Salve a tutto il forum .
Quando l' anno scorso mi decisi ad acquistare l' attuale cavalcatura ( KTM 390 ADV ) , uno dei dubbi che mi assillavano era di portarmi a casa un mezzo costruito in India .
Non me ne vogliano gli Indiani , ma la mia fiducia nelle loro qualità costruttive , in ambito meccanico , non era proprio eccelsa .
Già mi stavo imbarcando in un' operazione di "downgrading" motociclistico non da poco , passando dalla Versys 1000 ( MY 2014 ) ad un monocilindrico da nemmeno 400 cc e 37 CV alla ruota .
A questo si sommavano i dubbi sulla qualità ( e quindi affidabilità ) di cui sopra .
Però il mezzo era molto appagante da guidare , con sospensioni ottime ( sempre stato sensibile a questa dote ) e prestazioni tutto sommato soddisfacenti anche per qualche bella smanettata sul misto .
A distanza di quasi 2 anni qualche dubbio è rimasto , anche se la "Kappina" si stà dimostrando , almeno per ora , affidabilissima .
Anche grazie a questa insperata affidabilità , ho iniziato ad interessarmi ad altre moto prodotte in India .
Il marchio Royal Enfield , in particolare , attirò la mia attenzione al lancio commerciale dell' Himalayan .
Pur se appassionato di tecnologia motociclistica all' ultimo grido , ho sempre apprezzato l' idea di una 2 ruote relativamente essenziale , senza orpelli , semplice ed umana nelle prestazioni .
Soprattutto nell' ottica di un uso diportistico , oppure ( perchè no ) come mezzo con cui sognare/intraprendere viaggi in zone del mondo dove le competenze meccaniche sono ai minimi termini e l' assistenza ufficiale assente .
E in tal senso , per me , la "411" della casa indiana emanava un fascino inarrivabile .
Per un motivo o per l' altro ( inclusa la pandemia ) , fino a ieri pomeriggio non ero riuscito a provarla .
Ma ieri mattina , durante il turno di lavoro , mi arriva un messaggio sul gruppo di WA .
A Lido di Camaiore fanno i test rides delle indiane .
Mangio un boccone con l' imbuto e mi fiondo sul posto indicato dall' amico , dove con piacere vedo che , oltre alla Himalayan , nel parcheggio sono disponibili quasi tutti i modelli di gamma .
Un rapido calcolo per valutare quante guide posso permettermi , prima di tornare agli usuali impegni familiari .
Non posso andare oltre 3 turni , perciò opto per la sognata Himalyan , la Scram 411 e la Classic 350 .
Inizio proprio con quest' ultima , ovviamente prevenuto come sempre .
Non mi dilungherò sugli aspetti tecnici e/o estetici ( in rete si trova di tutto ) , ma solo sulle mie personali impressioni su dinamica di guida e resa meccanica .
La Classic è un tuffo nel passato , ma ogni cosa lavora molto bene .
Ottima la sella , fra le più comode mai provate , l' ergonomia ( ovviamente in ottica classic ) e il lavoro della frizione , leggera e progressiva .
Buona la resa delle sospensioni , in ottica comfort .
Solo sui dossi più accentuati ho sentito l' esigenza di sollevare le terga dalla sella , aiutandomi con le gambe ad assorbire il colpo .
Se usato ai suoi regimi più consoni ( bassi e medi ) , il "350" indiano non evidenzia vibrazioni di sorta , con una sonorità ormai dimenticata , tipica dei mono corsa lunga di un tempo .
E' pure molto più silenzioso del "411" installato sugli altri modelli provati .
Anche il cambio ha dimostrato miglior precisione e dolcezza d' innesto , rispetto al fratello maggiore .
Ho trovato la Classic fantastica da usare nel traffico , come anche sul misto .
Se si rispettano i suoi ritmi più consoni , è veramente una delle moto più rilassanti e piacevoli che abbia mai provato .
Secondo me un' ottima alternativa allo scooter , molto meno protettiva , ma con un feeling di guida veramente unico .
Ha il cambio , è vero .
Un CVT è sicuramente più pratico negli stop and go tipici della città .
