Siamo motociclisti, forse l'anima più "libera" dei
motociclisti.
C'è chi ci ama per la nostra capacità di cogliere
in ogni centimetro di asfalto un punto dove limare una gomma (vero
Vetro?)…
C'è chi ci odia per quei sorpassi e manovre diciamo "poco
consone" al CdS…
C'è chi ci comprende, taluni come comprendono i deficienti,
per pena, taluni perchè realmente comprendono una "malattia"
che colpisce gli occhi, la testa, il sistema nervoso.
Siamo malati: l'occhio rileva la curva, scruta l'asfalto... e il
neurone, che in noi, a differenza degli altri, è malato,
invece che trasmettere al cervello la curva, trasmette il comando alla
mano di spalancare.
C'è chi ci giudica, solitamente in male, chi ci accusa di
non goderci nemmeno il paesaggio durante i giri...
cosa dire ?!
Siamo liberi !
Nessuno andrà mai a dire ad un uccello che ha fatto una
virata troppo stretta, che si è buttato in picchiata in
mezzo agli alberi rischiando, che vola adagio o forte...
Siamo liberi e ci sentiamo tali quando la moto supera i 40°,
quando sappiamo che il tuono del motore non lo sentiremo più
per i fischi sul casco, quando sentiamo avantreno o retrotreno
scivolare per forza centrifuga.
Da liberi ci godiamo sensazioni indescrivibili, indimenticabili,
incomprensibili per chi "sta nei limiti" !
Non siamo pericolosi, è il mondo intorno a noi a muoversi
lineare e lento.
"... Mai con timore ma sempre attento .. "
e resteremo liberi !