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Storia di una passione
Scritto da El_Rosso - Pubblicato 18/06/2012 09:55
Vivere sulla pelle le sensazioni che la moto regala, vivendole brivido per brivido.

E' lì. Siamo soli. Nel silenzio del garage i suoi due occhioni mi fissano come aspettando qualcosa. Prendo la chiave, nel girarla il quadro si anima.

Tlik tlak, il contagiri e il tachimetro fanno il check, premo sullo starter. Motore freddo, lei rabbiosa prende vita. Parto. Non ho una meta, una destinazione. Voglio solo trascorrere del tempo con lei, conoscerla meglio, diventare buoni amici. Mentre le strade si susseguono senza un senso vero e proprio, mi lascio cullare dal sommesso borbottare del motore a regimi bassi, cercando di pennellare le curve con scioltezza. La mente comincia a liberarsi dei pensieri della settimana.

Cavolo, questa è stata davvero dura! La famiglia, il lavoro, problemi con la ragazza, l'appartamento in cui ero in affitto da pulire, rogne con amici da risolvere, il padrone di casa che cerca di fare il furbo. Come togliendo i petali da una margherita, questi pensieri pesanti cadono uno dopo l'altro. Mi pesa, non mi pesa. Sulla moto non mi pesano, concludo. Arrivano timidamente ricordi piacevoli, ricordi di situazioni che hanno man mano inciso nel cuore la passione per le due ruote che cavalco.

Passione che non ha memoria, credo di aver sempre avuto un debole per le moto, non mi stupirebbe se i miei mi dicessero che la prima parola detta sia stata "'oto", anche se questa passione non me l'hanno trasmetta direttamente loro. Ora che ci penso, forse è stato quel motorino elettrico che mi presero a 5 anni. Una vespa, era. Andava con una quantità industriale di batterie, quelle grosse che ora non esistono più manco. Mai avute, per la cronaca, se non un paio di volte. Oppure me l'han trasmessa controvoglia, quella volta che in vacanza, amici di amici si presentarono in moto una sera.

Ricordo come fosse ieri ogni singolo istante da quando, notando il mio sguardo rapito, e probabilmente un pò di bava alla bocca, il ragazzo chiese a mia madre di lasciarmi fare un giro. Non parlavo, guardavo mia madre come se avessi appena visto la madonna. "Si, va bene. Ma fagli passare questa voglia delle moto, eh!". Sante parole. Infilo il casco di sua moglie, salgo ancora prima che lui abbia tirato giù dal cavalletto, accende e partiamo. "Che piano che va" pensavo. Finché arriviamo in una di quelle strade che percorrono le pinete appena fuori marina di Grosseto. "Tieniti forte", dice. "Si certo come n..." penso io, quando sento i carburatori della GPZ 600 RR aprirsi, la ruota posteriore slittare leggermente, la moto che furiosamente aggredisce l'asfalto, mentre nella mia testolina di bambino di 8 anni, il tempo perde la sua relatività con lo spazio. Torniamo alla base. Scendo, tolgo il casco, guardo mia madre e le dico, con tono serio: "Io comprerò una moto!"

Arrivano veloci, troppo veloci i 14 anni, un pensiero fisso: "voglio il motorino". Un vecchio peugeot buxy che la sorella, 9 anni prima, aveva acquistato per andare a lavoro, poi abbandonato nel garage. "Devi uscire dalle scuole medie con distinto". E porcamiseria! A scuola non ero proprio un manico. Finiscono gli esami, vado a vedere il mio voto. Distinto! Corro a casa, non saluto nessuno, vado dritto da mia mamma e grido "Distinto!"... Il ricordo della difficilmente esprimibile espressione del volto di mia mamma mi strappa un sorriso. Ho in mano le chiavi. La prima volta che lo accendo, ingolfato parte da solo, impenna disarcionandomi e io ho un contatto ravvicinato faccia-albero. Bè, penso, ho testato il casco.

