Fioccano, nella settimana precedente, le iscrizioni a quello che si presenta come il giro più lungo dell'estate:
Alex lo chiama "dei 6 colli" ma in realtà sono 5 (il Mongi viene percorso due volte, mica si può contare per due!)... poi salta fuori l'ing. Precisetti (cioè io)
che, avendo molto da fare in ufficio ad agosto, si mette a contare tutti i colli e colletti da percorrere... e ne trova 12 o 13! Quanti siano i colli, l'attesa per questo giro (che, per la natura mugellesca delle strade, sarà fatto ad andatura allegrissima
) cresce di giorno in giorno e finalmente si arriva a sabato.
Memore della sofferenza patita otto giorni fa dentro la tuta in pelle, mi vesto in fresco tessuto, cavalco Durgā e parto alla volta di Rivoli, dove trovo già qualcuno degli iscritti: un salutone a Feo, che non vedo da mesi e che ha cambiato moto pure lui, una stretta di mano alle altre facce note e le doverose presentazioni con Maryus89, per il quale ci siamo tutti preoccupati moltissimo in settimana
(esordiente e, a suo dire, abbastanza neofita... vuole cominciare dal difficile in un giro lungo e veloce).
Quando ci siam tutti partiamo alla volta di Susa, dove raccatteremo un altro paio di fomentati e ripartiremo alla volta del Mongi.
Prima del tratto Ulzio - Cesana ci perdiamo Maryus... Mario, dove sei finito?
Già sul Mongi chiariamo ai troppi merenderos chi comanda; a Brianzone saltiamo la sosta al solito supermercato e proseguiamo verso l'Argentiera la Bessea, la Rocca di Rame, San Crispino e Monte Delfino; al rondò troviamo Fabry e Lucy che ci aspettano e si uniscono al nutrito gruppetto.
Arrivati a Savine il Lago, iniziamo a far del cine sul serio: velocità di curvatura sulla lungolago, uno spettacolo assoluto con un meteo perfetto e l'asfalto bello caldo!
Quando giungi a Salice del Lago e inizi a scendere ti dici "Ok, adesso mi calmo e mi godo questo meraviglioso panorama"...
poi non ti credi e ricominci! Oltretutto, quest'anno i Francesotti hanno riasfaltata buona parte dell'ultimo tratto, quindi si può far del cine fino all'incrocio con la D900! Al termine della D954 andiamo verso Siena (non quella bella in Toscana!
) e il cinematografo prosegue ininterrottamente fino a Degni Terme, tra bei saliscendi, curvoni, curvette, colletti e collettini di cui non ricorderei il nome se non esistesse il buon googlemaps: Colle San Giovanni, Colle della Mora, Colle del Lavoretto, Colle dell'Urma. Non vediamo manco un cartello segnaletico di 'sti colli, occupati come siamo a controllare che le strisce bianche sull'asfalto siano tutte al loro posto...
Arrivati a Degni, decidiamo di fermarci per il pranzo e scegliamo un bel marciapiede spazioso per mettere le motine bene in fila.
Abbiamo tutti il cibo ma a me manca il bere... così entro nel bar a fianco e chiedo una bottiglietta d'acqua e una redbull, pensando di scofanarmela più tardi (quando la fatica si farà inevitabilmente sentire). Ma non ho fatto i conti coi Francesi!
Il barista mi dà un bottiglino d'acqua (con un residuo fisso talmente alto che farebbe venire i calcoli ad un abitante di Nettuno
) IN VETRO, da 25 cc; e mi riempie un bicchierone da cocktail di un liquido francese simil-redbull. Il prezzo di tutto questo è da spavento ma... il tipo sbaglia il resto e io me ne esco avendo pagato la bellezza di 80 cent!
Però mi tocca conservare l'acqua per dopo e bermi la redbull insieme ai panini col tacchino... ah, 'sti Francesi!
Tra selfie, foto al gruppone, una sempre attenta osservazione del nutrito campionario di bellezze d'Oltralpe (beh, da parte di tutti tranne che del povero Fabryz, il quale ha la mistress piazzata sulla spalluccia - quando non sulla sella posteriore! - con le antennine ritte e sempre pronta a bastonarlo se cerca di togliersi i paraocchi
) e bisognini lungo l'argine (rischiamo la denuncia per atti osceni in luogo pubblico ma i cessi a pagamento proprio no!
