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Esperti in vibrazioni cercasi: curiosità
1533741
1533741 Inviato: 24 Apr 2007 15:29
Oggetto: Esperti in vibrazioni cercasi: curiosità
 

Ciao a tutti ... ho un problema di vibrazioni sul mio kawa er6n. Le sento più fastridiose sulla manopola destra (anche perchè è la mano che non puoi mai staccare) e dopo una cinquantina di km tendo ad intorpidirmi la mano. Può anche darsi che dipenda da qualche problema di circolazione che, data l'età che avanza, potrebbe con gli anni essere sopraggiunto. Ciononstante le vibrazioni si vedono anche a vista sullo specchietto e si sentono anche sulle pedane e alla congiunzione sella/serbatoio (checchè ne dicano altri possessori della medesima moto nel forum dedicato).
Le vibrazioni sono più fastidiose soprattutto tra i 4 e i 5 mila giri (l'andatura di crociera per antonomasia).
E' evidente che tali vibrazioni non posso eliminarle ... però vorrei cercare ridurne gli effetti.
Avevo già montato un manubrio un po' più largo in alluminio (con i contrappesi originali però) e un lievissimo miglioramento c'è stato. Ora ho montato anche un paio di manopole di una nota casa che le promuove proprio con quella funzione e anche in quel caso un altro piccolo miglioramento c'è stato. Adesso serve poco per stare bene.
Quindi pensavo: i monocilindri stutturalmente vibrano parecchio (più del mio bicilindrico in linea) e, forse anche per questo, i manubri sono imperniati su dei risers collegati alla piastra attraverso dei silent block di gomma. E credo che un po' smorzino le vibrazioni al manubrio (che per me sono le più fastidiose).
Al momento non ho trovato case che producano questi pezzi per la mia moto (ho trovato una casa che lo fa per le sportive) ... però non si può mai disperare ... magari si trova uno che li costruisce dal pieno.
Ovviamente la spesa non sarà "piccola".
Per questo chiedo a chi magari ne sa parecchio: a vostro avviso questa modifica produrrebbe qualche vantaggio? sarebbe utile utilizzare dei materiali particolari (chessò ... ergal piuttosto che alluminio ecc ...)?

Grazie a tutti

PS: con la funzione cerca in questo forum non ho trovato un topic idoneo ... se mi fosse sfuggito mi scuso fin da ora con i moderatori
 
1533958
1533958 Inviato: 24 Apr 2007 16:09
 

le vibrazioni dipendo da una molteplicità di fattori e talvolta risolvere un problema in questo senso non ha successo fino a quando non se ne ritrova la causa a monte. Le vibrazioni penso siano dovute ad un fenomeno di risonanza dell'intera moto, quindi potrebbe essere utile anche cambiare qualche altro componente che ne smorza il movimento da un altra parte:

possibili cose da controllare sono dunque:

- corretta assetto in asse di telaio e forcella
- sospensioni anteriori disallineate (una spinge più e l'altra meno)
- centratura ruota anteriore
- corretta pressione degli penumatici
- togliere eventuali bauletti
- ruota posteriore "spiattellata"
- il peso del pilota non deve scaricarsi in toto sulla sella (tipo sacco su una sella) perchè ne aumenta le vibrazioni, se invece si sacrica il peso anche sulle pedane si inficia a nostro vantaggio il punto di aggancio della risonanza nel sistema moto-uomo.
- non strizzare il manubrio con le mani (stesso motivo di cui sopra)
- potresti provare anche con delle pedane diverse (l'impostazione del pilota in sella contribuisce a creare fenomeni di risonanza...cioè se il corpo sopra è troppo rigido accumula l'energia elastica della risonanza)
 
1534326
1534326 Inviato: 24 Apr 2007 17:09
 

Non sono un esperto in materia, premetto, ma qualcosa ci mastico...

Potresti fare alcune prove per identificare meglio la causa del fenomeno, così da capire quale intervento può essere più fruttuoso; soprattutto se dici che altre persone non riscontrano questo problema è importante capire da dove nasca. Proposta:

1. sono dovute al motore o alle ruote?
se si presentano sia a moto ferma che in movimento probabilmente è il motore... influisce la velocità, a parità di regime?

