Era il lontano 1869 quando veniva inaugurato il canale di Suez e un po' più su in Francia un certo Louis-Guillaume Perreaux deposita il brevetto n.83691, il quale conteneva l'invenzione del "Vélocipede à Grande Vitesse" che viene considerata la prima motocicletta della storia. In realtà di una moto non aveva molto, era sostanzialmente una bicicletta con un ingombrante motore sotto la sella che raggiungeva la velocità di 35 km/h.
Da quel giorno la storia è sicuramente cambiata, dall'invenzione di far "pedalare" un motore e non le gambe umane di strada ne è stata fatta, finché, dopo due guerre mondiali, l'uomo sulla luna, l'invenzione del computer si arriva negli anni 2000, anni in cui si entra in un epoca del tutto diversa dove tutto diventa elettronico, tutto connesso a internet, epoca in cui per comunicare emozioni ci si manda faccine su whatsapp

Ma le nostre moto come hanno subito questa evoluzione ma soprattutto come la subiranno?
Le moto si sono trasformate da biciclette deformate a vere e proprie frecce della strada in grado di fendere l'aria con modernissime forme aerodinamiche, motori performanti ma ecologici( più o meno) e grovigli di fili, cavi ecc. a costituire elettronica in grado di di cambiare potenza, configurazioni, sospensioni. Fino ad arrivare a giacche airbag velocissime in modo da addolcire le cadute, anche se alla fine ci sono guardrail ultravecchi pronti a tranciarti

Ma ritorniamo al succo dell'articolo, e in futuro??
Moto elettriche, Moto a idrogeno o con motori alternativi, moto parlanti grazie ad app o caschi elettronici collegati con bluetooth, wi fi e reti di ogni genere, tute dotate di sensori per miglior comfort ecc.
Sicuramente i primi due punti che le moto si troveranno ad affrontare in futuro sono: elettronica e connettività. La prima più o meno è già presente nelle moto e nella maggior parte dei casi è un valido aiuto ai motociclisti, rende più semplice guidare moto potenti oppure semplifica i viaggi lunghi, ma comunque si usi, qualche volta fa perdere un po' la vera essenza del motociclismo, fino a trovarsi a parlare con cavi non più funzionanti.
Secondo punto-Connettività. Ad oggi tutto è connesso in rete: smartphone, pc, ed ogni attrezzo che abbia uno spinotto per ricaricarlo è connesso. Recentemente alcuni siti trattavano di moto in grado di comunicare verbalmente con il pilota, oppure di moto che inviano dati ad altri dispositivi per far conoscere al pilota temperature, pressione gomme, velocità di rotazione della gomma ecc.
Altra novità recente ma già affermata quella relativa al casco con retrocamera posteriore, gps, chiamate , radio. Al modico costo di 1500$. E indovinate un po' va connesso al vostro smartphone, di conseguenza se perdete la connessione perché siete in un posto incantevole, immerso nella natura e con scenari mozzafiato ma senza un'antenna telefonica, vi ritroverete a non avere più gps, radio e chiamate.
Altro perno delle moto del futuro quello di fonti alternative riguardo il motore: con moto elettriche o a idrogeno fino ad arrivare a motori ad olio riciclato ecc. Quest'ultime non inquinano nemmeno in grammo di CO2 ma hanno un suono paragonabile a quello di un'ape (insetto) nel caso delle moto elettriche. O di suono non paragonabile a quello di un 1200cc negli altri casi.
Il futuro quindi ci riserva tecnologia affiancata alla moto, ma ancora in modo confuso e non ancora definitivo. E forse da un lato è meglio così perché non siamo ancora pronti a sentire quel zzzzzzzz moscio quando si accende la moto elettrica invece di quel rombo forte e sicuro delle odierne moto. Non siamo nemmeno pronti a sentire notifiche e messaggini mentre sul panorama c'è un tramonto fantastico e tu sei lì con la tua moto. Perché ci sono momenti che vanno vissuti.