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Una giornata assieme ad un motociclista
Scritto da aleksjboss - Pubblicato 08/05/2013 16:06
Cosa si vive ad essere motociclista? Affrontiamo insieme un viaggio alla scoperta di sensazioni ed emozioni che un motociclista possiede fin dai primi attimi di una giornata trascorsa insieme alla sua moto...

Prima di iniziare questo "viaggio", vorrei precisare che tutti i riferimenti presenti in questo articolo sono frutto delle mie esperienze ed emozioni che trovo durante questi momenti, sia in sella che non. E magari, perché no, anche di qualche nuvola di fantasia! Sta al lettore immedesimarsi in questi scenari e cogliere tutti i punti fondamentali del discorso.

Iniziamo...

Finalmente sono le 18.00 di venerdì. Ultimo giorno di una settimana passata dietro una scrivania a svolgere la mia attività lavorativa.
Nella mia mente però un solo pensiero: domani è finalmente sabato e posso andare in moto.
Sì esatto, nella mente di un motociclista durante tutta le settimana si pensa ad una possibile meta da raggiungere, a volte la si ha in mente fin da subito e a volte invece si esce e si vaga senza nulla in testa: la si stabilirà km dopo km.

Decido che domani andrò in montagna, percorrendo un bel passo e macinando una giusta quantità di km.
Bene, preparata la moto e sicuro di non aver dimenticato nulla, punto la sveglia per le 7.00 anche se so che mi sveglierò prima e mi corico nel letto immerso già nelle emozioni di domani.
Però un motociclista non si addormenta così facilmente. La voglia di salire in sella è sempre dentro di lui, non fa altro che "sognare" ad occhi aperti, immaginando tutto quello che domani farà realmente.

Finalmente gli occhi si chiudono...


Ore 5.10: gli occhi si riaprono...

Il rumore fastidioso della sveglia che durante la settimana ti "devasta" non ha nemmeno il tempo di azionarsi e darti "fastidio".
Son già sveglio, l'orologio interno del motociclista è sempre avanti due ore.
Mi alzo nonostante avessi dormito solo 4 o 5 ore. Non sono per niente stanco e prendo la tuta dall'armadio, gli stivali i guanti e tutto quello che mi serve.
Alle 5.30 sono già pronto per partire, ma devo ritardare la partenza.
Ne approfitto per un'ultima "ripassatina" al percorso, giusto per ingannare il tempo.


Ore 7.15: intutato da un paio d'ore si scende nel box

Finalmente l'ora X si è degnata di arrivare, scendo nel box e finalmente la rivedo. Eccola li anche lei, già pronta per partire.
E qui che l'emozione raggiunge (forse) il culmine. Mentre indosso il casco la osservo, ancora spenta...
3..2..1.. accesa!
L'adrenalina dal rombo sentito uscire dallo scarico mi pervade e si mette in circolo. Il sol ruggito mi ha già dato soddisfazione e fervore. Mi sento pieno di esplosività, monto in sella e finalmente la prima.
Posso affermare che da questo momento nella mente del motociclista si è già allo "Step 2", ovvero dopo la prima scarica di adrenalina della giornata, è giunto il momento di percorrere la strada fino alla prima meta, immersi nei propri pensieri per lasciarsi sfogare..

Eccomi qui in sella. In una parte della mente il percorso da seguire verso il Passo... dall'altra tutto il resto.
Curva dopo curva il panorama cambia, sempre più bello e la soddisfazione sale. In certi tratti (non definiti... non si sa come la mente ragiona) si percorre ad una velocità più "limite" e in certi tratti invece la mano si appoggia delicatamente sulla gamba, inserendo la sesta e si "riposa".
In questo preciso momento nella mia mente sembrano esserci tanti pensieri, non riesco però a focalizzarmi su nessuno di questi.
L'unico pensiero che sovrasta gli altri è quello sul percorso da seguire.

