Mi ritengo un ragazzo fortunato nell'ambito delle moto. Fortunato perché ho avuto la possibilità di salire in sella ed iniziare a muovermi per strada fin dall'età di 14 anni.
Insomma le prime esperienze, le due ruote, quella manopola che ruotata iniziava a donarti adrenalina e ti faceva scoprire man mano che guidavi luoghi nuovi.
Ma guidare in quell'età non era come guidare adesso, con la moto "grossa" e con pensieri diversi, ma era più un "avvicinamento" al vero mondo delle due ruote.
Ho cambiato 3 moto prima di arrivare alla "grossa", alla mia attuale Kawasaki. Ed anche se il primo cambiamento fu con un 250, non mi segnò particolarmente tanto da farmi scoprire cosa significa "La Strada".
Dovetti aspettare ancora un anno o poco più prima di salire in sella al "cambiamento", al modo di iniziare a vivere quella serie di curve in maniera totalmente differente, insomma non più delle semplice linee curve che uniscono dei tratti stradali.
Era l'inizio del 2013 quando (dopo un inverno sofferente perché avevo la zeta in box acquistata in inverno... e mai usata per ovvi motivi!) in una Pasqua con il sole decisi di "scoprire" la moto.
Ero totalmente inesperto ed ingenuo, avevo si la mia giacca di pelle e le mie scarpe tecniche, ma nulla di più... ah si, i guanti.
Conoscenza delle strade uguale a zero, aprii Maps e con uno zoom un po' fortuito ed in verità casuale, guardai la zona del Lecchese in quanto distante una trentina di chilometri da casa mia.
Trovai una strada con delle curve molto "disegnate", qualcosa che assomigliava ad un "passo" (a me all'epoca un nome sconosciuto per come lo conosco ora da motociclista...) e decisi di dirigermi li.
Studiai il percorso, il nome delle vie più importanti per raggiungere questo luogo, misi il casco e insieme a me si aggregò anche mia sorella.
Iniziai a guidare con un "senso" (e sensazioni) diverso, lo scopo era guidare bene per arrivare al luogo scelto. Il panorama attorno che pian piano prendeva "forma", si "disegnava" sempre più.
Curva dopo curva i miei occhi scorgevano luoghi diversi (tra l'altro vicinissimi a casa, ma perché diavolo non li ho scoperti prima!) e la strada sotto di me iniziava a farsi sempre più tortuosa.
"Ecco ci siamo! Iniziano a materializzarsi quell'insieme di curve che ho visto su Maps..." pensavo mentre salivo.
L'aria che iniziava a farsi sempre più gelida, la moto che sembrava volere andare sempre più su... che bella sensazione che ho provato!
Ad un tratto addirittura la neve: ma dove mi sto cacciando?! E se cado? Son solo 40 km che uso la moto "nuova" e per di più sono pure con mia sorella!
Ma la voglia di proseguire, la voglia di arrivare in cima a quella "Strada" mi ha persuaso e la manopola del gas è rimasta ruotata fino alla fine (della strada ovviamente...).
E' la "Strada" SP179 che da Torre De' Busi porta su fino al Passo di Valcava. Questa è la mia "Strada", il piccolo passo che mi ha fatto scoprire cosa significa andare in moto.
Mi ha fatto scoprire questo mondo ed che ogni anno che passa mi regala sempre le stesse (forti) emozioni che quella prima "Strada" mi ha donato.
Ogni anno non manco mai di riviverlo (ed ogni anno sempre con dei miglioramenti alla guida...) e riscoprire questo luogo, questa strada... "La Strada".
Ed il mondo reale che ci circonda noi tutti ne è pieno di queste strade e sono sicuro che anche per te una in particolare ti ha regalato le stesse emozioni, quale?
Pasqua 2013 - La mia prima "Strada"
