Moto
Le protezioni: sono un fatto culturale, di costume o cosa?
Scritto da attila01 - Pubblicato 23/08/2010 14:21
Considerazioni sulle differenze culturali che fanno comprendere l'importanza dell'uso delle protezioni

Buongiorno a tutti.

Mi trovo a scrivere queste righe sulla base delle mie esperienze ed osservazioni e spero che non sia visto nel modo sbagliato...

Non voglio far sterile polemica, ma se anche uno solo leggendo deciderà di vestirsi adeguatamente, sarà valsa la pena...

Quest'estate sono stato in vacanza nel bellissimo Salento. Un mare incantevole, gente gentile ed ospitale, sole, vento, cultura, buon vino e buona cucina.

Ma nessuna cultura della sicurezza in moto!

Dalla terrazza di casa mia, osservavo le strada provinciale per Lecce e non ho potuto far a meno di notare che la stragrande maggioranza dei motociclisti che ho visto (e ne ho visti parecchi) non indossavano alcun indumento protettivo a parte il casco.

In Veneto, dove abito, è difficile vedere gente in moto senza un giubbino tecnico. Qualcuno non usa i guanti, molti usano jeans e scarpe da ginnastica, ma la maggioranza dei centauri che incontro indossa le protezioni dalla testa ai piedi, anche con 40 gradi all'ombra.

In Salento credo di aver visto 2 o 3 motociclisti vestiti in modo consono in oltre 2 settimane.

Non ho potuto fare a meno di chiedermi il perché...

La temperatura non era per nulla proibitiva (30 - 32°) però quasi nessuno indossa i guanti e tanto meno una giacca o dei pantaloni tecnici. Non parliamo degli stivali che credo non si sappia nemmeno cosa siano...

Ok, siamo al mare, è estate e fa caldo, ma fa caldo anche in Veneto, però la gente si veste lo stesso...

L'unica soluzione logica è che il proteggersi in moto sia un fatto culturale (nel senso di cultura motociclistica e della sicurezza) che ancora non ha raggiunto alcune regioni. Sembra il solito discorso leghista alla Bossi, ma vi assicuro che non lo è. E' solo una semplice osservazione di un fatto, che spero possa far riflettere qualcuno.

Dieci o 15 anni fa in Salento era assolutamente improbabile vedere qualcuno in moto o in scooter con indosso il casco. Oggi la mosca bianca è chi non lo usa.
Dieci o 15 anni fa (quando era vietato) era normale vedere 2 persone su uno scooter o un motorino, senza casco. Ricordo una volta con un amico che ci siamo affiancati ad un vigile in 2 su un califfo e senza casco. Abbiamo chiesto un'indicazione e il vigile ci ha risposto: "se hai il motore truccato vai su di lì, se no devi fare un'altra strada perché in 2 se no non ce la fai..."

Oggi se solo provi a farti vedere senza casco ti sequestrano il mezzo...non parliamone se è truccato...

Credo quindi per questo che anche il discorso protezioni sia un fatto prettamente culturale... Non credo che si dovrebbe arrivare ad obbligare le persone a vestirsi adeguatamente con una legge (come è accaduto per il casco) ma se questo è l'unico modo per convincere chi ancora si ostina a girare in moto "nudo" a vestirsi incrementando la propria sicurezza... ben venga!

Chissà che così i mazzi di fiori lungo quella e tante altre strade diminuiscano... perché al giorno d'oggi ce ne sono veramente troppi...
 

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Commento di: MitoGTA il 23-08-2010 15:50
Sono Salentino e purtroppo confermo ogni parola.
Comunque chi va in moto tutto l'anno, anche qui usa l'abbigliamento tecnico, almeno solo casco integrale e giubbino con paraschiena.
In questo periodo però il numero di chi va in giro nudo supera abbondantemente quello dei Motociclisti.
Commento di: attila01 il 23-08-2010 17:01
ti dirò. Amo il Salento. ci vengo in vacanza da quando avevo 6 mesi e devo dire che tante cose sono migliorate rispetto a 30 anni fa. Per tante cose preferisco lo stile di vita (un po' più rilassato) del salento, per altre devo dire che il veneto funziona meglio...
ma questo non c'entra..

