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Ricordi in moto... e altro
Scritto da madux - Pubblicato 12/03/2007 16:46
In moto raggiungo il “mio posto”. La strada per arrivarci è poco trafficata e tutta curve: una vera goduria per chi, come me ama “piegare”.

La conosco a memoria: molti anni fa ho perfino partecipato ad una cronoscalata con la mia vecchia Honda 550 Four, quindi ogni curva mi evoca ricordi di quei tempi e di quelli più recenti in cui l’ho fatta con moto ben più potenti.

Oggi sono venuto su bello fluido con la mia Kawasaki ZX 9 R Ninja, una moto non certo adatta a queste strade ma potentissima e stabile, emozionante. Arrivo, dicevo, al “mio posto”. Lo scoprii tantissimi anni fa, è praticamente il punto più alto della zona: in una curva circoscritta da un muretto c’è un lampione a cui poggiarsi sedendosi e lasciando penzolare le gambe nel vuoto. In primavera le rondini passano sotto: si può guardarle dall’alto e seguire lo zigzagare apparentemente senza senso del loro volo. Tutto intorno, all’orizzonte, montagne altissime formano un muro gigantesco, protettivo... tranquillizzante e sotto le cose appaiono veramente per quelle che sono: inezie rispetto al tutto.

Un vecchio treno in disuso e la stazione locale sembrano un plastico costruito da una mano gigante e, a volte, ho la sensazione che da un momento all’altro arrivi quella mano a modificare le posizioni delle cose come fosse veramente tutto un gioco. Mi siedo al mio posto. Il silenzio è quasi totale, il vento sibila attraversando la valle, lo accolgo sul viso: è un vecchio amico che mi porta profumi e ricordi.

La prima volta ci venni con una Benelli 125 2C. Avevo quella moto da pochi giorni ed i miei sedici anni erano veramente sproporzionati rispetto ad essa ed alla mia stazza: ne dimostravo molti di più.
Marta invece aveva 18 anni e mi piaceva da morire: capelli neri lunghissimi, occhi profondi e quieti, labbra carnose e già molte curve al posto giusto. Uno splendore. Non c’era l’obbligo dei caschi a quei tempi e noi non ci pensavamo proprio ad usarli, così lei salendo mi aveva urlato nelle orecchie che conosceva “un posto fantastico in cui non va mai nessuno”. Mi ero lasciato guidare ed eravamo arrivati poco prima del tramonto. Non mi ero soffermato molto a guardare il paesaggio: presala per mano l’avevo accompagnata a poggiarsi al lampione e avevo avvicinato le labbra alle sue. Un bacio dolcissimo, con il vento nei capelli ed il sangue che trasportava adrenalina in quantità industriali. Eravamo rimasti lì per una mezzora scambiandoci altri baci e qualche carezza oltre a promesse di amore eterno: “Chissà quante altre ragazze ci porterai qui!” mi aveva detto sorridendo. “Nessuna, mai: solo te” le avevo risposto serio. Poi l’avevo riaccompagnata a casa.
Sarebbe morta due giorni dopo, investita da un’auto.

Guardo intorno: questo marzo senza continuità di intenti oggi elargisce un sole rosso e infuocato che si va nascondendo oltre la linea frastagliata dei monti. Il cuore prende a battermi più forte, senza motivo apparente: spesso le cose vengono su da sole, anche quando non sembrano esserci.
Lacrime calde e vigliacche sgorgano irrefrenabili, scivolano sulle guance, si asciugano immediatamente: il mio amico vento.
Ricordi... i suoi occhi, le sue mani bianchissime, la sua voce calma e serena.

Una musica mi suona dentro: un vecchio pezzo dei Pink Floyd. Il lampione, sempre lui, ondeggia dietro la mia schiena appoggiata. “Non ci ho portato più nessun’altra” dico fra me e me guardandomi le mani invecchiate e vuote.

