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Tempi in pista e GPS: la questione della frequenza di aggiornamento
Scritto da benso82 - Pubblicato 24/10/2013 09:54
L'influenza della frequenza di aggiornamento del GPS sul rilevamento dei tempi sul giro e sulla telemetria

Interessanti considerazioni su base fisica uscite fuori da una conversazione via Skype tra il sottoscritto ed il buon FRED1979!

Quando si inizia a frequentare la pista, si attraversano varie fasi. Di solito si parte da "non me ne frega niente dei tempi! ci vado solo per divertirmi!" e si finisce con "devo comprare un cronometro!"!!! Tutto questo è normale in quanto ad un certo punto, quando ormai si è raggiunta una certa esperienza, il cronometro rimane l'unico strumento con cui quantificare e rendere tangibili i miglioramenti ed i peggioramenti.

Fortunatamente viviamo in un momento storico in cui la tecnologia è alla portata di tutti e con pochi euro si può avere a disposizione una telemetria di tutto rispetto! Basta un vecchio telefono dotato di bluetooth, un software specifico (Racechrono è il più usato e secondo me è anche quello che svolge meglio il suo lavoro) ed un'antenna GPS.

Ecco, l'antenna GPS. Qui si apre un discorso molto importante! Esistono vari modelli: integrate nei telefoni più moderni o esterne, collegate al telefono tramite connessione bluetooth.

Solitamente quelle interne hanno una frequenza di aggiornamento (ossia la frequenza con cui, ogni secondo, il GPS è in grado di aggiornare la propria posizione rispetto ai satelliti) di 1 Hz. Quelle esterne a seconda del modello presentano frequenze variabili. Le più diffuse sono da 1, 5 o 10 Hz (10 Hz, ad esempio, significa che il GPS è in grado di aggiornare la propria posizione 10 volte al secondo. E così via).

Avendo come solo fine quello di misurare il tempo sul giro, non c'è nessuna differenza tra GPS con Hz differenti. O meglio, differenze ci sono, ma sono dell'ordine dei centesimi. Infatti il tempo sul giro viene misurato dal software SOLO tramite il ripetuto passaggio su una posizione geografica ben definita (che di solito è il traguardo). Praticamente, il software fa la media dei punti più vicini al punto geografico riconosciuto come traguardo (il precedente ed il successivo) per decidere quando stoppare il cronometro. Cioè significa che su rettilinei non estremamente corti e con il traguardo per il cronometro fissato nel punto in cui più o meno la velocità della moto è costante o varia molto poco (leggasi "rettilineo a velocità massima, prima del punto di staccata), avere un'antenna GPS che registra la posizione 1, 5 o 10 volte al secondo, non cambia assolutamente nulla in quanto le condizioni al contorno (cioè la velocità della moto) o sono costanti o cambiano molto poco e quindi fare una media tra 5 o 10 punti (numeri a caso) non fa nessuna differenza (o meglio, la fa, ma non in modo così determinate. Come dicevo prima, si parla di centesimi).

Quanto detto, proprio per quanto riportato, potrebbe non essere vero per piste con rettilinei (con traguardo GPS) molto corti: in questo caso un'antenna GPS da 5 o 10 Hz fa la differenza anche sul tempo sul giro (perché la moto non è più in condizioni considerabili costanti).

Il discorso cambia invece totalmente se si lascia per un attimo il tempo sul giro (che non dipende dalle traiettorie tracciate dal GPS ma solo, come abbiamo detto, dal passaggio sul punto geografico riconosciuto come traguardo) e si parla solo di telemetria pura: quindi velocità nei vari settori, velocità massima, tempi nei vari settori, optimal lap, ecc...

In questo caso gli Hz fanno la differenza e la qualità del dato con antenne GPS da 5 o 10 Hz è palese rispetto a quelle da 1 Hz. Le antenne da 1 Hz restituiscono traiettorie spezzate, a volte anche totalmente al di fuori del tracciato della pista. Il risultato è una telemetria totalmente errata che può portare alla restituzione di dati assurdi. Un'antenna da 5 o 10 Hz, invece, restituisce traiettorie praticamente perfette, tanto che non si nota la spezzatura della linea: la linea della traiettoria sul monitor del cellulare segue perfettamente il tracciato. Se l'antenna poi è in grado di gestire anche il sistema AGPS, i risultati sono impressionanti.

Quindi in sintesi la conclusione è che per prendere i soli tempi sul giro, grezzi, va bene anche un'antenna da 1 Hz. Ma per tutto il resto (che poi per me è proprio tutto il resto ad essere veramente importante) serve assolutamente un'antenna con frequenza di aggiornamento più alta. A questo punto, mio personale consiglio, conviene prendere direttamente un'antenna da 5 o 10 Hz.
 

Commenti degli Utenti (totali: 10)
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Commento di: Jeanne il 24-10-2013 10:44
Bell'articolo! Complimenti! Up
Commento di: benso82 il 24-10-2013 17:18
grazie mille!!!
Commento di: Zeetas il 25-10-2013 18:24
Bravo "Sor" Benso, articolo niente male!
Commento di: benso82 il 26-10-2013 11:56
hai visto sì?! che articoletti che sforno!!! ahahahahah! ASD
Commento di: MTR il 31-10-2013 10:04
Molto utile, ora però trovami un'antenna a 10Hz sulle 50€ da connettere con Racecrono!!! quella cerco io..
Commento di: alexcolo il 31-10-2013 14:27
su che cifre si bazzica con 5 / 10 hz??
Commento di: reg156k1 il 31-10-2013 15:38
50 euro no, però a 80 euro trovi il "qstarz bt-q818xt" che è un ottimo prodotto

articolo molto chiaro ed esaustivo
Commento di: alexcolo il 31-10-2013 17:10
io ho la SBS BA 380 non riesco a trovare quanti hz ha... qualcuno per caso mi può aiutare??
Commento di: alexcolo il 31-10-2013 14:26
solo un chiarimento... cos'è l'AGPS??
Commento di: benso82 il 02-11-2013 12:54
http://www.cellularmagazine.it/blog/2107/a-gps-cerchiamo-di-fare-chiarezza/ ciao!