Tornando a bomba, devo dire che ho visto anche gente targata Lecce che indossava casco integrale, giacca, guanti, jens e scarpe chiuse (uno aveva addirittura tuta integrale e stivali racing) ma su 100 persone in moto 97 erano nude, come mi confermi anche tu.

Io ho casa a Torre dell'Orso, sulla statale per Melendugno..Mi venivano i brividi a vedere sta gente passare davanti a casa mia nuda e sentili poi aprire le marce con cattiveria uscendo dal paese, sui drittoni verso la campagna..e quando lo fai con un CBR1000 o con qualunque altra moto con oltre 150 Cv, quando metti in 5a sei già ben oltre i 200 all'ora...
Commento di: mgv_210 il 23-08-2010 17:28
Sono d'accordo con te quando dici che le protezioni dovrebbero essere un fatto culturale, non sono d'accordo quando auspichi la loro obbligatorietà.
L'abbigliamento tecnico (a differenza del casco che ritengo giusto che sia obbligatorio) NON è un salvavita. Anche con tutti i motociclisti vestiti alla Valentino Rossi continuerai a vedere i fiori sulle strade in ugual numero.
Ho dei grossi dubbi anche sul tipo di lesioni che le protezioni CE ti evitano: ad esempio, un giubbotto tecnico non ti evita una frattura della clavicola (esperienza personale), certamente ti salvi da abrasioni varie e ustioni da "strisciata".
Insomma, a mio personalissino parere, un po' poco per renderle obbligatorie per legge...
Commento di: Ospite il 23-08-2010 22:33
Quoto
Commento di: attila01 il 23-08-2010 23:06
dicevo appunto "Non credo che si dovrebbe arrivare ad obbligare le persone a vestirsi adeguatamente con una legge". Però se mi permetti se non ci fosse stata una legge per il casco, vedresti ancora un mare di gente andare via senza. Stessa cosa per le cinture in auto.

Forse il problema sono gli italiani (non lo affermo, lo ipotizzo) che prendono un po' troppo sotto gamba i pericoli della strada.

a scuola guida, qui da noi, se ti presenti senza guanti o senza giacca tecnica o in pantaloncini corti non ti fanno fare la lezione..quindi direi che se è lo stesso in tutta italia (e qui chiedo lumi a chi non ha fatto la patente della moto a vicenza) già si insegna l'importanza delle protezioni a scuola guida.. Non so, forse far vedere anche cosa succede a non indossarle (come fanno in altri stati) potrebbe servire a migliorare le cose.

poi son d'accordo. se picchi male, puoi avere tutte le protezioni che vuoi...ci resti uguale. ma ti assicuro che molta gente che si dilania su asfalto o gurd rail si salverebbe se fosse vestita a modo.. Io ho evitato di rimetterci un ginocchio grazie ai pantaloni con protezioni CE e tanto mi basta per convincermi ad usare le protezioni sempre e comunque..
Commento di: ravennate il 24-08-2010 02:18
ok, magari per gomiti spalle e ginocchia il discorso regge... ma per ciò che riguarda il paraschiena? io lo ritengo indispensabile, e soprattutto lo farei diventare obbligatorio per legge!!!
Commento di: Nero69 il 30-08-2010 21:43
Con un paraschiena ti puoi sempre ammazzare, io vieterei direttamente le moto.
Commento di: randa il 24-08-2010 23:54
Io sono scivolato in moto circa 2 mesi fa,battendo con la spalla destra,una pacca secca con un dolore assurdo. per fortuna dalla radiografia è emerso che si era solo allontanato l'osso della clavicola da quello del braccio,grazie alla giacca tecnica che con le protezioni,mi ha evitato la rottura della clavicola.Sarà che doveva andare così ma io anche in estate che vado avanti e indietro dal lavoro,con 35 gradi indosso sempre il parasciena il giubbino e gli stivali,e quando esco per i miei giretti ri rito anche i pantaloni in pelle con le protezioni.A ognuno le sue esperinze.Buona strada lamps.
Commento di: randa il 24-08-2010 23:55
Ah! dimenticavo porto anche i guanti ;-)
Commento di: burga il 23-08-2010 18:57
Io vedo qui in sicilia se un gruppo di persone si trovano per andare a correre in pista o organizzano un' uscita li vedi tutti ben tappati dal casco fino agli stivali ma durante la settimana li vedi in pantaloncini infradito e cannottiera.IO 3 mesi fa ho subito un incidente ringrazio il giubotto che mi ha salvato i gomiti e i guanti per le mani ma avendo scarpe ginniche la moto mi è venuta sopra e doppia frattura tibia perone, probabilmente se avessi avuto gli stivali mi sa che le conseguenze ereano molto piu lievi.Secondo me per entrare nell' ottica del uso dei presidi di protezione bisogna gia da quando frequenti le scuole che come educazione stradale ti insegnino ad usarli.Un lamps.
Commento di: Ospite il 23-08-2010 22:34
"Secondo me per entrare nell' ottica del uso dei presidi di protezione bisogna gia da quando frequenti le scuole che come educazione stradale ti insegnino ad usarli."