Il sole mi guarda. Io guardo il cielo: turchino oltre la coltre di nubi bianche e gonfie. Forse ci sei lassù da qualche parte, forse è solo il mio sciocco materialismo che mi fa pensare che non esiste un “lassù” né un paradiso, né un inferno né niente altro. Solo le squallide cose che vedo e tocco con mano. Certo che è così: non esiste niente!
Scendo dal muretto, prendo il casco poggiato sul serbatoio, lo porto alla testa. Prima di indossarlo dò un’ultima occhiata verso il cielo: no, non c’è niente... non esiste niente.

Madux
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Bellissimo
Commento di: HoHo il 12-03-2007 17:12
Bellissime parole.... ah i ricordi, se non ci fossero quelli...
P.S. Quella vecchia canzone....non può essere che "Wish you were here"....
Commento di: 42 il 12-03-2007 17:15
Difficile trovare parole per commentare... la prima che mi viene e' "dolce".
Commento di: RsPioneer il 12-03-2007 18:32
mamma mia...come mi dispiace x la tua ex ragazza...ma purtroppo viviamo in un mondo con poche certezze...oggi ci sei...domani chissà...cavolo solo 18 anni mi sembra di capire...ma...quello che conta è che con lei sei stato sincero anche dopo la sua scomparsa...in quel posto non hai portato mai nessun altra!;-)bravo!cosi si fa!
Commento di: bigpenna il 12-03-2007 21:31
Che ricordi dolci, bellissimi, tristi, tremendi, unici.
Hai vissuto momenti indimenticabili.
Hai avuto qualcosa che molti non avranno mai.
Hai perso Lei, ma sarà sempre con te.
E' una cosa rara e importante che tu sia rimasto fedele alla promessa...
Commento di: Vetro il 12-03-2007 22:52
Un luogo che possa restare solo nostro... Per sempre...
Commento di: danibarge il 13-03-2007 00:03
Non so cosa sia stato, se la tua Marta, promessa immortale, o il mio Paolo, amico indissolubile.. il tuo racconto mi ha dato un tremendo morso allo stomaco.
Gli occhi gonfi di quelle lacrime che non vogliono uscire, quasi volessero dimostrare il loro orgoglio.
Chi come noi ha dentro di se certi valori e ci crede disperatamente,
è costretto a soffrire per proteggerli e custodirli, quasi come fossimo emarginati da una "normalità" a cui sentiamo di non appartenere perché è ben diversa da quegli stessi semplici valori, come l'amicizia, l'amore, il rispetto...
Eppure non so perché, ma amare la moto, mi ha insegnato ad amare questi valori e le persone che credono in certe cose, a volte talmente profonde che forse serve proprio la moto per raggiungerle, con l'automobile non sarebbe stato possibile, troppi particolari si perdono per strada.
Devo dire che ritrovo molti di questi sentimenti in gran parte dei motociclisti (quelli veri).
Sono ugualmente felice di far parte di questa categoria, anche se dobbiamo star male
solo perché crediamo in un sentimento così forte quanto silenzioso come
l'amore o l'amicizia.. oppure perché abbiamo avuto l'onore di conoscere una persona
che ci ha saputo trasmettere cose molto importanti, ma che adesso non c'è più.
Quello che oggi è il mondo "civile" (c'è chi dice:il destino) spesso ci strappa
dalle braccia proprio le persone che ci hanno insegnato le cose più importanti,
come se qualcuno si fosse accorto che non le meritiamo e ce le togliesse dalle mani
prima che noi le sciupiamo.
Io personalmente preferisco pensare che se ne vanno loro quando capiscono che
questa vita non fa al caso suo. Ma poi ripenso allo sguardo di chi, non troppo
tempo fa, ti guardava e credeva nei tuoi stessi valori, e talmente tanta era la
voglia di vivere in quegli occhi, che riesco solo a pensare: non è possibile.
Queste persone sono la colonna sonora di altre persone come noi, ma pure loro hanno
la loro colonna sonora, e la sua la suonavano i Pink Floyd. Quando s'è sposato in chiesa risuonava shine on You crazy diamond, quando ci ha salutati tutti invece, lo ha fatto con wish You were here. Ci ha lasciati con tanti "perché?" ma non importa se
soffriremo ogni volta che ripensiamo a queste perdite, perché è grazie a loro se adesso un sorriso ha più valore, e se riusciamo a goderci quelle piccolissime cose che altri non possono vedere, e che nemmeno noi, prima, vedevamo...
Brilla, Diamante Pazzo.

