REPORT - 17-18/09 MotoAdvent...the day after

Visto che stasera sarei dovuto uscire per andare a godermi un po' di buona musica e OTTIME CANTANTI ma, per motivi di pacchi multipli (...!!!), m'è toccato perdere l'occasione... scrivo le solite 2 righe sul we pragelatese.

Che inizia MOOOLTO presto, sin dal Ven sera con ritrovo carbonaro a casa-BurnOut: con la scusa dell'organizzazione di una futura gitarella, ci si ritrova in 7 a Racconigi (indovinate chi è il dispari della situazione...?!?) per mangiare, bere e sparare 4 (mila) delle solite vaccate.
Arrivo in ritardo (ma c'è chi è in ritardo + di me); aperitivo condito da un fantastico e graditissimo regalo di compleanno al sottoscritto (SIGH... MI COMMUOVO... VVTB!

); poi cena luculliana preparata dalle abili mani di Nazza (con la collaborazione del suo aspirapolvere... ehm, del suo compagno!

); poi passeggiata in centro (durata: 10 min. scarsi, il centro di Racconigi è grosso come il salotto della suite del Kinka!); poi crollo.
Fra bivacchi di ogni genere, il più fortunato è lo spaiato di turno (IO, per chi non l'avesse capito

) che dorme sull'ex-lettino del piccolo, phonatissimo e biondissimo BurnOut.
Notte fantastica e ronfata gigante fino alle 11.

Spesa d'ordinanza: quantità devastanti di alcool finiscono nel carrello!
Pomeriggio all'insegna dell'indolenza, poi si parte per Pragelato, dove si arriva dopo poco e si prende possesso delle camere.
La suite viene scelta come teatro delle operazioni post-cena, visto che ha un salotto bello capiente.
Nel frattempo arrivano tutti gli altri, tamarri e non. Soprattutto tamarri. Assolutamente.

Cena abbastanza frugale al Kinka, resa progressivamente sempre più devastante dalla carburazione che avanza: chi comincia con un Negroni come aperitivo ed è già a metà dell'opera, chi si fa pompare da Ken per bere alla goccia e non regge (caracollando vergognosamente per il salone)... insomma, ci crediamo da bestia.
Si festeggia una serie di compleanni fra torte, dita nella crema e gran cine.

Terminata la pratica-cibo, tutti e 25 ci si reca nella suite per il burdello totale: Mattia alla consolle, musica tamarra e tavolino letteralmente RICOPERTO di bottiglioni.

Tequila bum-bum, rum&pera, chupitos, di tutto: i nostri eroi trangugiano qualsiasi roba e ballano come forsennati... ad un certo punto l'apripista imperatore di tutti i tamarri Ken (in una pausa del martellamento a cui sottopone la povera Stefy

) convince con l'inganno qualcuno a togliersi la maglietta e poi lo segue a ruota.
In men che non si dica la stanza ospita un branco di uomini seminudi (ovviamente solo manici, le femminucce ridono pudicamente...) e diventa una sorta di stalla, con effluvi devastanti ad appestare l'aria e gente grondante e scoordinata che si aggira in ogni dove... non ci resta che aprire i boccaporti, sperando di ossigenare il locale e spandendo la zarro-musica per l'aere di Pragelato.

E qui succede il fattaccio: arriva prima la gentile proprietaria che, con urbanità

, ci chiede di abbassare la musica (cosa fatta in circa 3 secondi netti)... poi arriva anche il proprietario che spara una marea di... ehm... inesattezze (EUFEMISMO

) e insolentisce tutto l'ambiente.

FESTA FINITA.

BurnOut mi diventa teso da matti, l'uomo-ovunque Mandu scompare, altri si recano a fornicare... la festa si sgonfia come un soufflé. MA RESTANO I TAMARRI.
Mi viene l'ideona: "Perché non andiamo a vedere se il Tabata a Sestrière è aperto?".

E I TAMARRI SEGUONO. PAM!
Si parte alla veloce, affrontando la pioggia, con 2 auto: la tarro-mobile di Mattia (con Pier16, Claudio e Silvio) e la mia con Ken, HGH, Viole e Dani (ho dimenticato qualcuno...?).
IL TABATA E' APERTO.
Entro e provo la stessa sensazione di quando andavo al Raptus di Ozzano o al BlackSound (ex-Hollywood) di Castello d'Annone in qualche serata maffa: poca gente sfigata, ambiente trash! OK, ma durante la stagione sciistica 'sto posto è un cine nero... vabbè dai, siamo qui ed onoriamo il locale!

20 € la prima consumazione, inauguriamo la cosa con un bel rhum-cooler e via a ballare!

Mentre Ken intorta un povero pakistano, acquistando per 10 € (a detta sua...) uno stock completo di cappelli supertamarri, un paio d'occhiali psichedelici e una quantità smisurata di rose semi-appassite, noi si balla.

Tralasciando un devastante siparietto sull'ars limonatoria

, dirò che la serata scorre TAMARRISSIMA

: foto kitsch in quantità, rose, cappelli, balli sui tavoli, mossettine e faccettine degne del peggior facebook... il locale si svuota progressivamente, alle 4:30 decidiamo di tornare, sempre sotto la pioggia.
Ken ha gli ormoni a palla

, il resto del mondo è già semiaddormentato, Silvio lo è completamente.

Dopo le ultime vaccate si va tutti a dormire.

La sera leoni e la mattina dopo... no.

Dopo essermi reso conto di essere nuovamente nella camera a gas del MotoAdvent (io e Pier insieme siamo pericolosi...

), caracollo fino alla colazione, dove tutti speriamo ci sia lo scontro finale fra il Bene (BurnOut) e il Male (il padrun d'la baraca): invece niente.
Ci consoliamo sbrandando Ken (a detta sua, ancora eccitatissimo come poche ore prima!!!) e ridendo di un Silvio, ancora semi-vestito come la sera prima, svaccato sul letto e ronfante.

Bagagli, saluti, promessa di finire gli alcoolici rimasti (quasi un bagagliaio pieno!) alla prox occasione (DA ORGANIZZARE!).
Con alcuni tamarri residui (l'immancabile Ken, HGH, io, Pier16, Viole, Dani e Mattia) si fa pranzo a Pinerolo fra discorsi tipo Amici e risate generali per le trovate dell'imperatore... poi ognuno nella propria tana.

Un grande grazie ai compagni carbonari ed ai miei ospiti (gentilissimi!) del Venerdì, e a tutti per una 2-giorni di devasto che avrà, per fortuna, una lunga coda... in data e luogo da destinarsi, purché deserto!

ALLA PROX!