Siamo a Novembre ma la stagione motociclistica non è finita, il meteo per il weekend dei santi riserva giornate serene e abbastanza calde... l'occasione è propizia per organizzare un giretto in moto.
Dopo una momentanea crisi creativa propongo un "giretto" sull'appennino tra Oltrepò Pavese, Emilia, Liguria e basso Piemonte, nella zona cosiddetta delle quattro province.
Al ritrovo di Arona un viso nuovo, Beep_Beep da Verbania che ha affrontato il fresco del mattino e la nebbiolina tipica di questo periodo sul lago. Ci infiliamo subito in autostrada per affrontare quello che è il necessario tributo in noia ad un giretto piacevole nella zona a sud della pianura Padana. All'area di servizio Monferrato Ovest, dove arriviamo con un leggero anticipo, si unisce a noi ElVufero e, non si sa bene il perché, accumuliamo un po' di ritardo che ci fa arrivare a Tortona, al ritrovo con Lance e DD12 che arrivavano dalla Liguria, ben oltre l'orario previsto.
Non ci perdiamo d'animo: il tempo è buono, la leggera foschia che velava il sole svanisce e l'aria si fa piacevolmente tiepida. Attraversiamo Tortona e un po' di paesini con limite di velocità 50 Km/h, speed control e semafori assortiti
per poi risalire la val Curone fino a Fabbrica e da lì attraverso la forcella di Pareto e i calanchi di Nivione giungere a Varzi. L'ultimo pezzo di strada tra i calanchi è piacevole sia dal punto di vista della guida che da quello paesaggistico, si prosegue sulla stessa falsariga da Varzi in direzione del passo del Brallo finché il navigatore mi segnala di svoltare a sinistra su un "sentiero asfaltato"
. Inizialmente ignoro la segnalazione ma al successivo bivio con un altro "sentiero asfaltato" accosto per controllare meglio. E' la strada per il passo Scaparina, volutamente compresa nel percorso odierno
. Saliamo a Massinigo ma al centro del paese si dovrebbe proseguire su un acciottolato poco adatto alle nostre moto quindi torniamo sui nostri passi e imbocchiamo la prima strada indicata dal navigatore che oltrepassa il paesino e si inerpica ripida e con fondo malandato in mezzo ad un bosco di faggi dai tipici accesi colori autunnali.
Ad un certo punto noto un cartello di avviso di "battuta al cinghiale in corso" e penso di correre il serio rischio di venire impallinato, non solo in modo figurato come vorrebbero fare i miei compagni di gita, viste le strade sulle quali li ho condotti!
Appena la strada migliora mi fermo per ricompattare il gruppo e, una volta arrivati tutti, visto che siamo nei pressi di un bar ristorante decidiamo di entrare (solo dopo aver faticato ad individuare l'ingresso) a bere un caffé. Due chiacchiere con la simpatica barista, soprattutto sulla situazione disastrata delle strade della zona, quindi ripartiamo. Giungiamo dopo poche centinaia di metri al passo Scaparina (o Scarparina). Scartiamo la comoda discesa verso il passo del Brallo perché la mente bacata di chi ha steso il percorso (il sottoscritto...
) prevede la discesa a Ceci (provincia di Piacenza) e la successiva risalita al valico delle Vallette di Ceci (in prossimità del quale sorge un centro per lo sci di Fondo Al Brallo è previsto il pranzo, decidiamo di concederci un piatto caldo in uno dei ristoranti presenti sul passo e ne usciamo soddisfatti e rinfrancati
, pronti ad affrontare il resto della strada. Approfittiamo dell'economico distributore posto proprio in cima al passo (mai avrei pensato di pagare meno la benzina al Brallo rispetto a casa
) per rabboccare e ripartiamo.
Il percorso prevederebbe la strada in costa sulle pendici del monte Lesima ma qualcosa va storto
: imbocchiamo la strada dall'altro versante della montagna, raggiungiamo i piani di Lesima e scendiamo a Zerba lungo un altro dei sentieri asfaltati che hanno caratterizzato la nostra giornata, per poi risalire al passo del Giovà da Capannette di Pey... La strada del monte Lesima un'altra volta mi gioca contro: ad Aprile era ancora chiusa per neve, questa volta ho cannato il bivio in pieno
! Se solo avessi acceso l'auricolare!!!

Attraverso Capanne di Cosola rientriamo in Piemonte anche se la zona è caratterizzata dall'aggettivo ligure nei nomi dei luoghi, dalla parlata ligure della gente, dall'appartenenza alla repubblica di Genova ma amministrativamente fa parte della provincia di Alessandria. Finalmente la strada è un po' decente (il jolly di giornata me lo ero già giocato verso Capannette di Pey quando la moto è scivolata con l'anteriore sulla sabbia...
Ci rendiamo conto (in realtà l'avevamo capito prima...) che il programma completo è troppo ambizioso per il periodo, è novembre, fa buio presto e affrontare strade sconosciute al buio non è una bella idea.
Decidiamo perciò di arrivare a Busalla e da lì rientrare verso casa. Maurizio (Beep_Beep) ci saluta a Rocchetta Ligure dove noi svoltiamo verso la Liguria; dovendo rientrare presto a casa preferisce raggiungere Arquata Scrivia e da lì prendere l'autostrada.
C'è ancora il tempo di qualche curva, il valico di Costa Salata e quello di Crocefieschi e quindi Busalla.
Qui ci salutiamo in quanto il gruppo si divide ulteriormente, DD12 e la sua moto nuova (che battesimo su queste strade...
) rientrano ad Albenga via autostrada, Lance percorrerà la Valfontanabuona prima di raggiungere Spezia in autostrada, Paolo ed io facciamo ancora quattro curvette sulla strada da Ronco Scrivia a Voltaggio: l'avevo inserita nel percorso in seguito ad una foto pubblicata sull'OT delle motocicliste da gattapazza
, la strada è stata ammodernata in seguito all'alluvione che ha colpito la valle Scrivia e si presenta come un nastro di asfalto perfetto, una serie di curve ben raccordate e... sabbia e umido che rendono il fondo scivoloso
! Purtroppo i lavori non sono ancora terminati ma quando lo saranno questa sarà una bellissima strada da pieghe "ginocchio a terra"!
La giornata è terminata, sta facendo buio, siamo in zona Serravalle Scrivia e ci sorbiamo tutto il traffico dei "merenderos" della domenica pomeriggio all'outlet
. Proseguiamo fino ad Alessandria Ovest e da lì in autostrada arriviamo a casa.
Una perfetta giornata di inizio novembre, cielo sereno e temperature più che accettabili... un percorso un po' pazzo su strade "non esattamente il Mugello (cit.)" e cinque motociclisti che non vogliono chiudere la stagione: cosa si può chiedere di meglio?
Ringrazio chi ha condiviso con me questa giornata e mi scuso per le strade non esattamente da pieghe che ho fatto percorrere e soprattutto per l'errore di percorso dopo pranzo...