2. quanto influisce il pilota?
con/senza pilota, e con piloti diversi, come varia il fenomeno?

Sicuramente "filtrare" le vibrazioni con un materiale assorbente migliorerà il comfort, ma molte soluzioni potrebbero essere adottate. Anche una taratura ottimale dei contrappesi può essere efficacissima(e meno dispendiosa) in quanto può essere che la frequenza di risonanza del manubrio sia proprio nel range dei nostri giri preferiti!

Modificando la massa del manubrio se ne cambia la frequenza di risonanza, spostandola su se alleggerito, giù se appesantito. Per conoscere la mossa giusta il metodo più sicuro è fare delle prove.
 
1534555
1534555 Inviato: 24 Apr 2007 17:46
 

Quindi mi sconsigliate piastra "su misura" e manubrio con i riser, giusto?
Ok ... in prima battuta provo a cambiare i contrappesi ...

Grazie e ciao
 
1536452
1536452 Inviato: 24 Apr 2007 23:19
 

per capire se è un problema della moto o un tuo problema fisico, potresti provare un'altra moto... magari una classica prova clienti di un concessionario, ci stai in giro mezzoretta e senti che sensazioni ti da, magari stai cercando di migliorare la tua er-6 e poi il problema non è suo, per esperienza personale ti posso dire che in circa 5000 km che ho percorso con una er-6 prestatami non ho riscontrato che sia una moto molto "tremante" anzi mi aveva fatto un' ottima impressione proprio la sua linearità... però ai tempi arrivavo da un monocilindrico il che forse mi ha condizionato un po' nel giudicarla non vibrante,... per questo mi chiedevo se provare un'altra moto non sarebbe opportuno prima di fare modifiche e spendere soldi magari per un problema che ha base nei tuoi tendini....
lamps
 
1537157
1537157 Inviato: 25 Apr 2007 9:53
 

se la vibrazione avvertibile è senza ombra di dubbio collegata ad una precisa gamma di regimi d rotazione del motore ed è diversa, o più intensa di quella riscontrabile su moto identiche, il controllo da effettuare è la corretta bilanciatura dell'albero motore e dei componenti ad esso collegati, sia queli in moto alterno che quelli in moto circolare.

è vero che i monocilindrici tendono a produrre vibrazioni più intense (ma di minor frequenza) rispetto ad un bicilindrico parallelo, a parità di cilindrata, ma si tratta unicamente di vibrazioni in asse col cilindro dovute all'importanza delle masse in moto alterno,
mentre, sopratutto nel caso del bicilindrico parallelo, che costituisce la peggiore architettura possibile sotto questo aspetto, si generano delle vibrazioni dovute alle coppie di secondo genere: quelle che tendono a disassare ciclicamente l'albero motore.

per rimediare a ciò, i costruttori dotano di adeguati contrappesi rotanti o controrotanti i motori di questo tipo e la loro accortezza può essere parzialmente vanificata da difformità di bilanciamento o di messa in fase di eventuali masse controrotanti trascinate da ingranaggi o da catena.

quindi la cosa migliore da fare non è lavorare sugli effetti (contrappesi più pesanti, diverse larghezze del manubrio, varie sospensioni in gomma, ecc.) ma far controllare la moto da un'officina autorizzata.

il problema vero nasce solo se la Casa ritiene che il mafunzionamento rientra nella norma, in quanto un'eventuale operazione di bilanciatura dell'albero motore&co è molto costosa ed eseguibile solo da personale molto specializzato (officine meccaniche oppure di elaborazione motori)
 
1538409
1538409 Inviato: 25 Apr 2007 14:20
 

Io su una Hornet 600 ho risolto il formicolio alla mano destra montando contrappesi + pesanti al manubrio icon_wink.gif
 
1575314
1575314 Inviato: 2 Mag 2007 8:06
 

Ciao anch'io ho il medesimo problema su una SV650 e anche a me hanno consigliato l'uso di contrappesi più pesanti.
Aumentando il peso la frequenza di vibrazione diminuisce quindi la cosa in effetti dovrebbe funzionare.
O comunque una qualche differenza dovrebbe starci.
Saluti!
 