Ma la regolarità ciclica di questo mono è commovente , ti permette di trotterellare a regimi prossimi al minimo senza un sussulto , riprendendo sempre al primo tocco di gas .
A proposito di gas , chi odia il famigerato effetto "on/off" , sappia che su questa moto è totalmente assente .
Senza mai impegnare , con dolcezza e gusto , spinge a sufficienza da far nascere sorrisi di soddisfazione , effettuando sorpassi con semplicità , se si sfrutta correttamente la schiena ai bassi .
Tutto subito è la sua filosofia di funzionamento .
E ad ogni stop è facile trovare l' appoggio a terra con entrambe le "zampe" , anche per chi ( come me ) supera di poco il metro e 60 .
L' unico limite è il freno anteriore , modulabile quanto si vuole , ma decisamente poco potente .
Chissà se con un paio di pasticche più aggressive la situazione migliora...
Il posteriore è invece ottimo , sia come potenza , sia come gestibilità .
Ed è un bene , perchè la ciclistica ( da brava vintage ) è tendenzialmente sottosterzante .
E un bel freno posteriore in questi casi aiuta moltissimo in percorrenza , soprattutto per "chiudere" le linee .
Validi pure i pneumatici ( se non erro , gli Avon già visti su altri modelli della gamma Bullet ) , almeno sul fondo asciutto del test .
Sono riuscito a provare il lavoro dell' ABS solo al posteriore , puntuale e affatto invasivo .
Davanti , nonostante i miei sforzi , l' aderenza del pneumatico ha sempre superato la potenza del freno anteriore .
Arrivati alla base , si cambia con l' Himalayan .
La postura è decisamente più attuale e consona al genere , sicuramente ottima per me .
Anche quà tocco terra con entrambi i piedi ( pur se solo con le punte ) .
Considerata l' escursione delle sospensioni , un buon risultato .
Che credo potrebbe però comportare dei problemi a chi vanta una statura più corposa della mia ( la distanza fra pedane e seduta non è abbondante ) .
La sella mi ha sinceramente deluso .
Appena salito sembrava morbida ed accogliente ( molto meno di quella presente sulla Classic , comunque ) , ma già dopo pochi km ho avuto la netta sensazione di eccessiva cedevolezza .
Io peso 67 kg .
Come si troverà chi ne pesa 80 o più ?
Le sospensioni sono molto morbide .
Dove con la Classic dovevo sollevare le terga , con questa si passa senza batter ciglio .
Anche l' equilibrio dinamico è ovviamente diverso , sembra di guidare una crossover moderna col "21" davanti , ben bilanciata e maneggevole .
Il passaggio dalla guida seduta a quella in piedi ( "necessaria" in fuoristrada ) è facile ed intuitivo e la zona fra le gambe abbastanza rastremata da consentire un buon lavoro degli arti inferiori senza eccessive interferenze .
Cambio e frizione sembrano di un' altra generazione , rispetto a quelli provati sul più recente progetto "350" .
Vanno globalmente bene , ma si avverte nettamente una minor precisione e fluidità d' intervento per entrambi .
Lo stesso si può dire sulle vibrazioni e sulla rumorosità meccanica .
L' unità da 411 cc è più rumorosa , trasmette maggiori vibrazioni ed è pure meno fluida come pulizia d' erogazione .
Rispetto al "350" ha meno schiena ai bassi , ma allunga decisamente di più .
Non mi sono piaciute le Ceat presenti su questo modello .
Poco grip ed un feedback non sempre sincero .
La taratura del sistema sospensivo è chiaramente impostata per un fuoristrada turistico , per cui su asfalto basta poco perchè si evidenzino ampi passaggi di carico fra i 2 assi .
Per evitare di perdere feedback è necessario guidare fluidi , altrimenti vengono a galla rapidamente i limiti di sospensioni e gomme .
Il lavoro del freno anteriore , su questo modello , era semplicemente pessimo .
Forse aveva delle pasticche vetrificate , non saprei .
Di sicuro , fra le 3 moto provate , è stato quello che mi ha lasciato il peggior ricordo .
Al posteriore , invece , pur senza raggiungere l' efficacia di quello provato in precedenza sulla Classic , era abbastanza buono .