Ecco, questo è un approccio che mi piace.
Le storie del "vero motociclista" e dell'obbligo per legge no.
Commento di: mgv_210 il 24-08-2010 11:59
Perfetto. Quoto al 100%
protezioni si...ma anche un pò di buon senso...
Commento di: valentina7 il 24-08-2010 01:25
premesso che estate o inverno che sia indosso protezioni dalla testa ai piedi sempre e comunque (anche quando vado al lavoro)...
abito in friuli e giro molto anche in veneto, e devo dirti che a parte gli smanettoni della domenica, vedo poca gente girare con le protezioni durante il giorno.
Ti dirò di più: molti motociclisti mi prendono in giro perchè indosso stivali e paraschiena e giro con una custom...
Sono un'accanita sostenitrice dell'abbigliamento tecnico, ma non credo che sia quello ad evitare i mazzi di fiori (purtroppo). molte volte basterebbe rispettare il codice della strada e un pò di intelligenza quando si "cavalcano" tutti quei cavalli.
certo è anche vero che gli automobilisti non ci vedono e il più delle volte la colpa è loro (ci sono passata anche io), però non si può neanche negare che a molti centauri piace parecchio "volare basso".
solo una semplice opinione...buona strada a tutti.
Re: protezioni si...ma anche un pò di buon senso...
Commento di: attila01 il 24-08-2010 02:16
in moto anche più che in auto il buon senso è d'obbligo.
io ne vedo tanti che non sono tutti coperti, ma una giacca e le scarpe chiuse le hanno quasi tutti. Se vai in montagna al sabato e alla domenica son praticamente TUTTI attrezzati.
nessuno ha mai detto che se ti vesti puoi correre come un folle che tanto non succede niente. però è innegabile che le probabilità di sopravvivenza aumentano se hai un buon abbigliamento. Non parliamo delle possibilità di non farsi praticamente niente in caso di una scivolata (impossibile senza protezioni..qualcosa ti gratti sempre).

Ritengo che i cartelli che si trovano con la scritta "non basta il casco, serve anche la testa" siano assolutamente saggi.

chi ti prende in giro perchè ti proteggi non è un motociclista. E uno che x caso ha una moto. ma non ha capito veramente niente. addirittura cercare di giocare con la pelle degli altri mi sembra di un'arroganza sconfinata.

per quanto riguarda il fatto che molti ci diano giù gran badilate di gas come se fossero in pista..è verissimo...certo che quando hai una moto che in prima fa i 90..è dura non metter mai la seconda... a mio avviso anche in e soprattutto in quello il buon senso è importante...molti esagerano e ne pagano poi le conseguenze..protezioni o meno...
Re: protezioni si...ma anche un pò di buon senso...
Commento di: mgv_210 il 24-08-2010 12:01
Quanto hai ragione.. lo dico sempre anch'io: non è vero che vado forte in moto, è che volo troppo basso ;)
... scherzo eh!
Commento di: ps12 il 24-08-2010 17:01
Ho trascorso 2 vacanze in salento anche io quest'anno..e sinceramente sei stato anche troppo fortunato.....per 2 settimane non ho fatto altro che vedere moto motorini in tutte le salse...altro che senza abbigliamento...gia e tanto se in rari casi c'era il casco....per non parlare di gente in 3 sugli scooter oppure contromano su strade EXTRA TRAFFICATE.....magari solo la mancanza di abbigliamento
Commento di: goosecat il 24-08-2010 18:12
ciao

