Wyatt, soprannominato “Capitan America” per la sua giacca di pelle con la bandiera a stelle e strisce, e Billy, il suo fedele compagno di avventure, avevano un solo obiettivo: raggiungere il Carnevale di New Orleans.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1715970937_0.jpg)
Il loro viaggio iniziò a Los Angeles, dove avevano appena venduto delle pepite di oro. Con i guadagni in tasca, si misero in sella alle loro Harley Davidson e si incamminarono verso est. Lungo la strada, incontrarono personaggi stravaganti e situazioni bizzarre.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1715971011_0.jpg)
A Santa Fe, si imbatterono in un gruppo di hippy che ballavano nudi intorno a un falò. Wyatt e Billy si unirono alla danza, sentendosi parte di qualcosa di più grande. A Taos, visitarono una comunità di artisti che vivevano in case sotterranee, dipingendo quadri surreali e suonando musica psichedelica.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1715971784_0.jpg)
Ma non tutto era idilliaco. Lungo la Route 66, si scontrarono con l’establishment conservatore. Uno sceriffo corrotto cercò di arrestarli per traffico di oro, ma Wyatt e Billy riuscirono a sfuggire grazie alla loro abilità di motociclisti esperti.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1715974267_0.jpg)
Una vecchia radio che si portavano dietro suonava la colonna sonora del loro viaggio, una miscela di rock classico: i Rolling Stones, Jimi Hendrix, Janis Joplin. La musica li accompagnava mentre attraversavano deserti aridi, foreste fitte e città decadenti.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1716048739_0.jpg)
Arrivarono finalmente a New Orleans durante il Carnevale. Le strade erano piene di maschere, colori e musica. Wyatt e Billy ballarono fino all’alba, dimenticando le loro preoccupazioni e immergendosi nell’atmosfera festosa.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1716049145_0.jpg)
Ma il finale del loro viaggio fu più simbolico che festoso. Mentre guardavano il fiume Mississippi, Wyatt disse a Billy: “Siamo liberi, Billy. Liberi di essere chi vogliamo essere.” E Billy rispose: “Sì, Capitan America. Siamo liberi.”
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1716049650_0.jpg)
E così, la loro avventura si trasformò in un viaggio di scoperta personale e di confronto con la realtà americana. Il sogno americano era un miraggio, ma la libertà di scegliere la propria strada era reale. E quella notte, mentre il Carnevale raggiungeva il suo apice, Wyatt e Billy si guardarono negli occhi e capirono che avevano trovato qualcosa di più prezioso dell'oro o del denaro: avevano trovato se stessi.
![](ul1502/immagini/upload_user/23704_1716050140_0.jpg)
Nota: Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. “Capitan America” è liberamente ispirato al celebre film Easy Rider - Libertà e paura un film del 1969 diretto e interpretato da Dennis Hopper con Peter Fonda e Jack Nicholson.
Che il vento sia sempre a vostro favore, motociclisti del mondo.
Buona strada sempre
![Up Up](modules/Forums/images/smiles/0509_up.gif)
![Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked](modules/Forums/images/smiles/doppio_lamp_naked.gif)
![Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked](modules/Forums/images/smiles/doppio_lamp_naked.gif)
![Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked](modules/Forums/images/smiles/doppio_lamp_naked.gif)