua corte, ma il cavaliere, pur onorato, rifiutò: la strada lo chiamava, il mondo era la sua casa. Con un inchino, Mimmo tornò in sella alla sua amata KTM e, con il rombo possente del motore, si lanciò verso l'ignoto, pronto a scrivere la prossima pagina della sua leggenda.
Un ringraziamento all'amico Domenico Guidi per avermi permesso di pubblicare foto e aneddoti sul suo essere motociclista.
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