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Come organizzare un'uscita tra utenti del Ting'Avert - Il nostro compagno fedele ad ogni uscita: il Casco
sveglia alle 7 (dopo aver dormito MALISSIMO) per poter partire verso Rivoli ed arrivarci almeno un quarto d’ora prima dell’orario di ritrovo inserito (9.30), giusto per non vedere già eggersi che punta il dito sull’orologio (ma stavolta sei arrivato fra gli ultimi, eh!!! BECCATO!). 
), mi giro… e chi ti vedo? EDOOO!!! CARRAMBATA INCREDIBILE!!! 
), prende il comando delle operazioni snocciolando percorsi, varianti, valli, colli e tutto il suo repertorio pazzesco. Ovviamente godo come un mandrillo: con un navigatore umano così, son tranquillo che non ci perderemo MAI!
visto che questo non era un viaggetto extra-Tinga fra 4 amici del (moto)bar ma un girozzo ufficialmente inserito sul forum, si sarebbe potuto postare altrettanto ufficialmente anche quell’altro… mica mi sarei offeso! 
Anzi: ci sarebbe stato qualcun altro a dover stare dietro a tutto il gruppone al bar del Monce, urlando “presto che è tardi” (Edo-cit.)! 
) e procediamo belli decisi con un quarto d’ora di ritardo sulla tabella di marcia (cosa che Edo non sopporta!) verso il Moncenisio.
Fortuna che intorno a Susa ci ritroviamo tutti e partiamo a scalare ‘sto cavolo di Monce.
)… e poi giù lungo i laghi di Grand Maison e Verney!
gambe corte, brutta roba! 
Oltre ad impedirti di grattare le saponette pur piegando come un pazzo (grazie Aste x l’apprezzamento! 
), ti danno pure un sacco di problemi!
) e di seguito in un CBR1000 che mi riprometto di passare all’ultimo tornantone a sinistra per evitare problemi (il vecchio e saggio Bertran quante ne sa 
)… arrivo, stacco secco, imposto all’interno con piena visibilità, proseguo acquistando terreno ma, da mezza curva in poi, il CBR allunga inesorabilmente pur essendo all’esterno, forte di almeno 40 cv in più!
Mi fossi accorto prima che ero al cospetto dell’imperatore delle seconde metà di curva verso il dritto me ne sarei stato tranquo dietro, e buonanotte!
).
e gran piegatore una forte nota romantico nostalgica che condivido, mi mancavano i girozzi del week-end con gli amici del tinga.
) proprio come lo scorso anno, ho avuto come dire......... un senso di déjà vu.
che ho avuto il piacere di provare, per quel breve e "noioso" tratto Lautaret-Villeneuve
) mi ha subito dato una bella confidenza e una bella impressione, la vedrei molto bene nei percorsi guidati come ad esempio la salita del Monginevro, dove io ho impiegato un po' ad ambientarmi per poi raggiungere i 2 tamarri lì davanti..
ma allora al tornante ,,incriminato,, sono stato uno dei pochi a farlo bene? forse perché andavo piano