Durante il tragitto ecco spuntare (con percorrenza opposta alla mia) altri motociclisti.
In automatico spunta la magica "V" ed ecco un'altra soddisfazione: altri centauri stanno facendo la mia stessa cosa, stanno vivendo la mia stessa giornata!


Intorno alle ore 10.00: piccola sosta per una sigaretta e una vista che inizia a far brillare gli occhi.

E' quasi automatico per un motociclista accortosi di essere "entrato" in uno scenario differente dal solito, cercare uno spiazzo, un bar, una piazzola... oltre che per fermare la moto e farla riposare, per gustarsi un rigenerante caffè e rilassarsi ulteriormente, magari con una sigaretta (ovviamente per chi fuma).
Ti soffermi a pensare quante strade puoi ancora percorrere, a quanta bellezza può trasmetterti la moto.
Ho scattato le foto per mio ricordo e adesso fisso lei. Sembra che anch'essa sta fissando il panorama, rinfrescandosi il motore.
Parliamoci chiaro: queste sensazioni che proviamo... le proviamo proprio perché siamo in moto, senza di essa non sussiste la "magia".
Spenta la sigaretta è ora di ripartire verso il Passo, salire ancora di più, provare ancora un'emozione più forte.

E cosa ci trovi di bello in tutto questo?
Il bello di tutto questo sta proprio nel fatto che ti dimentichi di tutto. Ed è proprio grazie a questa "dimenticanza" che ti senti bene, che Stai Bene.
Ti senti ancor meglio perché sta iniziando il tratto che ti porta al culmine, tratto allegro, che ti insegna a guidare. Ti porta nel tuo più intimo Io, ti porta a conoscerti meglio.


Ore 12.30 circa: sono al culmine, felice di questa prima parte della giornata

Non si può che essere soddisfatti. Sono arrivato al culmine e non ho solo "pensato"... ma ho vissuto.
Sentire che l'aria diventava man mano sempre più fresca e leggera, che la strada era sempre in "solitaria", che nel senso opposto al mio ho incrociato altri "della famiglia"...
Finalmente posso affermare che questa è la VITA, questo significa vivere.

Un motociclista che si rispetti però all'ora di pranzo che fa? Va ancora in moto direte voi, non si ferma o pranza al volo... invece no.
Mi fermo e mi gusto un bel pranzo, immerso nelle verdissime distese di montagna e circondato da un cielo più che azzurro. Certo non un pranzo natalizio, ma il giusto per sentirsi bene.
Una birra o un buon vinello fa poca differenza, l'importante è sempre sentirsi bene. (Sempre nelle dosi corrette, preciso!)


Ore 13.40 più o meno: è tempo di ripartire. Ma quale destinazione?

Non si torna mai alla base in maniera diretta. Lo sappiamo tutti che la strada più lunga (o quasi) tra quelle percorribili per tornare a casa è la scelta migliore.
Ecco di nuovo il rombo del motore che torna a farsi sentire, è giunto il momento di tornare a ruotare la manopola dell'acceleratore.
Scelta la strada per il ritorno, inizia la fase forse più "triste", anche se so che non lo è.
Dentro il mio inconscio la gioia di percorre ancora curve, il feeling con lei, quel tratto di strada che "tiri" per vedere la sua reazione... ma fuori, nei pensieri reali, la verità di dover tornare a casa.

Passato il momento "tristezza", mi riprendo subito in quanto ho ancora parecchie ore per essere libero.
Sul contachilometri la cifra aumenta sempre di più, sintomo che pian piano "l'arrivo" è sempre più vicino, ma non importa: è bello che sia così.


Ore 17.00: ti fermi perché vuoi restare

Adesso si è li, in un posto che nemmeno conosci ma ti sembra di essere vissuto li per tanti anni. Sei accanto ad una panchina che da su una collina. Noti come le strade cambiano e come il cielo muta.
Anche per lui la giornata volge al termine e quello che ti ha potuto dare... ti ha dato.
Fumi l'ultima sigaretta del viaggio, ripensi a ciò che hai vissuto. Ogni giro è diverso dall'altro, non ne esistono due uguali.

