nerowolfe79 ha scritto:
...il ricinato, come la maggioranza degli additivi e dei carburanti speciali... ecco, lo sapevo... de_corsa mi ha sverniciato ancora...
ma no che non ti ho sverniciato, di sicuro giri più forte tu.
è solo che sono partito prima, qualche anno prima
la storia del ricinato è questa (ma mi pare di averla già postata da qualche parte, non so di sicuro se su questo forum (si, lo so che potrei usare la funzione "Cerca"...)
Quando i motori cominciarono a... staccarsi da terra, con l'utilizzo aeronautico, gli oli unigrade derivati da base petrolifera cominciarono a mostrare i loro limiti: in particolare la loro scarsa fluidità alle basse temperature.
non si parlava ancora di lubrificanti di sintesi ed allora ci si rivolse al mondo vegetale.
l'olio di ricino, oltre che per le purghe, risultò estremamente valido come lubrificante ed in definitiva superiore agli oli minerali dell'epoca.
ci si accorse subito dei suoi problemi ed il suo utilizzo fu riservato ai soli motori da corsa e motori da aereo, ovvero a motori che subivano frequenti revisioni.
Nacque perfino una ditta, inglese, specializzata nella produzione di oli ricinati.
il suo nome derivò dalla contrazione del termine inglese "castor" che significa "ricino" e "oil" che significa... indovina un pò?
da castor-oil nacque il marchio "Castrol", che ancor oggi si fregia, nel suo logo, delle foglie del ricino.
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in definitiva stiamo parlando di un lubrificante vegetale; non di un additivo bensì di una base.
che io sappia, questi lubrificanti da prima guerra mondiale sono ancora in commercio della Castrol nelle viscosità SAE 20 e SAE 30 (nomi commerciali "R20" ed "R30") e della Shell (il celeberrimo "Super M")
da notare che il mercato di questi oli è tenuto su solo dai nostalgici, sono lubrificanti dalle prestazioni ampiamente superate dalla maggioranza dei (buoni) oli di sintesi.