Enogastronomia
Un giorno al Santuario di Vallepietra - Conoscere il Lazio in moto
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 15/05/2025 16:30
Maurizio salì in sella e mise in moto una Harley-Davidson Electra Glide rossa che un suo Amico gli ha imprestato...

Pensò è la moto perfetta per vivere questa esperienza. La moto Custom gli avrebbe dato la possibilità di apprezzare il viaggio e i vari panorami lungo la strada. II cielo era limpido, l'aria fresca, e la promessa di un viaggio in moto tra le montagne del Lazio lo riempiva di entusiasmo. I| Santuario di Vallepietra lo attendeva, come ogni volta, come un vecchio amico con cui aveva condiviso strade, emozioni e panorami mozzafiato.

Partì da Riano, il rombo del motore risuonava nelle strade ancora poco trafficate della mattina. Dopo pochi chilometri, raggiunse il bivio di Capannelle lungo la via Salaria, il primo punto di riferimento di un viaggio che già sentiva speciale. L'odore della terra umida e il silenzio degli alberi che lo circondavano gli davano quel senso di libertà che solo la strada sa regalare.
Attraversò il Tevere, lasciandosi alle spalle la frenesia cittadina, e giunse a Passo Corese, Qui, fece una breve sosta per godersi il paesaggio: i campi dorati, il cielo azzurro e il profumo del vento che sferzava la sua pelle. Senza perdere tempo, riprese il tragitto lungo la via Salaria, passando per Osteria Nuova e Poggio San Lorenzo, immergendosi sempre di più nella bellezza della regione.



Arrivato al Lago del Salto, Maurizio rallentò. La superficie del lago brillava sotto il sole, riflettendo le montagne circostanti. Per un attimo, pensò di fermarsi per un picnic improvvisato, ma l'attrazione per la strada e per la meta lo spinse a ripartire. Borgorose fu l'ultima tappa sulla via Salaria prima di deviare verso la Strada Statale 5. La moto scivolava sicura sulla strada, e lui si sentiva parte di quel viaggio, non solo un viaggiatore, ma una storia in movimento Arrivato a Tagliacozzo, Maurizio fece una pausa al Ristorante I'Arrosticino, dove si concesse un pranzo sostanzioso: carne alla brace, bruschette della casa e un bicchiere di vino rosso. Quel momento di pausa, con il sapore robusto dei sapori abruzzesi, era parte della magia del viaggio.



Dopo aver attraversato Cappadocia, finalmente giunse ai Pratoni di Vallepietra. Il panorama era spettacolare: un mare di verde, monti all'orizzonte e il Santuario che sembrava emergere dalla natura stessa. Arrivò al Campo della Pietra, dove si trovavano i parcheggi per accedere al Santuario.
Spense la moto, respirò profondamente e sorrise.
Era arrivato! Maurizio salì a piedi verso il Santuario, godendosi la pace del luogo e il suono del vento che sembrava raccontare storie antiche.



Ogni volta che giungeva qui, sentiva di lasciare un pezzo di sé e di portarne via un altro, un frammento di serenità e di connessione con la natura e la spiritualità del posto.
Il ritorno fu più veloce, percorrendo l'autostrada A24 oppure la via Salaria Vecchia SP40. Il viaggio verso casa era sempre un momento di riflessione, di chiusura di una parentesi che, sapeva già, avrebbe riaperto presto. Perché certe strade non si percorrono solo una volta. Certi luoghi diventano parte di chi sei.
Con un ultimo sguardo al tramonto che colorava l'orizzonte, Maurizio pensò: "Alla prossima, Santuario di Vallepietra." E con un sorriso, accelerò, lasciando che la strada lo riportasse a
casa.



Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra: Storia e Posizione
Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra è un luogo di culto immerso nella suggestiva cornice dei Monti Simbruini, al confine tra Lazio e Abruzzo. Situato a 1337 metri sul livello del
mare, il santuario è una meta di pellegrinaggio e un punto di riferimento spirituale per migliaia di fedeli ogni anno.

La Storia del Santuario
Le origini del Santuario sono avvolte nel mistero
e nella leggenda. Due racconti popolari narrano la sua fondazione:
- La leggenda del contadino racconta di un uomo che, mentre arava il terreno sul Colle della Tagliata, vide i suoi buoi precipitare in un burrone. Quando scese per recuperarli, li trovò inginocchiati davanti a un dipinto della Santissima Trinità, apparso miracolosamente all'interno di una grotta.

