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Mille curve e due amici
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 07/05/2025 16:28
Maurizio e Massimo, due grandi amici uniti dalla passione per le moto, decidono di partire una mattina di fine aprile per un viaggio emozionante da Roma a Orvieto...

Maurizio cavalca la sua fidata Yamaha FZ1 nera, una moto che, nonostante gli anni, continua a sprigionare aggressività e potenza. Accanto a lui, Massimo domina la strada sulla sua nuova e fiammante Yamaha R1 M nera, un gioiello di tecnologia e velocità.





II sole si stendeva lungo la valle umbra, illuminando la strada SS 79 bis (Orvietana), meglio conosciuta come la "Mille Curve". Un nastro d'asfalto che si avvolgeva e si contorceva tra borghi antichi e boschi silenziosi, un percorso perfetto per chi, come Maurizio e Massimo, viveva la strada con il cuore e con la moto. Insieme, formavano un duo perfetto: velocità, controllo, adrenalina.
Partirono da Orvieto, lasciandosi alle spalle le mura di tufo e le strade lastricate. La prima frazione, Ciconia, scivolò via sotto le ruote con un saluto distratto. I motori rombavano forte, facendo eco tra le colline. Colonnetta di Prodo apparve come un dipinto antico, ma loro non si fermarono: la strada li chiamava, curva dopo curva.
Arrivati a Prodo, sentirono l'aria farsi più fresca. ll piccolo borgo sembrava un segreto ben custodito, nascosto tra boschi e rocce.



Fu lì che Maurizio lanciò la sfida con un cenno del capo e un guizzo nello sguardo; "Vediamo chi arriva per primo a Pontecuti!" Massimo non perse tempo e aprì il gas. Le moto si lanciarono nel gioco dei tornanti, scivolando e ruggendo come bestie impazienti. Casemasce fu attraversata in un lampo, mentre le ruote mordevano l'asfalto con precisione chirurgica.
Il vento, il rombo dei motori, la strada che si srotolava davanti a loro, non era una gara, era pura passione!
Arrivarono a Pontecuti fianco a fianco, il fiato corto e gli occhi lucidi di adrenalina. Si fermarono su un piccolo ponte, il Tevere sotto di loro scorreva lento e tranquillo, in contrasto con la corsa appena terminata.
"Sai," disse Maurizio, togliendosi il casco, "non importa chi vince, conta solo che la strada ci
appartenga per un momento."
Massimo sorrise e annuì. Perché in fondo, il vero premio era l'emozione di ogni curva, il battito accelerato del cuore, e la certezza che ogni volta che avrebbero percorso quella strada, la Mille Curve avrebbe sempre una nuova storia da raccontare.

Un caro saluto al mio Amico Massimo Abbraccio



* Nota: La Strada SS79 bis, che collega Orvieto a Todi, è conosciuta come "La Mille Curve" e porta con sé la promessa di un viaggio emozionante. Qui il divertimento è garantito, purché si tenga sempre alta |'attenzione: affrontare una delle innumerevoli curve con troppa disinvoltura potrebbe rivelarsi insidioso.
Fortunatamente, I'asfalto è in buone condizioni lungo la maggior parte del percorso, rendendo la guida piacevole e scorrevole. L'itinerario si snoda per 45 chilometri su una strada interamente asfaltata e poco trafficata, percorribile in circa un'ora. A renderlo particolarmente amato dai motociclisti sono le numerose curve che esaltano il piacere della guida, ma anche il panorama mozzafiato. In sella alla moto, infatti, il paesaggio si apre in tutta la sua bellezza, regalando scorci sorprendenti e un'esperienza di viaggio davvero unica.



** Nota bis: Questo è un articolo Real-Fantasy, trae ispirazione da eventi realmente accaduti...
L'intento è quello di intrecciare la realtà e la fantasia, fondendo fatti concreti con interpretazioni immaginative per offrire una narrazione che stimoli la riflessione e catturi l'immaginazione. Ogni dettaglio, personaggio ambientazione creativa è pensato non per alterare, ma per arricchire e completare il racconto di ciò che è stato.



Buona strada sempre Up
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