Ancora una volta risento il rombo, mi rimetto in marcia verso casa.


Ore 19.00 circa: di nuovo nel box

Niente può regalarti tutto questo che hai appena vissuto, niente può sostituire questa vita.
Il motociclista è felice e triste nello stesso momento. Solo questa "razza" è in grado di provare queste sensazioni contemporaneamente.

Sono felice perché ho di nuovo fatto ciò che realmente mi piace e rende felice. La moto.
Sono triste perché è "finito" (provvisoriamente) questo momento magico.


Ma la tristezza dura solo per "un attimo", nella mente del motociclista è già arrivato un altro pensiero per la prossima uscita. Può essere anche domani, anzi...molto probabilmente sarà così.
In solitaria o in compagnia non ha importanza, questa passione non si può descrivere ma solo vivere.

Concludo con un aforisma, in quanto esso racchiude in una frase la definizione di motociclista:

"Motociclisti... strana meravigliosa gente!"


Se non hai ancora passato una giornata da motociclista, questo è un invito caloroso nel farlo!
Non sai cosa ti perdi e cosa hai perso in questi anni!

Buone curve a tutti!
 

Commenti degli Utenti (totali: 16)
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Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: Cesco90 il 08-05-2013 18:30
Condivido tutto tranne le sigarette Very Happy ... Comunque bell'articolo...più va avanti la lettura più ti ci ritrovi...complimenti!
Doppio Lamp Green
Commento di: aleksjboss il 08-05-2013 20:25
thanks! Up
e le sigarette..molti motociclisti hanno questo "vizietto", perciò mi è sembrato opportuno rispecchiare anche questo particolare! Very Happy
Lamps
Commento di: thepen70 il 08-05-2013 21:36
Molto bello, mi ritrovo in tutto sigaretta compresa, purtroppo... Shame on you
Commento di: aleksjboss il 08-05-2013 21:40
e lo so....anche se un brutto vizio, ho dovuto scriverlo. Whistle
per il resto son davvero contento che ti sei rispecchiato nelle parole!
vuol dire che son vere! Up
Commento di: laMiki il 08-05-2013 21:58
Bravo Derapalex! Very Happy
Scrivi proprio bene. A parte il fatto di svegliarsi alle 5 (sono una dormigliona non c'è verso...) condivido tutto!
È stato emozionante leggelo.
Conpliments Applause
Commento di: aleksjboss il 08-05-2013 22:01
Ma grazie Mr. Green
Son contento che l'articolo trasporti le emozioni dallo "schermo" all'anima! Wink
Se siam qui..è proprio perché siam Motociclisti! Up
Campione
Commento di: MacMickey il 08-05-2013 22:09
Noooooooo una settimana senza moto???? Aspettando il sabato che poi magari si rivela inondato d'acqua in tutta la regione!!!!

Anche pochi km ma spesso! O vado in astinenza!!!!

Bellissimo racconto ma non posso rispecchiarmi, anche se la voglia di moto è proprio la stessa!
Commento di: aleksjboss il 08-05-2013 22:11
e già...purtroppo per me impiegato informatico...tutta la settimana dietro una scrivania... Piango
non ti rispecchi in questo..ma già che la voglia di moto è la stessa...
...allora sei dentro! Up
Commento di: Toothsaw il 08-05-2013 23:24
Grande Alex!
Articolo molto emozionante. In parecchie tue considerazioni rivedo anche me stesso, ma non tutte.