Un abbraccio a Madux.
Commento di: chillout il 13-03-2007 10:36
chapeau!
Commento di: leon il 13-03-2007 15:07
Nessuna Parola... soltanto mi dispiace.
Commento di: ziodani il 13-03-2007 16:42
Ci sono persone che attrversano la nostra vita , anche solo per un attimo
eppure a volte basta quell'attimo perchè rimangano dentro di noi per sempre!
Tieniti stretto questo tuo struggente e bellissimo ricordo e grazie per averlo condiviso con tutti noi.
Sei un grande!!
Commento di: filezr7 il 13-03-2007 16:44
Confermo i commenti precedenti...."bellissimo" complimenti a Mardux!!!
Commento di: francoVFR il 13-03-2007 19:38
...senza parole...
esprime la tragica, inquietante, a volte perfida, bellezza della vita vissuta e non virtuale.
Non è che possiamo escludere l'esistenza di ogni cosa solo perchè i nostri occhi non possono vederla.
Agli amici che ancor sono ma possiamo sentire solo nel cuore!
lamps
franco
Commento di: Inferno il 13-03-2007 23:18
Mi dispiace !
Non dico altro, credo che qualsiasi altra cosa sarebbe stupida e superflua.

Commento di: chezcisco il 15-03-2007 01:14
il dramma in una poesia!!!! davvero un bel racconto...peccato che sia la triste realtà! sei un Grande Madux, molto bella anche la risposta di danibarge, non so se è vero ma anche a me sembra che certe cose le comprendi meglio se sei motociclista!!!!!! chissà perchè?! ..la magia della moto!
ciao ragazzi...complimenti anche al tinga....trovo sempre occasioni x emozionarmi qua sul forum!!! GRAZIE
Commento di: Topen il 15-03-2007 16:05
Mi sono venuti i brividi leggendo.... Hai saputo trasmettere in maniera eccellente quello che hai dentro.
E' una visione un po' triste del futuro... a me piace pensare che le persone care che non ci sono più stiano a vegliare su di noi e ci aiutino a stare bene e ad essere soddisfatti.
Commento di: Ziobibbi il 16-03-2007 08:18
Sono d'accordo con ziodani: sei un grande madux.
Poeta e uomo (nel senso di genere umano) vero e profondo. Anche io sto cercando di portare in me x sempre chi, per altri motivi, ho perso; stavo mollando, credevo di essere solo. Grazie
Commento di: fast3r il 17-03-2007 01:01
Un brivido, la pelle d'oca, gli occhi lucidi. Queste sensazioni mi hanno accompagnato durante la lettura di questo tuo breve intervento. Toccante, vero, triste, malinconico. Ti capisco e so che nulla ti farà dimenticare la tua Marta, ma stai sicuro di una cosa: lei c'è, ed è proprio oltre quel cielo a cui hai rivolto lo sguardo, che ti protegge e ti ringrazia per come l'hai mantenuta viva dentro di te.
Commento di: Maurizio60 il 20-03-2007 08:14
Ciao Madux, ho letto il tuo articolo "Ricordi in moto... e altro" si vede che l'hai scritto con il cuore, sei riuscito a descrivere emozioni, sensazioni, paure tue a chi legge, o almeno a me. Gran bel racconto, toccante quanto basta, sei riuscito a metterci il tuo stato d'animo da ragazzo innamorato della vita della sua ragazza della moto.. Sei un grande! Ho stampato il tuo racconto e l'ho fatto leggere alla mia ragazza e ad amici, sono rimasti senza parole.. Si vede che hai un talento anche nel scrivere. Complimenti davvero.. te li devo per l'emozione regalata dal tuo racconto.

Cento40
P.S. Non mi ero accorto prima che si poteva inserire un commento.