1575457
1575457 Inviato: 2 Mag 2007 8:40
 

A me succedeva col cb 500....
strano caso..tutti bicilindrici eh icon_lol.gif icon_wink.gif

ps: e non dire più "è l'età..".hai 39 anni, non 99 icon_lol.gif
 
1575610
1575610 Inviato: 2 Mag 2007 9:15
 

de_corsa ha scritto:
se la vibrazione avvertibile è senza ombra di dubbio collegata ad una precisa gamma di regimi d rotazione del motore ed è diversa, o più intensa di quella riscontrabile su moto identiche, il controllo da effettuare è la corretta bilanciatura dell'albero motore e dei componenti ad esso collegati, sia queli in moto alterno che quelli in moto circolare.

è vero che i monocilindrici tendono a produrre vibrazioni più intense (ma di minor frequenza) rispetto ad un bicilindrico parallelo, a parità di cilindrata, ma si tratta unicamente di vibrazioni in asse col cilindro dovute all'importanza delle masse in moto alterno,
mentre, sopratutto nel caso del bicilindrico parallelo, che costituisce la peggiore architettura possibile sotto questo aspetto, si generano delle vibrazioni dovute alle coppie di secondo genere: quelle che tendono a disassare ciclicamente l'albero motore.

per rimediare a ciò, i costruttori dotano di adeguati contrappesi rotanti o controrotanti i motori di questo tipo e la loro accortezza può essere parzialmente vanificata da difformità di bilanciamento o di messa in fase di eventuali masse controrotanti trascinate da ingranaggi o da catena.

quindi la cosa migliore da fare non è lavorare sugli effetti (contrappesi più pesanti, diverse larghezze del manubrio, varie sospensioni in gomma, ecc.) ma far controllare la moto da un'officina autorizzata.

il problema vero nasce solo se la Casa ritiene che il mafunzionamento rientra nella norma, in quanto un'eventuale operazione di bilanciatura dell'albero motore&co è molto costosa ed eseguibile solo da personale molto specializzato (officine meccaniche oppure di elaborazione motori)


Sono pienamente d'accordo con questa risposta ti consiglio di fare quanto suggerisce il nostro amico. Prima però fatti un giro di prova su un'altra er6n per vedere se avverti lo stesso problema.
Se per caso dovessi notare lo stesso difetto anche su altre moto allora probabilmente sei tu ad essere piuttosto sensibile, io ho un monocilindrico che vibra come un tagliaerbe, a certi regimi non riesco a vedere negli specchietti però la cosa non mi disturba affatto, neanche nelle lunghe percorrenze (forse per il fenomeno descritto sopra però).
Se la moto non ha nulla che non va e i contrappesi più pesanti non dovessero bastare potresti anche provare a far rimappare la centralina, magari in modo da ottenere meno vibrazioni ai regimi che usi di più. Credo sia possibile se ti rivolgi a personale qualificato.
Mi sembra strano che tu avverta vibrazioni solo sul manubrio e non sulle pedane, comunque l'idea dei silent block non era male, so che la nuova multistrada 1100 li monta, magari vedi se ci puoi adattare quei reaser lì.
In generale comunque le gomma per le vibrazioni fa miracoli, a me per le vibrazioni si svitava spesso il parafango ed il cupolino, ho aggiunto rondelle di gomma e non si svita più niente!
 
1576517
1576517 Inviato: 2 Mag 2007 11:24
 

Minky80 ha scritto:
Sono pienamente d'accordo con questa risposta ti consiglio di fare quanto suggerisce il nostro amico. Prima però fatti un giro di prova su un'altra er6n per vedere se avverti lo stesso problema...


D'accordissimo con De Corsa e Minky. E' la prima cosa da fare.
 
1578988
1578988 Inviato: 2 Mag 2007 16:03
 

netscho ha scritto:
...Aumentando il peso la frequenza di vibrazione diminuisce quindi la cosa in effetti dovrebbe funzionare.
O comunque una qualche differenza dovrebbe starci.


esatto, ma non è la frequenza, che non può essere influenzata in alcun modo dalla massa dei contrappesi: è l'intensità della vibrazione, che può invece essere ridotta fino ad un livello d'inavvertibilità, se sufficientemente compensata dal momento d'inerzia delle masse.

la frequenza è influenzata esclusivamente dalla geometria dello sbilanciamento che la genera.
 