Per esempio, sulla sveglia sono decisamente più simile alla Miki Wink
La tua frase "Punto la sveglia alle 7 anche se so che mi sveglierò prima" io la stavo leggendo come "punto la sveglia alle 7, anche se so che non la sentirò e mi sveglierò alle 8.30 passate" Rotfl Rotfl Rotfl
Sarò stanco cronico, sarò un dormiglione, ma non farmi alzare presto al mattino Shame on you Dormo 3 ore per notte, 4 se va bene. Quando posso dormo 10 ore filate ASD

Questo fatto sarebbe un dramma se anch'io pianificassi meticolosamente come fai tu mete e percorsi, ma questo è l'altro elemento di differenza da come vivo io la moto: ho provato a pianificare i percorsi nei minimi dettagli, ma siccome ho il senso di orientamento di un paracarro, mi perdevo comunque. Allora ho iniziato a viaggiare d'istinto. Cartina/navigatore alla mano, posizione attuale, destinazione stimata, direzione approssimativa: via! E niente cartina per i prossimi 20 km tie
Alle volte, "sbagliare" strada è la cosa più bella che può capitare, perchè si scoprono strade nuove, impensabili, panorami inaspettati, posti che non sarebbero mai attraversati.
Guidando con un itinerario in mente mi rendeva nervoso, temevo di sbagliare ad ogni bivio, incrocio, rotonda. Adesso guido a naso, come suonare improvvisando. Ecco, l'analogia giusta. Le melodie che si creano improvvisando con il manubrio sono inebrianti...

Per me non è la scarica di adrenalina che mi fa svegliare prima, non è la trepidazione dell'attesa di sentire di nuovo il rombo del motore, non è l'eccitazione a tirare fuori la moto dal box dopo lunga attesa. Il mio vivere la moto è all'insegna della certezza: sono tranquillo perchè in qualunque momento so che la moto è lì, nel suo box, ad aspettarmi; nel momento in cui mi accingo a partire, tutto avviene con una naturalezza difficile da descrivere a parole. Salire sulla moto, avviare il motore, uscire sulla strada ed iniziare un nuovo viaggio avviene in modo talmente rilassato, è come mettersi una giacca e allacciarsi le scarpe per andare a fare una passeggiata.
Io so che lei sarà parte di me nel viaggio, io sarò parte di lei. Non puoi pensare di uscire a camminare senza le gambe, senza polmoni, senza occhi e orecchie; non posso pensare di uscire per un viaggio senza la moto.
Nel momento in cui si parte, moto e pilota diventano una sola entità: respirano insieme l'aria fresca che li colpisce, vedono insieme i colori del paesaggio, sentono insieme i suoni del mondo che li circonda.
Non pensi a nulla e pensi a tutto, ti abbandoni alla moto e lei, docile, si abbandona la tuo controllo. Lei ti porta dove tu la dirigi, lei ti fa capire cosa fare per affrontare il viaggio, ogni curva, ogni incrocio. Ti affidi a lei e lei si affida a te.
E ovunque si arrivi, attraverso qualunque percorso, moto e pilota hanno viaggiato insieme.

E' una sensazione dolce, confortevole, di certezza di poter confidare nella moto, perchè la moto confida nel pilota.

Ed è allora che si può dare un colpetto ai propri limiti ed allargarli; perchè si è rilassati, si ha la totale fiducia nella moto e in se stessi ed anche la moto ha fiducia nel pilota ed in se stessa.
Sì, ok, la moto non è viva; ma si comporta come se lo fosse, come se fosse una parte di noi, inscindibile, che ci permette di affrontare dei viaggi che da soli mai potremmo concepire.

