Mi accingo a scrivere questo report con un pizzico di delusione, ......peccato non potrerlo rivivere ancora domani
Il giro è stato anticipato ad oggi causa meteo, credo sia stata una decisione azzeccata. Quindi un grazie a chi mi ha proposto questa soluzione. Come spesso accade il buon esito di una situazione non è mai appannaggio di un singolo, ma il frutto , magari di circostanze, anche fortute, determinato dalla sintonia di chi partecipa ad un evento. Per...... sconfessare quanto appena affermato,( il mondo è pieno di contraddizioni) comincio col dire, che : dopo l'appuntamento di Rovato, dove all'appello hanno risposto presente, oltre allo scrivente , Sergio ed Elena, Ivan , Matteo e Lisa ( o Liz?, Come vedi sono rintronato e nonostante me l'abbia ripetuto due volte, non ho ancora afferrato
Viaggiamo a un buon ritmo, dopo una breve sosta caffè, dirigiamo su Gardone Val trompia, seguendo la provinciale fino a Brozzo, dove deviamo a destra e su un percorso curva contro curva,( come se il Polaveno fosse un rettilineo) avviciniamo il lago d'Idro.
In questo momento mi trovo a condurre, dato che sul Polaveno, mi avevano staccato, hanno pensato di darmi un po' di vantaggio. Tanto mi prendono. Dopo ponte Caffaro la deviazione per la val di Ledro. "Strada bruttissima, pessima , ragazzi non andateci" !!
Che ci vado solo io
coincidenze Pranzo godibile e rinfrancante, costo irrisorio. Compagnia squisita. Comincio ad assaporare la piacevole sensazione di vivere una bellissima giornata.
Riprendiamo il giro. Ivan che conosce il percorso fa da battistrada, in effetti mi piace dare indicazioni su dove e che itinerario scegliere per un'uscita di gruppo, ma ......davanti.... con la mia moto ....meglio evitare. Quindi si alternano Ivan e Sergio, che ad un certo punto sembra ritrovarsi sulla R1 e parte a cannone. Il manico resta. Passata Rovereto s'imbocca la strada per le Valli del Pasubio. In gergo "la Vallarsa". Bella, bella, bella. Meno male. Scorci anche incantevoli ed inaspettati , come un "monastero" alla Tolkien, ricavato nella roccia, a strapiombo sul dirupo.
Ma ciò che appassiona, è la strada, la rifarei domani mattina
Sostiamo al Pian delle Fugazze, l'occasione è buona per prenderci un caffè, da qui parte la strada che porta all'Ossario dei Caduti del Pasubio, meta in programma, come la Malga San Giorgio e Recoaro Terme.
Aimè però l'ora si fatta un po tarda, qualche nube incombe. Decidiamo comunemente di ripercorrerla in un prossimo futuro,..... come pretesto per rifarci la Vallarsa.
Percorriamo a ritroso la strada verso Rovereto, ma farla in salita è godimento puro. Da Rovereto puntiamo verso Verona, percorrendo, non la litoranea gardesana, ma la provinciale che costeggia l'Adige e si snoda parallelamente all'autostrada. Non l'avevo mai fatta, devo ringraziare ancora Ivan perchè è veramenre bella e veloce. Forse troppo veloce, se non era per un'automobilista compiacente, che ci segnalava una pattuglia di carabinieri, forse....forse, ....questione di punti
Nuova sosta, quattro chiacchere, un gelatino rinfrescante e i doverosi e più che mai sentiti saluti. Poi ancora un tratto insieme, io e Sergio verso l'autostrada, Ivan e Marinaio87 verso Crema e Chiari
Ho solo una speranza, che gli altri si siano divertiti e appagati quanto me.
Grazie mille ragazzi, sono stato molto bene. Eravamo "solo" quattro moto, ma dopo "l'inizio"
PS Sergio al distributore sull'autostrada mi è suonato il telefono
Siete sempre una compagnia impareggiabile
(Conoscete qualcuno che da ripetizioni su come programmare il Garmin?? Con me diventerebbe ricco
)
Ancora una volta sono in debito
















soprattutto il biondo colossale versione III Reich che per poco non mi spostava di peso la moto


sarebbe un brutto segno
...........ma non lamentarti che non parla mai. 




Continua a riposare, domani sarà più chiara
Però ogni tanto è divertente cazzeggiare
, ma avevo un'appuntamento immodificabile. Bellissimo il report di Piero
