E’ un termine del dialetto Casinese che significa letteralmente “tienci aperto”, cioè “tieni aperto” in italiano. Tieni aperto non nel senso di tenere spalancato il gas, ma di tenere aperta la bocca per lunghi pranzi, cosa a cui i tingavertiani sono abituati durante i raduni.

Ma come viene detto negli altri dialetti provinciali? Bella domanda... vediamo subito:

• Qui da me a Milano viene detto “tenavert”;

• A Mantova, invece si dice “tegnavert”;

• In provincia di Lecce si pronuncia “tenipert”;

• Nel Veneto si dice “tien verto”.

• Ma non è finito, perché il nostro Totorex ci illustra il modo in cui viene detto a Napoli: “tien araput”.

• Bergamo: “te dervit”;

• Mentre a Pavia si dice “tena duert”;

• A Firenze, invece si pronuncia “tien’apert”.

• A Como, “tegn vert”

• Ferrara “tien avert”

• Brescia “te dèèrt”.

• E a Roma come si dice? Merry ci dice “Tiè spalancato”...anche se io non ne sono molto convinto su questa traduzione.

• Proseguiamo con Verona: “tien verto”;

• A Parma: “ten avert”;

• E a Forlì: “tèn avert”.

• Trasferiamoci in Sardegna dove a Olbia si dice “muntene abbeltu”.

• Mentre a Padova e Catania si dice rispettivamente “tienghe verto” e “teni rapettu”.
  
  
  

Alla fine è venuto fuori un articolo di lunghezza non eccessiva ma che raccoglie tutte queste simpatiche curiosità.

Molte province sono state saltate in quanto non abbiamo gente di queste parti disposta a darci una traduzione; nel caso vogliate farlo voi... ci farebbe immenso piacere.

Ciao,
pssssssss