E' stata la prima moto targata in casa, diciamolo... dopo il vespone ma era uno scooter.
Ce ne sono state tre in casa, tutte e tre elefant.
E secondo me benché fosse una piccola moto non esente da problemi era una delle icone di un grande periodo... gli anni 80!
Era il periodo nel quale la crisi non c'era o forse era lì che aspettava dietro alla porta. E chiunque producesse moto un minimo decenti poteva fare tanta strada.
E quante ne ho viste in officina un po' per tutti i motivi, dai motori a pezzi, agli incidenti ai soliti guasterelli che comunque affliggono un mezzo meccanico. Chiunque sia il produttore.
Erano mezzi completi per l'epoca, c'era sempre il contagiri, erano equipaggiate con decorose sospensioni e ciclisticamente parlando secondo me erano veramente valide!
Ricordo sempre il curvone dei morena, sempre fatto a manetta e mai una di queste che ho avuto che si fosse spostata o avesse tentennato sulla traiettoria. E le honda four sulla stessa curva dondolavano... alla stessa velocità. Chi pensa alla magia ma forse era solo il meno peso.
C'era sempre la spia dell'olio e della benzina sui cruscotti, sempre l'indicatore della temperatura. Adesso moto più costose non sempre lo hanno. E tanti enduroni giapponesi il contagiri non sapevi dove abitasse. E quando entravi in riserva cercavi bestemmiando il rubinetto.
E poi c'era la compagnia, quasi tutti su cagiva aprilia e gilera, qualcuno con l'honda NS ma pochi.
E c'era la voglia di viaggiare, con 10 mila lire si mettevano 7 litri di benzina.
E c'era sempre un bar, una sala giochi o un luna park che ci aspettava per divertirsi. E come non ricordare un altra icona del tempo... il tagadà!
I modelli migliori? E chi lo può dire, ho messo le mani su tante moto. Le SST sia col "primo motore" che con quello definitivo che ha poi equipaggiato l'electra e l'SXT. I tanti elefant,le "freccia". Un'epoca intera nel quale con un poco di benzina e tanta voglia di fare andavi lontano.
Poi un giorno quando già più non le riparavo ho visto in officina una cagiva diversa. Col doppio faro, nuda senza carene e stradale al 100%.
L'inizio della fine o una nuova epoca? Non lo so, non lo voglio sapere. Quella moto in riparazione dal mio amico meccanico era sempre una cagiva ma era diversa.
Gli mancava l'anima e il cuore ma aveva prestazioni migliori. Sarà giusto, sarà sbagliato?
Voglio dedicare a una ditta in agonia questa ultima foto, quando con un ragazzino del 1982 ero andato a un raduno con l'ultimo elefant, trasformato in moto punkabbestia che ci ha fatto assaporare la fine di un'epoca. E purtroppo la fine di una ditta.
Ci saranno altre "cagiva?" forse si e forse no. A chi non piacerebbe una rivisitazione dell'elefant con la eccellente meccanica mono suzuki a 4T.
Ma è meglio non sognare troppo, appendo ora il chiodo non più puzzolente di bardahl, non ho più il "nava enduro" e manco il nolan N19 che aveva mio fratello.
Ma queste piccole moto hanno saputo ricavarsi un posticino nel mio hard disk.
Tutto può essere ricondotto a loro. Dallo sportster che ho, in pratica una SST incicciottita e palestrata. Il KLR, forse il più vicino al vecchio elefant. Mono, grezzo e rabbioso. O al DR 600 suzuki,in pratica uguale, tanto è vero che mascherina elefant 1 e codone elefant tre montano con solo 2 staffette in più!
E ancora oggi istintivamente quando sono in sovrappensiero sul KLR cerco l'indicatore della temperatura a sinistra del serbatoio...
