Ciao a tutti, amici motociclisti del Tingavert, finalmente riesco a trovare un pò di tempo per raccontarvi il mio viaggio a Kiev. Da tempo pensavo alla Scozia come meta per le ferie estive (..ma quanto è bello il report di Wolfgang ?) poi, per diverse ragioni, il programma è cambiato. L' Ucraina non è una destinazione molto comune, ed io l' ho scelta dopo aver letto il diario di viaggio 'Cuore Grande' di Dario Rollo. Mi ha entusiasmato l' idea di mettermi alla prova nella mia prima cavalcata a lungo raggio e, allo stesso tempo, essere testimone del prezioso lavoro che l' associazione AiBi
svolge in aiuto dei tanti bambini sfortunati. In questa sezione del forum racconterò il viaggio e in 'Motobar' aprirò un topic per parlarvi della visita agli orfanotrofi di Boyarka e Volodrka. Percorrendo i 2400 km che separano Alpignano da Kiev ho incontrato molti paesaggi incantevoli e città ricche di storia (Zagabria, Budapest, L'viv,kiev) ma purtroppo non ho belle foto da mostrarvi. Prima perchè sono un pessimo fotografo
e poi perchè ho preferito privilegiare l' aspetto umano del viaggio a quello paesaggistico, culturale.
Albi

). Il borsone è gonfio e le valigie piene ma sia l' uno che le altre si chiudono senza troppi sforzi.

e un pò così 
. Alle sei saluto le mie patate con un gran bacione e le affido alle cure dei vicini.



Ogni tanto compare qualche laghetto e, nel cielo sereno, intravedo un paio di rapaci che volteggiano eleganti senza un battere di ali. Non ho il tempo di osservarli bene anche perchè la strada finalmente si è fatta ricca di belle curve veloci.

con ancora le cuffie nelle orecchie.
Cappuccino e brioche sono un sogno.... Adocchio il bricco del latte e del caffè e l' umore migliora. Pane, burro, marmellata e cereali.... riesco a fare una buona colazione 'Italian Style'. 



però....), mi imbatterò nella polizia, e le sospensioni di Sophie dovranno farsi carico di assorbire le buche di strade dissestate. Il mio umore è un mix di preoccupazione ed eccitazione. Parto verso le dieci e il navigatore mi conduce per una strada sterrata in mezzo ai campi.


ma mi sembra di non aver risposta. Mi volto, leggo la targa e noto che è italiana. Alzo il braccio per mandare a quel paese il 'collega' antipatico. Qualche attimo e lo vedo tornare indietro. Spero non si sia offeso troppo e non abbia intenzioni bellicose.
Si toglie il casco e mi chiede se ho bisogno di aiuto. Ci chiariamo e il fraintendimento finisce in una risata.
G. sta andando a L'viv a trovare un' amica e decidiamo di fare la strada insieme. Ci siamo appena conosciuti ma mi è già simpatico. In breve tempo ci troviamo a Chop (UA).

Ci rimettiamo in viaggio e, prima di attraversare i Carpazi, ci fermiamo per rifornire noi e le moto. Affrontiamo le prime curve che ci portano nel cuore di questi monti che, a dir il vero mi sembrano più colline molto alte, o montagne molto basse. La strada è inaspettatamente bella con un asfalto privo di buche. Ci sono auto e qualche camion ma troviamo sempre un rettilineo per fumarceli spalancando il gas. Sto pensando al casuale incontro con G. quando butto l' occhio allo specchietto e vedo una pattuglia che ci tampina.
Ci lasciamo superare e rallentiamo. Nello stesso istante che li vedo ho la matematica certezza che ci fermeranno poco più avanti. Non sono un indovino, so solo come funziona da queste parti. Paghiamo la gabella e ripartiamo. Il paesaggio mi incanta per la ricchezza di boschi, di ampie valli verdi e la strada è bellissima e divertente da percorrere. Attraversiamo alcuni paesini a velocità moderata, un po' perchè è giusto così, un po' perchè la polizia non aspetta altro che pizzicarti. Vorrei fermarmi a fare qualche foto ma G. non vede l' ora di arrivare a L'viv da K. Lo capisco perciò non dico nulla e gli sto a ruota fino in città. Nel tardo pomeriggio parcheggiamo le moto nella piazza principale di L'viv e, nell' attesa che arrivi K., le nostre moto sono circondate da gente incuriosita. Un ragazzo prima fa un paio di foto alla fidanzata accanto a Sophie e poi mi fa capire che ne vorrebbe una in sella. E' ben piazzato, non dovrebbe avere problemi a tenerla su, così, con il cuore in gola, acconsento.





Trovare la E40 o (M06) non è semplice perchè non ci sono molti cartelli stradali e il navigatore in terra ucraina è diventato impreciso. Ho imparato a leggere i nomi delle principali città in cirillico ma orientarmi è difficile. Sto perdendo tempo così decido di tentare di chiedere aiuto a qualcuno.
, deve avermi spacciato per collega !!! Rimonto in moto pensando 'Questo è l'Est'. Ci sono persone di cuore e altre.... beh un po' .... mmm stronzette ? Ma al di là di tutto, non voglio pensare male della polizia. Meglio riflettere e pensare al sistema prima di giudicare.... Lì sì che viene tristezza... Il tempo continua a migliorare e la strada scorre più veloce. Prima di Kiev, Victor ed io ci fermiamo per il rifornimento e non riesco nemmeno ad offrirgli un caffè perchè è lui a farlo. Ci lasciamo alle porte di Kiev con una forte stretta di mano e lo scambio dei biglietti da visita. Gli faccio capire che se verrà in Italia con la famiglia, la mia porta sarà spalancata. 