Peccato che i menzionati trasferimenti di carico lo rendano scarsamente utilizzabile quando si deve rallentare con una certa decisione .
L' avantreno affonda deciso , il retrotreno perde carico e ( anche grazie alle pessime Ceat ) ciao aderenza , con l' ABS che entra subito in funzione .
Insomma , l' avrete ormai capito .
La tanto sognata Himalayan ( colpa forse dei magnifici report della famosa e bella Noraly ? ) è risultata un vero flop .
Forse perchè l' avevo idealizzata troppo , chissà .
Però mi ha dato l' impressione di un prodotto decisamente acerbo , che debba essere affinato in diversi punti .
Nuovo rientro e ultimo test : Scram 411 .
La base dovrebbe essere quella dell' Himalayan , con sospensioni ad escursione ridotta e taratura dedicata , ruota anteriore da "19" invece del "21" , alcune sovrastrutture modificate .
La sella , in particolare , è stata ( fortunatamente ) modificata .
Ottima sotto ogni punto di vista , compatta senza risultare rigida , ben rastremata nella zona di raccordo col serbatoio .
Non è un cuscino di piume come quella della Classic , ma io l' ho trovata davvero un ottimo compromesso fra sostegno , feedback di guida e comfort .
Anche le sospensioni non sembrano nemmeno parenti di quelle presenti sull' Himalayan .
Più sostenute , meglio frenate di idraulica , invitano a spingere con naturalezza , grazie ad un feedback offerto molto buono .
Talmente buono che dopo poche curve inizio a raspare le suole a terra , incredulo di quanto sembrino lavorare meglio le "pessime" Ceat su questa configurazione ciclistica .
Il bilanciamento fra avantreno e retrotreno è ottimo , l' agilità pure .
Il davanti è un binario , svelto ma mai nervoso .
E anche il freno anteriore , su questo modello , sembra lavorare decisamente meglio ( il migliore delle 3 provate ) .
Per ottenere decelerazioni convincenti occorre strizzare il comando , ma la potenza è accettabile anche per un uso brillante ed il comando è ben modulabile .
I circa 15 kg in meno , rispetto alla sorella Himalayan , fanno sembrare la meccanica più brillante .
Non ne sono certo , ma forse questo modello ha anche una finale un pelo più corta .
Comunque sia , mentre con l' Himalayan sul dritto faticavo a tenere il passo della guida ufficiale ( su una Interceptor 650 GT ) , con questa rimango quasi in scia , perdendo pochissimi metri .
Veramente molto divertente da guidare sul misto .
Al posteriore il comando freno è una via di mezzo fra i 2 provati in precedenza , ma l' assetto decisamente più efficace permette di utilizzarlo con maggior convinzione in ogni contesto , con l' ABS che si attiva solo esagerando .
Su questo modello sono riuscito ( finalmente ) a far innescare il sistema antibloccaggio all' avantreno , grazie al buon connubio fra mordente del comando e lavoro della forcella in compressione .
Almeno nelle condizioni del test ( fondo asciutto ) , la Scram mi è piaciuta anche in questo .
L' ABS entra puntuale ma senza "rompere" ( niente pulsazioni al comando ) , con tempi di rilascio in linea con quelli della mia "Kappina" .
Fra le 3 ovviamente la Scram è stata quella che mi è piaciuta maggiormente , ma devo dire che pure la Classic , se usata nel modo a lei congeniale , dà grandi soddisfazioni .
Rimane l' amaro in bocca per l' Himalayan , forse anche causato da un modello un pò "vissuto" ( dei 3 , era l' unica con oltre 15000 km all' attivo ) e maltrattato da forse troppe mani .
Ho ancora 4 anni alla pensione , se rimane tutto come adesso .
E devo sempre provare l' Hunter 350 , altro modello che mi affascina non poco .
Ad ogni modo , pensione o meno , mi ha fatto molto piacere guidare nuovamente dei mono a corsa lunga come questi .
Che regalano un gusto di guida veramente unico , particolare .
Da gustare senza avere troppa fretta , mentre si pensa all' aneddoto della lepre e la tartaruga .
Ciao a tutti e fate sempre buona strada.......