io nel salento non ci sono mai stato pero posso dire la mia in merito alle protezioni , anche se i capi attuali non sono omologati interamente
ovvero circa un mese fa caddi in moto , la velovita era di 70 orari freno lo sterzo si chiude e cado
ebbene grazie al casco agi stivali e alla giacca piu pantaloni, non mi sono fatto nulla se ero in maglietta e pantalocini piu ciabatte sicuro che mi distruggevo
Commento di: attila01 il 03-09-2010 16:31
idem con patate...
scivolata a 70 all'ora e nemmeno un graffio.
Anzi uno si. sul pollice dove il guanto che aveva la parte superiore in tessuto elasticizzato è esploso al contatto con l'asfalto lasciandomi un cm quadrato di pelle scoperta....

ma per il resto giusto una botta....
Commento di: randa il 24-08-2010 23:46
Io sono un salentino emigrato al nord come molti meridionali, e confermo ogni singola parola che hai scritto.Purtroppo dappertutto si continua a morire in moto...ma l'unica cosa da fare se si vogliono ottenere risultati certi,è obbligare questa gente con le leggi a vestire adeguatamente se si vuole andare in moto,proprio come si è fatto per il casco.Credo che non si tratti solo di cultura motociclistica,ma semplicemente ci vorrebbe un esame di coscienza e usare sempre il buon senso,che spesso manca anche a tanti i centauri vestiti in piena regola che girano al nord...come al sud.
Commento di: attila01 il 25-08-2010 10:45
noto con piacere che le mie osservazioni sono condivise da molti.
come dicevo sarebbe bello che la gente capisse l'importanza della sicurezza passiva (casco, abbigliamento protettivo, cinture in auto ecc) senza dover imporre l'uso di questi sistemi con una legge. Ma temo che l'italiano medio sia piuttosto impermeabile a questo tipo di discorso e lo diventi ancora di più quando, in un negozio di articoli x moto, si rende conto che l'armatura completa (dal casco agli stivali passando per i guanti) gli costerà tra i 600€ e...bhe non so quale sia il limite in alto ma di certo si può spendere un vero capitale volendo....
Per questo forse l'unico modo per convincere la gente a proteggersi sarebbe una legge che obbligasse all'uso delle protezioni così come del casco.
Non la auspico! mi auguro che la gente ci arrivi da sola, ma non ci conto.

Una breve risposta a chi diceva che le protezioni non diminuirebbero i mazzi di fiori sulle strade. Parlavo giusto ieri con un amico medico che lavora in ospedale e in pronto soccorso. Mi diceva che, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, un buon abbigliamento tecnico è in grado di proteggere oltre che dalle abrasioni, anche da emorragie interne (in alcuni casi, mica sempre) e, sempre in alcuni casi da gravi fratture. Il paraschiena tanto per prendere un pezzo dell'armatura può far la differenza (non è detto che la faccia ma se non ce l'hai di certo non ti aiuta) tra il rialzarsi sulle proprie gambe dopo un incidente e vivere in carrozzina il resto della propria vita... A me non sembra poco.
E se il mazzo di fiori è solo l'estrema conseguenza di un incidente, ce ne sono tanti (di incidenti) che non terminano con mazzi di fiori ma magari con anni di sofferenze sia per chi l'incidente l'ha subito sia per chi gli sta accanto...

Poi, che tanti il buon senso non sappiano manco dove sta di casa pur se si vestono dalla testa ai piedi, questo è verissimo. Ma visto che l'attitudine alla pazzia delle persone non è facilmente curabile, almeno cercare di proteggerle per quanto possibile dalle conseguenze della loro incoscienza, mi sembra comunque una cosa molto importante!
Commento di: Ospite il 27-08-2010 22:28
Non penso che sia un fatto culturale o di costume ma dipenda dal fatto che in certe zone d'Italia la legge è fatta rispettare dalle FdO mentre in altre molto meno. Te lo dimostra il fatto che stranieri abituati ad uscire bardati nei propri paesi, appena arrivano in Italia si danno alla bella vita, fottendosene allegramente di tutto, abbigliamento, limiti di velocità e quant'altro. In America poi, sono severissimi coi limiti di velocità e pochi sgarrano ma per quanto riguarda le protezioni, vanno in giro con maglietta e bandana perché è permesso. Non è questione di educazione ma, più banalmente, di repressione. IMHO of course.
Commento di: io2ruote il 28-08-2010 12:45
secondo me avere le protezioni non ha molta importanza perchè se viaggi senza stai più attento perchè ti senti vulnerabile mentre con le protezioni pensi di essere indistruttibile è quindi vai più forte.........dopo ovviamente ci vuole anche il buon senso
(esperienza personale)
Commento di: brusca il 30-08-2010 11:23
sono contrario agli obblighi... però si può fare una legge simile a quella che c'è sulle cinture: se fai un botto e ti fai male ma non portavi la cintura, l'assicurazione non paga... ma ci metterei anche il fatto che chi si fa male perchè non era protetto adeguatamente se lo paga di tasca sua, in modo da non essere un costo sociale.