1586898
1586898 Inviato: 3 Mag 2007 14:45
 

Oggi scrivo per la prima volta.
sono possessore di un CBF 1000 ST e, a parte il gran motore, avverto dopo i 120Km/ora, fastidiose vibrazioni alla sella e alle pedane,
Il VFR che avevo prima da questo punto di vista andava meglio.
Ora se qualcuno, che abbia avuto questo problema, sia riuscito a risolverlo mi farebbe contento.
Un grazie per le Vs risposte e suggerimenti

Maury
 
1587061
1587061 Inviato: 3 Mag 2007 14:59
 

Maury ha scritto:
Oggi scrivo per la prima volta.
sono possessore di un CBF 1000 ST e, a parte il gran motore, avverto dopo i 120Km/ora, fastidiose vibrazioni alla sella e alle pedane,
Il VFR che avevo prima da questo punto di vista andava meglio.
Ora se qualcuno, che abbia avuto questo problema, sia riuscito a risolverlo mi farebbe contento.
Un grazie per le Vs risposte e suggerimenti

Maury


Le vibrazioni dipendono anche dalla guida.....dipende a che règime medio sei abituato a portare il motociclo...a bassi règimi è normale la vibrazione...
E questo soprattutto se la vibrazione la senti anche alle pedane....non è un problema del manubrio....
 
1587822
1587822 Inviato: 3 Mag 2007 16:23
 

Aumentandola massa dei contrappesi smorzi le vibrazioni in
intesità e frequenza. Aumentando la massa aumenti l'inerzia.
Non a caso un filtro passa basso (cioè dispositivo meccanico
e/o eletromeccanico e/o elettronico atto ad attenuare/annulare segnali maggiori di una determinata frequenza) trova il suo corrispettivo fisico nell' inerzia meccanica.
Con contrappesi più pesanti dovresti migliore la situazione!
In bocca al lupo......
 
1588863
1588863 Inviato: 3 Mag 2007 18:28
 

theKarsillo ha scritto:
Aumentandola massa dei contrappesi smorzi le vibrazioni in
intesità e frequenza. Aumentando la massa aumenti l'inerzia.
Non a caso un filtro passa basso (cioè dispositivo meccanico
e/o eletromeccanico e/o elettronico atto ad attenuare/annulare segnali maggiori di una determinata frequenza) trova il suo corrispettivo fisico nell' inerzia meccanica.
Con contrappesi più pesanti dovresti migliore la situazione!
In bocca al lupo......


il paragone è valido fino ad un certo punto: le vibrazioni avvertibili al manubrio sono di per se filtrate da un sistema composto anche da sospensioni elastiche e che, tra l'altro, ha anche qualche grado di libertà (articolazione di sterzo, gommini, sospensioni, ecc.)
inoltre non sono mai pure ma composte da più di una... lunghezza d'onda, se vogliamo rimanere in tema: sussultorie, ondulatorie (coppie di 1°, 2° genere, ecc.): dipende dal tipo di manovellismo, dalla fasatura, dalla lunghezza delle leve e dall'entità delle masse in gioco e da un pò tutte le caratteristiche del sistema.
la frequenza di una vibrazione GENERATA DAL MOTORE avvertibile al manubrio non può essere influenzata dal solo peso delle masse stabilizzatrici, in quanto è strettamente legata al numero di giri, che ne determina il periodo.
l'ampiezza della vibrazione (percepibile come intensità) può variare invece in maniera non proporzionale per motivi di accordi e risonanze di tutto il sistema, oltre al fatto che può benissimo sommarsi (algebricamente: può anche scomparire per qualche momento, se i periodi si trovano fasati a 180° tra loro!) ad una vibrazione proveniente dalle ruote a determinati regimi e velocità.
ma, a parità di frequenza, può essere smorzata l'ampiezza del'oscillazione: un filtro elettronico può benissimo limitarsi a tagliare le punte delle onde o... manipolarle come gli pare, ma uno meccanico non costituito da un sistema moltiplicatore o demoltiplicatore di giri ma solo da una massa inerziale articolata su di una leva di lunghezza fissa lascia il periodo di oscillazione tale e quale come arriva dalla fonte.