), passa un'oretta in allegria... poi E' TARDI e ripartiamo.
Fino a Barrema ed anche oltre facciam del cine come se non ci fosse un domani: la strada lo consente (a parte un'amena S piazzata sotto un ponte, roba per fegati in titanio
)... proprio a Barrema sarebbe necessario svoltare verso Sant'Andrea le Alpi ma Claudio e il Ter decidono che è più bella la strada che porta a Castellana e la imboccano, sperdendosi quasi irrimediabilmente.
A Sant'Andrea ci contiamo e vediamo che ne mancano due... così Alex li richiama (in tutti i sensi!
). Approfittiamo della sosta per goderci l'arietta e l'ombra di qualche albero, scherzando sui passanti ed occupando il tempo per leggere la fantastica carta topografica 1:1 della Francia intera che Peppe si porta nella borsa serbatoio.
Roba che, per piegarla, ci vuole un rullo compressore da autostrada!
Arrivano i dispersi ed attacchiamo la lunga strada verso Colmarte ed il Colle dell'Allosso: l'ultima parte della salita è strettissima e ci costringe a fare molta attenzione nell'incrociare altri mezzi ma i paesaggi ci ripagano di questa piccola fatica.
Giunti in cima, mezz'oretta di cazzeggio ce la meritiamo!
Scendiamo verso Giausieri e proseguiamo verso nord, giungendo alla base del Colle del Varso a San Paolo sull'Ubaia, poi iniziamo la salita verso la cima: qui manco ci fermiamo e ripartiamo fomentatissimi per quella che, dal punto di vista missilistico, è la ciliegina sulla torta di questo magnifico giro (anche se, per esser Precisetti, andrebbe percorsa in senso inverso...).
Vedo che Driller riparte subito dopo Alex, mi accodo e mi dico (alla luce di quel che ho visto durante quest'estate) "Il ragazzo migliora; voglio vedere cosa fa dove i cavalli non contano, visto che siamo in discesa". Beh, non mi stupisce il fatto che la sua andatura sia in piena linea con quella di Alex e con la mia: guida rotonda, rischi calcolati, precisione nelle traiettorie. Al fondo mi fa notare - con un certo giovanile e comprensibile gasamento - di esser riuscito a non farmi passare, questa volta: giusto! Ma se io ci avessi provato, oltre a fare una gran c...ata per mancanza di spazi e visibilità (e magari a collezionare una bella figura di m... per l'eventuale non riuscita della manovra; non si può mai dire!), mi sarei perso lo spettacolo di una buona guida veloce e sicura! Beh, ragazzo, ti meriti più dei cavalli che hai: fa' in fretta a prenderti una moto "seria...
Al rondò di Guigliestro si consuma il drammone di giornata: qualche vecchietto si lamenta del caldo e della stanchezza e... cala l'entusiasmo.
Dopo serrato confronto, Driller, il suo amico e il Ter decidono di proseguire per il Colle dell'Isoardo, mentre io mi lascio trascinare dal resto del gruppone lungo la fondovalle, verso Brianzone. Ci perdiamo un colle!!! Anzi: ne perdiamo ben tre: il Colle dell'Angelo Custode (che bel nome... ci andrò sicuramente in futuro, un angelo custode motorizzato serve sempre!), quello della Piastraia e l'Isoardo stesso. Che nervi!
In ogni caso, tanto per non farci mancare niente, poco prima di Brianzone becchiamo asfalto bagnatissimo e pure un po' di pioggerella che, con questo caldo, male non fa. Temporale estivo!
E ancora bagnato e pioggia fino a Cesana... dove, perdendo i soliti 40 min a salutarci, veniamo ribeccati dagli altri tre che han preso pioggia scendendo dall'Isoardo.
Esplodiamo, chi di qua chi di là: io, Feo e Claudio scendiamo da Susa... i propositi di viaggiare con calma ci sono tutti ma non riesco proprio a seguirli e faccio un po' il cretinaccio fino a Borgone,
).
Da Rivoli, tangenziale: verso Moncalieri saluto anche Feo e proseguo per strade normali verso casa, con non so quanti colli percorsi ma tanta adrenalina ancora in corpo per un gran bel giro!











