Le luci dei lampioni si riflettevano sulla sua visiera, il rombo del motore echeggiava tra i vicoli, e il vento sulla pelle gli regalava un brivido di adrenalina pura.

Ma la strada non è una pista!
Un semaforo rosso all'ultimo istante, un pedone distratto, un'auto che cambia corsia senza preavviso: in un circuito chiuso, tutto è calcolato, tutto è prevedibile. Sulle strade cittadine, invece, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Luca lo imparò a sue spese quando, in un attimo fatale, una macchina fece una svolta improvvisa e lui si trovò senza via di fuga. E mondo girò SU se stesso, il tempo sembrò rallentare. Il boato dell'impatto fu come un tuono che spezzò la
notte.

Quando si risvegliò, era in ospedale. Nulla di irreparabile, ma abbastanza per fargli capire quanto fosse stato incosciente.
La moto non è solo velocità, è anche equilibrio, controllo rispetto delle regole. Da quel giorno, Luca tornò in sella con una consapevolezza nuova. Non serviva sfidare il destino per sentirsi libero. Bastava guidare con attenzione rispettare le altre vite sulla strada, e ricordare che il vero motociclista non è quello che corre più forte, ma quello che torna sempre a casa sano e salvo.
Da allora, ogni volta che sentiva il ruggio del motore, ripeteva a sé stesso: "In sella usa la testa, la strada non è una pista."
Buona strada sempre