con i vecchi monocilindrici, generatori di vibrazioni dalla frequenza molto bassa (un vecchio Guzzi Falcone girava a non più di 4800giri/' al massimo delle sue possibilità) era abbastanza facile accorgersi che, qualsiasi provvedimento si prendesse (contrappesi, gommini, gommoni..) la vibrazione che produceva era sempre più o meno avvertibile ma, inesorabilmente, della stessa identica frequenza degli scoppi icon_wink.gif
 
1592358
1592358 Inviato: 4 Mag 2007 9:13
 

La progettazione di un buon filtro passa per uno step inziale, fondamentale per la realizzazione fisica e l’implementazione produttiva dello stesso, che è la determinazione della funzione di trasferimento (F.d.T). Non è mia intenzione approfondire quantitativamente, ma solo qualitativamente, questa sezione, in quanto occorrono solide basi di analisi matematica e “qualche” corso universitario in teoria dei sistemi…. e poi a quanti potrebbe interessare  ??

Nota: di seguito mi riferirò alle vibrazioni meccaniche con il termine di segnale, in quanto la vibrazione non è nient’altro che l’effetto ultimo della propagazione di un’onda, nel nostro caso di tipo meccanico.

Ma tornando a noi. La F.d.T viene estrapolata considerando QUALSIASI sistema fisico (meccanico e non) lavorando alle porte (chiedo scusa x il termine tecnico) e avendo ben chiaro quale tipo di trasformazione si vuole apportare al segnale.
Questo significa che, determinate le condizioni al contorno , che si hanno, nel caso specifico, “all’ingresso del manubrio”, cioè:
- spettro in frequenza del segnale di input,
- distribuzione della potenza del segnale in input lungo tutto il suo spettro (quindi potenza delle varie armoniche che lo compongono)

si determina una funzione (più o meno complessa in base al grado del filtro, in parole povere quante armoniche si vogliono “filtrare”), che prendendo in ingresso il segnale ne restituiscono uno “voluto”.

Dopo la determinazione della F.d.T, nulla più interessa che a generare il segnale sia un motore, 4 cilindri, 2 cilindri, che il motore lavori a 4000 gir/min piuttosto che a 12000 gir/min, o che il segnale sia un segnale elettronico, ottico, elettromagnetico, di tipo sinusoidale, di tipo random, a dente di sega, onda quadra ecc. ecc.. in quanto tutti questi fattori sono già stati trattati nella F.d.T e contemplati in quelle che erano le condizioni al contorno iniziali!

Nella realizzazione fisica del filtro e successivamente nell’implementazione dello stesso, i filtri si distingueranno tra loro in base al contesto applicativo, ma la F.d.T che li governa e li sottende è SEMPRE LA STESSA, PER TUTTI.
Questa premessa è alla base della teoria sistemi.

Con questo non voglio dire che i filtri siano “omnipotenti”, è che una risposta in frequenza piatta è pura utopia, ma con dei buoni filtri attivi (e non passivi) si possono ottenere degli eccellenti risultati pratici.

Detto ciò, perché mai una semplice massa applicata all’estremità del manubrio può intervenire come filtro (passivo) agendo sia sulla frequenza di oscillazione che sull’intensità delle stesse e portando alla soppressione quasi totale delle onde meccaniche??

Partirò da un esempio pratico:
immaginate di porre una massa dal valore infinito al manubrio, e che questo prima di spezzarsi e trascinare la moto per terra (dimenticavo prendiamo ad esempio il manubrio della moto di un vostro amico  ) riesca a stare in equilibrio. Osserviamo cosa avviene.
Non si osserveranno più vibrazioni.
Perché?? Perché l’energia cinetica posseduta dalle onde meccaniche, in tutte le loro frequenze, non è stata sufficiente a spostare la massa applicata.
Ma cosa significa la frase “Non si osserveranno più vibrazioni”??
Significa che, avendo “retroazionato ” il nostro sistema fisico (la moto nel suo insieme), abbiamo "annullato" l’ampiezza di tutte le onde. Se si usasse un diagramma di Bode (diagrammi in scala logaritmica, e ampiezze misurate in Db) si osserverebbe che tutte le armoniche hanno ampiezza zero, di fatto sono state annullate.
La retroazione è dovuta al fatto che, la massa applicata, impiegando un tempo maggiore per spostarsi rispetto alle lunghezze d’onda del segnale meccanico, ribadisco, indifferentemente dallo loro lunghezza d’onda e quindi frequenza e dalla loro fase, vanifica gli effetti di quest’ultimo.