esempio: uno cade e si fa fuori la pelle delle mani perchè girava senza guanti? dopo che l'ospedale ti ha medicato ti da in mano la fattura... ecc ecc ecc.
Commento di: attila01 il 30-08-2010 18:58
Grande Brusca! E' esattamente quello che dico io. Sebbene forse non lo abbia detto qui ma in qualche altra discussione sull'argomento.
Se consideri i costi che l'ospedale sostiene anche per semplici medicazioni o esami di routine (migliaia di euro ogni volta) penso che far pagare chi non si mette in condizione di proteggersi adeguatamente, farebbe finalmente riflettere molti.
Purtroppo sempre più noto che l'Italiano (e qui generalizzo alla grande) tende a rassegnarsi a seguire determinate regole solo quando lo si tocca nel portafogli...

C'è anche da dire che spesso non si capisce il motivo di una alcune regole perchè queste non vengono spiegate e giustificate ma semplicemente imposte..e quando imponi senza spiegare, tanti tendono a fare l'opposto per senso di ribellione.

lams
Commento di: Norway il 02-09-2010 09:33
A giugno ho preso una chiazza di gasolio e sono scivolata, non mi sono fatta niente semplicemente non riuscivo a muovere il braccio dalla gran botta preso sul gomito, che però mi ha bloccato la spalla. Sono sicura che se non fossi stata vestita a modo con casco, giubbino in pelle con protezioni, paraschiena, guanti e scarponcini a collo alto, mi sarei fatta ben altro. Al pronto soccorso il medico che mi ha visitata, si è complimentato per il fatto che fossi così protetta nonostante il gran caldo, dato che la maggior parte dei ricoveri del giorno era dovuta all'ondata di calore. Si è stupito inoltre che fossi abbigliata così anche se dovevo fare solo 3 km per andare al lavoro.
Io vivo vicino a Lecco, la maggior parte dei motociclisti sono molto ben protetti, ma tanti fanno paura. Credo che il proteggersi quindi non sia solo una questione culturale, ma di più personale. Io sono una di quelle persone che è terrorizzata dal farsi male, preferisco sudare e puzzare piuttosto che avere un graffietto.
Commento di: attila01 il 03-09-2010 16:29
condivido in pieno...
meglio stare un po' meno comodi e puzzare, ma più protetti, che più comodi e profumati ma con la pelle scorticata
Commento di: MAK1 il 02-09-2010 10:11
diciamo che io sono a meta strada tra Veneto e Salento, comunque in una città di mare, Pescara.
da giugno a settembre la riviera è piena di moto utilizzate per parcheggiare velocemente e andare in spiaggia (5 min. di percorso da qualunque punto della città) in queste ore dei giorni festivi, sono quasi tutti in moto con costume e spesso ciabattine o scarpette, tutti i caschi ovviamente ... e io condivido perchè tendezialmente in 5 min. a 50 km/h il rischio non è mortale.
e sono tutti civili fortunatamente.
viceversa l'abbigliamento è per tutti quando si esce in moto non per il mare ma per fare più km
Commento di: MegaNando il 02-09-2010 12:56
Faccio un semplice paragone fra Milano e Napoli dove vado in vacanza dai miei...
A Milano trovare uno senza casco è quasi impossibile, 95 su 100 ce l'hanno, la maggior parte dei trasgressori, da quel che vedo io almeno, sono i ragazzini con la pettinatura alla moda che non vogliono rovinarsela e si mettono il casco "appoggiato" sulla testa o al braccio... no comment.