Quattro anni in compagnia di quel motorino. Quante volte con le mani a bagno d'olio a smontare e rimontare quel motore. Quante volte si è spento deciso a non riaccendersi. Quante volte mi ha dato soddisfazioni contro altri motorini di figli di papà. Quante volte mi ha divertito con pieghe al limite dell'assurdo, con carter e quanto più grattati. RIP.

18 anni, arriva la patente, posso guidare l'auto. La moto rimane il mio sogno, ma ogni mio accenno è interrotto dalle parole di mia madre: "quando uscirai di casa te ne prenderai una". Detto fatto.
20 anni, provo l'esperienza di vivere da solo. Ma economicamente, la moto rimane un miraggio.

Poi, 15 giugno 2011, vedo la morte in faccia, stavolta non di sfuggita, in un brutto incidente stradale. Magari chi percorreva la tangenziale di Mazzano ha modo di ricordarlo. Fortunatamente, io esco con pochi danni, auto da buttare, addio peugeot 306. Pochi soldi, cominciano le cure, durano mesi, poi il rimborso. Almeno quello! Non esito nemmeno un secondo: Moto! un caro amico vendeva due anni prima un CBR600F 01. Me l'ha tenuta da parte! Il mio cuore batteva per la R6, però nel vederla nel suo garage, mi convinco che va bene. La prendo, lo ringrazio per avermi aspettato (e per il prezzaccio che mi ha fatto!).

Me la consegna il 10 aprile. Mia mamma la osserva arresa. Anche se ormai vivo ancora con loro, non ha opposto resistenza. La cosa mi inorgoglisce, finalmente ho dato prova di avere la testa a posto, penso. Mio padre non si è mai pronunciato in merito, però dice che è troppo grossa per me, mi va giusta come bara. Giustamente, dal 10 aprile in poi piove per un mese! Fa niente, ho la Moto! Primi giri, timidi, impacciati, ma prendo velocemente confidenza con una moto che sembra contenta di rivedere l'asfalto dopo anni che riposa. I limiti si alzano, velocemente, i gradi delle pieghe aumentano, ma qualcosa non mi convince. Una sera, dopo una corsetta allegrotta, mi avvio a casa un pò scontento. "E' tutta qui la moto? Non può essere."

Così, il viaggio prosegue tranquillo e senza pensieri. Come ora. Scorrono lentamente le campagne, il tramonto dipinge di un rosso acceso i campi che visti così hanno una poesia tutta loro. La moto mi lascia godere il paesaggio intorno, quasi dicesse:"Tranquillo, guido io." Rientro in casa. Qualcosa è cambiato però. Guardo mia madre e dico: "Sai, sono contento. Ho guidato la moto molto a piano. Il viaggio ha preso un altro significato." Era vero. Ecco cosa voleva dire, probabilmente.

Torno sulla moto e parto. Mi si apre davanti un altro mondo: niente corse, niente pieghe da matto. Io e Lei, mentre i pensieri muoiono, i km passano e il tempo scorre. L'inchiostro non può rendere pienamente la sensazione che prova un motociclista in sella alla sua moto. Ora la provo però. Ora mi sento motociclista. Quasi un segno del destino, incrocio un altro centauro. R6 blu. Bella. Un cenno, le sue dita a V. Il saluto! Wow, un brivido! Sono entrato a far parte della famiglia! Ricambio.


E' passato parecchio, ormai sono in giro da un bel pò. Mi fermo al distributore, offro da bere alla mia F, riparto per casa. Già la sera è molto più serena. Gomme calde, la F invita a provare, a scendere di più, eroga tranquilla, progressiva, ma ti fa capire che anche lei sa correre, se vuole. Se vuoi. Stasera no, perchè? Conversiamo ancora, tornando a casa. Domani, con protezioni a dovere, in strade a dovere, magari ci divertiamo un pò.

Rimango il neofita che sono. Non pretendo, anche se man mano cerco di diventare sempre più amico della F. Non sono un fermone, quasi con una punta di orgoglio guardo le gomme che sono molto vicine alla spalla, qualche ricciolino l'hanno fatto. Si può fare di più, ma ho imparato a godermi il viaggio.