In meccanica, a parità di ampiezza, è molto più semplice annullare vibrazioni ad alte frequenze che a basse frequenze, ma che nella quasi totalità dei casi, annullando quelle a basse frequenze (con filtri passa basso e non passa banda) si filtrano anche le compenti maggiori, a meno di fenomeni di transitorio o inneschi di picchi di risonanza, croce di tutti i progettisti strutturali dagli edili, meccanici, nucleari ecc… (ma una buona F.d.T li contempla e li gestisce icon_lol.gif )

Ora mettere un corpo “sproporzionato” in termine di peso e volume sulle moto è fisicamente realizzabile ma non implementabile. Sarebbe divertente però vedere andare in giro moto con 20-30 Kg di massa bullonati alle estremità dei manubri!!! icon_lol.gif
Ma una buona analisi del tipo di segale in ingresso (e ritorniamo alle nostra F.d.T.) permetterà di determinare la minor massa applicabile per ottenere lo smorzamento voluto ed eliminare il rischi di inneschi di fenomeni di risonanza, annulando nella maniera voluta le compenti spettrali non volute.

Per i più curiosi, si può dimostrare che l’efficacia di un filtro è tanto migliore (laddove conveniente) quanto più vicino posizionato alla fonte del segnale, piuttosto che disseminare di filtri la linea di trasmissione (in questo caso il sistema telaio, motore, giunti,manubrio).
Chiedo scusa se sono stato troppo prolisso….ma posso assicurarvi che l’argomento è complesso e sarebbe interessante poterlo tartare in maniera più accademica….. ma ho paura delle vostre reazioni!!! icon_lol.gif
Buone pieghe a tutti!!!!!
 
1592886
1592886 Inviato: 4 Mag 2007 10:30
 

Ancora, ma per i più curiosi icon_wink.gif :
Nel ’98 il dipartimento di automatica in collaborazione con altri dipartimenti di meccanica e edile/civile del Politecnico di Torino hanno progettato e implementato un filtro meccanico che retroazionando le oscillazioni innescate dal vento (si parla e parlava di venti oceanici di forte intensità e dalla frequenza completamente aleatoria a largo spettro) annullasse tali oscillazione che rischiavano di far crollare un grattacielo di NewYork (il nome non lo ricordo, ma posso recuperalo).
Alla faccia degli americani che avrebbero ancora continuato ad arrampicarsi sugli specchi del grattacelo ammesso che fosse rimasto in piedi, e tanto di cappello per l’ingegno tutto Italiano, è stata adottata come soluzione la messa in opera di un grosso bilancere sulla parte più alta del grattacelo, dal peso di diverse centinaia di tonnellate (chiedo scusa per l’unità di misura non convenzionale), che con la sua inerzia assorbisse le oscillazioni.
Tra i requisiti del bilancere si annoveravano:
- minor peso possibile (onde evitare di dover intervenire strutturalmente per la sua messa in opera)
- lavoro a larga banda (con qualsiasi tipo di vento, tornado, tifone, tempesta ecc..)

Dopo 8 mesi di studio, analisi, e simulazioni si è giunti al risultato della tanto blasonata F.d.T.
Da lì, il passo per la realizzazione fisica è stato minimo.

Uno dei maggiori problemi a cui si è dovuto far fronte è stato quello dello spostamento delle possibili regioni di risonanza a frequenze proibitive per il vento…. pena l’amplificazione delle oscillazioni stesse.

Spero che l’esempio possa essere di aiuto alla comprensione del fenomeno e delle osservazioni correlate.

