11 anni di rinuncia alla motocicletta. A quarant'un anni il richiamo della moto rischia di diventare un'ossessione, una psicosi che minaccia persino le relazioni interpersonali...

Alla fine, dopo mesi, mesi e mesi passati a capire se rinunciare alla propria natura per non ferire gli altri sia peggio che mai, ho deciso di ricomprarla.
E' stata una rinascita, una sorta di medicinale miracoloso, un effetto "placebo" che non solo mi ha guarito da una crisi esistenziale di un certo spessore, ma che mi ha reso un uomo migliore, con un nuovo slancio di vita.

Qualcuno può giudicare eccessivo il fatto di cadere in un "cul de sac" mentale a causa di una rinuncia, ma talvolta la nostra natura è fortemente condizionata da aspetti e fattori dei quali non possiamo fare a meno, specialmente se tali rinunce sono poco motivate.
Non voglio annoiare nessuno. Mi permetto solo di consigliare di non soffrire troppo per qualcosa a cui nessuno vi ha detto di rinunciare.

Per anni ho creduto che possedere una moto significasse togliere soldi preziosi alla famiglia e tempo ai figli.
Non è vero.
Niente passerà avanti agli interessi della famiglia e dei figli. Moto e famiglia sono due cose che possono e devono convivere in pace, senza toccarsi se necessario, e rispettandosi a vicenda.

Non importa spendere un capitale, con 2000 Euro sono tornato felice, e la famiglia sta meglio se le persone sono più felici.

Grazie per la lettura.

Un caro saluto.