La leggenda narra di due uomini fuggiti da Roma per evitare la persecuzione di Nerone. Rifugiatisi sul Monte Autore, furono visitati dagli apostoli Pietro e Giovanni, e successivamente, dalla Santissima Trinità, che benedisse il monte come luogo sacro.
Oltre alle leggende, alcuni studiosi ipotizzano che il santuario sia stato fondato da monaci orientali o eremiti, data la presenza di elementi iconografici tipici della tradizione greca. Altri attribuiscono la sua origine a San Domenico di Sora, figura centrale nella diffusione del monachesimo in Italia
centrale.

Dove si Trova e Come Arrivarci
Il Santuario si trova nel comune di Vallepietra, nella Diocesi di Anagni-Alatri, incastonato sotto una grande parete rocciosa del Monte Autore (1885 ms.l.m.), lungo il versante sud-ovest della catena dei Monti Simbruini. È raggiungibile attraverso due percorsi principali:
- Da Vallepietra, percorrendo circa 14 km di strada asfaltata.
- Dal territorio abruzzese di Cappadocia, attraversando una strada sterrata immersa in faggete secolari. Il santuario è accessibile solo da maggio a ottobre, poiché nei mesi invernali la neve rende impraticabili le vie di accesso.

Un Luogo di Fede e Tradizione
Ogni anno, il Santuario accoglie migliaia di pellegrini provenienti da Lazio, Abruzzo e Campania, attratti dalla spiritualità del luogo e dalle celebrazioni religiose. La sua bellezza naturale e il senso di pace che vi si respira lo rendono una meta imperdibile per chi cerca un'esperienza di raccoglimento e contemplazione.
Se vuoi saperne di più, puoi visitare il sito ufficiale del Santuario:
Arrow https://www.santuariovallepietra.it/

Info percorso
Percorso con partenza da Riano/Roma:
  • Km totali: 165/195
  • Tempo percorrenza: 3h
  • Prima tappa: Bivio di Capannelle - via Salaria
  • Seconda tappa: Subito dopo aver attraversato il fiume Tevere si arriva a Passo Corese - via Salaria
  • Si prosegue sulla via Salaria verso Osteria Nuova
  • Si attraversa Poggio San Lorenzo - via Salaria
  • Si costeggia il Lago del Salto, altezza Oiano - via Salaria SS4
  • Borgorose via Salaria SS4
  • all'altezza di Scurcola Marsicana, si lascia la via Salaria SS4 e ci si immette sulla Strada Statale 5
  • c/o il Ristorante l'Arrosticino Tagliacozzo ci si immette sulla Strada Statale 5 Tiburtina variante
  • Si prosegue per la Strada Statale 5 Tiburtina variante e si lascia alle spalle Tagliacozzo fino ad arrivare a Cappadocia 
  • Si arriva ai Pratoni di Vallepietra e si può fare sosta c/o Campo della Pietra dove da qui a poco si trovano i parcheggi a pagamento del Santuario di Vallepietra località Colle della Tagliata 1662 m s.l.m.



Per un rientro veloce a Riano/Roma:
  • Km totali: 130/160
  • Tempo percorrenza: 2h
  • via Autostrada direzione Roma A24/E80
  • Se non si vuol prendere l'autostrada, per un rientro sempre veloce prendere la via Salaria Vecchia SP40 e prendere la via Salaria SS4. In questo caso i km per rientrare a Riano/Roma sono 130/160 e il tempo 2h e 30min.



Ristorante l'Arrosticino Tagliacozzo
L'Arrosticino a Tagliacozzo è il posto giusto. Con un'atmosfera accogliente e un servizio cordiale, questo ristorante offre carne di
prima qualità, accompagnata da bruschette croccanti e ottimi vini locali.
- Indirizzo: Via Tiburtina Valeria Km 102, 67069, Tagliacozzo, ltalia
Telefono: +39 320 846 8154



"Scrivimi nei commenti se conoscevi già Vallepietra e il suo suggestivo Santuario! Se il mio racconto ti ha fatto venire voglia di programmare un'uscita in moto verso Vallepietra, fammelo sapere!"

Nota: Premessa: Questo è un Report Real-Fantasy, trae ispirazione da eventi realmente accaduti. L'intento è quello di intrecciare la realtà e la fantasia, fondendo fatti concreti con interpretazioni immaginative per offrire una narrazione che stimoli la riflessione e catturi l'immaginazione. Ogni dettaglio, personaggio ambientazione creativa è pensato non per alterare, ma per arricchire e completare il racconto di ciò che è stato. Tutte le strade e i posti citati sono reali, come sono reali le distanze e i tempi di percorrenza riportati.


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