Ciao icon_wink.gif
 
1593683
1593683 Inviato: 4 Mag 2007 12:20
 

theKarsillo ha scritto:
...

Chiedo scusa se sono stato troppo prolisso….ma posso assicurarvi che l’argomento è complesso e sarebbe interessante poterlo tartare in maniera più accademica….. ma ho paura delle vostre reazioni!!!
...

Spero che l’esempio possa essere di aiuto alla comprensione del fenomeno e delle osservazioni correlate...


certo, anzi, molto interessante a livello ingegneristico ma nella realtà pratica stiamo considerando solo l'effetto finale conferito dalla variazione di peso di due piccole masse montate a distanza fissa dalla fonte e imperniate a bilanciere su di una struttura (il manubrio) libero di ruotare sul piano dell'articolazione di sterzo.

e l'esperienza pratica insegna che, nell'ambito delle normali possibilità, qualsiasi massa si vada a montare alle estremità dei manubri, le vibrazioni residue che si avvertono sono sempre accordate col numero di giri, indipendentemente dalla loro intensità.
lo smorzamento attuato da un sistema fisso, sarà poi più o meno efficace, al variare del numero di giri e quindi della frequenza alla fonte.

mi limito a parlare di riscontri pratici

eusa_think.gif osservazione storica: nelle epoche dominate dai grossi bicilindrici e tricilindrici affiancati, fino alla metà degli anni '70, sia di scuola italiana (Laverda) che inglese (Norton, Triumph) le vibrazioni che cerchiamo di eliminare oggi, avrebbero fatto ridere... icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif
a tal proposito, ricordo che la Laverda risolse abbastanza efficacemente il problema delle vibrazioni trasmesse dai suoi tre cilindri 1000/1200cc fasati a 120° (i precedenti erano a 180°, più equilibrati ma con un'erogazione meno buona) sospendendo il motore su degli enormi e vistosi silent-block... icon_smile.gif icon_smile.gif icon_smile.gif
 
1618779
1618779 Inviato: 8 Mag 2007 13:03
 

A questo punto penso che blackie abbia tutto chiaro!! eusa_think.gif vero??? icon_lol.gif
 
4991409
4991409 Inviato: 3 Lug 2008 20:46
Oggetto: Re: Esperti in vibrazioni cercasi: curiosità
 

blackie ha scritto:

Avevo già montato un manubrio un po' più largo in alluminio (con i contrappesi originali però) e un lievissimo miglioramento c'è stato. Ora ho montato anche un paio di manopole di una nota casa che le promuove proprio con quella funzione e anche in quel caso un altro piccolo miglioramento c'è stato.


Ho lo stesso identico problema su una Ninja 250R, solo che le vibrazioni le avverto esclusivamente sulle manopole.
Già prima vibrava abbastanza, soprattutto la destra, poi da quando ho cambiato i contrappesi di serie con altri in ergal le vibrazioni sono aumentate parecchio, tanto che dopo 40 km già mi formicola la mano destra!

Leggendo in giro ho visto che si parla di manopole in gel. Smorzano in modo apprezzabile le vibrazioni? Sapete dirmi dove posso trovarle?
Grazieeeee! icon_mrgreen.gif
 
4993680
4993680 Inviato: 4 Lug 2008 1:21
 

sarà ma sul mio supermono non sento tutte queste vibrazioni e assolutamente non ho problemi di sorta... e si che ora vibra anche di più da quando ho cambiato il pistone (ahimè qualche grammo più pesante), ma assolutamente niente di preoccupante... solo un po difficile guardare negli specchietti, non si riesce a mettere a fuoco granchè -.-!

se le vostre moto vibrano così tanto, il problema non è di manopole, ma c'è qualcosa che non va... in tutte quelle che ho provato non ho mai avvertito vibrazioni così devastanti, solo su alcune moto da gare, ma assolutamente non da intorpidire le membra...

il mio consiglio è che piuttosto di smorzare le vibrazioni percepite, la cosa buona è cercare l'origine di queste vibrazioni ed eliminarla...
ricordate che per far vibrare la moto ci vuole una certa forza, ovvero una certa energia ovvero una certa potenza.
e tutta questa potenza proviene per forza di cose dal vostro motore...
 
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