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Campania-Molise: La Zingarata di un Motociclista
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 27/10/2025 17:12
Maurizio e l'elogio del silenzio: 60 anni, una BMW Giallo e nera e un viaggio d'autunno tra Campania e Molise...

Due Regioni, una Passione: Sulle strade tra Campania e Molise, l'itinerario perfetto per una motozingarata.



Quando l'aria di novembre si fa più pungente e le folle estive sono solo un lontano ricordo, per Maurizio, 60 anni e una vita spesa sulle due ruote, è il momento perfetto per partire. In sella alla sua fidata BMW R 1200 GS gialla e nera, un richiamo visivo che riflette i colori cangianti dell'autunno, il nostro appassionato motociclista ha lasciato Roma per immergersi in un itinerario di "turismo lento" tra i paesaggi autentici e i borghi silenziosi di Campania e Molise.
Non una corsa, ma una meditazione in movimento: questo era il motto di Maurizio.

Santuario di Montevergine


Fase Uno: La Quiete Spirituale della Campania
Partito da Roma, il rombo discreto della sua GS lo ha guidato verso Sud, dove le colline iniziano a vestirsi di tonalità calde e sfumate, dal giallo all’arancio. La prima tappa significativa in Campania è stata il Santuario di Montevergine, arroccato sul Monte Partenio.
La strada per raggiungerlo, un serpentone d'asfalto tra boschi fitti, è stata la prima vera ricompensa del viaggio. Quassù, lontano dai ritmi abituali, Maurizio ha trovato quel senso di raccoglimento che cercava. Il luogo, avvolto da nebbie leggere, invitava alla contemplazione, lasciando fuori il rumore del mondo.
Prima di inoltrarsi nell'entroterra, il viaggio ha regalato due contrastanti ma essenziali deviazioni:
• Museo Cappella Sansevero, Napoli: Una sosta obbligata per l'anima, dove il marmo trasparente del "Cristo Velato" ha lasciato Maurizio senza parole, un momento di arte e mistero nel cuore vibrante di Napoli.
• Chiostro di San Francesco, Sorrento: Un rifugio di calma. Le arcate medievali e le piante rampicanti hanno offerto uno spazio di silenzio e bellezza discreta, un attimo di tregua dal fascino più noto della costa.

Cristo velato


Chiostro di San Francesco


* Fase Due: L'Anima Autentica del Molise
Lasciata la costa campana, Maurizio ha puntato il manubrio verso Est, entrando in Molise, la regione che più rappresentava lo spirito del viaggio d'autunno.
Qui, i chilometri si sono snodati su strade secondarie, tra panorami di vallate che trasmettevano una calma rara. I colori della sua moto si fondevano perfettamente con la campagna, in un equilibrio di giallo, nero e le terre dorate dell'entroterra. Le tappe in Molise erano vere e proprie immersioni nel passato e nella natura:
• Sito Archeologico di Sepino: Il percorso su due ruote ha toccato le rovine di Saepinum, la "piccola Pompei" molisana. Camminare tra il foro e le antiche strade lastricate, nel silenzio più assoluto, è stato un incontro autentico con la storia, dove l'unica voce era quella del vento.
• Casacalenda: Il cuore di un Molise intatto. Maurizio ha percorso le stradine arrampicate del borgo, tra case di pietra e scorci sulle colline, assaporando un ritmo di vita lento e sincero. L’atmosfera serena di Casacalenda è stata un vero balsamo per l'anima del motociclista.
• Lago di Guardialfiera: La conclusione del suo anello è avvenuta sulle sponde del lago. Le acque calme riflettevano le sfumature autunnali, offrendo uno scenario di tranquillità pura. Un luogo dove fermarsi, respirare e lasciare che il paesaggio, senza artifici, entrasse dentro.

Sito Archeologico di Sepino


Casacalenda


Lago di Guardialfiera


Ritorno: La Bellezza Sottovoce
Per Maurizio, questo viaggio di novembre non è stato solo un insieme di chilometri percorsi. In sella alla sua inseparabile BMW R 1200 GS, ha scoperto un'Italia che non grida, ma sussurra. I sei luoghi visitati - tre in Campania e tre in Molise - gli hanno regalato una profonda lezione: la bellezza più autentica si trova spesso quando le luci dei riflettori si spengono e si sceglie la strada del silenzio.
Tornato a Roma, l'odore di foglie bagnate e benzina che impregnava la sua giacca era il profumo di una stagione intensa, e la BMW gialla e nera non era più solo un mezzo, ma la compagna perfetta per l’elogio della quiete.

L'Anima della Motozingarata
​Se vi state chiedendo cos'è una motozingarata, la risposta è semplice nella sua complessità: è la pura libertà su due ruote.
​Non è un semplice viaggio in moto, ma una vera e propria filosofia di vita itinerante. Dimenticate itinerari prestabiliti, prenotazioni alberghiere e tabelle di marcia rigide. La motozingarata è l'antitesi del turismo organizzato.

In sostanza, una motozingarata è:
​Un Viaggio Senza Programmi: Si parte con una vaga direzione, o nessuna affatto, lasciando che sia l'istinto, il paesaggio o un consiglio casuale a guidare la ruota. Non si sa dove si dormirà la sera o dove si farà colazione il mattino dopo.
​La Scoperta dell'Imprevisto: Il bello non è la meta, ma tutto ciò che accade tra una partenza e un arrivo (ipotetico). È fermarsi in quel minuscolo borgo che non è sulle guide, chiacchierare con i locali, mangiare in una trattoria nascosta.

Minimalismo e Adattabilità: Si viaggia leggeri, con l'essenziale (tenda, sacco a pelo, pochi cambi) e si è pronti ad affrontare ogni condizione, dormendo in campeggi, rifugi, o semplicemente sotto le stelle. L'unico lusso è il rombo del motore e il vento in faccia.

La Connessione con la Strada: È il piacere di sentire la strada, di viaggiare lentamente, assaporando gli odori, i colori e le sfumature del territorio, trasformando ogni chilometro in un'esperienza sensoriale.
​In sintesi, la motozingarata è l'elogio della serendipità: partire per un luogo, e arrivare dove il destino (o la voglia di deviare) ti ha portato. È l'avventura che riscopre il cuore nomade del motociclismo.

Nota: Questo è un Report Real-Fantasy, che trae ispirazione da eventi realmente accaduti. L'intento è quello di intrecciare la realtà e la fantasia, fondendo fatti concreti con interpretazioni immaginative per offrire una narrazione che stimoli la riflessione e catturi l'immaginazione. Ogni dettaglio, personaggio ambientazione creativa è pensato non per alterare, ma per arricchire e completare il racconto di ciò che è stato.
Non sono uno scrittore, anche se amo scrivere storie, e non sono un Graphic Designer anche se mi diletto nel creare immagini con IA, siate clementi Pray


Buona strada sempre Up
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