E anche questa è passata…
Quanto tempo da quel 16 ottobre 2009, quando per curiosità avevo letto il topic del viaggio dei canadesi.
Non mi ricordo chi ieri sera mi abbia chiesto da cosa sia nata la tappa di Torino (e sinceramente non me lo ricordavo neanche io…) e così sono andato qualche pagina indietro nel topic…eh…ecco tutto è nato da qui:
Motociclisti Canadesi, viaggio in italia
due righe scritte di fretta e furia durante la pausa pranzo.
Ovviamente in questi mesi io e Vale ci siamo immaginati l’evento in 10.000 varianti diverse. Una volta li portiamo di qui, poi li portiamo di lì, ecc…tanto le donne si sa hanno sempre mille idee per definizione!
Comunque, dopo i primi suggerimenti su dove non andare…visto che su internet ti spacciano Moncalieri, Settimo e Volpiano come il centro di Torino…ho cercato di trovar loro una sistemazione che permettesse in tempi concentrati di avere un’idea della città.
Alla fine si è deciso per l’Hotel Montevecchio, spulciato tra tanti e selezionato unicamente per il prezzo…(che per essere un misero 2 stelle si son trovati bene) e perchè limitrofo al centro.
Nei vari mesi che si sono susseguiti potete immaginare come la fantasia di uno che ama viaggiare in moto abbia dipinto scene che per il momento sono fuori dalla realtà (la goldwing costicchia…).
E da lì mi vedevo anche io in un giro come questo, insieme a tanti bikers al seguito, ecc…
Alla fine ho preso la decisione di organizzarmi in modo tale da poter partecipare almeno per un po’ di chilometri a questa megaride, accontentando, per il momento, il mio sogno.
Ma ora ecco come è andata.
Ore 8.45 (intanto noi eravamo svegli già da un pezzo…) mi chiama TiMax (prima volta che sento la sua voce) per farmi sapere che stanno partendo e saranno al nostro punto di incontro (Monginevro) verso le 12.00 – 13.00. Perfetto…moto lucidata a specchio pur sapendo che avrebbe piovuto (era in condizioni indecenti dopo un inverno di uso quotidiano), prepariamo i nostri ormai famosi panini, sempre presenti nei nostri tour (capirò che sono diventato un professionista affermato quando finalmente potremo andare in giro e mangiare sul posto scegliendo tra le varie opzioni disponibili), tute antipioggia nel bauletto, pieno e via. Partiamo con comodo e ci godiamo il tragitto, anche perché da tanto avevamo bisogno di un momento di distrazione. A TiMax avevo detto di non preoccuparsi dell’orario a cui sarebbero arrivati, tanto ero in compagnia e 12.00 o 13.00 non cambia…(infatti così ha fatto…)
Arriviamo puntuali come un orologio svizzero nel terzo parcheggio dopo il cartello Monginevro (contato venendo da Briancon), sistemiamo la moto in bella vista affinchè ci vedessero e…iniziamo a mangiare ovviamente. Panini, dessert, bibite e stuzzichini…una fame! Divoriamo come dei lupi il tutto. Nel frattempo si fa l’una e mezza. Mi chiama TiMax per dirmi che hanno avuto problemi per strada, perché i canadesi devono prendere dimestichezza con una moto non loro e vanno particolarmente piano. Devono ancora arrivare a Briancon. E va beh…con Vale ci inventiamo di tutto e di più, giriamo il parcheggio in lungo e in largo, contiamo i camion che passano per i lavori che stanno facendo…e ovviamente non un’anima viva, tranne dei tizi in bici. Alle 15.30 inizio a preoccuparmi…Briancon e Monginevro, se Briancon è quella che sta in Francia, sono vicine…dove cavolo sono? Nel frattempo anche con Stefano (in arte Vaie) con cui dovevamo incontrarci per strada non sapevo più cosa dire (ah…tra l’altro, mi hai dato un’idea per la prossima volta…pane e nutella! Strano che non ci abbia pensato prima). Inizio a martellare TiMax di telefonate, ma non risponde. Alle 16.15 ero proprio preoccupato…e nel frattempo i camionisti passando ci salutavano, i tizi in bici avevano avuto il tempo di arrivare al Monte Bianco e tornare, il cibo era finito da un bel po’ e lo stomaco brontolava e tutti i sassolini del parcheggio erano stati contati.
Alle 16.30 mi chiama TiMax. Uno del gruppo è caduto, quasi da fermo, le strade sono pessime piene di lavori e interruzioni e non riescono a sorpassare e stanno procedendo a passo d’uomo. Sono fermi a fare benzina a Briancon.
Ancora? Visto che iniziavamo a vedere le palle di fieno roteare come nei film ambientati nel deserto, saliamo in moto e ci spariamo le curve fino a Briancon…cavoli questo inverno ha ridotto le strade proprio una schifezza. E a Briancon? Poco dopo il centro, in un tratto di strada rettilinea, da una curva vediamo sbucare la prima Goldwing, fantastica e illuminata a giorno e subito dietro un corteo indescrivibile. Tutti mi salutano, pur non sapendo che sarò la loro guida di Torino. Passano senza sfrecciare, silenziosi, trasmettono un senso di calma e pace.
Faccio inversione e li raggiungo. Non li sorpasso, mi accodo godendomi il momento. La salita prosegue senza intoppi e tra i tornanti questi bestioni sembrano libellule.
Poco prima del punto di ritrovo li sorpasso e mi faccio riconoscere da TiMax, faccio segno loro di non fermarsi lì e li porto dopo la seconda galleria, fermandoci alla rotonda (un casino incredibile) per fare la foto sotto il cartello ITALIA. Iniziano le presentazioni e ragazzi che emozione…
Per farvi avere un’idea…questi sono i canadesi (chiedo scusa per il link ad un altro sito, ma diversamente non saprei come farveli vedere…e a pagina 2 ci siamo anche noi..!):
Link a pagina di Megaride.motoclubquebec.com
Link a pagina di Megaride.motoclubquebec.com
[il resto dopo pranzo]


erano i canadesi?