A Torre annunziata e dintorni, fino a due anni fa, il 99,9% della gente andava in giro SENZA CASCO, per non parlare degli scooter dove ci viaggiano famiglie intere... in tre sulla sella e bambino in piedi sulla pedana. Ovviamente il casco non si mette... ah, e il bello è che più lo scooter è piccolo più gente ci va! Sui maxiscooter ci viaggia sempre una persona... sarà perchè la sella è "divisa" in due ed è difficile andarci in tanti?

Anche mio zio portava la figlia sulla pedana dello scooter... forse perchè aveva paura che una bimba di 5 anni non sarebbe stata "capace" di aggrapparsi come si deve alle maniglie del passeggero, ma le aveva anche comprato il casco apposito per bambini e comunque non correva molto, proprio perchè c'era la figlia a bordo.

A partire dall'anno scorso invece, polizia e carabinieri si sono dati da fare... e l'anno scorso, quasi pensavo d'aver sbagliato paese... la maggior parte della gente aveva il casco!
Posso immaginare che ci siano andati giù pesante con multe e sequestri (chissà che hanno fatto alle famiglie in motorino...), la voce si è sparsa e... tutti in regola, ma non per non farsi male... solo perchè ci sono i controlli.

Per quanto mi riguarda, la giacca pesante con le protezioni la metto più quando fa freddo... di solito ho una normale giacca da moto, ma se ci fossero delle giacche leggere con protezioni le prenderei volentieri (illuminatemi :) ).
Una collega a lavoro che usa lo scooter mi "sfotte" perchè dice che con la giacca ho caldo e sudo, per non parlare dei guanti, lei invece viene con la camicia d'ordinanza ed un casco jet... poi magari le ragazze lì al lavoro mi guardano "strano" per come sono bardato ma poi la giacca figa piace XD
Commento di: attila01 il 03-09-2010 16:38
guarda nella collezione della spidi.

ci sono modelli completamente traforati e traspiranti, appositamente realizzati per il periodo estivo (d'inverno ti congeleresti). Sono comunque equipaggiate di protezioni su spalle gomiti e schiena.

Volendo esiste anche una giacca in rete (ma proprio rete...coi buchi) con tutte le protezioni, incluso anche il chest protector (quello per il petto). Non ho idea di quanto resista una cosa del genere all'abrasione in caso di caduta, ma l'ho provata (ce l'ha un mio amico) e puoi andare via con 35 gradi all'ombra senza soffrire il caldo...

digli alla tua collega che capirà a cosa serve un casco integrale quando la prima volta che andrà per terra e si gratterà via il mento....una goduria che non ti dico....
Nel mio gruppo abbiamo fatto mega opera di convincimento presso l'unico che andava via col jet e adesso ha un Arai chiuso. Conferma di sentirsi MOOOLTO più sicuro
Commento di: Ospite il 05-09-2010 20:55
La Rev 'it air è leggerissima e ha tutte le protezioni e c'è pure un GdA qui sul Tinga.
Commento di: giomarasco il 02-09-2010 12:40
La protezione è culturale, sicuramente.
Ma è anche vero che, in Veneto, quanto spesso fanno 40gradi?
Io abito a Roma e ammetto che in estate, in città, uso casco, guanti, scarpe chiuse, pantaloni lunghi, ma non altro. Fuori città mi vesto.
Veramente mi rendo conto di sbagliare, ma il caldo che io sento facendo semaforo semaforo per i 20minuti che mi servono ad andare a lavoro, mi fanno passare la voglia di mettere il giubbino o altro.
Oltre a questo, c'è il fattore spesa, che non è da meno. Brutto a dirsi, ma i costi della vita in una grande città non sono quelli dei piccoli centri e a me che ho solo la moto mi pesa spendere anche per il giubbo estivo...
Commento di: MegaNando il 02-09-2010 13:06
Verissimo che l'abbigliamento costa... ma per risparmiare ci sono outlet o spacci in giro per l'italia :)
Per il caldo, come dicevo prima non so se esistono giacche leggere ma che supportino almeno le protazioni... lessi un articolo anni fa su InSella proprio per le giacche primaveriliestive, traforate per far passare l'aria, però non ricordo se erano "protettive" o meno... T_T
Commento di: attila01 il 03-09-2010 16:44
già risposto sopra. le giacce ci sono e non costano nemmeno tanto. sui 150/180 euro sul sito. Se le trovi in sconto puoi arrivare intorno ai 100-120€.