Scusa Alex, mi sono dilungato fin troppo per un commento. Ma è la riprova che il tuo articolo è davvero toccante. Mi hai fatto venir voglia di andare direttamente in moto dal cliente domani (Crema) Up
Commento di: aleksjboss il 08-05-2013 23:32
Inchino Inchino Inchino Inchino Inchino
Lodi al tuo commento.
E' proprio quello che cercavo.
Leggere le tue parole in risposta alle mie significa che l'articolo è riuscito. Ti ha fatto pensare. E tu hai pensato...anzi di più.
Il fatto che tu domani abbia voglia di andare in moto dal cliente...bé dice tutto.
Il tuo commento non è inappropriato,anzi..mi fa persino riflettere ulteriormente.
Grazie.
Ognuno di noi vive la moto a proprio modo, ma tutti proviamo la stessa sensazione e le stesse emozioni, magari in maniera che differiscono..ma differiscono leggermente.
Five
Commento di: littlewing85 il 09-05-2013 22:08
non so davvero come fai a stare senza moto per una settimana. Anxious
io smanio di salire in moto ogni mattina per recarmi al lavoro, la pausa pranzo quando posso mi dilungo nel farmi un giretto arrivando a saltare il pasto, quando esco dall'ufficio quasi mai torno dritto a casa. diciamo che 1/2 ore al giorno in moto sono il minimo per sentirmi meglio.
si, lo so, sono motodipendente, ma che ci posso fare ASD
personalmente non sento più quella foga che mi fa svegliare prima che suoni la sveglia, non sento più la voglia matta di sentire il rumore della moto quando la accendo, ma altre cose...
non mi addormento una notte senza pensare a dove mi piacerebbe girare il prossimo week-end; durante la settimana ogni scusa è buona per muoversi in moto, anche per fare la spesa Help
ma quando arriva il weekend... quando il sabato mattina sono pronto a partire, la moto è a posto ed il serbatoio pieno... capisco che ho vissuto 6 giorni nell' attesa di rivivere questa avventura. Banana
e.... si parte!!! sono in ritardo di 15 minuti per il motoraduno, poco male, anzi Banana
arrivo puntualissimo e con un sorrisone dentro al casco che la metà basta, qualche saluto, due chiacchiere, una sigaretta e.. si riparte!!!
ogni curva è una emozione, ogni curva è una passione, ogni curva è tutto ciò di cui ho bisogno in quel momento... fino alla prossima!!!
accidenti, maledetto aleksjboss Brick wall mi hai fatto venire una voglia matta di moto! ora finito il lavoro non riuscirò a scendere dalla sella fino a sera, grrrr quanta benzina mi costi... Lamps
Commento di: aleksjboss il 09-05-2013 23:54
non so come faccio a resistere...anzi resistere è una parola troppo grande per questa risposta.
io non resisto...di fatto durante la settimana non vivo..senza la moto è dura.
la zona dove lavoro non è delle migliori per lasciarla incustodita...purtroppo.

ma prima o poi tutto cambierà..e allora potrò vivere ancor di più...di quanto già non vivo adesso..pur dovendo soffrire 5 giorni a settimana prima di tornare in sella! Up

grazie per il tuo commento, è stato molto bello!

Lamps
Commento di: MacMickey il 10-05-2013 11:32
bene ... uno conciato come me!!!!!
Se posso la uso per andare a lavorare, ma anche quando torno a casa non la metto nel box... un giretto dopo cena, con la bella stagione è d'obbligo, una puntatina verso qualche paesino sul lago, due passi un gelato, oppure per raggiungere qualche amico, uscire a mangiare la pizza... tutto in moto!!!!!!
Commento di: aleksjboss il 10-05-2013 11:34
e su questo hai ragione, non appena sto tempo si aggiusterà e le giornate diventeranno "lunghe", la sera sarà d'obbligo il giro! Come posso non darti ragione! Up
Commento di: Jollyna il 21-05-2013 19:31
"Il motociclista è felice e triste nello stesso momento. Solo questa "razza" è in grado di provare queste sensazioni contemporaneamente.

Sono felice perché ho di nuovo fatto ciò che realmente mi piace e rende felice. La moto.
Sono triste perché è "finito" (provvisoriamente) questo momento magico."


Finalmente mi sento compresa Smile !

Hai descritto stati d'animo in cui mi ritrovo perfettamente. Credo che lo rileggerò molto spesso!
Grazie di cuore di averlo condiviso.
Commento di: aleksjboss il 21-05-2013 22:07
Ti ringrazio per i complimenti!
Tutto questo è ciò che mi sento dentro! Up
Sono contento che ti rispecchi in tutto questo!