A godermi la moto.

Ho visitato più volte il Tinga, fino a decidere di volermi iscrivere dopo aver letto della unità che esiste tra i membri, alcuni nemmeno visti. Con la timidezza dell'ultimo arrivato, ho atteso per scrivere, ma vivo la passione delle due ruote pienamente come molti di voi, e seppur ho molta meno esperienza, mi sento, magari presuntuosamente, già parte di un gruppo. Lavoro e impegni non mi permetteranno di essere sempre presente, ma farò il possibile. Fratello, se sei arrivato fin qui e non ti sei annoiato, ti offrirò una birra al prossimo raduno!

Lamps!


Ps: se qualcuno dovesse magari avere memoria della coppia che vive a Marina di Grosseto che possiede due GPZ600RR, una rossa e una rossa e bianca, mi mando un pm please. Avrei molto piacere a risentirli, anche se l'esperienza è successa circa 15 anni fa...
V
 

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Commento di: I4mLeggend il 18-06-2012 10:31
Articolo molto bello e (a parer mio) scritto anche molto bene!
Eresia, a me la birra non piace, una coca cola va bene lo stesso? LOL

V
Commento di: El_Rosso il 18-06-2012 16:06
Ok vada per una coca!Ma..mi sa che se tanti sono arrivati alla fine, porto io il bidone di birra eheh
Commento di: piciul il 18-06-2012 11:17
sei un grande

lamps
Commento di: El_Rosso il 18-06-2012 16:07
Grazie :D
Commento di: jocek60 il 18-06-2012 14:04
Complimenti! Ho vinto una birra!!!

Io cerco strade solitarie, nessuno da superare, nessuno che ti sta attaccato al culo...
Io e Lei, le curve e i tornanti, il profumo di questa calda primavera e i suoni delle colline che si insinuano tra il suo borbottio e il vento che mi circonda.

Lamps!
Commento di: El_Rosso il 18-06-2012 16:08
..cosa si può volere di più?
Lamps!
Commento di: Quarantuno il 18-06-2012 23:37
hai centrato in pieno il fatto che lega la persona alla sua moto. la passione e la voglia di guidarla in un modo o in un'altro.
bravoooooooo
Commento di: chebellalasella il 20-06-2012 20:45
quoto al 100%
Commento di: MCDRAG666 il 19-06-2012 11:58
Questa storia e' comune a moltissimi di noi, che amano la moto e che fanno sacrifici per averla e mantenerla.
Ma la cosa piu' importante, che hai subito capito, che la moto per strada va goduta pennellando la strada e avendo un giusto ritmo, senza staccate al limite e sorpassi azzardati , anche se alcune volte ........
Per la birra va bene anche una spedizione con corriere.....
Commento di: El_Rosso il 21-06-2012 16:12
conviene assicurare la spedizione però.se scrivo che è birra potrebbe non arrivarti :)
quei puntini di sospensione dicono molto. la moto comunque ti spinge a correre, e ci sta, qualche volta(ok tutti i discorsi della strade non sicure, pericolo per gli altri, ecc, però chi non lo fa mai?)..rimane che il bello sta nel viaggio..
lamps
Commento di: Co_R il 19-06-2012 15:36
Ahhh Grandi parole. Se tutto questo è la moto sono ancora più felice di essermici buttato in questo fantastico mondo e non vedo l'ora di scoprirlo ancora meglio !!!

V
Commento di: El_Rosso il 21-06-2012 16:09
allora benvenuto!
Commento di: doggui il 21-06-2012 14:21
Bravo,bellissime parole che condivido al 100%,non voglio farmi offrire birre o quant'altro,voglio ogni giorno conoscere persone come te e me e condividere tutto quello che abbiamo in comune. Complimenti, "V"!
Commento di: El_Rosso il 21-06-2012 16:09
oooh meno male perchè mi sa che qui a forza di offrire birre rimango senza benza :D