E secondo me meglio 150 euro al signor spidi che 2 mesi di croste e dolore...

Per rispondere all'altra domanda...in veneto praticamente ogni estate si arriva (in alcune giornate molto calde) intorno ai 35 -38 gradi. E a Vicenza il tasso di umidità raramente è inferiore all'80%.

I miei hanno casa in salento. la probabilità di trovare una giornata con 40 gradi, 80% di umidità e niente vento è praticamente nulla. Se hai sfiga 1 o 2 giorni in una estate (sulla costa). In città, tipo a Lecce o nei paesi dell'interno è peggio, ma non peggio che a Vicenza in giugno/luglio...direi che siamo lì...non trovo particolari differenze...

Commento di: Tina_KS il 02-09-2010 15:03
Ciao, io è da poche che sono in questo mondo però la tua osservazione la condivido pienamente e la faccio a tanti i miei amici quando, soprattutto negli ultimi 2 mesi, li ho visti girare in t-shirt e pantaloncin. A volte inorridisco quando vedo passare davanti casa mia, che da su un "bellissimo" retilineo di una statale, gente a velocità folli ma senza nessun tipo di protezioni. Non so se effettivamente tute, giubbini o quant'altro possano salvare la vita come può fare un casco ma credo che se le varie aziende investono molti soldi sulla ricerca e sull'innovazione dei prodotti per renderli più sicuri e protettivi beh forse qualcosa aiutano. Penso che, come dici tu, la cultura centri molto e produca effetti più di un obbligo di legge ma purtroppo cambiare la mentalità alle persone è molto ma molto difficile. A mio avviso dovrebbe esserci un unione di forze tra stato, scuole guida e aziende produttrici in modo da sensibilizzare i motociclisti ma ci vorrà parecchio tempo. Siamo tutti d'accordo che l'abbigliamento tecnico ha costi proibitivi, tiene un caldo assurdo d'estate ma preferisco soffrire un po' di caldo e cercare di proteggermi. Nel mio piccolo cerco sempre (talvolta rompendo le scatole) di far ragionare gli amici e di convincerli a patire il caldo vestendosi adeguatamente ma la missione mi riesce una volta su 3 :(
La cultura manca un po' su tutto ciò che riguarda la sicurezza perchè se prendiamo, per esempio, le cinture di sucrezza delle automobili i passeggeri posteriori quasi mai le mettono non rendendosi conto del pericolo che corrono e che fanno correre agli altri. Lo stesso esempio potrebbe essere fatto per le così dette "zavorrine" io ne vedo ben poche che indossano almeno un giubbino tecnico, cioè voglio dire non è che corrono meno rischi del pilota.
Speriamo che con il passare del tempo, il crescere delle tecnologie e mi auguro un più spiccato senso di responsabilità la situazione migliori in Salanto, in Vento e in tutta Italia.
Commento di: attila01 il 03-09-2010 16:53
condivido in pieno!

la zavorrina, per inciso, rischia statisticamente di più di chi guida. Se fai una frenata brusca o come mi è successo becchi un brutto avvallamento a velocità sostenuta senza accorgertene (per non parlare se ti schianti contro qualcuno o qualcosa) la prima a volare letteralmente via è la zavorrina.

a me a mia moglie è successo di prendere un bruttissimo avvallamento su una tangenziale a circa 100 km/h.
io l'ho sentito, ma essendo attaccato al manubrio non mi sono scomposto più di tanto. lei si è trovata col sedere staccato di 30 cm dalla sella. Fortuna ha voluto che fossimo su dritto e che poi sia ricaduta in sella, ma non è stato per nulla divertente.

Per inciso, dalla prima volta lei veste con giacca, guanti (ESSENZIALI ANCHE PER CHI STA DIETRO. Se cadi le mani toccano sempre per prime) scarpe chiuse e jeans. L'anno prossimo le prendo anche i pantaloni e gli stivali. Io invece mi butto direttamente su una tuta integrale con paraschiena lungo....

Più sei protetto più salgono le tue probabilità di non farti male in caso di caduta.

Poi è chiaro che se uno si schianta a 180 all'ora su un muro o su uno che vien su dalla parte opposta...puoi vestirti quanto ti pare e non serve...

Quindi direi che a conti fatti quelli che vedi sfrecciare a 200 all'ora in maglietta, non rischiano un gran che di più che se fossero in tuta. Se van per terra li raccolgono in ogni caso col cucchiaino...
Commento di: ice_man il 03-09-2010 17:35
Sono Siciliano, ho vissuto a Milano e ora abito a Roma (dopo essere passato per Emilia e Calabria).

Diciamo che quindi conosco bene le varie "inflessioni culturali" in materia di sicurezza stradale da una regione all'altra.
Ricordo ancora quando lasciai il sud per trasferirmi a Milano. Avevo 19 anni, avevo una moto in Sicilia e portavo il casco (solo quello). Gli altri coetanei non sapevano neanche come si scriveva "casco", anzi l'unica cosa che sapevano dire era: "ma non ti vergogni col casco?" "..ma col casco non ti vede nessuno" O_O

Mi pare si commentino da sole certe affermazioni.
Milano era un altro mondo, tutti ligi alle regole e al buon senso, quasi il paradiso: casco e giubbotto

Oggi, dopo 10 anni, l'unica cosa che è cambiata è che oltre il sud è comparso anche l'abbigliamento tecnico (guanti, scarpe, pantaloni). Al sud (in almeno un paio di regioni) tutto è rimasto uguale. Ci si mette il casco perché c'è il posto di blocco ma poi, girato l'angolo, si butta via tutto e...liberi di farsi vedere e ammirare!!!

Il mio sangue è siculo quindi non può essere un discorso "razziale" ma semplicemente culturale. Mi fa male dire queste cose ma l'evidenza mi impedisce di dire diversamente. Eppure la gente muore anche al sud, la televisione c'è anche al sud...ma forse è anche il motivo per cui ho lasciato quelle terre, ahimè tanto belle, tanto ricche di cultura...

Anche a me è capitato di sentire certe indicazioni dai vigili "se hai il motorino truccato sali di là.."

Poi, una notte, un'amica perse la vita tranciata letteralmente in due da un guard-rail semplicemente perché era solo in abito da discoteca col ragazzo. Trovarono i pezzi sparsi quà a là...

Spero che tra chi legge ci sia anche qualcuno che sa di cosa parlo e che possa fungere da esempio per gli altri, come quando io portavo il casco conscio di essere deriso.
Commento di: blu7 il 05-09-2010 16:55
Sono d'accordo sull'uso dell'abbigliamento tecnico,secondo me indispensabile e anche se devo fare 2Km mi metto giubbotto e guanti.E' forse questione di abitudine perchè lavorando in Aeonautica Militare l'uso tecnico è d'obbligo,comunque sin dalla fine degli 70(ho 58 anni e un Silver Wing 600)ho sempre comprato auto con le cinture,che tutti usavamo,e seggiolini di sicurezza per i miei figli anche quando non erano obbligatori quindi è forse questione di testa( e di mano,sopratutto la destra!!)ma se chi cade senza abbigliamento adeguato e riporta danni permanenti dovesse pagarne le conseguenze sopratutto economiche(ospedalità,tempo perso a lavoro,costi sociali ecc::)penso che il problema si ridimesionerebbe,pretenderei però da parte dello Stato la cura e il mantenimento,come si deve,di tutto il sistema viario:ad ognuno la sua parte di responsabilità.
Commento di: GiuBend il 26-09-2010 01:41
Mi trovi in perfetto accordo con te attila01 per quanto riguarda le tue osservazioni sulla sicurezza in moto. Pensa che la gente alle volte mi prende in giro perchè sullo scooter voglio acquistare un casco integrale e mia madre sostiene che io sia pazzo nel dire che prima di acquistare una moto fra due anni comprerò prima un guardaroba tecnico in canguro....ma non condivido completamente l'inclusione di una componente culturale, insomma è vero che certi individui non hanno la cultura della protezione in moto ma forse è semplicemente perchè sono i guidatori occasionali che per mostrarsi comprano o fittano la moto in estate, poi li vedi al bar con le infradito e le gomme nuove di zecca; probabilmente un vero motociclista dotato di buon senso e spirito di sopravvivenza lo troveresti sempre vestito come si deve che sia Palermitano Romano Veneto ecc.